Good News Agency – anno VI, n° 6

 

Settimanale - anno VI, numero 6 – 29 aprile 2005

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti. Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni a sua cura; è distribuita per via telematica ad oltre 3.700 media in 48 paesi e ad oltre 2.500 ONG e associazioni di volontariato.

E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU. L’Associazione è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale “attore del movimento globale per una cultura di pace” ed è stata inclusa nel sito http://www3.unesco.org/iycp/uk/uk_sum_monde.htm

 

Sommario

Legislazione internazionaleDiritti umaniEconomia e sviluppoSolidarietà

Pace e sicurezzaSaluteEnergia e sicurezzaAmbiente e naturaCultura e educazione

Lo Stato del Mondo 2005 - Introduzione di Mikhail Gorbaciov

  

Legislazione internazionale

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Nuova convenzione contro il terrorismo nucleare supporta struttura legale globale

14 aprile – Il trattato internazionale contro il terrorismo nucleare adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite questa settimana sostiene la struttura legale globale contro le minacce terroristiche, inclusa la cooperazione con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA). La Convenzione Internazionale per la Soppressione degli Atti di Terrorismo Nucleare sarà pronta per essere firmata a settembre di quest’anno.

La Convenzione è una parte principale dell’importante sforzo che il mondo sta compiendo per evitare l’accesso dei terroristi alle armi di distruzione di massa, il cui uso porterebbe a conseguenze catastrofiche. Prendendo spunto da uno strumento proposto originariamente dalla Federazione Russa nel 1998, la convenzione fornisce una definizione degli atti di terrorismo nucleare e inquadra un’ampia gamma di possibili obiettivi, incluse le centrali nucleari e i reattori nucleari. Secondo le disposizioni del documento, i presunti colpevoli devono essere sottoposti a procedura di estradizione o processati; inoltre si incoraggiano i Paesi a collaborare nella prevenzione degli attacchi terroristici tramite la condivisione delle informazioni e l’assistenza reciproca nelle procedure di investigazione e di estradizione. Il trattato prevede che tutti i materiali nucleari o radioattivi sequestrati siano conservati in osservanza delle norme di salvaguardia delle IAEA e trattati secondo gli standard sanitari di protezione e di sicurezza fisica dell’Agenzia.

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan ha affermato che l’adozione della Convenzione dopo molti anni di negoziati “è un passo di vitale importanza verso la prevenzione multilaterale del terrorismo nucleare”.

La IAEA ha recentemente tenuto a Londra una conferenza sulla sicurezza nucleare in cui è stato rinnovato l’impegno mondiale attraverso questa organizzazione ed altri programmi a combattere il terrorismo nucleare e ad aumentare i livelli di sicurezza nucleare. Per ulteriori informazioni consultare la sezione Story Resources del sito web qui citato.

http://www.iaea.org/NewsCenter/News/2005/conv_nuclterror.html

 

I Centri sindacali israeliani e palestinesi si incontrano per sviluppare un accordo di cooperazione

Bruxelles, 14 aprile (ICFTU Online) - In una riunione organizzata oggi dall’ICFTU, Shaher Sae'd, Segretario Generale della Federazione Generale palestiniana dei Sindacati (PGFTU) e Amir Peretz, Presidente del centro sindacale di Israele Histadrut, hanno discusso una serie di temi fondamentali concernenti i movimenti sindacali in Israele e in Palestina e hanno convenuto di procedere rapidamente verso la finalizzazione di un accordo di cooperazione congiunta tra le due organizzazioni. Le tematiche fondamentali per l’accordo comprendono l’accesso dei lavoratori palestinesi per l’impiego in Israele, fondi di assistenza per i lavoratori palestinesi e le loro famiglie, attività per prevenire e risolvere casi di sfruttamento di lavoratori palestinesi, attuazione dell’accordo quadro di Cooperazione del marzo 1995 e prospettive per futura cooperazione tra le due organizzazioni.

Le due organizzazioni hanno reiterato il loro impegno nei riguardi della “Road Map” per il conseguimento di una pace completa tra Israele e Palestina, basata sull’esistenza di due attuabili stati sovrani indipendenti, e pianificano di adottare nel prossimo futuro un Accordo formale di Cooperazione a seguito di ulteriori consultazioni entro le loro rispettive strutture. (…)

http://www.icftu.org/displaydocument.asp?Index=991221502&Language=EN

 

 

Diritti umani

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UN-ESCWA lancia il rapporto sulle “Donne arabe: Pechino+ 10” in Libano

22 aprile – Il Centro ESCWA per le Donne, venerdì 22 aprile lancerà il suo rapporto bandiera intitolato “Donne arabe: Beijinj + 10”. Il rapporto documenta le più importanti conquiste delle donne arabe e mette in evidenza gli ostacoli e le sfide che esse hanno affrontato nei dieci anni che sono seguiti alla Conferenza di Pechino.

Esso raccomanda una struttura regionale per superare tali ostacoli e sfide nel prossimo decennio, basato sulla Dichiarazione di Beirut sulle donne arabe, varata lo scorso luglio a conclusione della conferenza araba regionale “Dieci anni dopo Pechino: cercare la pace” e organizzata da UN-ESCWA. Il rapporto è stato lanciato durante la 5^ Conferenza del Consiglio Nazionale per le Donne egiziane svoltosi al Cairo dal 14 al 16 maggio 2005.

http://www.escwa.org.lb/ecw/ev_details.asp?ID=37

 

L’UNICEF acclama i progressi dell’Armenia verso un ambiente protettivo per tutti  i bambini

Erevan, 13 Aprile- L’UNICEF si è rallegrata della ratifica da parte dell’Armenia del  Protocollo Opzionale alla Convenzione dei Diritti del Bambino sul Coinvolgimento dei Bambini nei Conflitti Armati, e della Convenzione 182 dell’OIL sulle  Peggiori Forme di Lavoro Infantile. Entrambe sono state siglate dal presidente Kocharyan oggi, dopo essere state approvate dall’Assemblea Nazionale  il 21 marzo 2005.(…) 

Il  Protocollo Opzionale sul Coinvolgimento dei Bambini nei Conflitti Armati aumenta l’età minima per partecipare direttamente alle ostilità a 18 anni, rispetto all’età minima di 15 anni prevista nella Convenzione dei Diritti del Bambino. Inoltre aumenta l’età dell’arruolamento obbligatorio nelle forze armate da 15 a 18anni, e l’età minima per l‘arruolamento volontario a 15 anni.(...)L’ UNICEF ritiene che  250 milioni di bambini nel mondo intero siano impegnati in lavoro minorile. Molti lavorano in condizioni terrificanti, nelle miniere, con prodotti chimici ed antiparassitari e lavorano con macchinari pericolosi. (…)

L’Armenia è la  154°nazione che ratifica la Convention 182 dell’OIL. (…)

http://www.unicef.org/media/media_26000.html

 

Il terzo Rapporto sullo sviluppo umano nei Paesi Arabi, chiamato “coraggioso ed imparziale”

Amman, Giordania, 5 Aprile -  Il terzo Arab Human Development Report, recante gli auspici di maggiore libertà e buon governo, è stato presentato oggi, nel corso di una cerimonia svoltasi nella capitale giordana, dal Primo Ministro Marwan Muasher e dal Principe Turki Ben Talal Ben Abdul Aziz, presidente del Programma Per il Golfo Persico delle Organizzazione di Sviluppo delle NU, alla presenza di altri dignitari e personalità ufficiali. (…) Il Arab Human Development Report 2004, il terzo dei quattro previsti, è stato redatto da studiosi ed intellettuali di fama, e sponsorizzato dal Programma di Sviluppo delle NU unitamente al Fondo Arabo per lo Sviluppo Economico e Sociale ed il Programma per il golfo Arabico dell’ONU (AGFUND). Gli autori auspicano urgenti e radicali riforme politiche in tutto il mondo arabo. (…)

Nel sottolineare come i due precedenti Rapporti abbiano stimolato discussioni sul cambiamento, il Presidente di AGFUND Principe Turki Ben Talal Ben Abdul Aziz si è detto convinto che il nuovo Rapporto non mancherà di provocare “accese discussioni e un confronto assolutamente necessario” su libertà e buon governo, “i problemi del momento”. (…)

http://www.undp.org/dpa/pressrelease/releases/2005/april/pr5apr05.html

 

Armenia: gara di disegno sul diritto umanitario

Astghik Margaryan, giovane alunna della scuola statale di arte di Yerevan, è una dei dieci vincitori di una gara di disegno organizzata dal CICR (Comitato Internazionale della Croce Rossa) sul tema del diritto umanitario internazionale, a cui hanno preso parte più di cento bambini provenienti da tutta l’Armenia.

L’8 aprile al centro di addestramento della Croce Rossa Armena, dove sono stati esposti i disegni dei vincitori, è avvenuta la premiazione. “I soggetti della gara erano talmente affascinanti che siamo stati contenti anche solo di aver partecipato” ha commentato Astghik ritirando il premio.

I soggetti dei disegni sono stati tratti da due testi scolastici del CICR, “Il mio piccolo pianeta” e “Da uomo a uomo”, destinati rispettivamente ad alunni del quinto e del settimo anno scolastico: ogni anno 120.000 bambini armeni studiano su questi libri durante il corso di letteratura armena. Lo sforzo di insegnare ai bambini armeni i principi alla base del diritto umanitario fa parte di un progetto congiunto lanciato nel 1996 dal CICR e dal Ministero dell’Educazione e della Scienza.

http://www.icrc.org/

 

 

Economia e sviluppo

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Appello a spostare le donne dai margini al centro dell’economia nordafricana

Tangeri, 15 aprile – Un workshop tenutosi a Tangeri, Marocco, ha esortato a spostare le donne  dai margini dell’economia al centro del sistema. L’incontro di due giorni, tenutosi l’ 11 e 12 aprile e organizzato dall’ufficio nordafricano dell’ ECA, ha riunito esperti provenienti da sette paesi nordafricani sul tema: “Donne: Fonte di benessere ed opportunità”.

I partecipanti hanno sottolineato l’esigenza per i legislatori di concentrare le preoccupazioni femminili nelle politiche economiche e sociali così che le donne possano diventare “creatrici di benessere ed occupazione”.

“Le donne hanno bisogno di spostarsi dai margini dell’economia (microcredito e microimprese) al centro del sistema economico, laddove si può trovare la maggior parte delle risorse” queste le loro parole. Gli esperti – provenienti da diversi settori quali governo, atenei, società civile,  organizzazioni internazionali e settore privato – sono giunti ad una serie di raccomandazioni per incrementare le opportunità femminili, in particolar modo nei settori dell’istruzione tradizionale, servizi sociali,  e tecnologia informatica. L’incontro ha permesso loro di condividere le rispettive esperienze per creare occupazione femminile.

Il workshop è stato organizzato in collaborazione con UNIDO, UNFPA, UNDP/Marocco e UNDP/Tunisia in preparazione all’incontro di un comitato di esperti intergovernativo che si terrà a Tangeri questo mese.

http://www.uneca.org/

 

Rischi e benefici della globalizzazione dei mercati di bestiame

L’impatto della globalizzazione sulla produzione di bestiame al centro della discussione al Comitato dell’Agricoltura

Roma, 13 Aprile – La globalizzazione dei mercati di bestiame, sicuramente in grado di incrementare il prodotto nazionale e migliorare il livello di nutrizione,  può rivelarsi altresì fonte di rischi per il sostentamento, la salute dell’uomo e l’ambiente. Secondo un rapporto della FAO, presentato a Roma tra il 13 ei il 16 Aprile, in occasione della riunione del Comitato dell’Agricoltura della stessa agenzia, il settore del bestiame, tradizionalmente basato sulla produzione e sul consumo locale, provvede al sostentamento  di 600 milioni di poveri dell’ambiente rurale. La produzione di carne nei paesi in via di sviluppo è aumentata del 230 % e quella di latte del 200% rispetto agli inizio degli anni ’80, principalmente a causa della crescita della popolazione e dell’aumento delle entrate. Secondo le previsioni della FAO, entro il 2030, questi paesi consumeranno i due terzi della produzione mondiale di carne e di latte, contro un terzo di circa 25 anni fa. (…)

I benefici provenienti da mercati globalizzati, a favore di produttori, commercianti, addetti alla lavorazione, fornitori, dettaglianti e consumatori possono riassumersi in: nuove possibilità di lavoro, aumento delle entrate, risparmi sui costi diretti, una maggiore scelta di prodotti. I consumatori inoltre  sono favoriti da una maggiore concorrenza e quindi da una diminuzione di prezzi ed una più alta qualità dei prodotti a causa di un più elevato standard alimentare. (…) Un mercato globalizzato è comunque maggiormente rischioso per il produttore: l’intero mercato può bloccarsi con l’insorgere di una malattia, o la scoperta di un problema sugli standard qualitativi.

http://www.fao.org/newsroom/en/news/2005/100678/index.html

 

Nuova linfa vitale, da parte dell’Assemblea dei Governi, a UN-HABITAT

Nairobi, Kenya, 13 Aprile – Il nuovo budget rappresenta un incremento di circa il 60 % rispetto ai 50,5 milioni di dollari approvati per il biennio 2004-2005 due anni fa in occasione della 19a sessione dell’Assemblea dei Governi, che costituiva a sua volta il doppio di quanto previsto alla 17a sessione. Oltre 800 delegati di 92 Paesi membri dell’ONU, ivi inclusi 48 Stati membri del Consiglio direttivo dell’Agenzia, hanno preso parte al congresso nel quale ogni due anni si fissa il budget e si delineano i programmi di UN-HABITAT per il biennio successivo. Si è registrata anche  la presenza di  39 rappresentanze di governi locali e delle relative organizzazioni, dirigenti di 92 ONG, oltre ad esponenti del settore privato e di altre organizzazioni internazionali. (…)

E’ stata affermata l’importanza di interventi praticabili di assistenza nelle fasi successive a conflitti bellici o a catastrofi naturali.  Sono state messe in evidenza problematiche di genere e quelle connesse al coinvolgimento delle popolazioni giovanili, quali sono emerse al Youth Forum e al Women Caucus di UN-HABITAT a Nairobi e dalle risoluzioni adottate  sull’eguaglianza di genere e sulla gioventù nello sviluppo degli insediamenti umani.

E’ stata inoltre approvata una proposta presentata dall’Unione Europea per lo sviluppo di un piano strategico ed istituzionale a medio termine destinato a contribuire al rafforzamento e alla visibilità di UN-HABITAT, piano che sottolinea l’importanza dell’Habitat Programme Managers come elemento di ulteriore incremento della performance dell’Agenzia stessa.

http://www.unhabitat.org/gc/gc20/gcfeature12.asp

 

La Carta della Terra+5 - Amsterdam, 7-9 novembre 2005 

Un’importante assemblea della Carta della Terra avrà luogo presso l’Istituto Tropicale  Reale di Amsterdam, cinque anni dopo il lancio della Carta. Questo evento è reso possibile dalla collaborazione del Segretariato Internazionale della Carta della Terra, dal Comitato Nazionale d’Olanda per la Cooperazione Internazionale e lo Sviluppo Sostenibile (NCDO), dall'Istituto Tropicale e Reale (KIT), e dal Piano Olanda. 

Oltre alla celebrazione dei risultati dell’'Iniziativa della Carta della Terra, la  Earth Charter+5 si proporrà i seguenti obiettivi: 

1. valutare l'impatto dell'Iniziativa della Carta della Terra, i suoi punti di forza e di debolezza;

2. stabilire gli obiettivi, le priorità, e le strategie per il futuro; 

3. progettare una realistica strategia per la raccolta dei fondi; 

4. creare una struttura appropriata di governo per il futuro; 

5. fornire agli organizzatori della Carta della Terra  e agli attivisti un'opportunità per condividere le esperienze e per imparare l’uno  dall'altro; 

6. generare una maggiore consapevolezza pubblica, costruire nuove associazioni e rafforzare l’impegno per gli obiettivi dell'Iniziativa della Carta della Terra.. 

http://www.earthcharter.org/news/index.cfm?id_activity=634&actual=2005

 

Gli azionisti della Whole Foods plaudono alla nuova policy della compagnia di etichettare gli alimenti prodotti geneticamente

Boston, MA, USA, aprile – Indotto da una decisione degli azionisti, il Whole Foods Market ha annunciato ieri una nuova policy di etichettatura dei cartellini dei propri alimenti per indicare che essi non hanno avuto origine da semi geneticamente progettati. I proponenti della proposta degli azionisti si sono ieri congratulati con la compagnia. La decisione ha richiesto l’etichettatura dei prodotti della Whole Foods relativamente agli ingredienti geneticamente progettati. Il cambiamento è stato annunciato al meeting annuale degli azionisti della Whole Foods a New York City.

Nell’ottobre del 2001, Whole Foods e Wild Oats hanno simultaneamente annunciato che gli ingredienti dei propri marchi deriveranno esclusivamente da semi non geneticamente prodotti. Questa informazione non è stata trasferita sulle tabelle dei prodotti o sugli imballaggi, ma dove vi è maggiore probabilità che i consumatori richiedano informazioni sugli ingredienti. Ciò ha indotto un gruppo di azionisti della Whole Foods ad iniziare le pressioni rivolte ad avere precise etichette sui prodotti che indichino che sono stati deliberatamente evitati alimenti geneticamente modificati. (…)  

http://www.iccr.org/news/press_releases/pr_wholefoodsgmos041205.htm

 

 

Solidarietà

(top)

 

Secondo Clinton la proficua ricostruzione post tsunami potrebbe servire come modello per crisi future

New York, 13 aprile – L’ex Presidente degli Stati Uniti Bill Clinton, nel suo nuovo ruolo di inviato speciale per guidare le operazioni ONU di recupero dallo tsunami, ha dichiarato che un impegno proficuo dell’ONU per la ricostruzione post tsunami potrebbe servire da modello per la ricostruzione futura di altre aree colpite da crisi.

“Nessuno potrebbe essere più indicato per questa missione del Presidente Clinton,” ha detto il Segretario Generale ONU Kofi Annan presentando l’inviato speciale. Mentre gli effetti della tragedia sono in gran parte passati dalle prime pagine dei giornali ai notiziari notturni, queste le sue parole, è “di importanza vitale che abbiamo qualcuno con visione e impegno ad assicurare che questa volta la comunità internazionale porti davvero a termine e sostenga le popolazioni e il passaggio dal soccorso immediato allo sviluppo a lungo termine.”

Ripresosi da un recente intervento al cuore, Clinton ha detto che si dedicherà a questo ruolo “qualsiasi tempo esso richieda” e, come prima priorità, lavorerà per garantire che le donazioni vengano spese in modo efficace, responsabile, e trasparente. (…)

http://www.undp.org/tsunami/features.htm

 

L’Assistenza dell’IOCC alle comunità bisognose in Kosovo

Baltimora, 8 aprile – Vivere in certe parti del Kosovo è una lotta giornaliera – che non diventa più facile con il passar del tempo. A sei anni dalla campagna di bombardamento della NATO, e ad un anno dalla rinnovata violenza contro le comunità delle minoranze in Kosovo, gli abitanti continuano a patire la mancanza di sicurezza, mobilità, servizi e, in alcuni casi, di un tetto appropriato. Ciò, nonostante gli sforzi della comunità internazionale di aiutare tutti i gruppi etnici

che coesistono in Kosovo e di realizzare opportunità per riconciliazione, stabilità e prosperità nella tormentata provincia.

Le Carità Cristiane Ortodosse Internazionali (IOCC) stanno provvedendo a soddisfare le esigenze nutrizionali e igieniche delle comunità minoritarie in Kosovo tramite un nuovo progetto che fornirà ad oltre 1.000 famiglie cibo e pacchi con articoli per l’igiene e supporto alla conduzione di una cucina da campo a Prekovac.

L’IOCC ha individuato la regione di Pomoravlje e gli enclavi di Gnjilane, Novo Brdo, Vitina, Pristina e Gracanica come le zone più vulnerabili poiché ospitano molti profughi. Entro questi enclavi, l’IOCC fornirà assistenza a persone che vivono in 10 villaggi isolati. (…)

http://www.interaction.org/newswire/detail.php?id=3913

 

Il colosso internazionale della chimica BASF risponde all’appello per lo tsunami di UN-HABITAT

Nairobi, Kenya, 6 aprile – Il colosso internazionale della chimica BASF ha firmato mercoledì una collaborazione con UN-HABITAT che vedrà un enorme contributo al lavoro dell’agenzia nelle aree dello Sri Lanka colpite dallo tsunami.

Nell’accordo segnato nella sede di Gigiri di UN-HABITAT, BASF fornirà circa 500,000 dollari ulteriori fornendo anche personale tecnico.

Il direttore esecutivo di UN-HABITAT, Anna Tibaijuka, ha formalizzato la prima collaborazione del settore privato con BASF nel corso della 20° Sessione dell’incontro del  UN-HABITAT Governing Council. Il direttore ha affermato che la collaborazione aiuterebbe l’agenzia a migliorare la vivibilità e la qualità della vita per queste persone colpite duramente dai devastanti effetti del recente tsunami che ha colpite la regione indiana. (…)

http://www.unhabitat.org/mediacentre/unhsp_gc20_4.asp

 

Le donazioni dei giovani giapponesi superano quattro milioni di dollari

Vienna, 4 aprile (Servizio Informazioni ONU) – Un gruppo di studenti di sei scuole superiori scelti come Giovani Ambasciatori Civici dell’anno dal Centro Giapponese di Prevenzione per l’Abuso di Droghe (DAPC) hanno oggi presentato a Sumru Noyan, Direttore Esecutivo Delegato dell’Ufficio ONU per le Droghe e il Crimine (UNODC), la loro ultima donazione di 185˙000 dollari. Antonio Maria Costa, Direttore Esecutivo UNODC, ha inoltre incontrato i giovani ambasciatori e lodato il DAPC per il loro sostegno costante, che negli ultimi 11 anni ha superato i 4 milioni di dollari. (…)

Dal 1994, il DAPC raccoglie fondi per la lotta alle droghe, e ogni anno i sei-otto partecipanti più attivi vengono nominati Giovani Ambasciatori Civici e giungono a Vienna per presentare il loro contributo all’ UNODC. Il DAPC pensa di continuare questa campagna di raccolta fondi a sostegno degli obiettivi stabiliti nel 1998 nel corso della Sessione Speciale dell’Assemblea Generale ONU sul problema mondiale delle droghe. (…)

Il contributo del DAPC all’UNODC viene utilizzato per sostenere le ONG nei paesi in via di sviluppo per mezzo di fondi che vanno dai 5˙000 ai 20˙000 dollari. Oltre 300 fondi sono stati assegnati alle ONG in oltre 90 paesi in America Latina e nei Caraibi, in Africa, Asia e Europa Orientale per attività di base per la prevenzione all’abuso di droghe.

http://www.unis.unvienna.org/unis/pressrels/2005/unisnar893.html

 

La Caritas risponde prontamente al terremoto di Sumatra

Roma, 30 marzo – Il coordinatore della Caritas Internationalis per i programmi d’intervento dopo lo Tsunami in Indonesia, Jonathan Evans, dichiara che “la perdita di vite umane sull’Isola di Nias, al largo della costa ovest di Sumatra, è superiore alle 500 persone e più di 200.000 persone sono state evacuate. Ci sono seri danni a molte case ed edifici dentro e nei dintorni della capitale Gunungsitole.” (…) Le agenzie della Caritas hanno lavorato a Sumatra con le comunità colpite dallo Tsunami fin da dopo il terremoto del 26 dicembre 2004. “Al momento, abbiamo 125 operatori a Banda Aceh, e strutture per dare una risposta e assistenza immediata, tramite vari programmi, alle isole di Nias e Simeulue, le due più vicine al terremoto di lunedì” ha dichiarato Evans dal suo ufficio di Medan per il coordinamento.

La Confederazione della Caritas Internationalis, formata da 162 organizzazioni cattoliche per l’aiuto, lo sviluppo e i servizi sociali, è presente in più di 200 nazioni e territori. (…)

http://www.caritas.org/jumpNews.asp?idLang=ENG&idChannel=35&idUser=0&idNews=2861

 

Helen Keller International riceve una donazione di 550,000 dollari dalla Fondazione Nipponica per combattere la cecità dei fiumi

New York, 30 Marzo – Helen Keller International (HKI) ha sottoscritto un accordo per ricevere una donazione di 550,000 dollari  dalla Fondazione Nipponica  per combattere l’oncocerchiasi (cecità dei fiumi) in Africa. La Fondazione Nipponica, un’organizzazione che sostiene i programmi internazionali per aiutare i popoli a raggiungere l’obiettivo di  vivere in condizioni di buona salute, ha elargito la donazione al progetto dell’HKI chiamato “ Incremento del Trattamento Diretto alle Comunità con Ivermectin per il Controllo dell’Oncocerchiasi con Mezzi Sostenibili in Africa”. Il progetto promuove il controllo dell’oncocerchiasi nonchè attività di prevenzione in tre paesi africani con elevati tassi di oncocerchiasi endemica – Camerun, Costa d’Avorio e Nigeria. L’obiettivo è quello di impostare programmi sostenibili e modelli  di intervento che possano contribuire all’eliminazione dell’oncocerchiasi come problema di salute pubblica in questi tre paesi e in tutta l’Africa.

In Africa l’oncocerchiasi è la seconda infezione di grande diffusione causa di cecità e, in alcuni paesi, la causa primaria. 120 milioni di persone sono a rischio per questa malattia, delle quali il 96% vive in Africa e circa 18 milioni di persone sono già state infettate, il 99% delle quali vivono in Africa. L’oncocerchiasi viene trasmessa dal morso della mosca nera, e le gravi manifestazioni oculari e cutanee della malattia sono altamente debilitanti. (…)

http://www.hkworld.org/about/press_releases/TheNipponFoundation.htm

 

 

Pace e sicurezza

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Il Bahrain deve aderire alla messa al bando delle mine terrestri!

di Silvie Brigot brigotSPAMFILTER@icbl.org.

15 aprile  – Dal 10 al 13 aprile alcuni rappresentanti della Campagna internazionale per la messa al bando delle mine anti-uomo (ICBL) hanno incontrato funzionari di stato e membri della società civile del Bahrain in occasione di un corso di formazione per i giornalisti del Golfo Persico organizzato Protection e dalla Società del Bahrain per i Diritti Umani e riguardante la Convenzione sulla messa al bando delle mine.

“Il Bahrain deve aderire alla messa al bando delle mine anti-uomo!” si legge in un articolo apparso sul Gulf Daily News, principale testata del Bahrain, il giorno precedente l’inaugurazione della tre giorni per i giornalisti sul Trattato per la messa al bando delle mine e sul diritto umanitario internazionale. Promotrice dell’evento è stata la Società del Bahrain per i diritti umani (BHRS), con la collaborazione di Protection ed il sostegno economico del Canada. “ Il nostro obiettivo è sensibilizzare i media del Golfo sull’importanza del Trattato” spiega al Gulf Daily News Issa Al Ghayeb, membro del consiglio direttivo della BHRS.

Trentatre giornalisti, provenienti da Bahrain, Egitto, Francia, Gambia, Kuwait, Oman, Arabia Saudita, EAU e USA, hanno preso parte alla discussione sulla Convenzione, il Diritto Umanitario Internazionale e i Diritti Umani, durante la quale sono stati trattati temi quali le modalità organizzative di una campagna mediatica sulle mineanti-uomo, il ruolo rivestito dalla società civile per la messa al bando delle mine, ivi incluso il monitoraggio delle stesse.

http://www.icbl.org/layout/set/print/news/bahrain

 

UNODC assiste Stati dell’Asia Centrale, Afghanistan, Mongolia e Federazione Russa nella lotta contro il terrorismo

Vienna, 11 aprile (Servizio Informazioni ONU) – Nel corso di un workshop tenutosi a Tashkent, Uzbekistan, dal 5 al 7 aprile, esperti provenienti da cinque Stati dell’Asia Centrale - Kazakihstan, Kirghizistan, Tajikistan, Turkmenistan e Uzbekistan – hanno discusso le modalità di sviluppo di una cooperazione internazionale finalizzata alla prevenzione del terrorismo con esperti provenienti da Afghanistan, Mongolia e Federazione Russa. Il workshop è stato organizzato dall’Ufficio ONU per le Droghe e il Crimine (UNODC) in collaborazione con Governo dell’Uzbekistan, Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) e Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE).

Durante il workshop, i partecipanti hanno rivisto le richieste legislative contenute nei 12 strumenti legali universali contro il terrorismo e studiato la misura in cui i rispettivi sistemi legislativi penali soddisfano gli standard fissati da tali strumenti e dalla risoluzione 1373 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite contro il terrorismo (2001). I partecipanti hanno accettato di sollecitare la stesura o la correzione delle legislazioni vigenti nei rispettivi paesi in vista delle richieste fissate da questi standard. (…)

Il workshop è stato sostenuto da un generoso contributo del Governo Austriaco.

http://www.unis.unvienna.org/unis/pressrels/2005/uniscp514.html

 

Liberia/Sierra Leone: ritorno a casa per gli ex-combattenti liberiani e le loro famiglie

Freetown, Sierra Leone, 4 aprile – Oggi circa 400 ex-combattenti liberiani hanno iniziato il viaggio di ritorno verso casa dai campi di internamento di Mape e Mafanta in Sierra Leone. Le loro famiglie, alloggiate nei campi profughi della Sierra Leone, li seguiranno nelle prossime settimane.

I termini del rilascio e del rimpatrio sono determinati da un protocollo d’intesa tra la Liberia e la Sierra Leone, sulla base del quale il CICR ha fornito consulenza legale e consigli sul diritto umanitario internazionale. Forti delle numerose esperienze dell’organizzazione in attività di rimpatrio, gruppi del CIRC hanno lavorato a stretto contatto con le autorità dei due paesi per assicurare che i Liberiani siano rimpatriati solo volontariamente e in modo sicuro e dignitoso.

L’operazione, che durerà probabilmente molte settimane, porrà fine ad una situazione unica nella storia dell’internamento dei combattenti stranieri in Africa occidentale. Fuggiti dalla Liberia durante la guerra civile, gli ex-combattenti sono stati internati nei campi di Mape e Mafanta, istituiti rispettivamente nel 2002 e nel 2003 dal governo della Sierra Leone. Il CICR ha sorvegliato le loro condizioni di vita, fornendo loro acqua potabile e altre forme di assistenza e agevolando i contatti tra gli internati e le famiglie.

http://www.icrc.org/

 

 

Salute

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Prolungato il programma di sopravvivenza per bambini e madri dei quartieri poveri

La Counterpart continua a salvare preziose giovani vite nei quartieri poveri dello stato di Gujarat in India grazie ad una proroga di quattro anni del finanziamento da parte dell'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale (USAID).

15 Aprile - Il programma per la sopravvivenza dei bambini e la salute delle madri, da sempre molto apprezzato, continuerà a salvare preziose vite. Il nuovo finanziamento USAID rafforzerà ed estenderà fino al 2009 il programma Jeevan Daan (Dono della Vita) per la Salute di Bambini e Madri. (…)

Questo programma, che ha raggiunto più di 133.000 beneficiari da quando è iniziato nel 2000, ha lo scopo di ridurre a livelli sostenibili il tasso di mortalità infantile e materna attraverso il miglioramento delle procedure di assistenza ed un maggiore accesso a terapie di qualità. Promuove inoltre la diffusione di modelli di vita sani attraverso il cambiamento dei comportamenti sociali, l'addestramento e la mobilitazione della comunità, e crea consapevolezza su tematiche riguardanti la conduzione di una vita sana in persone che vivono nelle aree dei quartieri urbani poveri di Ahmedabad, in India (…)

http://www.counterpart.org/dnn/Default.aspx?tabid=49&metaid=F5GM2120-af8

 

Stati membri dell’OUN sottolineano: integrare l’accesso globale alla salute riproduttiva nelle strategie di sviluppo mondiali, rafforzare il collegamento tra HIV/AIDS e salute riproduttiva. 

L’UNFPA accoglie le decisioni come un trionfo per le donne e le famiglie del mondo

Nazioni Unite, New York, 14 aprile – I membri delle Nazioni Unite hanno enfatizzato la necessità di integrare nelle strategie l’obiettivo di accesso globale alla salute riproduttiva entro il 2015 per raggiungere gli obiettivi di sviluppo mondiale. Tale accesso, affermano, dovrebbero essere parte degli sforzi per eliminare la povertà, migliorare la salute materna, ridurre le morti infantili, promuovere l’equità tra i generi e combattere l’HIV/AIDS.

I membri delle Nazioni Unite hanno incluso queste decisioni nelle risoluzione che hanno adottato oggi con la conclusione della sessione del 2005 della Commissione sulla Popolazione e lo Sviluppo. Due risoluzioni in particolare riguardano la popolazione, HIV/AIDS e la povertà, così come il contributo del Programma di Azione della conferenza internazionale del Cairo del 1994 sulla popolazione e lo sviluppo (ICPD) agli obiettivi di sviluppo mondiali, inclusi quelli della Dichiarazione del Millennio. (…)

Per combattere l’AIDS in modo efficace anche dal punto di vista dei costi, i paesi hanno sottolineato la necessità di rafforzare il collegamento tra HIV/AIDS e salute riproduttiva e di includerli nei piani di sviluppo nazionale e di eliminazione della povertà. Questo renderebbe più efficaci gli sforzi contro HIV/AIDS e ridurrebbe l’impatto infettivo sulle famiglie e le comunità. (…)

http://www.unfpa.org/news/news.cfm?ID=608

 

Il Rotary elogia Salk per aver scoperto il primo vaccino contro la polio e sottolinea la necessità di eliminare questa malattia dal mondo.

Evanston, IL, USA, 12 aprile – Mentre oggi si celebra il 50esimo anniversario della dichiarazione di sicurezza ed efficacia del vaccino del dottor Jonas Salk contro la poliomielite, i soci del Rotary di tutto il mondo lodano questo successo, che ha contribuito a gettare le fondamenta per l’attuale sforzo di debellare la polio in tutto il mondo. Il vaccino di Salk, assieme al vaccino orale contro la poliomielite sviluppato successivamente dal dottor Albert Sabin, aprì le porte a un attacco organizzato e scientifico a questa malattia paralizzante e a volte fatale. Il risultato fu la rapida scomparsa della polio dal mondo industrializzato. (…)

Nel 1985, quando la poliomielite colpì circa 350.000 bambini in 125 paesi, il Rotary lanciò il suo principale programma: Polio Plus, che mira a creare un mondo libero dalla polio per tutti i bambini. Nei venti anni successivi, il Rotary e i suoi partner - l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Centro Statunitense per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie e l’Unicef -  abbassarono il numero del casi di poliomielite del 99 per cento, fino ai 1.263 casi del 2004. Oggi, ci sono sei paesi polio-endemici, che sono la Nigeria, l’India, il Pakistan, il Niger, l’Afghanistan e l’Egitto, e cinque nazioni in cui il contagio è ricomparso: Sudan, Repubblica Centrale Africana, Costa d’Avorio, Chad e Burkina Faso. A oggi, più di un milione di membri del Rotary hanno destinato il loro tempo e risorse personali a vaccinare contro la polio più di due milioni di bambini in 122paesi. Per quando il mondo sarà libero dalla poliomielite, i contributi del Rotary allo sradicamento globale della polio avranno superato i 600milioni di dollari.

Oltre a raccogliere ed elargire fondi, il Rotary ha fornito un grande quantità di volontari per promuovere e assistere le campagne nazionali per l’immunizzazione. I membri del Rotary contribuiscono con la consegna del vaccino, la mobilizzazione sociale, e la somministrazione del vaccino orale anti-polio ai bambini.

http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/2005/220.html

 

L’UNICEF acclama il piano della Fondazione Clinton per i bambini colpiti dall’AIDS

10,000 bambini nei paesi in via di sviluppo riceveranno una cura contro l’ AIDS nel 2005

New York, 11 Aprile – L’UNICEF oggi ha elogiato un piano della fondazione  Clinton che aumenterà in modo significativo il numero dei bambini che ricevono delle medicini antiretrovirali (arv) che prolungano la vita, formulate specialmente per loro.(…) Il piano prevede di curare 10,000 bambini sieropositivi nel 2005, e prevede un accordo con la CIPLA, un’azienda farmaceutica basata in India, per fornire dei farmaci pediatrici per l’ AIDS ad un prezzo inferiore alla metà di quello di mercato. Le medicine pediatriche sono già state ordinate per la Cina, la  Repubblica Dominicana, il Lesotho, il Rwanda e la Tanzania, l’inizio della cura è previsto già per il mese di maggio in Cina. Altri cinque paesi devono essere aggiunti durante il  2005. Insieme all’ UNICEF e i suoi partners, la  Fondazione ritiene di poter curare fino a  60,000 bambini entro il  2006.

Nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo, la sfida nel fornire una cura ai bambini con l’ AIDS comprende la mancanza di servizi e tecnologie per una diagnosi precoce dell’ HIV nei bambini, infrastrutture e sistemi sanitari carenti, mancanza di personale sanitario ben formato e assenza di formule pediatriche ARV appropriate. Quando le cure sono disponibili il costo si è rivelato proibitivo, poiché le ricette pediatriche costano fino a cinque volte di più degli ARV per adulti, in parte perché i fornitori non ricevono ordinazioni abbastanza rilevanti.(…)

http://www.unicef.org/media/media_25964.html

 

La posta in gioco rimane elevata nello sforzo per sradicare la polio in Africa

23 paesi in gara per arrestare il dilagare del virus prima dell’inizio della stagione in cui la trasmissione è più elevata

Dakar/Nairobi, 8 aprile – A pochi mesi di distanza dalla stagione in cui il virus della poliomelite si trasmette più velocemente, questa settimana i paesi africani stanno raddoppiando  i loro sforzi per raggiungere 100 milioni di bambini nella seconda di una serie di tre campagne di immunizzazione previste per il 2005. Questo secondo round, dal 9 al 12 aprile, è volto a contenere l’epidemia prima che il virus incominci a diffondersi ancora più rapidamente, nella stagione da luglio a settembre.

La posta in gioco rimane elevata in tutto il continente. Il Corno d’Africa è sotto assedio  in seguito alla reinfezione dell’Etiopia in gennaio dalla poliomielite in provenienza dal Sudan. (…) In Africa occidentale, il  Mali è diventato il sesto stato, tra quelli che avevano sradicato la polio, ad avere ufficialmente riconosciuto il ritorno della polio, mentre la  Nigeria ha registrato 32 casi preoccupanti negli ultimi tre mesi dell’anno (la metà del numero totale dei casi)

Nonostante le difficoltà, le agenzie delle Nazioni Unite e i partner dell’Iniziativa Globale per lo sradicamento della Poliomelite, Il Rotary Internazionale e i centri USA per il Controllo e la Prevenzione dele Malattie (CDC) sono prudentemente ottimisti sulle prospettive di questo round.(…) L’Africa conta il 75% (48 su 64) dei casi di polio riportati nel mondo nel  2005. La linea del fronte del  virus nel  continente si è estesa, e la polio si è diffusa a 14 paesi, contro solo 3 nel 2002, e il virus è stato ritrovato persino in Arabia Saudita.  In molti paesi, il basso tasso di immunizzazione dei bambini, dovuto alle discordie civili e ai movimenti delle popolazioni ha reso più difficile arrestare il virus. (…) Ma i finanziamenti stanno diventando una preoccupazione cruciale. Per continuare a finanziare la campagna prevista per il 2005, sono necessari  75 milioni di dollari entro luglio. Altri 200 milioni saranno necessari per finanziare le attività del 2006. (…)

http://www.unicef.org/media/media_25943.html

 

Uganda: seminario del CICR sulla chirurgia di guerra.

8 aprile – Dal 5 al 7 aprile 14 chirurghi, medici e altro personale clinico e ortopedico operante negli ospedali statali, missionari e militari dei distretti settentrionali dell’Uganda di Gulu, Pader e Kitgum hanno frequentato un seminario del CICR sulla chirurgia di guerra.

Per far fronte alla distruzione del sistema sanitario provocata dal conflitto in atto in questa zona, il CICR sta fornendo medicinali e materiale medico di vario tipo a sei ospedali locali e a diversi centri di cura situati nei campi per gli sfollati. Questo seminario è stato finalizzato al miglioramento delle tecniche chirurgiche, per poter così innalzare gli standard delle cure somministrate ai feriti di guerra; tra i temi trattati: pronto soccorso, rianimazione, cura di traumi toracici ed ossei e di ferite da mine, trasporto dei pazienti e questioni di diritto umanitario internazionale.

Il personale ospedaliero partecipante al seminario ha curato più di 2000 persone tra gennaio 2004 e la fine di febbraio. Il CICR trasferisce per cure specialistiche una media di 18 persone al mese da diversi campi agli ospedali che sostiene nella zona.

http://www.icrc.org/

 

MSF dà il benvenuto a una nuova combinazione di farmaci per curare la malaria

Parigi, 8 aprile – Medici Senza Frontiere (MSF) dà il benvenuto all’annuncio fatto congiuntamente da DNDi (Drugs for Neglected Diseases initiative) e Sanofi-Aventis di un nuovo prodotto per curare la malaria. Il prodotto, che combina in un’unica pillola artesunato (un derivato dell’artemisinina) e amodiachina, dovrebbe poter essere distribuito ai pazienti nel 2006. Le terapie basate sulla combinazione dell'artemisinina, o ACT, sono la cura più efficace contro la malaria.

Non brevettata, con facilità di somministrazione e a basso costo, la nuova formula è un passo avanti nella cura di pazienti colpiti da malaria. Sarà il primo progetto a essere completato dalla DNDi, una fondazioni no-profit creata nel 2003 con un’iniziativa di Medici Senza Frontiere. La nuova formula è particolarmente interessante per tre ragioni principali: Facilità di somministrazione: i pazienti dovranno prendere una pillola (una combinazione d’artesunato e amodiachina) del nuovo prodotto due volte al giorno, per tre giorni, mentre le ACT già esistenti per gli adulti constano di 24 pillole. (…) Nessun brevetto: la nuova combinazione non sarà brevettata. Questo significa che qualsiasi produttore potrà produrre un prodotto simile. (…) Prezzo: con il costo fissato a 1$ per la cura degli adulti e 0,50$ per i bambini, il nuovo prodotto è chiaramente più economico delle ACT esistenti. (…)

MSF cura, ogni anno, approssimativamente un milione di persone affette da malaria in circa 40 paesi in tutto il mondo e ha promosso le ACT dal 2002.

http://www.msf.org/

 

I leader dei media per creare evento multimediali per la salute globale 

Il documentario "Rx per la Sopravvivenza" sulla rete PBS unisce CARE e altre organizzazioni per aumentare la diffusione  

Boston, 7 aprile - WGBH Boston e le Produzioni  Vulcan, in associazione con la rete televisiva PBS,  la rivista Time e la Penguin Press, hanno annunciato oggi Rx per la  Sopravvivenza - Una una Sfida sulla Salute Globale, un progetto multimediale senza precedenti che informerà gli americani su problemi chiave in materia di salute. Inoltre le organizzazioni umanitarie CARE,  Save the Children e l’UNICEF, con il Consiglio della Salute Globale, creeranno una campagna di diffusione a favore dei bambini, che sono ancora molto vulnerabili a malattie che si possono prevenire, eppure mortali nel mondo in via di sviluppo. 

Questa copertura estesa dei media concentrerà fortemente l'attenzione degli americani sulla salute globale attraverso una serie di rapporti speciali, quest’autunno. I fondi per Rx per la  Sopravvivenza sono forniti dalla Bill & Melinda Gates Foundation e dalla Merck Company Foundation. (…) 

http://www.careusa.org/newsroom/pressreleases/2005/apr/20050407_wgbh_boston_pr.asp

 

La Nuova Zelanda aumenta gli aiuti all’UNFPA

Nazioni Unite, New York,  5 aprile – Il Governo della Nuova Zelanda ha deciso di aumentare il suo contributo all’UNFPA, il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, di 1 milione di dollari neozelandesi per il 2005. Tale cifra, che porterà il contributo del paese per quest’anno ad un totale di 4 milioni di dollari neozelandesi, è stata comunicata durante una recente visita del direttore esecutivo dell’UNFPA Thoraya Ahmed Obaid a Wellington. (…)

Nell’annunciare l’aumento dei finanziamenti, Marian Hobbs, ministro degli esteri neozelandese, ha sottolineato il lavoro dell’UNFPA affermando: "Le madri muoiono, la diffusione dell’HIV/AIDS, le gravidanze infantili e la violenza domestica sono solo alcuni dei problemi di cui si occupa l’UNFPA. Molto semplicemente, questi sono alcune delle sfide più significative che stanno affrontando i paesi in via di sviluppo."

http://www.unfpa.org/news/news.cfm?ID=603

 

Helen Keller International riceve una donazione di 12 milioni di dollari dal CIDA per ridurre la mortalità infantile

New York, 29 Marzo – Helen Keller International (HKI) ha ricevuto una donazione di 12 milioni di dollari dalla Agenzia di Sviluppo Internazionale Canadese (CIDA). Lo scopo della donazione è quello di ridurre la mortalità infantile al di sotto dei cinque anni assicurando la somministrazione di dosi integrative elevate e ripetute di vitamina A (VAS) come pietra miliare di un pacchetto di interventi a basso costo ed alto impatto per la sopravvivenza dei bambini. Un supplemento effettivo di vitamina A ha la capacità potenziale di ridurre il tasso di mortalità in bambini di età compresa tra 6 e 59 mesi di una percentuale stimata attorno al 25%. Nell’Africa sub-sahariana si stima che oltre il 42% dei bambini siano a rischio per la deficienza di vitamina A (VAD) e che controllando la VAD verranno prevenuti oltre 645,000 decessi all’anno. La CIDA è uno dei maggiori finanziatori di VAS nel mondo.

HKI ha deciso di usare i fondi ricevuti dal CIDA per destinarli a nove paesi africani: Camerun, Costa d’Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Guinea, Madagascar, Mozambico, Senegal, Sierra Leone e Zimbabwe. L’iniziativa sarà portata avanti nell’arco di  tre anni in collaborazione con il Fondo delle Nazioni Unite per i Bambini (UNICEF). HKI e UNICEF sono riconosciuti  come leader nel portare avanti i diritti dei bambini alla sopravvivenza, alla  nutrizione e alla salute e hanno posto i controlli integrati  sulla VAD al centro dei  loro sforzi. (…)

http://www.hkworld.org/about/press_releases/CIDA.htm

 

 

Energia e sicurezza

(top)

 

Bioenergia, chiave per combattere la fame

Due miliardi di persone non possono accedere a servizi di energia sostenibile

Roma, 14 aprile - Agricoltura e selvicoltura potrebbero diventare fonti trainanti di bioenergia, elemento chiave nel raggiungimento di due degli obiettivi di sviluppo del Millennio delle Nazioni unite: debellare la povertà estrema e la fame e garantire la sostenibilità ambientale, secondo la FAO. In un documento presentato alla diciannovesima sessione del suo Comitato sull’Agricoltura qui riunitosi (13-16 aprile), la FAO ricorda che circa due miliardi di persone, per la maggior parte  dei casi situati nelle zone rurali dei paesi in via di sviluppo, sono ancora senza elettricità o altri servizi energetici moderni.

Il maggiore uso di bioenergia può aiutare a diversificare le attività agricole e di selvicoltura e a migliorare la stabilità alimentare, contribuendo allo stesso tempo allo sviluppo sostenibile, recita il documento. La bioenergia è prodotta da biocombustibili (combustibili solidi, biogas, combustibili liquidi come bioetanolo e biodiesel) derivanti da raccolti come zucchero di canna e barbabietola da zucchero, granturco e erba energetica o da legna da ardere, carbone di legna, rifiuti e derivati agricoli, residui forestali, concime prodotto da bestiame, e altro.

La biomassa è una fonte energetica disponibile a livello locale che può fornire calore ed energia. Tale fonte alternativa contribuisce alla sostituzione dei combustibili fossili importati, incrementando la sicurezza energetica nazionale, riducendo i costi di importazione dei prodotti petroliferi e alleviando la povertà. La FAO assiste i paesi membri interessati a convertire la biomassa in energia e a costituire programmi e strategie nazionali. (…)

http://www.fao.org/newsroom/en/news/2005/101397/index.html

 

Pannelli solari illuminano il Nepal rurale 

Un sistema di illuminazione solare è stato installato per gli abitanti di un villaggio nel nord-est del Nepal, grazie agli sforzi del WWF.  

Tapethok, Nepal, 6 aprile - Il WWF Nepal, insieme con l’ Associazione degli Aiuti Agricoli di Kadoorie, ha coordinato la distribuzione di pannelli solari a 193 famiglie nel villaggio di Tapehthok che si trova all'interno dell’Area Protetta del Kangchenjunga.  

La maggioranza dei poveri rurali che vivono nelle parti più remote del paese dipendono ancora dalle lampade al kerosene. Coloro che non possono permettersi il kerosene,  raccolgono i rami di pino da bruciare. (…)  

Lo scopo del progetto del sistema di illuminazione solare è quello di incoraggiare le persone che vivono nell'area protetta ad usare l’energia alternativa e a ridurre la pressione biotica sulle foreste circostanti. I pannelli solari sono stati distribuiti alle famiglie più povere dell'area che dipendono in larga misura dalle risorse della foresta per l’energia. (…) 

http://www.panda.org/news_facts/newsroom/news.cfm?uNewsID=19577

 

Posata la prima pietra per centro formazione e risorse energetiche

Secondo generatore energia idrica inaugurato nella regione del Subang, Java occidentale

4 aprile (Servizi di informazione Nazioni Unite Bangkok) –La prima pietra per il primo Centro per la formazione e risorse della partnership privata-pubblica pro poveri (5P) è stata posata oggi a Cinta Mekar, Regione di Subang, Java Occidentale, dal Segretario esecutivo UNESCAP Kim Hak-Su e dal Ministro indonesiano per le cooperative e per le piccole e medie imprese Suryadharma Ali. In precedenza durante il giorno il Segretario esecutivo UNESCAP aveva acceso un secondo  generatore presso l’impianto idroelettrico di Cinta Mekar, sponsorizzato proprio dall’ UNESCAP.

L’impianto idroelettrico di Cinta Mekar, iniziato nel 2003 per promuovere l’elettrificazione rurale in modo sostenibile, è un’ invenzione della Commissione Economica e Sociale Onu  per l’Asia e il Pacifico (UNESCAP) con base a Banghkok che riunisce le collaborazioni tra settore privato, governi nazionali e locali, e comunità locale.

Kim ha notato che il servizio di formazione per il centro 5P è stato il primo al mondo nel suo genere. "Il modello sviluppato e testato a Cinta Mekar si è già posizionato come uno dei casi di successo per ulteriori repliche in Indonesia e altrove nella regione," ha affermato. "Ora è tempo di estendere questo modello all’Indonesia e ad altri paesi dell’area asiatica e pacifica."

Cofinanziato da una società privata, la Hidropiranti Inti Bakti Swadaya (HIBS), e da Cinta Mekar, una cooperative rurale locale, con il sostegno del Ministero dell’Energia e delle Risorse Minerarie, l’impianto genera elettricità venduta ad un prezzo conveniente alla National Electricity Corporation (PLN) gestita dallo Stato. Ogni mese l’impianto genera circa 54,000 kWh di elettricità, con un introito lordo mensile di circa 31 milioni di rupie indonesiane (3.300 dollari). I guadagni sono divisi equamente tra la comunità e il settore privato. (…)

http://www.unescap.org/unis/press/2005/apr/g06.asp

 

 

Ambiente e natura

(top)

 

Il Giudice ordina misure di protezione per la salute pubblica in La Oroya, Perù  

Una fonderia di proprietà americana ha avvelenato quasi tutti  

Lima, 14 aprile - Un tribunale civile di Lima ha ordinato al Ministero peruviano della Salute e al Di rettorato generale per la salute ambientale di intraprendere delle azioni  per alleviare una crisi della salute pubblica in L'Oroya, una città dove la compagnia Doe Run del Missouri utilizza una fonderia  per metalli diversi.  

La Oroya è una città di 30.000 abitanti stabilitisi nelle zone alte delle Ande peruviane. La fonderia utilizzata dalla Doe Run emette una grande quantità di metalli pesanti e tossici e biossido di zolfo nei dintorni della città. La contaminazione è così severa che un recente studio effettuato dalla compagnia e dalle autorità sanitarie hanno mostrato che il 99.9 percento dei bambini nel quartiere più vicino alla fonderia hanno livelli di piombo nel sangue che eccedono i livelli accettabili. Questo studio non ha esaminato i livelli di piombo nel sangue di bambini di età maggiore a sei anni, né ha valutato quello dei residenti degli altri quartieri della città, tutti altamente contaminati. 

La decisione della Corte risolve una denuncia presentata dalla Società peruviana per la Legge Ambientale (SPDA). La decisione, emessa dopo più di due anni, dichiara che le autorità di governo hanno fallito nel conformarsi alla Legge nazionale sulla Salute generale, agli Standard nazionali sulla qualità ambientale e dell’aria, e ad un decreto supremo  che riguarda  gli Stati che si dichiarano in stato di  emergenza in caso di contaminazione. (…) 

http://www.earthjustice.org/news/display.html?ID=985

 

L’UNEP proclama sette nuovi “Campioni per la Terra”

Un nuovo premio per l’ambiente attribuito ad eminenti personalità innovative

Nairobi, 12 Aprile – Il Programma per l’ambiente delle NU (UNEP) ha nominato Campioni della Terra  sette nuovi leader in materia di ambiente, per  la loro capacità di “ fornire al mondo un esempio da imitare “.

I riconoscimenti, a rilevanti personalità di ogni regione del mondo, verranno consegnati Giovedì 19 Aprile presso la Sede delle NU a New York. I premiati sono:

    Il Re ed il popolo del Bhutan,

    Lo Sceicco Zaved Bin Sultan Al-Nahyan, degli Emirati Arabi (premio postumo).

    Il Presidente Thabo Mbeki, ed il popolo del Sud Africa,

    Sua Santità Ecumenica il Patriarca Bartholomiew.

    Julia Carabias Lillo, ex Ministro per l’Ambiente del Messico.

    Sheila Watt-Cloutier, Canada, Presidente della Conferenza Circumpolare degli Inuit.

    Zhou Qiang e la Federazione Giovanile Cinese

http://www.unep.org/

 

Salvare le noci di cocco nel Sudest asiatico e nelle isole del Pacifico

Il controllo biologico degli infestanti arruola nemici naturali per combattere lo scarafaggio del cocco

Bangkok, 12 aprile –  Secondo un comunicato emesso oggi dall’ Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO), una minuscola vespa parassita può aiutare a salvare l’ industria del cocco di molti paesi dell’area asiatica e pacifica da un infestante distruttivo che si nutre delle foglie di palma da cocco.

Pesanti attacchi dello scarafaggio del cocco (Brontispa longissima Gestro) possono distruggere le foglie di palma e ridurre considerevolmente i raccolti di cocco; se la pianta è giovane o non gode di buone condizioni per crescere, può anche morire.  Lo scarafaggio ha invaso le piantagioni di cocco di Maldive, Nauru, Thailandia, Vietnam, Repubblica Popolare Democratica del Laos e Cina, causando pesanti perdite alle industrie locali del cocco. In risposta la FAO ha lanciato progetti di controllo biologici in tutti i paesi colpiti volti a raggiungere un controllo a lungo termine sull’insetto infestante con l’aiuto di uno dei suoi nemici naturali. (…)

A pochi mesi dalla sua introduzione nel sud del Vietnam nell’agosto 2003, il parassita ha portato a riduzioni significative nella densità degli scarafaggi e nei danni alle palme da cocco, e le piante hanno mostrato chiari segni di recupero, tornando ai livelli di produzione precedenti alla loro infestazione. (…)

http://www.fao.org/newsroom/en/news/2005/100736/index.html

 

Influenza aviaria: la Corea del Nord chiede assistenza

FAO e OIE si dichiarano pronte a fornire aiuto

Parigi, 8 Aprile – Fonti della FAO e dell’OIE (Organizzazione Mondiale per la Salute Animale) hanno reso pubblico un appello formale della Repubblica Popolare Democratica della Corea alla comunità internazionale perché intervenga nella lotta contro l’Influenza Aviaria (AI). L’appello ufficiale nordcoreano è stato reso pubblico in occasione della conferenza internazionale su quest’influenza, organizzata da FAO/OIE in collaborazione con l’organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), conclusasi oggi a Parigi, nel corso della quale circa 300 veterinari e scienziati qualificati hanno fatto il punto sulle risultanze scientifiche oggi a disposizione, sui diversi aspetti delle strategie di controllo e di sorveglianza della malattia. (…)

OIE e FAO hanno anche annunciato la costituzione dell’OFFLU, nuovo network mondiale sulla influenza aviaria, destinata ad incrementare la collaborazione tra i laboratori di riferimento, che si occupano dell’AI, coordinati da FAO e OIE, e la rete di laboratori della WHO, che lavorano sull’influenza umana.

http://www.fao.org/newsroom/en/news/2005/101678/index.html

 

 

Cultura e educazione

(top)

 

La Norvegia fornisce aiuti per l’istruzione in Madagascar

Antananarivo, Madagascar, 15 aprile – Ieri, ad una cerimonia di ratifica in presenza del ministro per l’educazione e l’UNICEF, il governo norvegese ha donato 6 milioni di dollari all’UNICEF per migliorare la qualità della scuola primaria in questo paese. Questi fondo, che saranno distribuiti nel corso di tre anni (2 milioni all’anno dal 2005 al 2007) assicureranno ai 3,3 milioni di bambini che attualmente frequentano la scuola primaria (e a quelli che inizieranno a frequentarla nei prossimi anni) un’educazione migliore. (…)

Quest’anno l’UNICEF utilizzerà i fondi norvegesi per formare 25.000 insegnanti con i migliori metodi d’insegnamento, per dare i libri agli 1,5 milioni di alunni di prima e seconda classe e per assicurare che tutti i 111 distretti scolastici siano in grado di monitorare e valutare la situazione dal punto di vista dell’educazione nelle proprie aree per creare un insegnamento basato sulla competenza.

L’educazione è una priorità chiave sia per l’UNICEF che per il governo del Madagascar. Mentre la percentuale di iscrizione alla scuola primaria è salita all’82% negli ultimi anni, solo 39 alunni su 100 finiscono le prime classi. Inoltre, il paese ha il maggiore tasso di ripetenti del mondo, con quasi il 30% degli studenti che ripetono una classe. L’UNICEF sta lavorando con il ministro dell’educazione e i suoi partner dal 2002 per mettere in pratica un sistema che migliorerà la qualità della scuola primaria. (…)

http://www.unicef.org/media/media_26030.html

 

Australia: NTEU comunica che l'impiego di indigeni nell'educazione superiore sta crescendo

15 Aprile - L'affiliata all'Education Internazional, l'Unione Nazionale Educazione Terziaria (NTEU) oggi ha annunciato che vi è stata una significativa crescita del personale Indigeno impiegato nell'Educazione Superiore tra il 2001 ed il 2004. Il dato fornito dal Dipartimento di Scienza e Formazione dell'Educazione (DEST) indica che c'è stato un incremento del 24% nel personale Indigeno tra il 2001 ed il 2004, mentre il numero di personale non-Indigeno è cresciuto dell'11% nello stesso periodo.

Il cambiamento più marcato è avvenuto tra il 2003 ed il 2004 quando è cresciuto di almeno il doppio rispetto alla crescita dell'anno precedente. Una ricerca dell'NTEU indica che nel 2001, solo lo 0,6% di tutto il personale nell'educazione superiore era costituito da Indigeni Australiani, ben sotto il parametro di equità del 2,2%. (…)

Il nuovo Consiglio Consultivo Nazionale per gli Indigeni nell'Educazione Superiore, durante la sua assemblea inaugurale tenutasi il 16 Marzo 2005, ha affermato che cercherà ulteriori sostegni all’obiettivo di accrescere il numero di personale Indigeno dell'Educazione Superiore. Il successo di queste iniziative ha suggerito l'NTEU a fare una proposta alla 'House of Representative Standing Committee on Aboriginal and Torres Strait Islander Affairs', rispetto ad una 'Indagine sull'impiego di Indigeni', al più tardi il mese prossimo.

In aggiunta, al forum Annuale di NTEU  tra Membri Indigeni, che si terrà tra il 23 e il 24 Aprile 2005, verrà chiesto a questi di valutare ulteriori iniziative per sostenere le attuali condizioni del personale Indigeno e per accrescerne  ulteriormente il numero complessivo . (…)

http://www.ei-ie.org/en/news/20050415d.htm

 

Ramo spaziale dell’Accademia Cinese delle Scienze aderisce a Conservazione Patrimonio dell’Umanità UNESCO

14 aprile – La Cina ha firmato un accordo per prendere parte con l’ UNESCO all’Iniziativa Aperta sull’Uso della Tecnologia Spaziale a Sostegno della Convenzione sul Patrimonio dell’Umanità. La firma, apposta da Guo Huadong, Segretario Generale Delegato dell’Accademia Cinese delle Scienze e Direttore del suo Laboratorio Associato di Archeologia per la rilevazione remota, e da Marcio Barbosa, Direttore Generale Delegato UNESCO, ha avuto luogo nel quartier generale dell’organizzazione lo scorso 13 aprile. (…)

Grazie all’accordo, la Cina condividerà la sua vasta esperienza e know-how nel quadro dell’Iniziativa Aperta, che UNESCO e Agenzia Spaziale Europea (ESA) hanno lanciato nell’ottobre 2001. L’iniziativa mira a fornire immagini satellitari ed esperienza nella conservazione ai paesi in via di sviluppo sostenuta dallo spazio, aiutandoli a monitorare i siti naturali e culturali patrimonio dell’umanità e preoccupandosi anche dello sviluppo delle capacità dei paesi in questa area.

Da quando la Cina ha lanciato il primo volo nello spazio con uomini a bordo nell’ottobre 2003, ha dimostrato un’esperienza considerevole nell’esplorazione scientifica dello spazio. La tecnologia satellitare è preziosa nell’osservazione della Terra e nel monitoraggio dei suoi cambiamenti, compresi quelli causati dall’attività umana.   (…)

http://portal.unesco.org/

 

Addestramento degli Insegnanti per affrontare l’HIV/AIDS 

Programmi di vaste proporzioni su scala nazionale in piena attività

13 aprile – Una valutazione indipendente del Programma di addestramento degli Insegnanti sulla prevenzione dell’HIV/AIDS conferma il ben fondato e significativo impatto del programma condotto dall’Education International (EI) in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Education Development Center (EDC).  Lanciato nel 2001, il programma EI/OMS/EDC ha addestrato 134.445 insegnanti di oltre 22.000 scuole in 17 paesi fortemente coinvolti dalla pandemia. Il programma è concepito per addestrare gli insegnanti a usare insegnamento interattivo e metodi di apprendimento e fornisce loro le capacità di: 1) proteggere se stessi, 2) patrocinare la prevenzione dell’HIV nelle loro scuole, e 3) insegnare agli studenti ad evitare l’infezione HIV.

L’analisi valutativa intrapresa alla fine del 2004 dal dottor Eric Pevzner, dell’Università del North  Carolina, (USA) e commissionata dai Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, è stata basata sui dati raccolti da tre dei 17 paesi interessati al programma, segnatamente Sud Africa, Rwanda e Senegal. Inoltre, il rapporto comprende conclusioni di numerosi gruppi di consultazione e focalizzazione con insegnanti di organizzazioni membri EI in Zambia, Malawi e Botswana (…)

Il rapporto mette anche in risalto che il successo del programma risiede nella forte partnership sviluppata tra associazioni degli insegnanti, ministri dell’istruzione e della salute e le relative organizzazioni delle comunità e ONG coinvolte nella prevenzione del’HIV/AIDS.

In conclusione, il Programma di Addestramento degli Insegnanti EI/OMS/EI sulla Prevenzione è considerato come un lodevole esempio che dovrebbe essere esteso a molti altri paesi.

http://www.ei-ie.org/en/news/20050413.htm

 

WFP lancia“FoodForce”- Il primo video game umanitario

WFP lancia un video game per bambini un po’ diverso – insegnare ai bambini come inviare rapidamente del cibo in una zona di crisi umanitaria.

Bologna, 12 Aprile 2005 – Tre mesi dopo che le Nazioni Unite hanno lanciato la più grande operazione di emergenza in risposta al disastro dello tsunami, il WFP ha creato un video game  per insegnare ai bambini la sfida logistica che consiste nel consegnare aiuti alimentari in una zona di grave crisi umanitaria. Ambientato in un’isola immaginaria di nome  Sheylan , colpita dalla siccità e dalla guerra, Food Force invita  i bambini a completare sei missioni virtuali che riflettono gli ostacoli della vita reale  di fronte ai quali si trova il WFP nelle sue risposte di emergenza sia allo tsunami sia ad altre crisi di carestia nel mondo. Quando decine di migliaia di abitanti di  Sheylan’s sono sfollati ed hanno urgente bisogno di auto alimentare, i giocatori  devono pilotare degli elicotteri in missioni di ricognizione, paracadutare biscotti altamente energetici ai campi di persone internamente spostate (IDP), negoziare coi ribelli armati per far transitare un convoglio alimentare, e usare gli aiuti per contribuire a ricostruire i villaggi.(...) Il WFP ha anche lanciato un sito web speciale www.food-force.com in modo che i bambini del mondo intero possano gareggiare on line per il punteggio migliore.(...)

Il sito della Food Force include anche ulteriori informazioni sul WFP ed ha una sezione speciale per gli insegnanti, con dei programmi di studio scaricabili sulla fame: cosa è,  perché esiste e come sconfiggerla. La sezione “come aiutare” fornisce delle idee per raccogliere fondi e per far partecipare la scuola. (...)

http://www.wfp.org/index.asp?section=2

 

L’impegno locale del Rotary International a favore dei giovani 

Un seminario residenziale finalizzato alla valorizzazione della coscienza e dell’assunzione di responsabilità sociali.

Dal 13 al 17 aprile si è tenuto il seminario Rotary Youth Leadership Awards (RYLA Junior) per giovani tra i 14 e i 18 anni. Organizzato dai Rotary Club di Villafranca di Verona, Legnago, Verona e Mantova Castelli dei distretti 2050 e 2060, con la collaborazione dell’Interact di Mantova, Il RYLA è giunto quest’anno alla sua settima edizione e vi hanno partecipato studenti, selezionati dai rispettivi dirigenti scolastici, provenienti da diversi istituti delle province di Verona e Mantova.

“Obiettivo preminente del corso”, afferma Fabiano Marra (presidente della Commisione per l’Azione in favore delle nuove generazioni del Rotary Club di Villafranca di Verona), “è accrescere in questi giovani il senso di responsabilità ed avviarli a comprendere appieno quei valori che sarebbe auspicabile caratterizzassero il nostro vivere civile. La nostra iniziativa si pone in evidenza per il suo carattere formativo e non informativo e quindi lo scopo del corso non è tanto il conseguimento di nozioni o conoscenze, bensì fare esperienza e acquisire capacità e competenze, riassumibili nei seguenti punti fondamentali: saggezza, giustizia, fortezza, sobrietà.”

Nella giornata conclusiva, la visita alla comunità Exodus di Cavriana, realtà del solidarismo sociale fondata da don Mazzi, durante la quale sono state spiegate le sue finalità.

Il costo di partecipazione di ogni singolo ragazzo è stato sostenuto dal Club Rotary  che lo ha sponsorizzato. Per comunicazioni e chiarimenti: Fabiano Marra, Verona, tel. 360 880304.

 

Olimpiadi delle Arti: COMENIUS nuovo partner europeo dell’ICAF per la terza edizione!

5 aprile  – COMENIUS, parte del programma europeo SOCRATES, è un progetto di cooperazione europea a cui fa capo un’ampia gamma di attività inerenti all’istruzione scolastica. In qualità di partner dell’ICAF, COMENIUS si farà promotore in 32 Paesi europei della terza edizione delle Olimpiadi delle Arti e gestirà i finanziamenti da destinare ai piccoli finalisti europei che si recheranno a Monaco nel giugno del 2006 per il Festival Europeo dei Bambini.

Gli obiettivi generali di COMENIUS consistono nel migliorare la qualità e rafforzare la dimensione europea dell’istruzione scolastica, favorendo la cooperazione transnazionale fra gli istituti, sostenendo un migliore sviluppo professionale del personale direttamente coinvolto nel settore dell’istruzione e promuovendo l’apprendimento delle lingue e la sensibilizzazione interculturale.

COMENIUS si occupa della prima fase dell’istruzione, dalla scuola materna ed elementare alla scuola secondaria e si rivolge a tutti coloro che fanno parte della comunità scolastica in senso lato. (…)

La Fondazione Internazionale per l’Arte Infantile (ICAF) è un’organizzazione no-profit dedita alla preparazione dei bambini per un futuro creativo e cooperativo così che possano condurci in un mondo migliore e più sicuro. Il quartier generale dell’ICAF si trova a Washington DC, mentre la sua sede europea è a Monaco.

http://www.icaf.org/news/newsfiles/200504050001.html

 

Scritture migranti: le vie dell’identità: 8 maggio, Masal Pas Bagdadi. Moni Ovada chiuderà il ciclo di incontri a Roma con scrittori del mondo che hanno scelto di esprimersi in italiano.

Roma, 27 aprile – Prosegue il ciclo di otto incontri domenicali molto significativi organizzati dal Centro Dionysia per le arti e le culture, il Comune di Roma - politiche della multietnicità, e l’Università di Roma “La Sapienza”.

Nel prossimo incontro dell’ 8 maggio alle 21.00, condotto dalla delegata del Sindaco alle politiche della multietnicità Franca Coen, la scrittrice e psicoterapeuta Masal Pas Bagdadi presenterà il suo libro  ‘A piedi scalzi nel kibbutz’.  (Masal Pas Bagdadi, tel./fax 06-42012941; cell. 338-2606406).

Le date degli ultimi tre incontri sono: 15 maggio, Giorgio Pressburger (Ungheria); 22 maggio, Victor Magiar (Libia); 29 maggio, Moni Ovada (Bulgaria).

www.centrodionysia.org   info@centrodionysia.org

 

Il premio Maximo T. Kalaw Jr. per la Carta della Terra – 7-9novembre 2005

L’Earth Charter Initiative è lieta d’annunciare un nuovo premio della Carta della Terra, che sarà consegnato per la prima volta durante l’Earth Charter+5, la celebrazione dei primi cinque anni d’attività dal lancio ufficiale della Carta della Terra. Questa premiazione è dedicata alla memoria di Juni Kalw, l’ex-direttore esecutivo dell’Earth Council, per riconoscere la sua visione e retaggio nel promuovere e mobilitare la diffusa partecipazione di persone e organizzazioni alla creazione di un mondo più pacifico e sostenibile.

Saranno valutati i progetti eseguiti tra il 2000 e il 2005. Le iscrizioni possono essere fatte da singoli od organizzazioni, e i progetti possono essere locali, regionali o internazionali. Le iscrizioni devono essere accompagnate da una certificazione del lavoro svolto sulla base dell’Earth Charter e del raggiungimento di uno dei seguenti scopi dell’Earth Charter Iniziative:

http://www.earthcharter.org/news/index.cfm?id_activity=636&actual=2005

 

 

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LO STATO DEL MONDO 2005
di Mikhail Gorbaciov

Presidente fondatore di Green Cross International

(top)

Questo è il testo che il Presidente fondatore di Green Cross International ha scritto per l'introduzione del rapporto State of the World 2005, pubblicato dal World Watch Institute.


Cinque anni fa, i 191 Stati membri delle Nazioni Unite si impegnarono tutti a raggiungere entro il 2015 gli otto Obiettivi di Sviluppo per il nuovo Millennio, tra cui eliminare estrema povertà e fame e garantire la sostenibilità ambientale. Queste sfide fondamentali sono state riconfermate dai funzionari dei progetti sanitari di ogni parte del mondo nell'ottobre 2004, decimo anniversario di quella pietra miliare che fu la Conferenza Internazionale del Cairo su Popolazione e Sviluppo.


Le conclusioni generali dell'incontro del 2004 sono state che, sebbene in molte aree si stiano com-piendo progressi notevoli (ancorché discontinui), l'ottimismo vada mitigato dalla consapevolezza che, a livello mondiale, per quanto attiene a sviluppo socio economico, sicurezza e sostenibilità i passi avanti non rispecchiano la realtà oggettiva di molte regioni del pianeta. La povertà continua a minare alla base il progresso in vaste aree e malattie come HIV/AIDS sono in crescita, costituendo in numerosi paesi bombe a tempo per la salute della popolazione. Negli ultimi cinque anni, malattie prevenibili legate a qualità e disponibilità dell'acqua hanno ucciso circa 20 milioni di bambini e centinaia di milioni di persone continuano a vivere quotidianamente nella miseria e nella sordidezza derivanti dalla mancanza d'acqua potabile e di misure sanitarie appropriate.


Dobbiamo riconoscere queste colpevoli disparità e iniziare a occuparcene seriamente. Sono molto felice che il premio Nobel per la Pace nel 2004 sia stato assegnato a Wangari Maathai, una donna che ci ispira tutti con i suoi sforzi personali, la sua leadership e il suo lavoro pratico nelle comunità in Kenya e nel resto dell'Africa, dimostrandoci che quando le persone hanno il coraggio di fare la differenza, dedicandosi alle sfide della sicurezza ambientale e dello sviluppo sostenibile, si può raggiungere un vero progresso.


L'umanità ha l'opportunità di rendere il ventunesimo secolo un'epoca di pace e sicurezza. Eppure le molte possibilità che la fine della guerra fredda ci aveva dischiuse sembrano già essere state parzialmente sprecate. Dov'è finito quel "dividendo di pace" per il quale abbiamo lavorato tanto? Perché nel mondo attuale conflitti regionali e terrorismo sono diventati predominanti? E perché non abbiamo fatto progressi negli Obiettivi di Sviluppo per il nuovo Millennio? Le tremende tragedie dell'11 settembre 2001, gli attacchi terroristici del 2004 a Beslan, in Ossezia e molti altri episodi di terrorismo degli ultimi dieci anni - in Giappone, Indonesia, Medio Oriente, Europa e in altre parti del mondo - hanno dimostrato la nostra inadeguatezza di fronte alle nuove minacce: ma essere preparati significa pensare in termini più olistici, superando quelli tradizionali della guerra fredda.


Sono convinto che oggi il mondo si trovi di fronte a tre sfide interconnesse: quella della sicurezza (che comprende i rischi associati alle armi di distruzione di massa e al terrorismo), quella della povertà e del sottosviluppo e quella della sostenibilità ambientale. La prima dev'essere affrontata innanzitutto mettendo sotto controllo e distruggendo l'arsenale mondiale delle armi di distruzione di massa. Sia la Russia sia gli Stati Uniti hanno compiuto molti passi positivi in questa direzione: ma, se vogliamo avere un pieno successo, dobbiamo accelerare l'impegno per la non proliferazione e la smilitarizzazione, stabilendo programmi su scala mondiale per la riduzione dei rischi.


Le nazioni industrializzate devono devolvere maggiori risorse alle nazioni e regioni più povere del mondo. I progetti ufficiali di sviluppo attuati dalle nazioni più industrializzate rappresentano ancora solo una minima percentuale del loro prodotto interno lordo e non rispondono affatto agli obiettivi stabiliti oltre dieci anni fa dall'Earth Summit di Rio. La disparità tra ricchi e poveri nel nostro pianeta è in continua crescita; non possiamo più permetterci di continuare a compiere l'errore grossolano di investire risorse (per quanto limitate) nel consumismo e nella guerra. Se lo faremo, possiamo aspettarci solo sfide più difficili e minacce più pesanti.


Per quanto riguarda l'ambiente, dobbiamo riconoscere che le risorse del pianeta sono limitate. Distruggere tali risorse vuol dire perderle in un futuro immediato, con conseguenze potenzialmente spaventose per il mondo intero, senza eccezioni. Nei paesi più poveri, per esempio, la distruzione delle foreste è costante. Persino in Kenya, dove Wangari Maathai ha contribuito a piantare oltre 30 milioni di alberi, il patrimonio forestale è in calo. La crisi idrica mondiale è un'altra minaccia - forse la maggiore - che il genere umano ha di fronte. Nel mondo quattro persone su dieci vivono in bacini fluviali condivisi da due o più nazioni, che dovrebbero perciò condividere tali preziose risorse idriche: purtroppo, però, la mancanza di cooperazione riduce la qualità della vita, genera problemi ambientali devastanti e arriva a innescare violenti conflitti. Ma la cosa più importante di tutte, su cui dobbiamo aprire gli occhi, sono i pericoli derivanti dal mutamento climatico: bisogna investire risorse più ampie nella ricerca, fondamentale, di energie alternative.

È per queste ragioni che dodici anni fa ho fondato Green Cross International; è per queste ragioni che continuo a impegnarmi per un cambiamento radicale del modo in cui trattiamo il pianeta Terra, per un nuovo significato del concetto di interdipendenza globale e per la condivisione delle responsabilità nel rapporto tra genere umano e natura; ed è ancora per queste ragioni che ho contribuito a redigere l'Earth Charter, codice di principi etici attualmente sottoscritto da oltre 8.000 organizzazioni che rappresentano più di 100 milioni di persone in tutto il mondo. Infine, sempre per queste ragioni, il Presidente dell'Earth Council Maurice Strong e io abbiamo dato il via agli Earth Dialogues, serie di assemblee pubbliche su etica e sviluppo sostenibile.

Serve una glasnost mondiale - apertura, trasparenza e dialogo pubblico - grazie alla quale nazioni, governi e cittadini possano, oggi, costruire consenso su queste alternative; ma servono anche politiche di "impegno preventivo", solidarietà individuale e internazionale e azioni che rispondano, in modo sostenibile e nonviolento, alle sfide poste da povertà, malattie, degrado ambientale e conflitti.

Siamo ospiti della natura, non suoi padroni: perciò dobbiamo elaborare un nuovo paradigma per lo sviluppo e per la risoluzione dei conflitti, basato su costi e benefici che riguardino tutti e i cui limiti siano dati dalla natura e non dalla tecnologia e dal consumismo. Sono felice che il Worldwatch Institute, nel suo Rapporto annuale su stato del pianeta e sostenibilità, continui ad affrontare queste sfide e questi temi così importanti. Esorto tutti i lettori a prendere in seria considerazione l'ipotesi di impegnarsi personalmente e attivamente una volta chiuso questo libro. Solo con la partecipazione attiva e convinta della società civile potremo costruire un mondo di pace, sostenibile e giusto, nel ventunesimo secolo e più in là.



Fonte: Newsletter di Green Cross Italia (per richiedere il notiziario:greencross@greencrossitalia.it).

Il rapporto State of the World è edito da Edizioni Ambiente: http://www.edizioniambiente.it

 

 

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Prossimo numero: 20 maggio.

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E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, ente morale con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999 e associata al Department of Public Information delle Nazioni Unite.

L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione. 

L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscali.it

 


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