Good News Agency – anno IX, n° 15

 

Settimanale - anno IX, numero 15 – 12 dicembre 2008

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. È distribuita gratuitamente per via telematica a 4.000 media in 49 paesi, a 2.800 ONG e a 500 scuole superiori e università. È un servizio di volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica Informazione delle Nazioni Unite. L’Associazione è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale “attore del movimento globale per una cultura di pace” e inclusa nel sito http://www3.unesco.org/iycp/uk/uk_sum_monde.htm ed è iscritta nel R.O.C. e nel Registro della Regione Lazio delle Associazioni di Promozione Sociale.

 

Sommario

Legislazione internazionaleDiritti umaniEconomia e sviluppoSolidarietà

Pace e sicurezzaSaluteEnergia e sicurezzaAmbiente e natura

Religione e spiritualitàCultura e educazione

Intervista: Opinione pubblica, CPNN e l’espressione di una cultura di pace

  

Legislazione internazionale

(top)

 

La Polonia è il 19° stato a ratificare la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro il traffico di esseri umani

La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro il traffico di esseri umani è entrata in vigore il 1° febbraio 2008. Il 17 novembre 2008 la Polonia è stata il 19° stato a ratificare la Convenzione. Per la Polonia la Convenzione entrerà in vigore il 1° maggio 2009.

Albania, Armenia, Austria, Bosnia e Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Cipro, Danimarca, Francia, GeorgiaLettonia, Malta, MoldovaMontenegro, Norvegia, Polonia, PortogalloRomania e Slovacchia sono i primi diciannove stati ad aver ratificato la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro il traffico di esseri umani.

La Convenzione è stata firmata da altri 21 Stati membri del Consiglio d’Europa: Andorra, Belgio, Finlandia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito, San Marino, Serbia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, “ex Repubblica yugoslava della Macedonia”, Ucraina, Ungheria.

http://www.coe.int/t/dg2/trafficking/campaign/default_en.asp

 

La Commissione Europea interviene in sei paesi per la legislazione sulla parità di genere

Il 27 novembre la Commissione ha inviato disposizioni per la piena attuazione delle norme comunitarie che vietano la discriminazione di genere nel lavoro a sei paesi. Austria, Lituania, Slovenia, Ungheria, Italia e Malta hanno due mesi per rispondere. Se non riescono a rispondere o se la risposta non dovesse essere soddisfacente, la Commissione potrà decidere di portare questi paesi davanti alla Corte di Giustizia Europea (ECJ). (…) I principali problemi includono le definizioni di discriminazione diretta e indiretta; i diritti delle donne in maternità; e il funzionamento di organismi di parità. (...)

http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=89&newsId=423&furtherNews=yes

 

 

Diritti umani

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Il Congresso mondiale contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e degli adolescenti conclude i suoi lavori in Brasile

Le nazioni si lasciano con un piano d’azione per proteggere i bambini nel mondo.

Rio de Janeiro, 28 novembre - Lo sfruttamento sessuale dei bambini non è inevitabile. Questo è il messaggio che proviene da Rio de Janeiro dove 137 governi si sono riuniti insieme a bambini, organizzazioni internazionali, ONG e aziende del settore privato. Riconoscendo che la lotta per mettere fine allo sfruttamento sessuale dei bambini sarà lunga e difficile, i delegati riuniti in Brasile hanno affermato che le nazioni si trovano ora in una posizione migliore per vincere questa battaglia grazie al lavoro svolto nel corso della conferenza, che ha prodotto un piano d’azione chiamato Dichiarazione e Piano d’Azione di Rio per prevenire e mettere fine allo sfruttamento sessuale dei bambini e degli adolescenti. (...)

http://www.unicef.org/media/media_46636.html

 

Prima conferenza regionale di giudici e pubblici ministeri sul tema della giustizia giovanile nel sud-est dell’Europa

Skopje, 28 Novembre - Il rappresentante dell’UNICEF, Sheldon Yett, e il Ministro della Giustizia, Ibrahim Ibrahimi hanno aperto oggi una conferenza per discutere temi correlati alla giustizia giovanile e per realizzare una riforma giudiziaria che tenga conto dei bambini. Giudici e altri professionisti, provenienti da Albania, Croazia, Kosovo, Serbia e Montenegro, sono giunti a Skopje per la conferenza. (...) “Gli obiettivi dei sistemi della giustizia giovanile dovrebbero essere la riabilitazione e l’integrazione nella società di quei bambini che sono in conflitto con la legge, non la loro punizione” ha sostenuto il rappresentante locale dell’UNICEF, Sheldon Yett. (...) La conferenza è stata organizzata come parte del Piano d’azione nazionale del governo per l’attuazione di una legge per i giovani. Durante la conferenza gli esperti hanno discusso le caratteristiche principali delle procedure da applicarsi al mondo giovanile nelle corti locali; hanno condiviso esperienze riguardanti l’approccio con bambini a rischio e le pratiche migliori per l’attuazione di misure e mediazioni alternative. (...)

http://www.unicef.org/media/media_46641.html

 

Seminario tecnico sulla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro il traffico di esseri umani

Madrid, 2-3 dicembre - Un seminario tecnico sulla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro il traffico di esseri umani avrà luogo a Madrid il 2 e 3 dicembre 2008. Il seminario fornirà assistenza tecnica per l’attuazione delle misure contenute nella Convenzione oltre a promuovere la ratifica della Convenzione. (...)

La prima sessione dei lavori sarà dedicata a una presentazione generale delle misure contenute nella Convenzione del Consiglio d’Europa sulla lotta contro il traffico di esseri umani. Le sessioni successive affronteranno soggetti specifici quali la necessità di agenzie nazionali di coordinamento per combattere il traffico di esseri umani e rispondere alla necessità di un approccio multidisciplinare per prevenirlo, nonché per coordinare l’azione della società civile, la questione dell’identificazione delle vittime, il periodo di recupero e riflessione, la necessità dell’azione penale contro il traffico di esseri umani, oltre a sviluppare una visione d’insieme del meccanismo di monitoraggio della Convenzione. (...) (mgdd)

http://www.coe.int/t/dg2/trafficking/campaign/Docs/activities/Current_en.asp

 

25 novembre e 16 Giornate di Attivismo

Le 16 Giornate di Attivismo contro la Violenza sulle Donne rappresentano una campagna internazionale che trae origine dal primo Women’s Global Leadership Institute nel 1991. I partecipanti scelsero le date celebrative: il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, e il 10 dicembre, Giornata Internazionale dei Diritti Umani, in modo da collegare simbolicamente la violenza sulle donne e i diritti umani, e per sottolineare che tale violenza è una violazione dei diritti umani. La Campagna delle 16 Giornate è stata adottata come strategia organizzativa di singoli e gruppi in tutto il mondo per fare un appello per l’eliminazione di ogni forma di violenza perpetrata contro le donne.

L’UNIFEM sponsorizza e sostiene numerosi eventi e attività per celebrare il 25 novembre e la campagna di queste 16 Giornate di Attivismo.

http://www.unifem.org/campaigns/vaw/16days.php

http://www.un.org/events/women/violence/2008/pdf/vaw_backgrounder.pdf

 

Un nuovo rapporto mostra come la sensibilità culturale sia importantissima per le strategie di successo legate allo sviluppo e per la parità femminile

New York, 12 novembre - Le strategie di sviluppo sensibili ai valori culturali sono in grado di ridurre le azioni violente contro le donne e di promuovere i diritti umani inclusi la parità di genere e l’accesso alla vita economica per le donne, questo è quanto riporta il documento Lo Stato della Popolazione Mondiale 2008 dell’UNFPA, il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione.

Il documento, lanciato il 12 novembre 2008, ambisce a raggiungere un “terreno comune: cultura, parità di genere e diritti umani”, specifica che la cultura è una componente centrale dello sviluppo proficuo dei Paesi poveri e deve essere integrata nelle politiche e nella programmazione dello sviluppo.

Il rapporto, la cui pubblicazione coincide con il 60° anniversario della Dichiarazione Universale per i Diritti Umani, è basato sul concetto che l’insieme dei diritti umani internazionali ha validità universale. I diritti umani esprimono valori comuni a tutte le culture e proteggono sia i gruppi che le singole persone. Il documento favorisce un approccio culturalmente sensibile allo sviluppo, e alla promozione dei diritti umani in generale e ai diritti delle donne in particolare.

http://www.cwgl.rutgers.edu/16days/home.html

 

 

Economia e sviluppo

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La Medaglia Agricola della FAO al Presidente del Malawi        

Premiato il suo contributo al miglioramento della situazione alimentare.

Roma/Lilongwe, 27 novembre - Il Presidente del Malawi Bingu wa Mutharika è stato insignito oggi della Medaglia Agricola della FAO, a riconoscimento del suo significativo contributo nella trasformazione economica del paese da importatore netto di beni alimentari ad esportatore netto di mais.

Durante la cerimonia tenutasi nella capitale Lilongwe, il Direttore Generale della FAO Jacques Diouf ha conferito la medaglia a wa Mutharika, sottolineando come, nonostante l’impennata dei prezzi alimentari e dell’energia all’inizio di quest’anno e gli effetti negativi del cambiamento climatico, il Malawi sia stato in grado di contenere i prezzi delle derrate alimentari in modo da consentire una crescita dell’economia stimata attorno all’8 per cento per il 2008.

Nel 2005, grazie soprattutto all’adozione di un Programma di sussidi agli input agricoli, portato avanti dalla sua amministrazione, il paese è riuscito a garantire la sicurezza alimentare a livello nazionale, migliorare la disponibilità di fertilizzanti e sementi modificate per i contadini poveri e altri strati vulnerabili della popolazione. (...)                  

http://www.fao.org/news/story/it/item/8618/icode/

 

Creare un riferimento per un’economia verde mondiale

Ginevra, 25 novembre - A Ginevra si riuniranno ricercatori di economia ambientale di spicco, leader economici e alti funzionari di organizzazioni internazionali per portare avanti l’iniziativa per l’Economia Verde delle Nazioni Unite, conosciuta anche come il “New Deal verde mondiale”. Tale iniziativa, del valore di quattro milioni di dollari, è stata recentemente annunciata a Londra da Achim Steiner, Sottosegretario Generale delle NU e Direttore Esecutivo del Programma Ambientale dell’Organizzazione (UNEP), e ambisce riformare e reindirizzare i mercati e la spesa pubblica verso aree quali le tecnologie pulite, l’energia rinnovabile e l’assetto naturale, per esempio gli ecosistemi del pianeta e i loro beni e servizi del valore di miliardi di dollari. L’iniziativa è volta ad assistere i governi a superare l’attuale crisi economica creando strategie e politiche necessarie a far crescere l’economia in modo sostenibile, creare occupazione e accelerare la transazione verso una società a basso consumo delle risorse e a basse emissioni. L’iniziativa Economia Verde creerà in due anni una roadmap molto dettagliata per i governi ma i punti chiave del “New Deal Verde Mondiale” saranno presentati nei prossimi sei mesi. (...)

http://www.unep.org/Documents.Multilingual/Default.asp?DocumentID=553&ArticleID=6006&l=en

 

ANERA restaura un antico sito a Gerico

USAID e ANERA inaugurano un palazzo ristrutturato a Hisham.

Gerico, Cisgiordania, 20 novembre - L’agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti (USAID) e la ONG American Near East Refugee Aid (ANERA) hanno tenuto una cerimonia di inaugurazione al Palazzo di Hisham. Questo sito archeologico di 1.300 anni, situato nei pressi di Gerico, costituisce il monumento più importante del primo periodo islamico nei territori palestinesi. Il sito, che rappresenta una grande attrazione turistica, versava in pessime condizioni e necessitava di un’operazione di restauro per poterlo rendere maggiormente fruibile ai visitatori. ANERA ha potuto realizzare un importante lavoro di restauro grazie a una donazione di 850,000 dollari da parte di USAID.

Lavorando in stretta collaborazione con il Ministero del Turismo e dei Beni Culturali e con l’Amministrazione comunale di Gerico, ANERA ha restaurato il museo esistente. (…) Il restauro del Palazzo di Hisham ha prodotto opportunità di impiego a breve termine per circa 4.000 Palestinesi e ogni anno  ne beneficeranno circa 50.000 visitatori. (…)

http://www.anera.org/newsResources/ANERAsWorkatHishamsPalace.php

 

Al summit dei banchieri etici la crisi è un'occasione da non perdere

di Mauro Meggiolaro

28 ottobre - Clienti che si precipitano a comprare obbligazioni bancarie, crescita record dei conti correnti e dei libretti di risparmio, liquidità in avanzo. Niente paura, non siamo su un altro pianeta, tutto quello che avete letto sta succedendo veramente. Se n'è discusso oggi, a Francoforte, al primo meeting dei banchieri etici europei che aderiscono a Inaise, l'associazione internazionale degli investitori nell'economia sociale. Poche cravatte, clima informale e una valanga di dati. Tutti con segno positivo. (…)

Trasparenza, investimenti nell'economia reale, sostegno a progetti con valore sociale e ambientale, e nessun titolo "tossico" nei bilanci. In poche parole l'attività bancaria delle origini, quando il credito era il motore dell'economia e le banche non si erano ancora trasformate in "piazziste" di titoli esotici o consulenti per operazioni di alta ingegneria finanziaria. Sono questi gli ingredienti che accomunano le banche etiche europee, tra le poche che riescono a stare a galla in questo periodo di crisi. «Questa crisi è un'opportunità per cambiare la finanza in maniera strutturale», spiega Fabio Salviato, presidente di Banca popolare Etica. (…)

Banca Etica, che con 530 milioni di euro di raccolta è la terza banca etica europea, ha visto crescere i depositi dei clienti del 30 per cento da inizio anno, un dato in forte controtendenza rispetto alla media del settore bancario italiano. (...)

http://www.bancaetica.com/NewsEventsDetail.ep3?ID=780844

 

Architecture for Humanity - Una reazione creativa all’uragano Katrina: Biloxi Model Homes

L’obiettivo del programma Biloxi Model Home è quello di provvedere ai servizi di progettazione e assistenza finanziaria per la costruzione di case per le famiglie di Biloxi, Mississippi, USA, case che furono distrutte dall’uragano Latrina. Attraverso la responsabile ricostruzione di case in una comunità devastata, le famiglie gettano le basi per il nuovo insediamento della loro comunità piuttosto che attendere passivamente il prossimo disastro.

Per far partire il programma, Architecture for Humanity ha invitato dodici noti studi di progettazione per creare proposte abitative che mitighino il  devastato contesto locale dopo Katrina. Nell’agosto 2006 questi studi di architettura parteciparono ad una House fair. L’evento era aperto al pubblico, ma servì soprattutto come veicolo per far incontrare le sette famiglie partecipanti con i progettisti, in modo da poter effettuare la scelta del team di lavoro. Durante la costruzione di queste sette case sono stati proposti e testati differenti metodi e materiali da costruzione. I risultati del programma, che è ormai vicino alla conclusione, sono stati quelli di fornire alla comunità partner costruttori con risorse importanti.

Oltre a sponsorizzare il programma Model Home , Architecture for Humanity ha collaborato con le agenzie East Biloxi Coordination Relief and Redevelopment , Hands On Gulf Coast e the Gulf Coast Community Design Studio per portare architetti e progettisti volontari ad East Biloxi e fornire così un contributo concreto agli sforzi per la ricostruzione. (rt)

http://www.architectureforhumanity.org

 

 

Solidarietà

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Colombia: Medici Senza Frontiere assiste le vittime delle inondazioni e dell'eruzione del vulcano Nevado de Huila

Roma, 4 dicembre -  In seguito alle gravi inondazioni che la scorsa settimana hanno colpito diverse zone della Colombia, le equipe di Medici Senza Frontiere (MSF) si sono recate sul fiume San Juan per valutare la situazione tra Istmina e San Miguel. (...)  Il team di MSF ha deciso di effettuare alcune attività di emergenza. Durante il fine settimana sono stati distribuiti cinque tonnellate di prodotti alimentari - riso, pasta, patate, platano, uova, ecc. - e 3.000 litri di acqua in cinque delle località più colpite dalle inondazioni. Più di 2.000 persone nei villaggi di Bebedo, Primavera, Paimadocito, Dipurdu e San Miguel hanno ricevuto teli di plastica e coperte. Le cliniche mobili di MSF, attive lungo il fiume San Juan da agosto 2006, si sono organizzate per  concentrare le attività sulle comunità più colpite.

Nel Dipartimento di Cauca, un team di MSF ha assistito le vittime dell´eruzione del vulcano Nevado de Huila, iniziata lo scorso 20 novembre, che ha provocato una valanga di fango e un preoccupante innalzamento del livello dei fiumi. (...) Nelle zone più isolate nella zona di Páez, da Tafinú a Inzá, il team di MSF ha distribuito 1.200 coperte, caraffe per raccogliere l'acqua, coperte di plastica e kit sanitari. MSF segue da vicino l´attività sismica nella zona per intervenire tempestivamente in caso di necessità. (...) MSF lavora in Colombia dal 1985.

http://www.medicisenzafrontiere.it/msfinforma/comunicati_stampa.asp?id=1895

 

Le vittime della nuova crisi del Congo ottengono aiuto

25 novembre - La Caritas ha fornito aiuti a 2000 famiglie nel Congo settentrionale dove migliaia di persone hanno abbandonato le loro case a causa delle violenze dei ribelli ugandesi. Nei due mesi passati gli abitanti dei villaggi sono stati sradicati dalle loro case a causa degli attacchi della Lord’s Resistance Army (LRA). (...) La Caritas ha fornito coperte, vestiti, posateria, piatti e sapone nella diocesi di Dungu-Duruma per aiutare coloro che si sono lasciati dietro ogni cosa. Una seconda distribuzione avrà luogo in un’area diversa entro due settimane. (…)

La Caritas si è stabilita in Congo nel 1960. Attualmente ha lanciato un appello per raccogliere 5,5 milioni di dollari al fine di aiutare le persone coinvolte nella crisi nel Congo orientale e nella regione di Ituri. Promuove inoltre attività di sviluppo in settori quali la costruzione della pace, la prevenzione dell’HIV e l’educazione.

http://www.caritas.org/newsroom/press_releases/victims_of_other_congo_crisis_get_help.html

 

Repubblica Centroafricana: aiuto per 20 mila sfollati interni

Bangui, 19 novembre (ICRC) - Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha appena completato una distribuzione di beni di prima necessità a circa 20 mila persone nei villaggi tra Bouzum e Paoua e tra Talley e Billacarè, nella prefettura distaccata di Paoua nella regione nordoccidentale della Repubblica Centroafricana. (…) La distribuzione di teli impermeabili, coperte, zanzariere, secchi, sapone, zappe, stuoie per dormire, vestiti e articoli casalinghi è stata portata a termine con l’aiuto di volontari della Società Centroafricana della Croce Rossa. (…) In aggiunta alla fornitura di articoli essenziali agli sfollati interni, la sotto-delegazione del CICR a Paoua, aperta nel 2006, porta avanti attività volte a stimolare le coscienze riguardo le regole basilari delle leggi umanitarie internazionali tra le persone che portano armi. La sotto-delegazione inoltre visita le persone detenute a causa del conflitto e fornisce supporto alle sezioni locali della Croce Rossa per incrementare la loro capacità di portare aiuto a coloro che ne hanno maggiore necessità.

http://www.icrc.org/web/eng/siteeng0.nsf/html/central-african-republic-news-191108

 

 

Pace e sicurezza

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Gli stati colpiti dalle mine estendono lo sminamento ma richiedono urgentemente un intervento

La nona riunione dei paesi che hanno aderito al Trattato per la messa al bando delle mine si è conclusa oggi a Ginevra.

Ginevra, 28 novembre - Sotto la pressione dei Paesi aderenti al Trattato per la messa al bando delle mine in una società civile,  il Regno Unito ha annunciato l’immediata bonifica dalle mine nelle Isole Falkland e ha riaffermato il suo impegno al completo sminamento nel minor tempo possibile. Alla Riunione annuale dei paesi che hanno aderito al Trattato, che si è conclusa oggi a Ginevra, questo è stato il tema più controverso. (...) La pressione esercitata dalla società civile e l’estrema preoccupazione espressa dagli Stati aderenti al Trattato ha portato a dichiarazioni positive da parte di Bielorussia, Grecia, Turchia, che avevano mancato agli impegni assunti il 1° marzo 2008 non avendo distrutto le proprie riserve nei tempi previsti. La Grecia ha annunciato di aver iniziato a distruggere le riserve questa settimana e intende concludere l’operazione verso la metà del 2009; la Turchia ha dichiarato di aver giá distrutto circa 800.000 mine nel 2008 e ha intenzione di terminare l’operazione entro l’inizio del 2010; e la Bielorussia ha riaffermato la necessità di assistenza finanziaria. (…) Author(s): Site Admin

http://www.icbl.org/news/pr28nov08

 

 

Salute

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Morbillo: diminuiti del 74 per cento i decessi infantili globali

Ginevra, 4 dicembre - Le morti per morbillo in tutto il mondo sono diminuite del 74 per cento tra il 2000 e il 2007, passando da 750.000 a 197. 000. Inoltre, la regione del Mediterraneo orientale, che include paesi quali Afghanistan, Pakistan, Somalia e Sudan ha ridotto le morti per morbillo addirittura del 90 per cento - passando da 96.000 a 10.000 - nello stesso periodo, anticipando di tre anni l'Obiettivo di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite che prevede, tra l'altro, di ridurre del 90 per cento le morti per morbillo entro il 2010. Il risultato è stato annunciato oggi dai promotori della "Measles Initiative" (l'Iniziativa contro il morbillo"): l'UNICEF, l'OMS, la Croce Rossa Americana, i Centers for Disease Control and Prevention degli Stati Uniti (CDC) e la UN Foundation. I dati saranno pubblicati il 5 dicembre nell'edizione del Weekly Epidemiological Record and CDC's del Morbidity and Mortality Weekly Report dell'OMS.

“Questo traguardo è un tributo al duro lavoro e all'impegno dei paesi della regione del Mediterraneo orientale per la lotta contro il morbillo” ha dichiarato Margaret Chan, Direttore generale dell'OMS. “A soli due anni al 2010, la data fissata, esorto tutti i paesi colpiti da morbillo a intensificare i loro sforzi per immunizzare tutti i bambini contro la malattia”. (...)

http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5023

 

Zimbawe: Medici Senza Frontiere cura più di 8.000 persone colpite dal colera

Harare-Roma, 4 dicembre 2008 -  MSF cura i malati di colera  dal mese di agosto, quando nel paese è scoppiata l´epidemia. L'epidemia ha raggiunto adesso molte province del paese, colpendo in particolare la periferia di Harare, dove MSF ha istituito due centri per il trattamento del colera nell´ospedale per le Malattie Infettive e al Policlinico di Budiriro. Ad oggi, MSF ha trattato circa 4000 pazienti ad Harare e 1300 nel distretto di Mudzi, al confine con il Mozambico. Il numero dei pazienti è ancora molto alto; nell´ospedale di Harare si registrano circa 350 ricoveri al giorno. La situazione a Breitbridge, città al confine con la Repubblica Sudafricana, dove dalla metà di novembre si sono registrati più di 3.000 casi, sembra ora in netto miglioramento, con un numero di casi in continua diminuzione. MSF fornisce assistenza medica nelle zone rurali a sud di Harare e nelle province di Masvingo e Manicaland, dove in alcuni villaggi si sono registrati sporadici casi di colera.

MSF lavora insieme al Ministero della Salute, per  formare operatori sanitari specializzati nella cura del colera e nella gestione delle epidemie. MSF è presente con staff medico di emergenza nelle aree più colpite e fornisce beni di prima necessità. (...)

MSF lavora nello Zimbabwe dal 2000.

http://www.medicisenzafrontiere.it/?gclid=CO-m5N23s5cCFQrsXgod4S1jiQ

http://www.agenziadistampa.eu/etica/msf-zimbabwe347.html

 

La diagnosi e la cura precoce dell’HIV possono salvare la vita ai neonati, dichiara un nuovo rapporto delle NU diffuso nella Giornata Mondiale per la lotta all’AIDS

New York, 1 dicembre - Secondo un rapporto rilasciato oggi da quattro agenzie delle Nazioni Unite, diagnosi e cura precoci possono migliorare in modo significativo le aspettative di sopravvivenza dei neonati nati esposti all’HIV. Il rapporto, intitolato “Bambini e AIDS: terzo rapporto inventario”, è stato preparato congiuntamente dall’UNICEF, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dal Programma Congiunto delle Nazioni Unite sull’HIV e l’AIDS (UNAIDS), e dal Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA), ed è stato diffuso nella Giornata Mondiale per la lotta all’AIDS. “Senza una cura appropriata, la metà dei bambini con l’HIV morirà per una causa ad esso connessa entro il compimento del secondo anno”, ha dichiarato Ann M. Veneman, Direttore Esecutivo dell’UNICEF. “Le percentuali di sopravvivenza sono superiori al 75 per cento per i neonati positivi all’HIV diagnosticato e curato entro le prime dodici settimane. (…)

http://www.unicef.org/media/media_46600.html

 

“Mantieni la promessa” è il messaggio per la Giornata mondiale per la lotta all’AIDS - 1 dicembre

28 novembre - Quest’anno la Giornata mondiale per la lotta all’AIDS sarà celebrata con lo slogan “Stop all’ AIDS. Mantieni la promessa”. Le manifestazioni si svolgeranno in tutto il mondo per promuovere i programmi esistenti, lanciare nuove iniziative e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle principali questioni dell’HIV e dell’AIDS. Le sedi dell’UNESCO nel mondo celebreranno questa Giornata con una serie di iniziative. (...)

http://portal.unesco.org/education/en/ev.php-URL_ID=58293&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html

 

Il Presidente Chissano lancia il rapporto dell’UNICEF “La condizione dei bambini dell’Africa 2008”

Nairobi, 25 novembre - Il rapporto inaugurale dell’UNICEF, La condizione dei bambini dell’Africa 2008, è stato lanciato oggi dall’ex Presidente del Mozambico, Joachim Alberto Chissano, a Nairobi, in Kenya. Durante una conferenza stampa, ospitata dal Primo Ministro keniota Raila Odinga, il famoso leader africano ha definito il rapporto “un eccellente programma volto ad accelerare il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio nel campo della salute”. L’edizione inaugurale di La condizione dei bambini dell’Africa 2008  fa da complemento a La condizione dei bambini del mondo, il principale rapporto annuale sui giovani cittadini del mondo. Il rapporto indica alcune delle recenti acquisizioni riguardo alla sopravvivenza dei bambini e le cure sanitarie primarie in Africa. (...)

http://www.unicef.org/media/media_46565.html

 

Zanzariere per aiutare a prevenire la malaria

Rotary International News, 21 novembre - Uno dei fatti più seri riguardo alla malaria è che la malattia si può prevenire semplicemente dormendo sotto una zanzariera cosparsa di insetticida. Queste reti possono durare fino a cinque anni e costano circa 10 dollari - un prezzo alto per famiglie che vivono con meno di un dollaro al giorno, ma ora accessibile a molte di loro grazie all’aiuto dei Rotariani.

Nel 2004 il Rotary Club di Kråkerøy, in Norvegia, si è unito al Rotary Club di Machakos, in Kenya, per un progetto del valore di 16.000 dollari volto alla distribuzione di 3.000 zanzariere a bambini minori di cinque anni e a donne in stato di gravidanza in una baraccopoli di Machakos e nei vicini villaggi rurali. L’iniziativa ha avuto tanto successo che i club stanno collaborando a una seconda fase che prevede la distribuzione di 5.000 zanzariere nel 2008, e si prevede una terza fase in futuro.

La prevenzione della malaria è un obiettivo che spesso si adatta a partenariati per lo sviluppo delle comunità. Ad esempio il Rotary Club di Red Deer Sunrise, Alberta, Canada, si è unito al Rotary Club di Iganga, Uganda, in un progetto del valore di 33.000 dollari per la fornitura di cisterne per la conservazione dell’acqua piovana, derrate alimentari, istruzione agraria e 1.400 zanzariere con insetticida, sufficienti per gli abitanti del villaggio di Buntaba in Uganda. (…)

http://www.rotary.org/en/MediaAndNews/News/Pages/081121_news_mosquitonets.aspx

 

 

Energia e sicurezza

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L’UE prossima a un accordo sulle emissioni di CO2 delle automobili

25 novembre - L’UE è sul punto di concludere un accordo per ridurre le emissioni di CO2 delle automobili. Questa decisione interviene nel momento in cui si ritiene che le nazioni europee produttrici di automobili abbiano siglato un accordo per ridurre le ammende per i produttori che non raggiungono i loro obiettivi di CO2. La Presidenza francese dell’Unione Europea, il Parlamento Europeo e la Commissione Europea hanno ripreso i negoziati ieri, 24 novembre, con lo scopo di elaborare un accordo sui principali elementi della legislazione proposta. Esso prevede anche l’istituzione di obiettivi riguardo alle emissioni oltre all’introduzione di quote del parco automobilistico europeo alle quali questi obiettivi saranno applicati. La legislazione prevede inoltre un sistema di ammende in caso di non conformità. (...) L’accordo sarà un tentativo prudente di compromesso fra gli obiettivi ambientali dell’Unione e gli interessi dell’industria automobilistica europea che al momento risente della crisi economica. (...) (mgdd)

http://www.euractiv.com/en/transport/eu-nears-deal-car-co2-emissions/article-177483

 

La Commissione Europea annuncia la prima fase di costruzione di una futura, vasta rete elettrica

13 novembre - L’Associazione Europea per l’Energia Eolica (EWEA) apprezza il ruolo chiave dato all’energia eolica offshore nel Piano Strategico di Revisione Energetica della Commissione Europea (SER) pubblicato questa mattina, e soprattutto il suo impegno a pubblicare un Progetto per una rete nel Mare del Nord.

Con 1.486 MW di capacità attualmente installata e un’ulteriore capacità prevista di 30.882 MW entro il 2015, l’interesse degli investitori è alto ma il settore necessita di un quadro legislativo europeo, compresa una rete che garantisca un pieno potenziale. (…)

Sebbene nove Paesi - un terzo dei Paesi membri e solo cinque fino a 11 mesi fa - hanno ora piattaforme di energia eolica operative, le infrastrutture per l’elettricità devono essere ampliamente migliorate e la rete elettrica globale modernizzata e potenziata.

Tra gli obiettivi della Revisione strategica della politica energetica, la Commissione Europea pone in modo cruciale quello di “assicurare lo sviluppo di una rete che consenta la realizzazione degli obiettivi della UE nel settore dell’energia rinnovabile”. (...)

http://www.ewea.org/index.php?id=60&no_cache=1&tx_ttnews[tt_news]=1409&tx_ttnews[backPid]=718&cHash=4a4507292c

 

Garantire il nostro futuro energetico: la Commissione Europea presenta proposte per la sicurezza, la solidarietà e l'efficienza in materia energetica

Bruxelles, 13 novembre - La Commissione europea ha presentato oggi un ampio pacchetto di strumenti in campo energetico inteso a dare nuovo impulso alla sicurezza energetica dell'Europa. In questo senso il pacchetto sostiene le proposte sui cambiamenti climatici, che dovrebbero essere approvate in dicembre, destinate a realizzare l'obiettivo del 20-20-20.

La Commissione propone una nuova strategia per la solidarietà in campo energetico tra gli Stati membri e una nuova politica sulle reti energetiche volta a incentivare gli investimenti in reti più efficienti e che distribuiscano energia a basse emissioni di carbonio. La Commissione presenta un nuovo piano d'azione dell'UE in materia di sicurezza e solidarietà energetica che definisce cinque ambiti in cui sono necessari ulteriori interventi per garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile. La Commissione esamina anche le problematiche che l'Europa dovrà affrontare tra il 2020 e il 2050.

Inoltre, un pacchetto di proposte a favore dell'efficienza energetica punta a far risparmiare energia in alcuni settori chiave, ad esempio rafforzando la normativa riguardante l'efficienza energetica degli edifici e dei prodotti che consumano energia e dando maggiore importanza alla certificazione delle prestazioni energetiche oltre che alle relazioni sulle ispezioni per gli impianti di riscaldamento e condizionamento. (...)

http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/08/1696&format=HTML&aged=0&language=IT&guiLanguage=en

 

 

Ambiente e natura

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Ultimo round dei colloqui sul cambiamento climatico condotti dalle NU ha luogo nella città polacca di Poznan

1 dicembre - L’ultimo round dei colloqui condotti dalle Nazioni Unite, volti a raggiungere un ambizioso accordo sul cambiamento climatico globale per il prossimo anno, inizia oggi a Poznan, in Polonia e ha mobilitato circa 9.000 partecipanti dai governi, dal mondo degli affari e dell’industria, gruppi ambientali e istituzioni impegnate nella ricerca.

L’incontro di due settimane della Conferenza dei paesi che hanno aderito alla Convenzione quadro delle NU sul cambiamento climatico (UNFCCC), è un punto di riferimento centrale sulla via che porta al più importante Summit di Copenhagen nel 2009, dove i paesi sperano di raggiungere un accordo su un trattato successivo al Protocollo di Kyoto sulla riduzione dell’emissione dei gas-serra, per i quali il primo periodo di impegno termina nel 2012.

Rivolgendosi ai delegati a Poznan, Yvo de Boer, Segretario Esecutivo dell’ UNFCCC, ha sottolineato la necessità di effettuare progressi sui temi che sono importanti nella marcia verso il 2012, incluso il processo di adattamento, i mezzi finanziari, la tecnologia e la riduzione delle emissioni dovute alla deforestazione e al degrado forestale. (...)

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=29133&Cr=Poznan&Cr1=

 

Green Cross International alla Conferenza delle NU sui cambiamenti climatici a Poznan

Il Presidente della Green Cross International Dr. Jan Kulczyk, che terrà a Poznan il gruppo di discussione sull’economia e sui cambiamenti climatici, fa appello a un Fondo Solare Mondiale per creare  investimenti sull’energia “pulita” e posti di lavoro “verdi”.

Il dottor Jan Kulczyk, Presidente della Green Cross International, terrà un importante gruppo di discussione durante la Conferenza delle NU sui cambiamenti climatici, che avrà luogo a Poznan il 2 dicembre. Il gruppo si concentrerà sulle opportunità economiche dei cambiamenti climatici per l’economia delle comunità; in particolare, l’iniziativa della Green Cross International di creare un Fondo Solare Mondiale per rendere l’energia solare una fonte di energia accessibile e dai costi ridotti. (…)

Il gruppo di discussione sarà seguito dalla presentazione di Global Green USA, (l’affiliato statunitense della Green Cross International) e da Green Cross Australia. Global Green USA presenterà una Carta comparativa nazionale sull’energia solare, la Global Solar Country Report Card, che metterà a confronto gli sforzi per incoraggiare lo sviluppo dell’energia solare e la transizione a una prossima energia pulita. (…)

www.gci.ch   Per ulteriori informazioni sul gruppo di discussione: adam.koniuszewski@gci.ch

 

Conferenza internazionale sulla fauna selvatica: Roma, 1-5 dicembre

La 9ª Conferenza dei firmatari della Convenzione delle specie migratorie e degli animali selvatici (UNEP/CMS) avrà luogo a Roma, dall’1 al 5 Dicembre. 300 rappresentanti di organizzazioni governative e non governative si confronteranno con gli scienziati per elaborare misure conservative urgenti volte a contrastare il rapido declino di specie migratorie in tutto il mondo.

“2010 e oltre: il rinascimento della fauna selvatica”, questo il tema del CMS COP9. Il CMS, noto anche come la Convenzione di Bonn, è un trattato internazionale siglato sotto l’egida del Programma delle NU per l’Ambiente, rivolto alla tutela degli animali migratori quali uccelli, balene, delfini, squali, tartarughe marine ed elefanti. Il CMS si è impegnato a ridurre il depauperamento della biodiversità delle specie migratorie e dei loro habitat entro il 2010. (…)

http://www.unep.org/Documents.Multilingual/Default.asp?DocumentID=550&ArticleID=5996&l=en

 

I governi africani si impegnano a proteggere i gorilla

Roma, 28 novembre - Dal primo incontro dei paesi che hanno aderito all’Accordo per la protezione dei gorilla, che avrà luogo domani a Roma, si attendono proposte concrete per promuovere attività volte a proteggere i gorilla in Africa. La riunione si svolgerà sullo sfondo di uno scenario di crisi umanitaria crescente a causa del conflitto permanente nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), del quale fa parte il Virunga National Park in cui vive circa un terzo degli ultimi gorilla del mondo.

L’Accordo per la protezione dei gorilla è entrato in vigore nel giugno 2008, ed è il primo a obbligare dal punto di vista giuridico i governi a lavorare insieme per combattere le minacce cui sono esposti i gorilla allo stato brado e a cercare soluzioni coordinate per la protezione dei gorilla, chiedendo collaborazione su temi quali il divieto di caccia e l’applicazione della legge. (…)

http://www.panda.org/news_facts/newsroom/news/index.cfm?uNewsID=151421

 

Ghepardi, delfini e falchi tra le specie per le quali è stata proposta l’intensificazione di misure conservative internazionali

Roma/Bonn, 28 novembre -  Che stiano sfrecciando nelle savane africane o galleggiando sulle acque melmose dell’Asia, alcune delle specie più carismatiche del mondo necessitano urgentemente di un nuovo slancio internazionale per la loro protezione.

Rappresentanti di oltre 100 governi si riuniranno la prossima settimana per la 9ª Conferenza dei paesi che hanno aderito alla Convenzione delle specie migratorie e degli animali selvatici (CMS), per elaborare nuove proposte al fine di una più efficace conservazione di circa 30 specie marine e terrestri che spesso varcano i confini internazionali, includendoli nei protocolli applicativi della Convenzione. (..)

http://www.unep.org/Documents.Multilingual/Default.asp?DocumentID=550&ArticleID=6001&l=en

 

Buone notizie da condividere sulla Carta della Terra riguardo a Religione e Sostenibilità

18 novembre - Dopo diversi mesi di ricerca e sviluppo, ECI presenta con piacere la Guida della Carta della Terra su Religione e Cambiamento Climatico, che è possibile scaricare dal sito web di ECI. La guida presenta una metodologia che si sviluppa su tre temi al fine di valutare le sfide etiche del cambiamento climatico volte ad acquisire una macro-prospettiva sulla svolta climatica, valutare le cause profonde del cambiamento climatico e inquadrare soluzioni globali. La Guida potrebbe esse utile specialmente nei seminari religiosi, nelle classi di teologia e di etica, nei gruppi di studio delle congregazioni e nel dialogo interreligioso che intendano aprirsi alle dimensioni più profonde del cambiamento climatico e del riscaldamento globale.  Download.

http://www.earthcharterinaction.org/

 

 

Religione e spiritualità

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Il Parlamento delle Religioni Mondiali nel 2009 a Melbourne, dal 3 al 9 dicembre 2009

“Non ci sarà pace nel mondo fino a quando non ci sarà pace tra le religioni”. Hans Kung

Dal 1993 un Parlamento delle religioni del mondo si è riunito ogni 5 anni in una grande città. (Chicago, 1993; Cape Town, 1999; Barcellona, 2004). Con il patrocinio del Consiglio per un Parlamento delle Religioni Mondiali, l’edizione 2009 avrà luogo a Melbourne. Questa città, con un ambiente multiculturale e plurilinguistico, con importanti comunità di diverse religioni, è l’ambiente ideale per ospitare il Congresso 2009. Culturalmente vibranti e aperte a una visione globale, Melbourne e Victoria accolgono gli apporti delle spiritualità indigene e aborigene oltre a quelle delle maggiori religioni mondiali, Baha’i, Buddismo, Cristianità, Islam, Induismo, Giudaismo, Sikh, e altre. Si attendono più di diecimila adesioni al Parlamento 2009, il quale non mancherà di attirare l’attenzione mondiale sulla stessa Melbourne e sulla sua vocazione internazionale. Saranno sette giorni di incontri, con circa 450 eventi, dagli interventi di fondo a seminari, conferenze, dibattiti, spettacoli, concerti e mostre. (…)

Nel nostro mondo di oggi, la comprensione tra i popoli di differenti tradizioni è di vitale importanza. Il Parlamento 2009 darà alle persone credenti, spirituali e di buona volontà nuovi argomenti per considerare la pace ancora una cosa possibile. (…)

http://www.parliamentofreligions.org/index.cfm?n=8&sn=12

 

European Youth Centre Budapest: conclusa la sessione di studio “Religioni nei media”

Cristiani, musulmani ed ebrei, provenienti da 18 paesi europei, si sono incontrati a Budapest all’European Youth Centre Budapest, dal 9 al 16 novembre 2008, alla sessione organizzata da Ecumenical Youth Council in Europa per promuovere l’apprendimento interculturale, la partecipazione dei giovani e il superamento degli stereotipi.

L’obiettivo della sessione di studio era l’esplorazione del ruolo e del potenziale dei diversi tipi di media nel superare le differenze e fornire ai giovani le competenze necessarie per promuovere il rispetto per la diversità delle culture e delle credenze e proteggere i diritti umani. In questo modo, i leader delle comunità religiose giovanili hanno riaffermato il loro impegno crescente per i Diritti Umani. Il programma ha affrontato temi diversi che vanno dalla costruzione di ponti fra culture e religioni all’acquisizione di conoscenze sui rapporti fra comunità religiose e media nei paesi europei.

http://www.eyce.org/modules.php?op=modload&name=PagEd&file=index&topic_id=15&page_id=824

 

 

Cultura e educazione

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Premiati a Cagliari i vincitori del concorso “I Diritti Umani nell’Istruzione e nella Sanità”

L’ampia partecipazione di studenti è un’indicazione significativa del loro interesse per l’argomento

Cagliari, 6 dicembre – Si è concluso oggi il concorso per studenti delle scuole superiori della Provincia di Cagliari promosso dal Rotary Club Cagliari d’intesa con Good News Agency, nell’ambito delle celebrazioni segnalate dall’Ufficio Regionale delle N.U. per il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti  Umani. La premiazione si è svolta nell’aula magna della facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari.

Le scuole che hanno inviato elaborati sono state 12 su 18 iscritte al concorso. La Commissione giudicatrice ha esaminato 26 elaborati, 4 dei quali sono stati realizzati da intere classi. Sono risultate vincitrici le scuole: Istituto Tecnico Agrario “Duca degli Abruzzi” – Elmas: 1° premio Rotary Club alla classe 1^ E; Istituto Magistrale “Pagani” – Carloforte: 2° premio R.C. alla classe V^ B-Corso Linguistico; Liceo Scientifico Michelangelo - Cagliari: 3° premio R.C. agli studenti Perisi, Pinna e Sanna-IV^C. Una targa ricordo è stata consegnata a Raffaella Cotza, alunna diversamente abile dell’Istituto Tecnico per i Servizi Sociali “Grazia Deledda” di Cagliari.

Il  premio GOOD NEWS AGENCY  sulla correlazione tra diritti umani, formazione e informazione è stato assegnato all’Istituto Tecnico Industriale “Dionigi Scano” di Monserrato, alunni Cherchi, Dessì e Gessa della 3^. Infine, rispondendo all’invito del Presidente del Rotary Club Cagliari ai convenuti, è intervenuta la professoressa Gabriella Olanda dell’Istituto Magistrale “De Sanctis” di Cagliari, che ha presentato brevemente le due attività di carattere sociale portate avanti dai suoi studenti: la diffusione su due radio locali di buone notizie tratte da Good News Agency e il conforto ai ricoverati negli ospedali tramite spettacoli di canto e di ballo.

Per altre informazioni sul concorso rivolgersi alla dott.ssa Muroni marialuigiamuroni@virgilio.it

 

H2Onews: gli 80 anni di SIGNIS

Roma, 2 Dicembre - L’Associazione Cattolica Mondiale per la Comunicazione, SIGNIS, ha celebrato i suoi 80 anni di attività a Roma, annunciando che il Congresso Mondiale per il 2009 si svolgerà in Tailandia, a Chiang Mai, dal 17 al 21 Ottobre 2009, sul tema: “I media per una cultura di pace - i diritti dell’infanzia, promessa del domani”. Intanto, una serie di conferenze ha avuto luogo tra il 20 e il 26 dello scorso mese per celebrare gli ottant’anni di SIGNIS nella Città Eterna. (…) L’Arcivescovo Claudio Maria Celli, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali ha dichiarato che l’influenza della tecnologia sulla cultura moderna e per di più sullo sviluppo e sulla formazione rientrano a pieno titolo tra gli obiettivi dei comunicatori cattolici di oggi. (…)

SIGNIS è membro consultivo dell’UNESCO e del Consiglio d’Europa, ed è ufficialmente riconosciuto dalla Santa Sede come organizzazione cattolica per la comunicazione.

http://www.signis.net/article.php3?id_article=2804

 

Sacrificare l’uguaglianza nell’educazione non è una soluzione accettabile

“Superare le disuguaglianze: perché la governance è importante”.

25 Novembre - Il Rapporto globale di monitoraggio di Education For All 2009 fornisce un utilissimo modello applicativo per una maggiore uguaglianza in termini di opportunità e una maggiore qualità nell’educazione per gli studenti di ogni età in ogni parte del mondo. (…) La presentazione del Global Monitoring Report, intitolato: “Superare la disuguaglianza: perché la governance è importante”, è attesa per oggi a Ginevra. Si tratta del settimo rapporto previsto al fine di valutare i progressi compiuti nel conseguimento dei sei Obiettivi di Sviluppo del Millennio stabiliti dalla comunità internazionale nell’anno 2000.

Il Rapporto attuale sottolinea che, sebbene siano stati fatti progressi, essi rischiano di essere vanificati dal non avere affrontato le persistenti disuguaglianze dovute a genere, razza, etnia, lingua, luogo, disabilità e ad altri fattori. (...) L’educazione è un diritto umano fondamentale, tuttavia le opportunità per apprendere restano assolutamente diverse nei paesi poveri e in quelli ricchi del mondo. (...)

http://www.ei-ie.org/en/news/show.php?id=916&theme=educationforall&country=global

 

Trentuno vincitori del Premio Nobel per la Pace rilasciano la prima dichiarazione congiunta in assoluto promossa da Save the Children

Westport, Conn., USA, 20 novembre - In una dichiarazione congiunta per la prima volta in assoluto, 31 vincitori del Premio Nobel per la Pace riuniti da Save the Children hanno richiesto un’azione urgente per realizzare attività educative di qualità per costruire la pace nei paesi colpiti da conflitti. I Premi Nobel, compreso il presidente Jimmy Carter, il Dalai Lama, l’arcivescovo Desmond Tutu, Elie Wiesel e Wangari Maathai, hanno spronato i leader mondiali a prendere iniziative per i 37 milioni di bambini che vivono in aree di conflitto armato e non sono in grado di andare a scuola. “Le guerre e i conflitti sono portati avanti dagli adulti”, si legge nella lettera. “Ma ogni adulto è stato bambino ed è cresciuto con esperienze e consigli che hanno forgiato la sua vita. Al centro di tutto questo sta l’educazione. Ma se più di 70 milioni di bambini non hanno la possibilità di andare a scuola, e più di metà di questi vivono in paesi colpiti da conflitti armati, cosa stanno imparando questi bambini?”. I vincitori del Premio Nobel per la Pace sostengono la campagna globale di Save the Children “Riscrivi il Futuro”, che cerca di fornire un’educazione di qualità ai bambini che vivono in nazioni fragili colpite da conflitti. (…)

http://www.savethechildren.org/newsroom/2008/Nobel-Peace-Challenge.html?print=t

 

 

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Opinione pubblica, CPNN e l’espressione di una cultura di pace

Sergio Tripi intervista il coordinatore di CPNN-USA, David Adam

 

 

La cultura di pace è una realtà emergente, che germoglia e cresce nei valori, attitudini e azioni delle persone, un processo per la soluzione dei problemi che necessita di essere coltivato e supportato; da qui gli slogan ufficiali dell’Anno Internazionale per una Cultura di Pace: “Coltivate la Pace” e “La Pace è nelle vostre mani” (http://cpnn-world.org/about.html). Culture of Peace News Network (CPNN) è un progetto del “Decennio delle Nazioni Unite per una cultura di pace e di non violenza per i giovani del mondo”. L’Assemblea Generale delle N.U., con sua risoluzione sulla Decade, ha chiesto di espandere CPNN in una rete globale di siti Internet in molte lingue. Il coordinatore del network statunitense, David Adam, riconosce il valore del ruolo di Good News Agency nella creazione di un’opinione pubblica più consapevole e ha acconsentito a rilasciare un’intervista al suo direttore.

 

1. Come fa ben rilevare il sito web della CPNN, i valori, le attitudini e i comportamenti necessari per una cultura di pace possono essere espressi in ambiti quali: Educazione per una cultura di pace – Tolleranza, solidarietà e comprensione internazionale - Partecipazione democratica - Libera circolazione dell’informazione - Disarmo - Diritti umani - Sviluppo sostenibile - Parità di genere. Potrebbe indicare, per ciascuno di questi percorsi, alcuni dei principali esempi di espressione degli sforzi della società civile che lei ritiene abbiano ispirato l’opinione pubblica dando il via a una conseguente e rilevante risposta da parte di istituzioni lungimiranti?

 

Educazione per una cultura di pace. Stiamo per celebrare il decimo anniversario di una delle iniziative più importanti, l’Appello per la Pace dell’Aia. Questo Appello per la Pace fu lanciato, in uno straordinario incontro di oltre 10.000 persone, molte delle quali erano giovani, al centesimo anniversario della prima Conferenza di Pace avvenuto all’Aia nel 1899, che produsse importanti misure riguardo al disarmo. L’Appello diede luogo a parecchie iniziative e libri nel campo dell’educazione, inclusa una campagna per l’educazione al disarmo e i tre volumi dal titolo “Imparare come eliminare la guerra: insegnamento verso una cultura di pace”.  Un’altra iniziativa più recente, che ha un grande potenziale, è la legge per l’insegnamento della pace adottata ultimamente dalla Spagna e modellata su una legge simile già approvata nella regione dell’Andalusia. È necessario accennare qui, e sviluppare ulteriormente più avanti, che l’educazione non-formale dei media rappresenta forse il più influente sistema educativo ed ha necessità di essere orientata verso una cultura di pace piuttosto che dalla violenza, come avviene attualmente.

 

Tolleranza, solidarietà e sintonia internazionale. Alle Nazioni Unite, l’agenda della cultura di pace è stata giustamente dominata negli ultimi anni dalla questione del dialogo interculturale e, in particolare, del dialogo interrelogioso. Questo ha portato all’Alleanza delle Civiltà e a un certo numero di iniziative simili. Come abbiamo evidenziato nel Bollettino del World Report on the Culture of Peace (disponibile al sito: http://decade-culture-of-peace.org/bulletin/bulletins.html ), un approccio particolarmente fecondo è stato il Global Youth Solidarity Fund supportato dall’Alleanza delle Civiltà come risultato del Rapporto 2006 Giovani per una Cultura di Pace.

 

Partecipazione democratica. Sono particolarmente impressionato dal nuovo modello di democrazia a livello locale che è stato sviluppato in Sud America sotto la bandiera di un bilancio partecipativo. Recentemente CPNN ha fatto un reportage sull’inaugurazione dell’Unione delle Nazioni del Sud America (Unasur) e sul discorso introduttivo del presidente della Bolivia Evo Morales che, tra l’altro, ha detto: “Che sia la popolazione a decidere, con la partecipazione dei cittadini e il pluralismo; sosteniamo le persone e non il forte guadagno. Occorre una democrazia partecipativa e non soltanto votazioni ogni quattro o cinque anni”. La metodologia del bilancio partecipativo si sta ora diffondendo nel mondo a livello locale, come possiamo vedere, per esempio, nei siti web www.participatorybudgeting.org e www.oidp.net .

 

Libera circolazione dell’informazione. CPNN e Good News Agency fanno parte di un movimento crescente di media indipendenti che forniscono informazione tramite Internet, andando in tal modo oltre i mass media. Sempre più la gente, specialmente i giovani, si rivolge a media indipendenti per ottenere informazioni. Questo verrà discusso più avanti, al punto 4.

 

Diritti umani. Abbiamo celebrato il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (UDHR). In realtà per la metà di questi anni la Dichiarazione è stata poco conosciuta. Secondo il Social Science Citation Index, ci sono state meno di un migliaio di citazioni durante gli ultimi trent’anni, mentre ora sono ci sono più di un migliaio di citazioni al mese La ragione di questa accelerazione dell'interesse è stata l'attività della società civile, così come esemplificata da Amnesty International che per il suo lavoro vinse il Premio Nobel per la Pace nel 1977. Da quel momento in poi i riferimenti alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani cominciarono ad accelerare. Sebbene questa Dichiarazione riceva ora un maggior sostegno dalla società civile e un riconoscimento crescente dalle Nazioni Unite, vi è ancora resistenza nei suoi confronti da parte delle potenti nazioni stato. Gli Stati Uniti, ad esempio, continuano a rifiutare la firma del protocollo per i diritti economici e sociali.   

 

Sviluppo sostenibile. Il movimento per lo sviluppo sostenibile ha fornito il modello per un effettivo movimento sociale su scala globale. Nella società civile sono impegnate migliaia di organizzazioni, che sono sempre più seguite da iniziative dei governi locali. Si veda, per esempio, l’International Council of Local Environmental Initiatives sul sito: www.iclei.org . E possiamo aspettarci che questo movimento si rinforzi e cresca mentre il mondo entra in una crisi economica mai vista dalla Grande Depressione del 1930. C’è il rischio di un crollo del sistema alimentare globalizzato che dipende da un business spropositato nel settore agroalimentare e dal trasporto di alimenti tra un continente e l’altro e all’internodi essi. È importante, di fronte a questo rischio, ritornare a un’agricoltura sostenibile a livello locale. 

 

Parità di genere. Nei paesi sviluppati sono stati fatti molti più progressi in questo ambito che negli altri settori della cultura di pace. Dapprima i progressi sono stati portati avanti dalla società civile, e negli ultimi anni questo tema è stato assunto dai governi locali e internazionali. Comunque, dove c’è sfruttamento sono ancora le donne a guadagnare meno degli uomini e a non essere retribuite per molte forme di lavoro, in special modo per il lavoro domestico. E nei paesi del Sud, vittime dello sfruttamento dell’economia globale, sono ancora le donne a soffrire maggiormente.

 

2. Il ruolo e la voce dell’opinione pubblica può richiedere un certo tempo per concretizzarsi in innovazioni entro le istituzioni pubbliche. Potrebbe parlarci delle campagne, realizzate negli ambiti appena descritti, che possiedono quel grande potenziale in grado di indurre un cambiamento ma che necessitano di un ulteriore rafforzamento per poter esprimere il loro impatto in modo tangibile?

 

A mio avviso, la campagna più importante, la più difficile e che si trova ad affrontare la maggiore resistenza, è il Movimento Globale per una Cultura di Pace. Benché la Dichiarazione e il Programma d’azione per una Cultura di Pace, adottati dall’Assemblea Generale delle NU nel 1999, avessero all’inizio originato questo movimento, da allora in poi vi è stato un sostegno decrescente a livello del sistema delle NU. Sembra che al livello delle NU e Stati membri, la cultura di pace sia vista come una minaccia e un pericolo, soprattutto dagli stati più potenti. La loro opposizione si riflette nel silenzio quasi totale da parte dei mass media commerciali, come abbiamo avuto modo di constatare nel World Report on the Culture of Peace 2005, e secondo quanto diremo più avanti, alla domanda 4. In realtà, è la società civile che ha continuato a lavorare per una cultura di pace, sebbene questo sforzo sia ostacolato da una mancanza di consapevolezza del fatto che TUTTI gli otto ambiti del programma sono egualmente importanti, necessari e interconnessi. Molte organizzazioni della società civile sono impegnate solo su una delle otto aree e non riescono a vedere la connessione fra ciò che stanno facendo nel proprio ambito e ciò che altre organizzazioni stanno facendo negli altri ambiti.  La mia priorità in questo periodo è di diffondere questo Movimento Globale per includere città, paesi, governi locali e regionali.

 

3. “Noi popoli delle Nazioni Unite...”: il preambolo della carta delle NU esprime una visione che implica comprensione, condivisione e responsabilità. In quale modo queste attitudini sono in correlazione nel mondo odierno?

 

È interessante che lei sollevi la questione della “responsabilità”. Recentemente mi è stato detto che esiste uno scambio di lettere non pubblicate su questo tema, scambio che risale al 1948 fra il Mahatma Gandhi e Julian Huxley, allora Direttore generale dell’ UNESCO. Huxley aveva inviato a Gandhi la bozza della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, chiedendo la sua opinione e suggerimenti. Gandhi, a quanto pare, rispose che era buona nel contenuto, ma che sarebbe stata molto più valida come Dichiarazione Universale dei Diritti e delle Responsabilità Umane. Effettivamente, non basta comprendere e nemmeno condividere. Dobbiamo essere responsabili gli uni degli altri, e questo va oltre l’educazione, l’informazione e l’aiuto allo sviluppo. Noi siamo, in realtà, “custodi dei nostri fratelli”. L’ingiustizia contro uno è ingiustizia contro tutti. La visione di una cultura di pace è una visione per tutti, non solo per i pochi fortunati.

 

4. In questo contesto, in quale modo l’opinione pubblica potrebbe diventare più consapevole del ruolo e del lavoro delle ONG presenti nel mondo? O, in termini più generali, come si potrebbero persuadere i media a riportare regolarmente l’evidenza che l’opinione pubblica è in cammino per riflettere quei valori, attitudini e comportamenti che rappresentano il fondamento di una cultura di pace?

 

È mia convinzione, lavorando per il netwok Culture of Peace News e osservando il successo di Good News Agency, che siamo parte di un crescente movimento di media indipendenti che si sta gradualmente imponendo all’attenzione della nuova generazione quale sua principale fonte di informazione. A fronte di questa crescita, i media commerciali dovranno cambiare. Dopo tutto, essi sono spinti dai loro inserzionisti e sponsor a inseguire il profitto; e inserzionisti e sponsor, che vogliono soprattutto attirare l’attenzione dei giovani, saranno costretti a pretendere che i media reggano il confronto riportando le notizie inerenti alla cultura di pace in tutti i suoi aspetti. Questo è già avvenuto per lo sviluppo sostenibile, che pochi anni fa era descritto e sostenuto solamente dai media indipendenti, ma ora è diventato un tema rilevante anche nei media commerciali.

 

5. I giovani sono un gruppo fondamentale per la preparazione a lungo termine di un’opinione pubblica in grado di promuovere una cultura di pace. Secondo lei, cos’altro potrebbero fare la società civile in generale e le istituzioni nazionali e internazionali per intensificare il ruolo dei giovani?

 

In ogni iniziativa intrapresa è necessario dare priorità ai giovani. Un esempio è l’iniziativa dei giovani dell’Alleanza delle Civiltà delle Nazioni Unite menzionata sopra. Cinque giovani furono assunti e formati per intraprendere uno studio delle organizzazioni giovanili nel mondo. In un tempo record di soli due mesi essi ottennero informazioni da 475 organizzazioni. Il rapporto finale fu redatto da una giovane del gruppo che, come risultato, proseguì, andò alle Nazioni Unite a New York per sovrintendere allo sviluppo del Global Youth Solidarity Fund.  Alcuni particolari sono disponibili nei recenti bollettini del “Decade Report” (http://decade-culture-of-peace.org/bulletin/bulletins.html). Si spera che questo fondo continuerà a sostenere le attività dei giovani per una cultura di pace.

 

Un altro esempio sono le Youth Advocacy Teams che esercitano pressioni per una cultura di pace all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Due di questi gruppi di lavoro sono già operativi, come è descritto nel sito: http://decade-culture-of-peace.org , e l’ingresso di un’altro è previsto per l’anno prossimo. I giovani che partecipano a questi gruppi sono attivi oggi in un’ampia gamma di importanti azioni internazionali per promuovere una cultura di pace sia nell’ambito del sistema delle Nazioni Unite che fuori di esso.

 

È importante che la cultura di pace trovi posto nei curricula scolastici. I lettori di Good News Agency (GNA) e del recente articolo su GNA apparso nel sito di CPNN-USA sanno che GNA viene ricevuta da 500 scuole superiori, delle quali 130 sono state ‘reclutate’ da Club Rotary. In Spagna, una legge per l’insegnamento nelle scuole della cultura di pace, legge già promulgata nella regione dell’Andalusia, è stata ora adottata in tutto il Paese.

 

Nelle varie iniziative, non si tratta di tenere conferenze ai giovani ma di coinvolgerli (anche con un lavoro che contempli una giusta retribuzione) nell’opera di promozione di una cultura di pace, in modo che essi imparino operando, in modo da poter assumere un ruolo di leadership per le generazioni future.

 

 

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Prossimo numero: 19 dicembre 2008 in inglese (il prossimo numero uscirà solo in inglese per consentire alla nostra bella squadra di traduttrici e traduttori, tutti collaboratori volontari, di avere delle ben meritate vacanze di Natale).

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Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni a sua cura. I numeri precedenti sono disponibili al sito www.goodnewsagency.org

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi - Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti, Maria Grazia Da Damos, Elisa Peduto, Azzurra Cianchetta. Segretaria di redazione: Maria Grazia Da Damos. Traduttori: Silvia Ansaloni, Azzurra Cianchetta, Chiara Gessi, Giuliano Giannone, Simona Gresia, Pamela Mariotti, Laura Massarelli, Paolo Pagin.

 

Good News Agency è distribuita gratuitamente per via telematica a 4.000 redazioni della stampa quotidiana e periodica, della radio e della televisione dotate di posta elettronica in 49 paesi: Albania, Argentina, Australia, Austria, Bangladesh, Belgio, Bosnia, Brasile, Bulgaria, Canada, Cile, Cina, Costarica, Croazia, Danimarca, Egitto, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, India, Indonesia, Irlanda, Israele, Italia, Libano, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Portogallo, Russia, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria, Uruguay, USA, Venezuela. È distribuita gratuitamente anche a 2.800 ONG e 500 scuole superiori e università.

È un servizio di puro volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, ente morale con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999, associata al Dipartimento della Pubblica Informazione delle Nazioni Unite e riconosciuta dall’UNESCO quale “attore del movimento globale per una cultura di pace”. L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione.  

L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10.

 

 

 

 

 

 

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