Good News Agency – anno VI, n° 9

 

Settimanale - anno VI, numero 9 – 1 luglio 2005

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti. Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni a sua cura; è distribuita per via telematica ad oltre 3.700 media in 48 paesi e ad oltre 2.500 ONG e associazioni di volontariato.

E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU. L’Associazione è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale “attore del movimento globale per una cultura di pace” ed è stata inclusa nel sito http://www3.unesco.org/iycp/uk/uk_sum_monde.htm

 

Sommario

Legislazione internazionaleDiritti umaniEconomia e sviluppo

SolidarietàPace e sicurezzaSaluteEnergia e sicurezza

Ambiente e naturaCultura e educazione

RAPPORTO MONDIALE SULLA CULTURA DI PACE

  

Legislazione internazionale

(top)

 

Gli USA hanno molto da guadagnare da una presenza forte ed efficace delle Nazioni Unite

Messaggio del Segretario Generale sulla pubblicazione del  Rapporto Finale dell’USIP

New York, June 15 (RUNIC/IT/294/05) - Il Segretario Generale accoglie con favore la pubblicazione del rapporto finale della Task Force dell’USIP (United States Institute for Peace) sulla riforma dell’ONU, dalla quale emerge che gli Stati Uniti hanno molto da guadagnare da una presenza forte ed efficace delle Nazioni Unite.

Il Segretario Generale concorda con molte delle conclusioni raggiunte e ritiene che l’esortazione rivolta agli USA perchè collaborino con gli altri Stati Membri e il personale delle Nazioni Unite sia il miglior punto di partenza per la nuova riforma.

Il Segretario Generale ha in particolare apprezzato il fatto che nella relazione sia riconosciuto lo strenuo impegno del Segretariato nell’affrontare la riforma organizzativa interna e si augura che la riforma istituzionale diventi ancora pià ampia con l’inclusione di ulteriori proposte chiave: ad esempio, la creazione di una Commissione per la Costruzione della Pace, il rafforzamento dei Servizi di Supervisione Interni e di altri meccanismi di responsabilità, nonchè la rivitalizzazione del sistema ONU con la creazione di un nuovo Consiglio per i Diritti Umani.

Il Segretario Generale condivide anche la rilevanza data nella relazione alla crisi nel Darfur, concordando nel definirlo un test cruciale sia per gli Stati Membri sia per le Nazioni Unite.

Il resoconto è reperibile anche in internet alla pagina: http://www.usip.org/un/report/index.html

www.runiceurope.org/italian/index.html

 

 

Diritti umani

(top)

 

Chiusura dei lavori per la 93a conferenza annuale dell’ILO

I delegati preparano la strada per azioni urgenti su problematiche del lavoro

Ginevra, 16 giugno – Oltre 3˙000 tra rappresentanti di governo, datori di lavoro e delegati del lavoro hanno preso parte oggi alla conclusione della 93a conferenza annuale (link in inglese, francese e spagnolo) dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro a seguito di serrate discussioni sulla necessità dell’eliminazione del lavoro coatto, della creazione di lavoro per i giovani, del miglioramento della sicurezza e dell’arginamento di quella che il Direttore Generale dell’ILO ha definito “crisi del lavoro mondiale”. (…)

La riunione annuale dei 178 Paesi membri dell’ILO ha analizzato anche la situazione dei lavoratori nei territori arabi occupati, lo stato degli standard di lavoro in Bielorussia, Colombia e altri Paesi e i tentativi di bloccare l’uso dei lavori coatti in Myanmar. I delegati hanno anche discusso la situazione dell’orario di lavoro e come bilanciare la necessità di flessibilità con la tutela della sicurezza, della salute e della vita familiare dei lavoratori. (…)

http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/pr/2005/31.htm

 

Togo: Aiuti per profughi e massimo impegno per aumentare la conoscenza dei principi umanitari

16 giugno – La violenza elettorale e post-elettorale che ha colpito il Togo a fine aprile ha portato all’abbandono di molti villaggi, in special modo nell’area di Plateaux e nelle regioni centrali.

Il 9 giugno, al fine di aiutare le popolazioni più vulnerabili (coloro che avevano perso la casa ed altri averi), CICR e Croce Rossa Togolese hanno dato il via alla distribuzione di beni di prima necessità – materassini, vestiario, sapone, secchi e utensili da cucina – a una ventina di villaggi nell’area di Plateaux. Circa 5.000 persone beneficeranno dell’operazione, che nei prossimi giorni verrà estesa ad oltre 1.000 persone nella regione centrale.

Il 10 giugno, il CICR ha anche condotto un’importante operazione per 1.000 reclute delle forze armate togolesi a Kara, nel nord del paese, per facilitare il lavoro del Movimento (CICR e Croce Rossa Togolese) in situazioni di violenza interna. La sessione di lavori si è concentrata sul Movimento e sui principi umanitari che devono essere osservati dalle reclute durante le operazioni. (…) L’impegno profuso dal CICR per aumentare la conoscenza sulla scia delle recenti violenze è rivolto anche al pubblico generale, specialmente ai giovani. Come parte di una campagna mediatica sponsorizzata da CICR, la televisione di Stato e i canali privati Delta Santé e TV2 trasmettono regolarmente videoclip dall’album L'homme, un remède pour l'homme (L’uomo, un rimedio per l’uomo).

http://www.icrc.org/web/eng/siteeng0.nsf/html/6DEK2D!OpenDocument

 

Gioco virtuale offre comprensione dell’esperienza dei rifugiati

Stoccolma, 15 giugno (UNHCR) – L’agenzia ONU per i rifugiati ha lanciato un gioco interattivo in web per offrire ai teenager svedesi una certa conoscenza dell’esperienza dei rifugiati.

"Against All Odds" (“Contro ogni probabilità”) è un gioco di conoscenza e abilità ideato per promuovere l’integrazione e  un atteggiamento positive nei confronti dei rifugiati facendo calare i giocatori nei loro panni. "Sotto la pressione incalzante del tempo, il giocatore è costretto a lasciare la sua casa, scappare dalla persecuzione nel paese d’origine e decollare verso un futuro incerto in un altro paese, trovandosi di fronte ad una cultura diversa e ad una nuova lingua" spiega Mans Nyberg, portavoce UNHCR a Stoccolma. "Il giocatore, nei panni di un rifugiato, deve fare del suo meglio per non rinunciare e  rifarsi una vita in un paese straniero."

Tra i diversi scenari, i giocatori devono superare gli ostacoli per lasciare le loro case in cerca di protezione e assistenza. In esilio, dovranno affrontare difficoltà a scuola, non conoscendo la lingua e facendo nuove amicizie. I giocatori vivranno anche ciò che accade normalmente ai rifugiati al momento di affrontare la discriminazione nelle strade, richiedere un lavoro e in generale iniziare una nuova vita. (…)

La società norvegese Statoil ha sostenuto l’Ufficio Regionale UNHCR per i Paesi baltici e nordici nella produzione del gioco. (…) Tra gli altri partner UNHCR per "Against All Odds" ci sono Microsoft, Ericsson e Datareal AB. Il gioco è stato sviluppato da Paregos e Tictac. (…)

http://www.unhcr.ch/cgi-bin/texis/vtx/news/opendoc.htm?tbl=NEWS&id=42b02b884

 

Paraguay: misure concrete per l’attuazione efficace del Protocollo opzionale contro l’impiego di bambini soldato

Asunción, Paraguay, 15 giugno – I rappresentanti del Governo del Paraguay, UNICEF e i membri di organizzazioni non governative e gruppi di comunità hanno presentato i risultati del primo ciclo di visite per monitorare l’esecuzione del Protocollo opzionale sull’utilizzo dei bambini soldato che proibisce il reclutamento coercitivo di minori da impiegare nei conflitti armati.

L’evento è stato sponsorizzato dall’ UNICEF e dalla Coalizione contro l’impiego di bambini soldato e ha sottolineato i risultati di una visita a quaranta unità militari in tutto il paese e interviste a 1.458 coscritti. Adriano González Regueral, rappresentante UNICEF in Paraguay, dice: "Questa è un’impresa senza precedenti in America Latina ed un esempio di partecipazione e cooperazione tra la società civile e lo Stato nell’applicazione delle norme internazionali a protezione dell’infanzia e dell’adolescenza". (…) 

Dopo quasi tre anni di lavoro e con il coordinamento delle ONG e dei gruppi di comunità, è stato possibile portare avanti le visite di monitoraggio per verificare il processo di attuazione del Protocollo opzionale alla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia relativa al coinvolgimento dei minori nei conflitti armati, e la qualità di vita di giovani e adolescenti che stanno prestando il Servizio militare obbligatorio. In quasi un mese, i rappresentanti di AFAVISEM (Associazione dei Parenti delle Vittime del Servizio militare obbligatorio), SERPAJ (Servizio per la Pace e la Giustizia), CDIA (Coordinamento nazionale sui Diritti del Bambino), il Segretariato all’Infanzia, il Segretariato per le donne, i membri della Camera dei Deputati, l’Unità per i diritti umani della Corte Suprema di Giustizia e l’Unità per i diritti umani del Ministero per il Pubblico hanno visitato le unità militari dell’intero paese e identificato problemi e sfide concrete per poter dare attuazione a questo Protocollo opzionale.  (…)

http://www.unicef.org/media/media_27415.html

 

ILO chiede urgentemente la messa al bando del lavoro minorile nelle piccole  miniere e cave

Iniziativa tra attività Giornata Mondiale contro lo sfruttamento minorile da tenersi in tutto il mondo

Ginevra, 9 giugno - Lavoratori, datori di lavoro e governi si uniranno all’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) nel segnare la Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile che quest’anno richiederà l’eliminazione del lavoro minorile in uno dei settori più pericolosi al mondo – miniere e cave a scala ridotta – entro i prossimi 5-10 anni.

Questa nuova iniziativa sarà lanciata con un "invito all’azione" durante la Conferenza Internazionale del lavoro ILO in programma il 10 giugno. Secondo le stime ILO, attualmente in tutto il mondo almeno un milione di bambini e ragazzi tra i 5 e I 17 anni lavora duramente all’interno di mine e cave a scala ridotta.(…)

Ci si aspetta che le delegazioni tripartitiche provenienti da almeno 14 paesi presentino all’Organizzazione un accordo firmato in cui esse stesse si impegnino ad eliminare il lavoro minorile in tutte  le miniere e cave a scala ridotta entro un periodo vincolante. Tra i paesi ci sono: Brasile, Burkina Faso, Colombia, Costa d’Avorio, Ecuador, Ghana, Mali, Mongolia, Nicaragua, Pakistan, Filippine, Senegal, Tanzania, e Togo.(…)

http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/pr/2005/29.htm

 

Malgrado l’attuale violenza nel Darfur si allevia la sofferenza tra i profughi

Nyala, Sudan, 2 giugno – La violenza in corso continua a costringere i civili ad abbandonare le loro case nel Darfur, Sudan; almeno due milioni di persone sono ora profughi, nel Darfur e nel vicino Ciad. Ma nel mezzo di questa tragedia, le donazioni di tutte le persone sensibilizzate nel mondo si stanno rivelando fondamentali per le organizzazioni umanitarie nell’alleviare la grande quantità di sofferenza, fame e malattia tra i profughi.

Ecco alcuni risultati interessanti del lavoro svolto dall’organizzazione umanitaria CARE:

http://www.careusa.org/newsroom/pressreleases/2005/jun/20050602_sudanupdate_pr.asp

 

 

Economia e sviluppo

(top)

 

I Ministri del Commercio africani preparano la strada verso Hong Kong

di Andrew Allimadi, Ufficio Comunicazioni, ECA

16 giugno – La terza sessione ordinaria della Conferenza dell’Unione Africana dei Ministri del Commercio si è tenuta a il Cairo, Egitto, l’8 e 9 giugno 2005. La sessione è stata preceduta da un Incontro di Esperti dal 5 al 7 giugno 2005. La conferenza si è tenuta sullo sfondo di una serie di eventi importanti che avranno luogo quest’anno e che sono di grande importanza per l’Africa. Gli eventi includono la revisione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, prevista per settembre 2005, il G8 a Gleneagles, Scozia a luglio 2005 e la sesta sessione della Conferenza dell’OMC, che si terrà ad Hong Kong (Cina) a dicembre di quest’anno. La Conferenza del Cairo si è tenuta durante un periodo di svolta ed è per questo che le azioni varate riguardo una serie di aspetti cruciali faranno sentire il loro influsso negli incontri e conferenze successive.(…)

La Conferenza Ministeriale dell’8 e 9 giugno 2005 ha considerato le raccomandazioni espresse nel documento proveniente dall’Incontro di Esperti adottando la Dichiarazione e la Roadmap del Cairo e tenendo una sessione speciale su “Liberalizzazione del commercio, integrazione mondiale: un futuro migliore per l’Africa”. (…) La Commissione Economica per l’Africa (ECA) ha partecipato e contribuito in maniera significativa a questi incontri. (…) La Roadmap del Cairo identifica come punti chiave per l’Africa la sessione corrente di negoziati multilaterali incentrati su agricoltura (inclusa la coltivazione di cotone e banane); accesso al mercato non agricolo (NAMA); commercio nei servizi; problematiche di sviluppo; servizi e servizi per il commercio; necessità di regolamentazione; Paesi meno sviluppati (LDCs); cooperazione tecnica; programmi di lavoro per le economia dei piccoli Stati e degli Stati insulari; commercio debito e finanza; commercio e trasferimento delle tecnologie e accessibilità.(…)

http://www.uneca.org/

 

Varato il documento 2005 per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio in Asia e nei Paesi della costa pacifica

Tavola rotonda con il Segretario Esecutivo dell’UNESCAP, Kim Hak-Su

Bangkok, 13 giugno (Servizio Informazioni dell’ONU) – Il recente documento sui progressi nel mondo per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio evidenzia che i Paesi asiatici hanno fatto un lavoro impressionante nel dimezzare la povertà ma i risultati non corrispondono equamente con lo sviluppo.(…) Il numero di persone che in Asia vivono con meno di un dollaro al giorno è sceso di quasi un quarto di miliardo dal 1990 al 2001, tuttavia l’impressionante sviluppo economico non si è trasformato in migliori condizioni di vita, neanche nelle economie ad aumento rapido delle subregioni orientale e sudorientale. La regione dell’Asia e dei Paesi costieri del Pacifico ha tuttora alte percentuali di persone che vivono in povertà e fame, di mortalità infantile, di morti per parto, persone che vivono in luoghi non salutari, evasione scolastica e disparità di opportunità per le persone di sesso femminile. Questi problemi, combinati con l’incapacità di combattere malattie come HIV/AIDS e lo sfruttamento dell’ambiente, danno idea di quanto sia difficile da percorrere la strada per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.(…)

http://www.unescap.org/unis/press/2005/jun/n27.asp

 

Marcia mondiale: un passo da gigante per porre fine alla fame infantile

Roma, 13 giugno- Ieri 200.000 persone hanno preso parte ad un evento, svoltosi in tutto il mondo per tutta la giornata e che ha interessato 269 città di 91 paesi, .che ha attirato l’attenzione sul problema della fame dei bambini di tutto il mondo e nel corso del quale sono stati raccolti fondi sufficienti per nutrire più di 50.000 bambini affamati per un anno.

Il 12 giugno i fautori del Programma Alimentare Mondiale (PAM) delle Nazioni Unite, sostenuti dal loro partner TNT (la compagnia multinazionale di spedizioni celeri e di logistica) ed in collaborazione con numerosi personaggi famosi, personalità politiche, impiegati, familiari e amici, hanno letteralmente attraversato il mondo a piedi, in una marcia durata 24 ore che ha interessato tutti e 24  fusi orari. In totale i partecipanti hanno percorso una distanza superiore ad un milione di chilometri, come se avessero camminato 25 volte attorno alla Terra.

I dati preliminari indicano che la manifestazione “ Lotta contro la Fame: Unisciti alla Marcia”, quest’anno alla sua seconda edizione, ha attirato cinque volte più partecipanti dell’anno scorso, raccogliendo molti più finanziamenti e suscitando una maggiore attenzione al problema della fame dei bambini del mondo. Le principali capitali mondiali, le comunità rurali, singoli quartieri e monumenti storici hanno fatto da sfondo alle marce, ciascuna con caratteristiche e dimensioni proprie. A Roma, sede del quartier generale del PAM, i partecipanti hanno marciato nell’area adiacente gli scavi archeologici dei Fori imperiali e il Colosseo.

I newyorkesi hanno cominciato la loro marcia all’Irish Hunger Memorial (il monumento che ricorda la carestia in Irlanda e la fame nel mondo), presso Battery Park, con la Statua della Libertà alle spalle. Anche la grande Muraglia cinese e le piramidi d’Egitto hanno fatto da sfondo alle marce locali. In Sierra Leone e in Liberia si sono svolte le prime marce dopo i conflitti. In Malawi decine di migliaia di bambini assistiti dal programma di alimentazione scolastica del PAM hanno attraversato i loro villaggi in compagnia di famiglie e amici. Artisti, intellettuali, leader politici e campioni sportivi hanno partecipato a questo evento per richiamare l’attenzione sul terribile fatto che la fame uccide un bambino ogni cinque secondi in un mondo che, invece, produce abbastanza cibo per tutti.

http://www.wfp.it/?ModuleID=92&Key=206

 

Aperto un nuovo istituto in Senegal per far fronte alle sfide dei governi dell’Africa

Dakar, Senegal, 9 giugno – Un forum a cui hanno partecipato i governi africani, la società civile  e i leader accademici, che si è concluso qui oggi, ha varato  un Istituto Africano per promuovere la ricerca, il patrocinio e il dialogo politico sugli argomenti più urgenti per i governi africani.

“L’Africa Governance Institute è un’idea il cui tempo  di attuazione è giunto. All’UNDP, riteniamo che l’Africa Governance Institute abbia un gran potenziale come centro informativo e di ricerca sulle politiche di governo in Africa e nel mondo,  e come ciò è in rapporto con lo sviluppo umano” ha dichiarato Abdoulie Janneh, Secondo Segretario Generale e Direttore dell’Ufficio Regionale per l’Africa presso il programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), che è stato l’organizzatore del meeting, aiutato dal Consiglio per lo Sviluppo della Ricerca Scientifica Pubblica in Africa (CODESRIA). (…)

La presentazione dell’Istituto giunge mentre i paesi africani stanno facendo passi da gigante per quanto riguarda l’integrazione regionale all’interno dell’Unione Africana e con la democrazia attraverso il Processo di Controllo Africano della Nuova Collaborazione per lo Sviluppo dell’Africa, un programma innovativo attraverso cui i governi monitorano l’un l’altro il proprio comportamento. (…)

http://www.undp.org/dpa/pressrelease/releases/2005/june/pr9jun05a.html

 

Il sostegno del settore private rurale creerà nuovi posti di lavoro e diversificherà le fonti di reddito del Senegal

Roma, 7 giugno – Un nuovo progetto di sviluppo aiuterà gli imprenditori rurali di otto regioni del Senegal ad ampliare le proprie capacità e a ottenere l’accesso ai servizi finanziari e non, che li aiuterà ad aumentare gli introiti e i profitti delle loro aziende. Questo nuovo progetto sosterrà anche lo sviluppo delle nuove micro e piccole imprese delle zone rurali.

Il costo totale del progetto settennale è di 18,75 milioni di dollari, in parte finanziato da un prestito di 13,08 milioni di dollari dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD). Il prestito è integrato da un cofinanziamento della West African Development Bank. Le carte per il prestito sono state firmate oggi presso la sede dell’IFAD a Roma dal suo presidente Lennart Båge e dall’Ambasciatore della Repubblica del Senegal presso le Nazioni Unite Momar Gueye. (…)

Il progetto favorirà nuove opportunità per l’imprenditoria agricola, opportunità che variano dal fornire i fattori produttivi al trattamento dei prodotti agricoli. Una particolare attenzione verrà data allo sviluppo delle capacità degli imprenditori, in particolare delle imprenditrici, che danno alle famiglie un significativo contributo di lavoro e di liquidità, ma che, tuttavia, non hanno ancora lo stesso accesso degli uomini all’istruzione, all’informazione e ai servizi finanziari. Almeno metà delle imprese a cui verrà fornita assistenza sarà gestita da donne. (…)

http://www.ifad.org/media/press/2005/28.htm

 

L’UNCTAD aumenta il sostegno agli sforzi per la creazione delle istituzioni in Palestina

3 giugno – L’UNCTAD ha aumentato l’assistenza tecnica al popolo Palestinese (link in inglese) nella creazione del loro futuro Stato, concentrandosi nel corso del mese scorso soprattutto su sviluppo dell’impresa, automazione doganale, strategia di sviluppo economico, gestione del debito e logistica e servizi per il commercio. Tali attività sono state attuate in stretta cooperazione con l’Autorità Palestinese, i partner della società civile e le istituzioni di sviluppo internazionali.

Il programma dell’UNCTAD che promuove lo sviluppo delle piccole e medie imprese, EMPRETEC-Palestine (link in inglese), ha aumentato la sua cerchia di partner a seguito del terzo seminario di aggiornamento sull’imprenditoria che ha avuto luogo a Ramallah dal 24 maggio al 2 giugno. Il programma è finanziato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO, link in inglese, francese e spagnolo) a beneficio del Fondo Palestinese per l’Impiego e la Protezione Sociale (Palestinian Fund for Employment and Social Protection, PFESP) e sostenuto dall’Istituzione ospitante, la Palestinian Federation of Industries. (…)

http://www.unctad.org/Templates/webflyer.asp?docid=5966&intItemID=1528&lang=1

 

Assegnato ad ESCWA, per un progetto saudita, il Premio ONU per l’eccellenza

L’Agenzia delle Nazioni Unite ESCWA ha ricevuto un encomio dagli esperti del gruppo di approvazione del 21° premio per l’eccellenza dell’ONU per l’attuazione di un progetto eseguito in collaborazione con la Abdellatif Jamil Ltd nella “Costruzione della capacità tecnica ed economica delle ONG guidate da donne in Arabia Saudita”. Il gruppo ha scelto 12 progetti, tra cuiquello dell’ESCWA, tra gli oltre 60 sottoposti dai 400 membri del personale dell’ONU. IL gruppo ha encomiato l’ottimo lavoro compiuto dalla Sig.ra Mona Al Munajjed, Funzionaria per gli Affari Sociali dell’ESCWA, nel completamento di questo progetto.

Questo progetto pilota ambisce a costruire la capacità tecnica ed economica delle organizzazioni non governative in Arabia Saudita guidate da donne attraverso la preparazione della persone coinvolte e lo sviluppo di meccanismi di coordinamento tra il governo, le istituzioni private e le ONG. Le attività del progetto comprendono la creazione di un database completo di amministratori e preparatori nelle Associazioni femminili nonché l’organizzazione di seminari sulle linee guida per la gestione di tali associazioni in termini di pianificazione, organizzazione, gestione, valutazione, supervisione e aspetti finanziari. (…

Il progetto e stato riconosciuto e sostenuto dal Governo saudita ed ha portato alla richiesta all’ESCWA di portare avanti ulteriori progetti sociali e di sviluppo in Arabia Saudita.

http://www.escwa.org.lb/

 

I campi della legalità 2005

“48 ore non-stop per lo sviluppo e la legalità”: 16-17 luglio, Provincia di Palermo

(…) Libera, in questi anni, si è adoperata in progetti concreti promossi dalle Prefetture locali per agevolare l’assegnazione, ai sensi della legge 109/96, di diversi beni immobili confiscati ai boss mafiosi; in molti di questi, infatti, ormai lavorano cooperative agricole sociali che hanno ridato vita e produttività a queste terre, riconquistato territori e risorse che con la violenza e l’arroganza erano state tolte alla collettività  riconsegnandole così alla società civile.

I 5 campi, che si svolgeranno proprio su quegli stessi terreni confiscati alle mafie nelle province di Palermo, Trapani, Reggio Calabria e Torino, saranno tutti quanti caratterizzati dalla presenza lavorativa di tanti giovani provenienti da ogni parte del mondo insieme agli operatori delle stesse cooperative sociali e prevedono, inoltre, sessioni di studio e informazione sulle tematiche della lotta antimafia.

Inoltre i volontari avranno la possibilità di partecipare alla  manifestazione “48 ore non-stop per lo sviluppo e la legalità”, un evento che si svolgerà nei giorni del 16 e 17 luglio nella Provincia di Palermo nel territorio del Consorzio dei Comuni “Sviluppo e Legalità” e commemora (attraverso dibattiti, iniziative ludico-sportive e turistiche-culturali) la scomparsa del giudice Borsellino e dei suoi agenti di scorta nella strage di Via D’Amelio avvenuta il 19 luglio 1992. (…)

l.sanz@mail.legambiente.com; l.stasi@mail.legambiente.com

http://www.libera.it/index.asp?idpagine=520

 

 

Solidarietà

(top)

 

COOPI in Sri Lanka: realizzate 68 case per le famiglie sfollate

Milano, 21 giugno –  Nel distretto di Ampara, presso i villaggi di Pottuvil e Jaladeen, COOPI è impegnata a restituire a 235 famiglie (890 persone di cui 269 bambini) case e impianti igienici, per riprendere una vita normale e fornire alloggi appropriati e dignitosi. E’ stata completata l’identificazione dei beneficiari, avvenuta in collaborazione con le autorità locali. Complessivamente, COOPI ha stanziato circa 194mila euro per la riabilitazione delle abitazioni, la ricostruzione di edifici di interesse pubblico e i servizi igienici. Il modulo abitativo adottato è quello proposto dal Dipartimento della Protezione Civile in Sri Lanka, in accordo con gli standard internazionali previsti dallo Sphere Project (Codice di condotta nei soccorsi in caso di disastro e la Carta Umanitaria dei minimi standards nella risposta ai disastri). A oggi sono stati realizzati 68 shelter (unità abitative temporanee), mentre altri 15 sono attualmente in costruzione, assieme a 12 latrine. L’intervento prevede inoltre la formazione delle comunità sull’utilizzo dei servizi realizzati e sull’igiene ambientale.

Continuano inoltre le attività nel sud dello Sri Lanka dove COOPI, insieme alle ONG COSV e ACRA e con la partnership delle ONG locali e della National Child Protection Authority (ente per la tutela dei minori del Governo dello Sri Lanka), sta organizzando la costruzione di 4 centri comunitari semi-temporanei nel distretto di Matara. L’obiettivo, rivolto soprattutto a donne e bambini, è di fornire un servizio psico-sociale per facilitare la ripresa della vita quotidiana, la ri-socializzazione, il superamento dei traumi e la prevenzione dall’insorgenza di patologie psichiche legate allo shock post Tsunami.

www.coopi.org

 

Reazione della Caritas Boliviana alla crescente crisi umanitaria

Città del Vaticano, 9 giugno – A causa del costante aumento delle tensioni politiche e sociali all’interno del Paese, la Caritas Boliviana si è rivolta alla Confederazione Caritas, chiedendo aiuto e solidarietà per gestire la sempre più grave crisi umanitaria nazionale. Durante le ultime due settimane le proteste si sono intensificate: migliaia di persone si sono riversate nella capitale, La Paz, e nella città periferica di El Alto, chiedendo riforme economiche, avanzando richieste per il controllo delle risorse naturali del Paese e proponendo alcuni passi verso l’autonomia regionale. La Bolivia, uno dei Paesi più poveri del mondo, è ora alle prese con gravi carenze di cibo, acqua potabile e combustibile. (…)

La Caritas Boliviana ha avviato una collaborazione con il Programma Alimentare Mondiale (PAM) per indirizzare le razioni alimentari di emergenza inviate in aiuto alle persone più vulnerabili, come i bambini, gli anziani e gli ammalati. La Caritas diocesana di El Alto ha inoltre iniziato ad identificare i bisogni derivanti dal conflitto: da alcuni rapporti risulta che gli ospedali di La Paz ed El Alto necessitano urgentemente di cibo, ossigeno, medicine e rifornimenti.

Nei prossimi giorni la Caritas Boliviana lancerà un appello di emergenza per poter fornire il minimo indispensabile di cibo, medicine e rifornimento medico ed elettrico agli ammalati di La Paz e El Alto. La Caritas degli Stati Uniti (CRS), la Caritas Spagnola ed altre organizzazioni membri hanno espresso la loro disponibilità a collaborare, una volta lanciato l’appello.

La Caritas Internationalis è una confederazione di 162 organizzazioni cattoliche di assistenza, aiuto e servizio sociale presente in più di 200 Paesi e territori.

http://www.caritas.org/jumpNews.asp?idLang=ENG&idChannel=3&idUser=0&idNews=3124

 

 

Pace e sicurezza

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Liberia: ex bambini soldato mirano ora alla gloria sportiva

Forte competizione nel campionato di calcio per ragazzi organizzato a Monrovia nel corso della Giornata del Bambino Africano. 

di Patrick Slavin

Monrovia, 15 giugno – “La pace è molto, molto dolce,” afferma Stanley Varfley, 13 anni, capitano della squadra di calcio che ha vinto il torneo sportivo giovanile organizzato a Monrovia in occasione della Giornata del Bambino Africano. “Tra cinque anni vorrei tanto vedere un maggiore sviluppo in Liberia, sia nello sport sia nel governo.” Cinque squadre maschili di calcio e cinque squadre femminili di kickball rappresentanti numerose comunità presenti nella capitale liberiana si sono affrontate durante tutta la giornata nel torneo, organizzato dall’UNICEF per inaugurare la Giornata del Bambino Africano. Le manifestazioni sono state seguite da più di 1.000 spettatori e sostenitori delle diverse squadre.(…) Uno dei punti salienti del torneo, un’esibizione molto animata, è stata la partita di calcio tra due squadre provenienti dal quartiere povero della capitale, la zona della Luce Rossa – un quartiere che deve il suo soprannome alla presenza di uno dei primi semafori in assoluto che la gente delle campagne vede sulla strada per la capitale. Più di metà dei giocatori della Luce Rossa sono stati baby soldati durante la guerra civile liberiana, protrattasi per 14 anni e terminata nel 2003.(…) L’UNICEF ed I suoi collaboratori stanno lavorando per fornire a migliaia di questi ex combattenti un’educazione elementare o una formazione professionale. Steven Jaryan racconta che da quando ha lasciato le forze armate se la passa molto bene. “Frequento la prima superiore all’istituto Amos T. Taybor.”(…)

http://www.unicef.org/infobycountry/liberia_27400.html

 

Azerbaijan: in progetto un piano di zone sicure

14 giugno – La scorsa settimana il CICR e l’Agenzia Nazionale dell’Azerbaijan per l’Azione sulle Mine hanno tenuto un seminario di quattro giorni vicino Baku per rafforzare la consapevolezza dei rischi che le mine comportano. L’evento faceva parte di un progetto CICR per creare aree sicure nei villaggi vicino le ex zone di conflitto in Azerbaijan.

Hanno partecipato quindici membri della Mezza Luna Rossa dell’Azerbaijan.

“Dieci anni dopo il cessate-il-fuoco del conflitto di Nagorny Karabakh, le mine sono ancora un problema molto serio in Azerbaijan,” ha dichiarato Musa Jalalov, capo dell’educazione al rischio mine presso l’Agenzia Nazionale per l’Azione sulle Mine. “I nostri studi ci hanno portato a individuare 11 zone ad alto rischio, 101 a medio rischio e 970 a potenziale rischio.” Il seminario ha rappresentato un primo passo in quello che è stato una cooperazione a tre livelli tra il CICR, l’Agenzia Nazionale e la Mezza Luna Rossa dell’Azerbaijan. Questa collaborazione aumenterà il lavoro d’informazione dell’Agenzia sulle mine  e aiuterà a ridurre il numero di vittime fatte da queste armi, principalmente bambini. Questo tipo d’informazione nelle zone ad alto rischio è una delle principali attività dell’Agenzia. (…)

http://www.icrc.org/web/eng/siteeng0.nsf/html/6DCJQ9!OpenDocument

 

 

Salute

(top)

 

Lanciato un progetto per prevenire la trasmissione di HIV/AIDS tra i rifugiati e i profughi accampati in zone di confine postbelliche di Guinea, Liberia, Costa d'Avorio e Sierra Leone

Freetown, Sierra Leone, 10 giugno – Oggi in questa città è stato varato un progetto triennale per impedire la diffusione di HIV/AIDS e altre malattie a trasmissione sessuale (MTS) tra rifugiati, profughi e membri delle comunità ospitanti delle zone di confine postbelliche di Guinea, Liberia, Costa d’Avorio e Sierra Leone. (…) Circa un milione di persone beneficerà di questo progetto; per il 50 % si tratta di bambini e per il 35 % di famiglie con a capo una donna. (…)

Tra i finanziatori del progetto spiccano i Segretariati nazionali per l’AIDS di Guinea, Liberia, Sierra Leone e Costa d’Avorio, l’UNFPA (Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione), l’OMS, l’UNDP (Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo), l’UNHCR, l’UNAIDS, l’UNICEF, la Banca Africana per lo Sviluppo (AfDB), il Segretariato della Mano River Union, organizzazioni non governative e rappresentanti delle popolazioni profughe. Secondo un rapporto dell’AfDB, si stima che nei quattro Paesi vivano 1,9 milioni di persone affette dal virus HIV. (…)

http://www.unfpa.org/news/news.cfm?ID=631

 

Etiopia: successo del programma per la sopravvivenza infantile

New York, 9 giugno – Pur essendo finanziato solo al 20%, un programma innovativo ha fatto quest’anno notevoli progressi nel ridurre la mortalità infantile in Etiopia. La Enhanced Outreach Strategy (EOS), un programma alimentare supplementare e mirato per la sopravvivenza infantile, è frutto di un’iniziativa congiunta del Ministero della Salute, della Commisione per la Prevenzione e la Preparazione alle Catastrofi, del Fondo Internazionale delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) e del Programma Alimentare Mondiale. Questo programma è rivolto a circa 7 milioni di bambini sotto i cinque anni di età e si occupa di monitoraggio nutrizionale, somministrazione di integratori di vitamina A, immunizzazione ed alimentazione supplementare.

Finora, cinque milioni di bambini in otto diverse regioni sono stati monitorati e sono stati loro forniti integratori di vitamina A. Quattro milioni di bambini sono stati sottoposti a terapia vermifuga. 2.200 sanitari sono stati addestrati per interventi destinati alla sopravvivenza infantile. Inoltre, tramite la componente alimentare, l’EOS si assicura che siano le donne a controllare l’intero processo di distribuzione: 6000 donne provenienti dai villaggi verranno addestrate entro la fine del 2005 a ricevere, immagazzinare e distribuire il cibo, nonché ad insegnare ai beneficiari i principi base della nutrizione.

Oggetto di una delle crisi più trascurate del pianeta, l’Etiopia soffre di un’insicurezza alimentare cronica ed acuta, che colpisce su tutto il territorio nazionale una parte della popolazione che va da nove a dodici milioni di persone (…) In seguito alla siccità che ha affetto il Paese tra il 2002 ed il 2003, l’UNICEF ha finanziato l’Inchiesta sulla Sopravvivenza Infantile in Etiopia, svoltasi in 325 regioni etiopi ad alta insicurezza alimentare. Questo studio ha dimostrato che, nonostante in generale il livello di mortalità infantile sia superiore nelle zone colpite dalla siccità, tale differenza è determinata più da fattori socioeconomici che dalla recente siccità. I risultati dell’inchiesta mostrano inoltre che gli sforzi effettuati su larga scala tra il 2002 ed il 2003 per migliorare la situazione sono stati fruttuosi, avendo evitato un aumento eccessivo della mortalità infantile tra la popolazione dell’intero Paese.

http://ochaonline.un.org/DocView.asp?DocID=3400

 

 

Energia e sicurezza

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La Cina affronta il problema delle scorie energetiche

Pechino, 6 giugno – L’emergere della Cina quale secondo maggiore utilizzatore d’energia nel mondo colloca questo paese nella posizione unica di influenzare i rifornimenti energetici globali pur essendo ancora in via di sviluppo. Si prevede che il  PIL della Cina si quadruplichi entro il 2020, mentre ci si attende che il suo consumo energetico raddoppi soltanto.  La Cina ha pertanto di fronte a sé una sfida significativa per migliorare la propria efficienza energetica e per affrontare il problema del cambiamento climatico, ha detto oggi un funzionario senior per lo sviluppo delle Nazioni Unite.

Questa osservazione è stata fatta da Khalid Malik, coordinatore residente delle N.U. e rappresentante residente dell’UNDP in Cina durante il seminario introduttivo del Programma cinese per l’efficienza energetica, una iniziativa sviluppata congiuntamente dall’UNDP in Cina e dalla Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, quale sforzo importante congiunto del Governo e delle Nazioni Unite per affrontare il dilemma cinese di un crescente fabbisogno energetica e una severa scarsità energetica. (…)

Nel corso degli ultimi 15 anni l’UNDP ha iniziato, congiuntamente con il governo cinese e altri partner per lo sviluppo, 26 progetti energetici e connessi con l’energia (…) I primi progetti erano mirati a sostenere gli sforzi nel settore della pianificazione energetica,  delle tecnologie energetiche tradizionali, e dei metodi per ridurre i gas ad effetto serra. A partire dal 1996, con l’Iniziativa per l’Energia Sostenibile (UNISE), l’UNDP affronta il settore dell’energia sostenibile – energia prodotta e usata in modi che sostengano uno sviluppo umano sostenibile a lungo termine. (…)

http://www.undp.org.cn

 

 

Ambiente e natura

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Sperimentato un nuovo pesticida ecologico contro le locuste

Per la FAO i test positivi condotti in Algeria sull’uso su larga scala di bio-pesticidi sono un importante passo avanti nella lotta contro le locuste

Roma, 28 giugno – Per la prima volta è stata sperimentata con successo e su larga scala una nuova arma biologica contro le locuste del deserto, ha reso noto oggi la FAO.

Nel corso di un esperimento sul campo, organizzato congiuntamente dalle autorità per la Protezione fitosanitaria algerine e dalla FAO nei pressi di El Oued, nella parte orientale dell’Algeria, un bio-pesticida chiamato “Green Muscle®” è stato spruzzato su più di 1.400 ettari di terreno infestati da larve di locuste.  Le cavallette visibilmente indebolite hanno cominciato a muoversi lentamente solo dopo quattro giorni e sono poi diventate facili prede di uccelli, lucertole e formiche.

Questo nuovo metodo di controllo si basa su un fungo naturale chiamato Metarhizium anisopliae che infetta le cavallette giovani causandone la morte nel giro di due/tre settimane. “L’esito positivo di questa sperimentazione su larga scala rappresenta un importante passo avanti nella battaglia contro le locuste”, ha dichiarato Niek van der Graaf, responsabile del Servizio Fitosanitario della FAO Per maggiori informazioni contattare: luisa.guarneri@fao.org  

Pagina web sulla situazione delle locuste del deserto:

http://www.fao.org/ag/locusts/en/info/info/index.html 

 

Gli impatti ambientali alle Maldive nel rapporto post-tsunami

17 giugno – In un rapporto pubblicato oggi dal Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) si afferma che lo tsunami verificatosi nell’Oceano Indiano ha causato una serie di impatti rilevanti sull’ambiente delle Maldive. Benché le strutture turistiche delle Maldive, note in tutto il mondo, siano in buone condizioni e per la maggior parte abbiano ripreso l’attività, le isole disabitate del paese stanno affrontando dure prove a livello ambientale, conseguenti lo tsunami del dicembre 2004. Il rapporto dell’UNEP ha stabilito che lo tsunami ha accumulato circa 290.000 metri cubi di rifiuti sulle 69 isole disabitate, fortemente danneggiate dall’onda anomala. L’amianto dei tetti si è mischiato con i detriti.(…)

Il rapporto è stato scritto in stretta collaborazione con il ministero per l’Ambiente e l’Edilizia (MEC) delle Maldive. Con l’aiuto ricevuto recentemente dal dipartimento per lo Sviluppo internazionale del governo inglese e dall’ufficio delle NU per il Ccoordinamento degli affari umanitari, l’UNEP sta avviando dei progetti per formare i lavoratori nel trattamento e smaltimento dei rifiuti pericolosi, per aiutare il MEC nell’eliminazione dei rifiuti causati dallo tsunami e per promuovere l’integrazione della ricostruzione ambientale, dei piani costieri e dei progetti di sostenibilità nei piani di ricostruzione.

http://www.unep.org/Documents.Multilingual/Default.asp?DocumentID=434&ArticleID=4814&l=en

 

Volontari NU e GEF si concentrano nel riportare la vita nello Sri Lanka

Bonn, 15 giugno – Un nuovo accordo siglato all’inizio di questa settimana tra i volontari delle Nazioni Unite (UNV) e il Global Environment Facility (GEF) aiuterà le comunità costiere dello Sri Lanka a ricominciare dopo le conseguenze devastanti provocate dallo tsunami del 26 dicembre.

UNV e GEF stanno unendo lo loro forze per ripristinare l’ambiente costiero e le attività socio economiche delle comunità, principalmente villaggi di pescatori, devastate dallo tsunami. Questa iniziativa completa la presenza dell’UNV nel paese, dove i volontari stanno lavorando dall’inizio di gennaio insieme alle ONG locali e alle comunità per ricostruire la vita.

Attraverso il Small Grants Programme (SGP) del GEF, i volontari UN forniranno un supporto tecnico e formazione alle ONG locali in otto villaggi della costa. Si focalizzeranno sul ripristino delle spiagge e della biodiversità, rifornimento di acqua potabile, progetti per generare reddito, e aumento della consapevolezza per la gestione dell’ecosistema marino e costiero da parte dei pescatori, operatori turistici e altri operatori del settore.

GEF finanzierà le ONG attraverso SGP, e UNV impegnerà squadre di volontari che lavoreranno direttamente con le comunità attraverso queste ONG. (…)

http://www.unvolunteers.org/infobase/news_releases/2005/05_06_15DEU_tsunami_gef.htm

 

Nuovo contributo dell’Italia alla lotta contro le locuste

La situazione è migliorata, ma è necessario continuare il monitoraggio e l’assistenza ai paesi colpiti, avverte la FAO

Roma, 13 giugno – Il governo italiano ha annunciato un nuovo contributo di circa 500.000 euro per la campagna FAO contro le cavallette.  I fondi finanzieranno un progetto in Tunisia teso a limitare la riproduzione e la formazione di sciami di locuste nel sud del paese - ha reso noto oggi l’agenzia dell’ONU.  Questo porta il totale dell’impegno della cooperazione italiana a circa 3,2 milioni di euro.

Nonostante siano stati segnalati localizzati sciami di piccole dimensioni in Sudan, e gruppi continuino a riprodursi in Niger, nel sud dell’Algeria e probabilmente in Mali, l’ultimo aggiornamento fornito dal Servizio Informazione Locuste del Deserto della FAO afferma che, grazie alla massiccia campagna di contenimento dell’ultimo anno e mezzo, e alle condizioni meteorologiche non favorevoli alla formazione di sciami, la situazione appare sotto controllo. (…)

Nel corso dell’ultimo anno la FAO ha avviato circa 70 progetti nei paesi colpiti per un totale di oltre 80 milioni di dollari (dei quali 73,4 già ricevuti), con più di sei milioni di dollari provenienti dal proprio budget ordinario. Non è semplice raggiungere e trattare con pesticidi le locuste.  Esse si sviluppano in zone spesso remote e di difficile accesso, e si estendono per aree molto estese - si parla di 16-30 milioni di Kmq.  A ciò si aggiunge che i paesi colpiti non dispongono di risorse e strutture sufficienti, che le infrastrutture sono carenti, che si tratta di operazioni che richiedono tempo e personale specializzato. (…)

http://www.fao.org/news/global/locusts/locuhome.htm 

 

ISDR si unisce alla Asia-Pacific Broadcasting Union per migliorare informazione ed educazione sui disastri

Ginevra, 10 giugno (ISDR) – La segreteria di International Strategy for Disaster Reduction (ISDR) sta iniziando una nuova collaborazione con la Asia-Pacific Broadcasting Union (ABU), un’associazione professionale di 102 emittenti radiofoniche e televisive nella regione Asia-Pacifico. Lo scopo di questa nuova collaborazione è sviluppare nuovi programmi radiofonici e televisivi per migliorare l’istruzione e preparare le persone ai pericoli naturali nei paesi della regione. (…)

Due workshop dei media che riuniranno più di 30 emittenti della regione dell’Oceano Indiano vengono organizzati a Bangkok alla Commissione Economca e Sociale per l’Asia e il Pacifico (ESCAP) dal 13 al 16 giugno, insieme all’Organizzazione per l’educazione, la scienza e la cultura delle Nazioni Unite (UNESCO) e l’Organizzazione Mondiale di Meteorologia (WMO). I workshop verranno condotti dalla CNN. (…)

http://www.unescap.org/unis/press/2005/jun/n26.asp

 

Ciad orientale: acqua potabile per 130.000 persone

7giugno – L’ICRC ha appena terminato la serie di riparazioni ai sistemi di fornitura dell’acqua di quattro città: Adré, Tiné, Iriba e Abéché, situate nell’area del Ciad che è stata severamente colpita dalla presenza di migliaia di rifugiati sudanesi. Oltre 130.000 persone in queste città hanno ora accesso all’acqua potabile. Fino a poco tempo fa, queste persone spesso dovevano viaggiare per molti chilometri per raggiungere l’acqua, un lavoro estenuante. “Ora possiamo semplicemente riempire i nostri secchi e le nostre bacinelle in uno dei pozzi creati in città, dice una giovane madre di quattro bambini. “E’ un grande sollievo per noi, le nostre vite sono cambiate."

Ad Adré (20.000 abitanti), al confine tra Ciad e Sudan, la popolazione locale viene ora rifornita di 300-500 metri cubi di acqua al giorno. Le pompe e i generatori alla stazione di pompaggio sono stati riparati o sostituiti, così come la tubazione tra il pozzo di trivellazione e la cisterna, oltre a una dozzina di idranti antincendio.

Un lavoro simile è stato fatto a Tiné (20.000 abitanti), più a nord, lungo il confine. (…)

Un progetto idrico è in corso anche a Iriba (10.000 abitanti), dove l’ICRC sta migliorando la produttività delle strutture esistenti. Il lavoro dovrebbe essere finito entro la fine del mese. (…)

http://www.icrc.org/Web/Eng/siteeng0.nsf/html/6D6BRK!OpenDocument

 

 

Cultura e educazione

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XI Conferenza Internazionale sull’Istruzione Ambientale - Vladimir, Russia, 22 – 24 giugno

“In cammino verso un futuro sostenibile: sfide di istruzione ambientale”

La conferenza viene svolta come pubblica iniziativa delle Croce Verde russa nel quadro del decennio ONU “Istruzione per sviluppo sostenibile (2005-2014).

Come dovrebbe essere la strategia dell’Uomo nella sua relazione con la Natura non solo per conservare l’integrità della biosfera e la sua capacità di auto-recupero, ma per dare la possibilità all’attuale e alle future generazioni di vivere in sicurezza? (…) La percezione da parte della società di concetti di sviluppo sostenibile è possibile  solo attraverso il sistema dell’istruzione e l’accrescimento della pubblica consapevolezza.  Questa stesso settore di attività è capace di cambiare la coscienza generale delle persone orientandole verso la conservazione di valori naturali e culturali e verso attitudini etiche e umane alla vita, a ricerca di compromessi laddove gli interessi economici dell’industria entrano in conflitto con gli interessi ecologici della società.

Come dimostra l’esperienza della Croce Verde, le maggiori difficoltà nel raggiungere il pubblico si riscontrano nelle aree depresse dove, a causa di gravi problemi ecologici ed economici, di instabilità sociale e della mancanza di informazioni affidabili la gente prova disagio psicologico, incertezza sul futuro, ansia per la vita e la salute dei propri cari.

Lo scopo della conferenza: discutere la metodologia, gli approcci costruttivi, le iniziative scolastiche e i modelli possibili di attività didattiche per le varie età e gruppi sociali della popolazione nel settore dello sviluppo sostenibile. La conferenza include sessioni plenarie, workshop e tavole rotonde. E-mail gcrus@online.ru

http://www.gci.ch/docs/Conference%20in%20Russia.doc

 

Avviato il programma semestrale per la costruzione di scuole temporanee a Banda Aceh

Giacarta, 16 giugno – E’ iniziato il lavoro su un rapido percorso del programma di costruzioni che vedrà duecento scuole temporanee edificate in un mese in tutta la regione di Aceh danneggiata dallo tsunami, ha oggi dichiarato l’UNICEF. Fino a 42.000 bambini seguiranno le lezioni nelle strutture temporanee, la cui costruzione costa 11.500 dollari ciascuna. Questo rapido programma di costruzione è un’iniziativa congiunta dell’UNICEF con il governo indonesiano e altre agenzie assistenziali. Ciò significa che i bambini saranno in grado di lasciare le loro aule di emergenza, che sono grandi tende.

L’obiettivo è quello di avere le scuole pronte per il nuovo trimestre, che inizia il 18 luglio. La costruzione do 200 strutture temporanee è preliminare al programma UNICEF di 90 milioni di dollari per ricostruire e rinnovare un totale di 500 scuole nell’intera Aceh, tutte su standard resistenti ai terremoti. (…)

L’UNICEF ha concluso un contratto con l’Organizzazione Internazionale per la Migrazione (IOM) per portare a compimento il lavoro di costruzione. Ciascuna scuola temporanea disporrà di tre aule ed esse sono concepite per resistere a gravi terremoti. Sono costruite usando pannelli di calcestruzzo e su ogni lotto di terreno verranno piantati 30 alberi. (…)

http://www.unicef.org/media/media_27418.html

 

L’istruzione per le popolazioni rurali, un passo cruciale per il  raggiungimento degli

obiettivi di sviluppo del Millennio)

E’ essenziale individuare le necessità delle comunità rurali

Roma, 15 Giugno  -  Adottare programmi educativi indirizzati verso le specifiche esigenze  delle comunità rurali  è essenziale se si vorrà eliminare nel 2015  la povertà estrema e la fame, secondo la FAO.

In un recente incontro organizzato per studiare in che modo l’istruzione delle comunità contadine possa contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, l’esperta della FAO Lavinia Gasperini ha sollecitato i responsabili delle strategie di intervento a dare la massima priorità all’identificazione delle necessità didattiche basilari per aiutare tali popolazioni  a migliorare  i propri mezzi di sussistenza.

Alcuni studi in proposito presentati all’incontro hanno dimostrato che le condizioni di vita delle popolazioni rurali  in differenti regioni dell’Africa e dell’America Latina possono migliorare se si tengono in debito conto le loro basilari esigenze di istruzione.(…)

Al convegno romano sul contributo che l’educazione delle popolazioni rurali  può fornire per il raggiungimento degli Obbiettivi di Sviluppo del Millennio sono stati presentati i risultati di ricerche effettuate in Bolivia, Chad, Cile, Senegal e Tanzania dall’ONG Italiana ACRA  (Associazione di Cooperazione Rurale in Africa e America Latina).

http://www.fao.org/newsroom/en/news/2005/102991/index.html

 

Operatori del settore definiscono le strategie della comunicazione elettronica per il Gambia

di Mercy Wambui,Responsabile per le Comunicazioni, ECA

9 Giugno   -  In collaborazione con il Dipartimento di Stato per la comunicazione, l’informazione  e la tecnologia (DOCIT) del governo del Gambia, la Divisione dei servizi per lo sviluppo dell’informazione (DISD) ha organizzato un seminario di due giorni degli operatori del settore sul tema “Costruire una società con una  informazione inclusiva in Gambia”, tenutosi dal 6 al 7 giugno a Banjul.

Il seminario si è tenuto nell’ambito  dell’ Organizzazione per la gestione delle risorse a favore delle politiche di comunicazione elettronica dell’ECA (e-Polnet) , che è stata istituita con il supporto del governo canadese per fornire competenze, informazioni e suggerimenti  alle nazioni africane che stanno implementando le proprie strategie nazionali per la comunicazione elettronica.

Lo scopo del seminario era duplice: sviluppare la consapevolezza e la comprensione delle politiche nazionali delle comunicazioni elettroniche, conosciuto come  pianificazione  e  strategia della infrastruttura nazionale per l’informazione e la comunicazione (NICI) tra i vari operatori del settore, e poi impegnarli in discussioni su come partecipare attivamente al processo del NICI attraverso la creazione di una rete tra i vari operatori. Erano presenti più di 50  partecipanti, tra cui parlamentari, rappresentanti dei media, donne e giovani. (…)

http://www.uneca.org/aisi/nici/

 

Lasciare un segno nel trattamento delle informazioni

La FAO distribuisce materiale di addestramento per la creazione di biblioteche digitali

Roma, 8 giugno –  Come parte di un’iniziativa in corso di e-learning (apprendimento di tecnologie elettroniche) conosciuta come  ‘kit di risorse per il trattamento delle informazioni’ (IMARK), la FAO ha diffuso il secondo di una serie di moduli di addestramento diretto a migliorare il trattamento e la condivisione delle informazioni in agricoltura. Il modulo “Digitalizzazione e Biblioteche Digitali” è stato sviluppato in collaborazione con l’UNESCO per insegnare ai bibliotecari e ai non specialisti come digitalizzare documenti e renderli disponibili on-line per creare librerie virtuali.

Il modulo, disponibile gratuitamente presso la FAO e l’UNESCO su di un CD-ROM, è compatibile con un ampio numero di computer, come pure vecchi sistemi operativi, cosa che lo rende particolarmente adatto per utilizzatori dei paesi in via di sviluppo.

“Disegnato per l’uso sia da parte di specialisti che di non-specialisti nel trattamento delle informazioni nei paesi in via di sviluppo, questo modulo di apprendimento dovrebbe essere di aiuto nell’equiparare il campo di azione digitale e nel migliorare l’efficacia complessiva dello sviluppo agricolo e dei programmi di sicurezza alimentare incrementando l’accesso alle informazioni”, afferma Anton Mangstl, direttore della biblioteca della FAO e della divisione Sistemi di documentazione. Il modulo interattivo include materiali per circa 15 ore di addestramento, con un programma che gli utilizzatori possono personalizzare per soddisfare le proprie necessità particolari seguendo i propri ritmi. Il corso completo contiene materiali adatti sia per principianti che per utilizzatori più esperti. (…)

http://www.fao.org/nesroom/news/2005/102897/index.html

 

Territori palestinesi: i bambini di Kafa hanno una nuova scuola

Tulkarem, West Bank, 7 giugno – I bambini del villaggio di Kafa hanno una spazioso edificio scolastico nuovo di zecca, costruito con i fondi versati dal popolo americano. Essi appaiono più felici per l’attiguo campo giochi. La nuova scuola elementare a due piani di 460 metri quadrati di Kafa si vanta di sei aule, un cortile per i giochi, un ufficio amministrativo e toilettes. Sei insegnanti e 67 studenti vi si sono già trasferiti e più ancora ne sono previsti quando la scuola verrà aperta del tutto a settembre. Il progetto è stato finanziato con 92.000 dollari concessi dall’Agenzia per lo sviluppo internazionale degli Stati Uniti (USAID) e ha dato luogo a 2.012 giornate/uomo di lavoro, un reale beneficio per i 500 residenti di Kafa.

La comunità ha contribuito con un appezzamento di terreno di 400 metri quadrati per la scuola e il suo cortile, ha affermato Majed Mohammad Mustafa Odeh del Consiglio del Villaggio di Kafa. Il consiglio ha inoltre sostenuto il costo per la demolizione della vecchia costruzione e ha incaricato una ditta di ingegneria locale di disegnare la nuova struttura.

Il ministero palestinese per l’Istruzione sta provvedendo a fornire alla scuola il personale amministrativo e insegnante unitamente al mobilio e alle attrezzature. Insieme con il consiglio del villaggio, il ministero coprirà i costi di gestione della scuola. (…)

http://www.usaid.gov/wbg/headline_233.htm

 

Discussa a Dubai la condizione dei bambini e dei giovani delle città

UN-ESCWA ha partecipato ad una conferenza su “Bambini e giovani di città nel Medio Oriente e nella Regione del Nord Africa (MENA): Indirizzare le priorità nell’istruzione” che ha avuto recentemente luogo a Dubai.

Lo scopo della conferenza, che comprendeva la videoconferenza tra i partecipanti di Dubai e i giovani al Cairo, a Dubai, Gaza, Rabat, Sana’a e a West Bank, era di: mettere in luce le priorità e i problemi con i quali devono confrontarsi i bambini e i giovani nelle aree urbane nella Regione MENA, in particolare nell’istruzione, cultura e svago; focalizzare i temi prioritari dell’istruzione come approcci effettivi per raggiungere coloro che sono più vulnerabili e svantaggiati; accrescere la consapevolezza dei più elevati funzionari municipali sulle necessità dei bambini e dei giovani e sull’importanza di affrontare al più presto questi bisogni tramite strategie multi settoriali; valutare direttive e criteri di pianificazione urbana per sviluppare attrezzature didattiche, culturali e ricreative; condividere cognizioni e migliori pratiche per affrontare i bisogni dei bambini e dei giovani nelle aree urbane e rafforzare partnership tra governi, organizzazioni non governative, il settore privato e anche istituzioni internazionali e regionali. La conferenza si è conclusa con una bozza di Dichiarazione sui Bambini e i Giovani nelle città del Mediterraneo e nella Regione MENA.

http://www.escwa.org.lb/

 

L’ECLAC presenta un rapporto alla Conferenza regionale dei Ministri a Rio de Janeiro: ridurre il divario informatico e favorire la parità delle opportunità

L’ECLAC richiama i paesi della regione a passare dall’accordo all’azione nel ridurre il divario nell’ambito digitale verso il mondo sviluppato e a ricavare il massimo da questa opportunità per  ridurre le disuguaglianze.

Rio de Janeiro, 9 giugno – Negli ultimi cinque anni, la società dell’ informazione si è sviluppata in America Latina e nei Caraibi con una crescita esplosiva nell’uso del telefono, specialmente telefoni mobili, e nell’uso di Internet. Ciònonostante, il distacco in ambito digitale tra la regione e i paesi sviluppati rimane significativo. Un basso reddito pro capite e una cattiva distribuzione hanno influenzato in maniera negativa l’accesso ai nuovi servizi. La Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi (ECLAC) ha oggi presentato il suo nuovo rapporto sulle politiche pubbliche per lo sviluppo delle società dell’ informazione in America Latina e nei Caraibi. (Politicas públicas para el desarrollo de sociedades de información en America Latina y el Caribe), durante la Conferenza ministeriale regionale preparatoria dell’America Latina e dei Caraibi. (…) L’evento regionale costituisce parte della preparazione per il Vertice Mondiale sulla Società dell’Informazione, che si svolgerà a Tunisi il prossimo novembre.

Lo studio rivela che dal 1998 al 2004 il numero di telefoni fissi si è quasi raddoppiato (da 53 milioni a quasi 93 milioni), mentre i telefoni mobili si sono moltiplicati 8,5 volte (da 20 milioni a 172 milioni) e il numero di utilizzatori di Internet si è moltiplicato 12 volte (da 6 a 72 milioni). (…) Affinchè l’ICT (Tecnologie per l’Informazione e le Comunicazioni) possa influenzare l’organizzazione della produzione e la società, è essenziale un clima di sicurezza e fiducia favorevole alle comunicazioni e alle transazioni digitali. (…)   

http://www.eclac.org/

 

 

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Rapporto mondiale sulla Cultura di Pace -  La diffusione della Cultura di  Pace è provata da questa relazione mondiale molto significativa, basata sui rapporti di 670 organizzazioni nel mondo intero (la relazione di Good News Agency è inclusa alla voce “Libero flusso di informazioni e conoscenza - Free flow of information and knowledge”). Questa relazione viene ora trasmessa al Segretario Generale delle Nazioni Unite e verrà discussa all’Assemblea Generale ONU nel dibattito sulla cultura di  pace quest’autunno.

 

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RAPPORTO MONDIALE SULLA CULTURA DI PACE

Decade internazionale per una  Cultura di Pace

e Non Violenza per i Bambini del Mondo

(2001-2010)

 

La cultura di pace sta avanzando, si constata in tutte le regioni del mondo. È questa la conclusione tratta da informazioni presentate da quasi  700 organizzazioni, disponibili sul tabellone informazioni (information board) di questo sito. Il sommario del rapporto, qui riportato (here), è in fase di presentazione al Segretario Generale delle Nazioni Unite per la sessione plenaria dell’ Assemblea Generale  delle Nazioni Unite dedicata all’ analisi a medio percorso della decade della cultura di pace, nell’ autunno 2005. Ciò risponde all’ invito contenuto nel paragrafo 10 del dispositivo della Risoluzione  dell’ Assemblea Generale A-59-143.

 

Questo rapporto fornisce la prima rassegna globale del progresso del movimento mondiale per una cultura di pace

da quando la Decade è stata proclamata nel 1999 con la  Risoluzione A/53/243 delle Nazioni Unite. Le valutazioni del progresso  compiuto e degli ostacoli sono riassunte per regione: International NGOs (two pages), Africa, Arab States, Latin America, Asia, Europe, North America and the Caribbean. È incluso anche un riassunto di due pagine di consigli all’ONU da parte di organizzazioni partecipanti che riguarda tutte e otto le aree di programma per la cultura di pace della Risoluzione  A/53/243 delle Nazioni Unite.

 

Il progresso della cultura di pace esiste malgrado la quasi totale mancanza di attenzione da parte dei mass media, secondo quanto riferito da tutte le regioni. Si spera che l’ anno in corso costituirà una svolta, in modo che durante la seconda metà della decade si possa assicurare che le notizie riguardanti il movimento globale per la cultura di pace siano riconosciute e documentate sia dai mezzi di comunicazione di massa sia dai media alternativi.

 

Sebbene il resoconto per le Nazioni Unite non comprenda fotografie, si sta preparando una versione per il pubblico che include foto, come si vede qui sul frontespizio (front) e sul retro (back)  del rapporto.

 

Il Tabellone  delle Informazioni (Information Board) rimane aperto per altre organizzazioni che volessero partecipare fino al dibattito dell’ Assemblea Generale nell’ autunno 2005. Le nuove organizzazioni si possono registrare alla Registration Page per aggiungere le loro informazioni. Le organizzazioni che abbiano già inserito delle informazioni possono correggerle fino al momento del dibattito della Assemblea Generale, digitando il loro ID e la password nella Log In Page e quindi cliccando “edit” in alto sulla loro pagina di informazioni.

Questo sito web resterà aperto durante la seconda metà della Decade dal 2006 al 2010 allo scopo di promuovere l’ ulteriore sviluppo del movimento globale per la cultura di pace . È sponsorizzato dalla Fundación Cultura de Paz e dal suo Presidente, Federico Mayor, già Direttore Generale dell’UNESCO.

Per ulteriori informazioni scrivere a:
decade@decade-culture-of-peace.org

 

 

 

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Latin America

Asia

Europe

North America &
Caribbean


Advice to the UN
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1 and 2

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 Prossimo numero: 22 luglio.

 

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E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, ente morale con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999 e associata al Department of Public Information delle Nazioni Unite.

L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione.  

L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscali.it

 


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