Good News Agency – anno V, n° 3

 

 

Settimanale - anno V, numero 3 – 5 marzo 2004

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti. Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni a sua cura; è distribuita per via telematica ad oltre 2.400 media in 48 paesi e ad oltre 2.500 ONG e associazioni di volontariato.

E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU. L’Associazione è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale “attore del movimento globale per una cultura di pace” ed è stata inclusa nelle organizzazioni internazionali del sito http://www3.unesco.org/iycp/

 

Sommario

Legislazione internazionaleDiritti umaniEconomia e sviluppo

SolidarietàPace e sicurezzaSaluteEnergia e sicurezza

Ambiente e naturaCultura e educazione

Editoriale - 8 marzo, Giornata internazionale della donna: Essere donna, oggi

 

  

Legislazione internazionale

(top)

 

Entra da oggi in vigore la Convenzione di Rotterdam

Una prima linea di difesa contro sostanze chimiche e pesticidi pericolosi

Roma/Ginevra, 24 febbraio -- È da oggi legge vincolante per i paesi che la sottoscrivono la Convenzione di Rotterdam sulla procedure di Previo Consenso Informato (PIC) per alcuni prodotti chimici e pesticidi rischiosi nel commercio internazionale. (…) Sostenuta congiuntamente dalla FAO e dall'UNEP, la Convenzione di Rotterdam mette in grado i paesi di decidere con cognizione di causa quali sostanze chimiche potenzialmente rischiose importare e quali escludere. Nel caso in cui il commercio è consentito, un utilizzo sicuro delle sostanze è facilitato dall'obbligo imposto dalla Convenzione di apportare l'etichettatura e fornire tutte le informazioni sui possibili rischi per la salute e l'ambiente. (…)

La Convenzione copre inizialmente 27 prodotti chimici, ma altri 15 tra sostanze chimiche e pesticidi individuati nel corso delle procedure PIC, saranno inclusi in occasione della prima riunione della Conferenza delle Parti.  Tra questi una serie di pesticidi altamente tossici presenti nel commercio internazionale come il monocrotophos e il parathion, e 5 altre forme di amianto, tra cui l'amianto chrysotile, che rappresenta il 90 per cento dell'amianto usato e commerciato attualmente. (…) 

www.pic.int 

 

La Valletta, Malta - Incontro Consiglio Presidenti Assemblea Generale per discutere su contributi a riforma ONU e rivitalizzazione Assemblea

19 febbraio – Il Consiglio dei Presidenti dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha tenuto una riunione straordinaria a La Valletta, Malta nei giorni 4 – 5 febbraio 2004. (…) Il Consiglio ha discusso sul ruolo presente e futuro dell’ONU, sulla rivitalizzazione dell’Assemblea Generale, sulla promozione degli obiettivi della Dichiarazione del Millennio e, in particolare, su come il Consiglio possa sostenere e promuovere gli ideali dell’organizzazione e contribuire alla sua riforma.(…)

Il Presidente dell’ottantacinquesima sessione dell’Assemblea Generale, Julian R. Hunte, ha delineato al Consiglio il lavoro sinora svolto dalla sessione, compreso l’eccellente risultato ottenuto dal Dialogo di alto livello sul finanziamento allo sviluppo ed altri importanti aspetti del lavoro della sessione stessa.

Hunte ha inoltre tracciato le disposizioni chiave contenute nella risoluzione 58/126 intitolata “Rivitalizzazione del lavoro dell’Assemblea Generale” adottata dall’Assemblea Generale il 19 dicembre 2003. Il Consiglio ha offerto pieno sostegno alla realizzazione completa di tale risoluzione, che segue precedenti iniziative di rinnovamento e che potenzierebbe l’autorità  e il ruolo dell’Assemblea Generale, ai cui metodi di lavoro apporterebbe miglioramenti significativi. (…)

http://www.un.org/News/Press/docs/2004/ga10229.doc.htm

 

Convenzione di Stoccolma su inquinanti organici persistenti entrerà in vigore il 17 maggio 2004

Ginevra/Nairobi, 18 febbraio – Il Programma per l’Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP) ha oggi annunciato che la Convenzione di Stoccolma sui prodotti inquinanti organici persistenti (POP), stipulata nel 2001, sarà legalmente vincolante a partire dal 17 maggio 2004. Il conto alla rovescia all’entrata in vigore del trattato è partito lo scorso 17 febbraio quando la Francia è diventata il cinquantesimo paese a ratificare l’accordo. (…) Alla prima sessione della Conferenza dei Partiti della Convenzione (COP 1), che si terrà a Punta del Este all’inizio del 2005, i governi si adopereranno per  passeranno rapidamente all’azione.

Una delle priorità del meeting sarà l’assistenza ai paesi nella lotta alla malaria sostituendo DDT con soluzioni alternative maggiormente sicure ed efficaci.  La COP creerà anche un Comitato per la valutazione di altri prodotti chimici e pesticidi che potrebbero unirsi ai 12 POP presenti nell’elenco stilato inizialmente (…). Un ulteriore obiettivo prioritario per la COP sarà quello di definire linee guida per la promozione delle “migliori pratiche ambientali” e delle “migliori tecniche disponibili” che possono ridurre o eliminare le quantità di diossina e furans (forse i più tossici tra i POPs) rilasciate da una vasta gamma di fonti industriali e di altro tipo. (…)

http://www.un.org/News/Press/docs/2004/unep204.doc.htm

 

 

Diritti umani

(top)

 

Domande d'asilo: netta diminuzione nel 2003

24 febbraio - In base al rapporto presentato oggi dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), nel 2003 nei 36 paesi industrializzati presi in esame sono state inoltrate complessivamente 463mila domande d'asilo, per una diminuzione del 20% rispetto all'anno precedente. Si tratta della cifra più bassa registrata dal 1997 e della terza più bassa dal 1988.
Le domande d'asilo presentate nel 2003 nei paesi dell'Unione Europea sono state 288mila, il 22% in meno rispetto all'anno precedente. Anche in questo caso, si tratta della cifra più bassa dal 1997, ben al di sotto del record del 1992 - durante la guerra nei Balcani - quando furono inoltrate 669mila richieste. Non sono disponibili le cifre relative alle domande presentate nel 2003 in Italia, che quindi non è compresa nelle statistiche.

"Accolgo con favore queste notizie" ha dichiarato l'Alto Commissario per i Rifugiati Ruud Lubbers. "Il numero di domande presentate dai gruppi nazionali di richiedenti asilo tradizionalmente più numerosi - come gli afghani, gli iracheni e i serbo-montenegrini - ha registrato una diminuzione, a testimonianza degli importanti positivi sviluppi nei paesi e regioni d'origine. Tuttavia non possiamo fermarci qui. Il miglioramento in alcuni paesi è ancora fragile ed è necessario continuare ad investire in assistenza e risorse nelle regioni di origine di richiedenti asilo e rifugiati per fare in modo che non si verifichi un'inversione di tendenza". (…)

Il rapporto statistico "Asylum Levels and Trends: Europe and non-European Industrialized Countries, 2003" è disponibile sul sito www.unhcr.ch

 

Burundi: nuovi ritorni a casa dei rifugiati in Tanzania

Ginevra, 20 febbraio - Dall'inizio del 2004, oltre 12mila rifugiati burundesi sono finora rimpatriati dai campi della Tanzania. Il ritmo dei ritorni si sta oltretutto intensificando grazie ad un nuovo percorso di attraversamento della frontiera che consente l'accesso ad aree del paese precedentemente inaccessibili. (…)

Oltre 320mila rifugiati burundesi vivono tuttora nei campi della Tanzania. L'UNHCR ha iniziato ad agevolare i rimpatri nel 2002, ma fino a quell'anno aveva circoscritto, per motivi di sicurezza, i convogli organizzati alle province del Burundi settentrionale e centrale. A partire dal 2004, facendo seguito all'accordo sul ‘cessate il fuoco' e sulla cogestione dei poteri da parte del governo e del principale gruppo di ribelli, l'FDD, le migliori condizioni di sicurezza hanno aperto nuove prospettive per i rimpatri dei rifugiati e per una massiccia presenza dell'UNHCR in nuove aree del paese. Complessivamente, dal 2001 al 2003, circa 148mila rifugiati burundesi hanno fatto ritorno a casa, 70mila dei quali con l'assistenza dell'UNHCR.

www.unhcr.it 

 

Brasile: nuovo comitato sulle leggi umanitarie

18 febbraio – Il Brasile è l’ultimo Paese latino americano in ordine di tempo ad avere creato un comitato responsabile per la diffusione e l’attuazione delle norme umanitarie. Il comitato è stato inaugurato il 12 febbraio al Itamaraty Palace, sede del Ministero per gli Affari Esteri a Brasilia, durante una cerimonia presieduta dal ministro Celso Amorim. L’evento ha visto la presenza di tutti i membri del comitato, i quali rappresentano i ministeri degli Esteri, della Giustizia, della Difesa, della Sanità,  Cultura e Istruzione, il Gabinetto presidenziale nonché il Segretariato speciale per i diritti umani ed il Congresso nazionale. La Croce Rossa Brasiliana ed il Comitato internazionale della Croce Rossa, che ha spinto fortemente per la creazione del comitato, avranno lo status di osservatori permanenti. (…)

http://www.icrc.org/

 

USA, 8-13 marzo: Riunione internazionale delle donne

“Pane e rose” o “Pane e pace”?

Era l'8 marzo 1908 quando 15.000 donne marciarono sulla città di New York reclamando una riduzione dell'orario di lavoro, un salario migliore, il diritto di voto e l'abolizione del lavoro minorile, e sintetizzarono queste richieste nello slogan "Pane e Rose": la sicurezza economica (il pane) unita ad una migliore qualità della vita (le rose). Dal 28 febbraio dell'anno successivo fino allo stesso mese del 1913, nell'ultima domenica di febbraio fu osservata la ricorrenza di quel lontano giorno, sebbene con vicende alterne.

Dopo alcuni anni, dalla parte opposta dell'oceano, dopo aver subito la perdita di due milioni di soldati, le donne russe decisero di scioperare per "pane e pace", scegliendo proprio l'ultima domenica del mese di febbraio. Era il 1917: secondo il calendario giuliano, allora in uso in Russia, la data era quella del 23 febbraio, corrispondente all'8 marzo del calendario Gregoriano, in uso nel resto del mondo! Quattro giorni dopo, lo Zar di Russia fu costretto ad abdicare ed il Governo provvisorio che si insediò concesse alle donne il diritto di voto.

A distanza di quasi un secolo, la Giornata Mondiale delle Donne è ormai divenuta un evento internazionale, adottata dal 1977 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite: la commemorazione dei diritti delle donne e delle battaglie da loro condotte per ottenerli.

Quest'anno, per il secondo anno consecutivo, l'organizzazione statunitense Women of Vision & Action (WOVA), ha organizzato una Riunione Internazionale delle Donne (Gather The Women), dando vita a meeting regionali in ogni angolo degli Stati Uniti ed in ben 67 paesi del mondo.

Questo evento è stato preceduto da una conferenza tenutasi a San Francisco nell'ottobre dello scorso anno: "Weaving A World That Works". Alla conferenza hanno preso parte le delegate di oltre venti organizzazioni non profit statunitensi (in rappresentanza di oltre 50.000 membri), nonché delegate provenienti dal Congo, dal Medio Oriente e dall'Australia.

Lo scorso anno "Gather The Women" ha visto la realizzazione di oltre 450 eventi in oltre 27 paesidiversi.

WOVA è una organizzazione senza scopo di lucro, il cui obiettivo è realizzare una rete di supporto e collegamento tra donne di tutto il mondo, che si riconoscono in una visione e in una azione basata su valori spirituali, quali ingredienti per dare vita ad un positivo cambiamento nel mondo. [F. G.] Fonte: Women of Vision & Action

 

 

Economia e sviluppo

(top)

 

Il Presidente del Brasile Lula lancia iniziative per la foresta di Caatinga e le sue  comunità

20 Febbraio – Il presidente Luiz Inácio Lula da Silva ha fatto un importante passo per conservare la foresta di Caatinga - dalle caratteristiche uniche, situata nel Brasile nord-orientale, regione con tendenza all’inaridimento - con il lancio di un’iniziativa del valore di 27 milioni di dollari all’inizio di questo mese. Il progetto migliorerà anche i mezzi di sussistenza nella regione, una delle zone più povere, con una popolazione di 18,5 milioni di  abitanti. (…)

La foresta è la casa di molti animali e di più di 20,000 specie di piante. Copre il 10 per cento dell’area del paese, ed il suo legno alimenta le acciaierie locali, le industrie del mattone e dei laterizi e quasi tre quarti delle fattorie rurali  piccole e medie. L’eccessivo taglio degli alberi sta causando l’erosione del suolo che degrada il territorio e riduce la qualità dell’acqua, diminuendo consistentemente la produttività economica e minacciando la vita degli animali e delle piante.

Il progetto, amministrato dall’ UNDP, svilupperà una struttura per guidare la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse della foresta per 160 comunità e per determinare il più appropriato utilizzo della terra nelle diverse aree; e opererà anche con le industrie e le comunità per migliorare i forni alimentati a legna, affinché funzionino più efficientemente e in modo più pulito. (…)

http://www.undp.org/dpa/index.html

 

Consiglio Economico e Sociale rivede sforzi per fermare povertà nei 50 paesi più poveri

Incontro di preparazione per il Segmento di alto livello del Consiglio 28 – 30 giugno

17 febbraio – Il Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) ha oggi riunito alti funzionari delle Nazioni Unite, nonché donatori e presidenti di istituzioni internazionali, per esaminare gli sforzi compiuti nel mondo per risollevare le 50 nazioni più povere –- e i loro 720 milioni di abitanti – dalla miseria e dalla instabilità.

Nel corso di un incontro preparatorio al suo segmento ad alto livello, che si riunirà dal 28 al 30 giugno, il Consiglio ha rivisto nella giornata odierna i progressi fatti, a partire dall’adozione di un piano d’azione avvenuta a Bruxelles nel 2001, nella mobilitazione delle risorse per lo sradicamento della povertà nei paesi meno sviluppati. Il Programma d’Azione di Bruxelles, una serie di impegni chiave per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, include sette impegni specifici sottoscritti dai paesi meno sviluppati e dai loro partner per lo sviluppo, compresa la mobilitazione di risorse finanziarie così come lo sviluppo politico, commerciale e sostenibile.

La finlandese Marjatta Rasi, prima donna a capo del Consiglio, ha sottolineato come arrestare l’ondata di povertà per i paesi meno sviluppati dipenda in ultima istanza da sforzi continui a livello nazionale, regionale e globale, basati sullo spirito di responsabilità reciproca e di partenariato globale ottenuto a Bruxelles. (…)

http://www.un.org/News/Press/docs/2004/ecosoc6102.doc.htm

 

Ente governativo per il Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza tiene il suo primo incontro a  Kuala Lumpur, 23 - 27 febbraio

Montreal, 15 febbraio (UNEP) -- Oltre 1.000 delegati in rappresentanza di governi ed importanti organizzazioni si riuniranno nella città malese di Kuala Lumpur, dal 23 al 27 febbraio 2004, in occasione del primo meeting della Conferenza delle Partii aderenti al Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza (COP-MOP 1).

Il Protocollo fu adottato nel gennaio 2000 come accordo aggiuntivo alla Convenzione sulla diversità biologica (CBD).  Suo obiettivo è la protezione della diversità biologica dai rischi potenziali derivanti da organismi viventi modificati (LMO), ovvero da quelli comunemente definiti organismi geneticamente modificati (OGM), prodotti dalla moderna biotecnologia.

L’incontro, di cinque giorni, toccherà diverse tematiche centrali per l’implementazione del Protocollo, tra cui: condivisione di informazioni e stanza di compensazione per la biosicurezza; preparazione di strutture; responsabilità e nuovo indirizzo; adempimenti; e ancora: trattamento, trasporto, imballaggio e identificazione di organismi viventi modificati. (…)

http://www.un.org/News/Press/docs/2004/unep203.doc.htm

 

L’UNCTAD pubblica nuove linee guida sulla contabilità ambientale delle multinazionali, adottate per prima dalla CIBA Specialty Chemicals

Ginevra, 13 febbraio (UNCTAD) – La Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD) annuncia oggi la pubblicazione delle nuove linee guida sugli indicatori di efficienza ecologica che legano la performance ambientale delle società alla loro performance finanziaria. Le linee guida sono state adottate dalla Ciba Specialty Chemicals, che sarà così la prima multinazionale a basare il proprio reporting ambientale sul modello dell’UNCTAD.

Il “Manuale per i creatori e gli utilizzatori degli indicatori di efficienza ecologica” è la prima pubblicazione sul sistema di contabilità ambientale per standardizzare la presentazione e la divulgazione della performance ambientale delle società e come questa si relazioni ai risultati finanziari. Viene descritto un metodo per fornire informazioni sistematiche e coerenti sulla performance ambientale nel tempo. Tali informazioni non possono essere valutate con il modello contabile convenzionale, ma sono richieste in modo sempre più crescente dagli azionisti, specialmente nell’era post-Enron. Le linee guida soddisfano questa necessità utilizzando indicatori di performance finanziari ed ambientali per misurare il progresso di una società nel rispettare la sostenibilità ambientale. (…)

http://www.un.org/News/Press/docs/2004/tad1973.doc.htm

 

L’UNEP sostiene l’approccio ad un consumo sostenibile

Il progetto finanziato dall’UE consente di trasferire le lezioni dall’Europa all’Asia

Bankok, 9 febbraio (UNEP) – È stato lanciato un nuovo progetto del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) per aiutare a rendere più ecologico il crescente consumismo della classe media asiatica. Con le ultime stime che indicano come il mercato azionario tailandese abbia più che raddoppiato il proprio valore nello scorso anno e con la Cina che ufficialmente progetta di quadruplicare la propria economia entro il 2020, l’UNEP afferma che ci sono ora più consumatori “dal reddito medio e alto” (quelli che guadagnano più di 7.000 dollari l’anno) in Asia e nel Pacifico che nell’Europa Occidentale e nel Nord America insieme.

E come se le strade delle metropoli della regione non fossero ancora sufficientemente trafficate, l’UNEP afferma che potrebbero circolare 200 milioni di nuovi veicoli sulle strade del pianeta, due volte il numero attuale degli Stati Uniti, se India, Indonesia e Cina raggiungessero le cifre medie globali di auto di proprietà.

Il progetto finanziato dall’Unione Europea, denominato Sustainable Consumption Asia o “SC.Asia”, ha lo scopo di trasferire la conoscenza e l’esperienza sui temi di consumo dai paesi europei a quelli asiatici. Secondo il capo progetto, il rappresentante dell’industria per l’UNEP di stanza a Bangkok  Niclas Svenningsen, l’Asia si troverà ad affrontare un disastro ecologico se i livelli di consumo raggiungeranno quelli attualmente presenti in Europa o Nord America. (…)

http://www.un.org/News/Press/docs/2004/UNEP200.doc.htm

 

Fame e povertà rurale di nuovo al centro dell'agenda politica

I direttori delle tre agenzie ONU incontrano il Presidente Chirac - Un modello a doppio binario: aiuti d'emergenza ed investimenti per uno sviluppo duraturo

Parigi/Roma, 1 marzo -- In un incontro avvenuto oggi con il Presidente francese Jacques Chirac, i direttori delle tre agenzie dell'ONU con sede a Roma, hanno accolto con grande favore il rinnovato interesse nei confronti del problema della fame e della povertà rurale, ed hanno ripetuto il proprio impegno ad intensificare l'appoggio ai paesi per dimezzare fame e povertà entro il 2015, uno degli obiettivi prioritari della Dichiarazione del Millennio firmata nel 2000.

L'incontro di oggi fa seguito alla Dichiarazione Congiunta dello scorso gennaio sottoscritta dal Presidente francese Jacques Chirac, dal brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, dal cileno Ricardo Lagos, e dal Segretario Generale dell'ONU Kofi Annan.  La Dichiarazione Congiunta ha proposto nuovi meccanismi finanziari per accelerare il cammino verso l'eliminazione di fame e povertà. (…)

Nel corso dell'incontro con il Presidente Chirac, i direttori delle tre agenzie hanno discusso di strategie concrete per rafforzare i tentativi che i paesi in via di sviluppo fanno per uscire dalla fame e dalla povertà.  Tra l'altro hanno affrontato questioni relative alla produzione agricola, alla gestione del territorio e delle risorse idriche, alle infrastrutture rurali, ai programmi che forniscono mezzi di sostentamento durevoli per le comunità, ai programmi nutrizionali e di alimentazione scolastica. (…)

Le tre agenzie si sono dichiarate disposte, con risorse aggiuntive, ad aumentare progressivamente le proprie attività a sostegno dei governi nazionali che dimostrino un impegno concreto nel ridurre fame e povertà nei loro paesi.

Il Governo francese da parte sua, ha salutato con favore l'opportunità di lavorare insieme con le tre agenzie dell'ONU con sede a Roma per mobilitare maggiori risorse e generare una maggiore sensibilizzazione nei confronti della lotta contro la fame e la povertà rurale.

media-office@fao.org  Christiane.Berthiaume@wfp.org  s.mcguire@ifad.org

 

 

Solidarietà

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I Pediatri al premio Rotary International per il Progetto Polio

Washington, D.C., 20 febbraio – L’Accademia Americana di Pediatria (AAP) presenterà domani il suo Premio di Eccellenza nel Sevizio Pubblico (EPSA) al Rotary Internazionale per il suo lavoro nell’eradicazione della poliomielite in tutto il mondo. Ogni anno l’AAP conferisce onorificenze ai funzionari nazionali e alle organizzazioni per servizi eccezionali a favore di bambini e adolescenti e la cura della loro salute.

“I Rotariani sono degli attivi sostenitori dei bambini. Essi hanno raccolto 500 milioni di dollari, e consegnato vaccino in tutto il mondo per impedire ai bambini di contrarre malattie che portano alla paralisi e che minacciano la vita” ha detto il Presidente dell’AAP dottor Carden Johnston, “I Rotariani, come i pediatri, sanno che la prevenzione è molto meglio che la cura.”

Il Rotary è un’organizzazione di 1,2 milioni di esponenti di punta nel campo degli affari e delle professioni in oltre 160 paesi che svolgono un servizio umanitario e contribuiscono a costruire buona volontà e pace nel mondo. La leadership del Rotary basata nelle comunità, il sostegno volontario e il finanziamento iniziale per il vaccino nel 1985 sono stati gli elementi catalizzatori per la risoluzione dell’Assemblea Mondiale della Salute nel 1988 di sradicare la poliomielite. L’Iniziativa Globale per l’Eradicazione della Poliomielite, in parte capeggiata dal Rotary, ha contribuito a ridurre i casi di polio da circa 350.000 nel 1988 a meno di 1.000 casi nel 2003. (…)    

http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/184.html

 

ONU HABITAT in aiuto delle vittime del terremoto in Iran

Bam, Iran, 19 febbraio – ONU ABITAT è stato invitato dall’Iran a fornire assistenza nella ricostruzione della storica Silk Road della città di Bam a seguito di un devastante terremoto, che ha avuto per conseguenza la perdita di oltre 43.000 vite e distrutto abitazioni, scuole, uffici e altre infrastrutture. (…)

 Con le frequenti scosse sismiche successive, la città è ricoperta di macerie e quelle famiglie le cui case non sono state completamente distrutte hanno timore a farvi ritorno, mentre altre restano troppo traumatizzate per iniziarne lo sgombro. Ma con il sostegno di almeno 75 ONG, agenzie internazionali e organizzazioni umanitarie dell’ONU, il governo è stato in grado di intraprendere con efficacia le operazioni di soccorso.

Il governo iraniano sta ora valutando di varare un programma di ricostruzione, che si intende portare a termine sulla base del progetto base revisionato della città. Una squadra di valutazione di due componenti di ONU ABITAT, che ha visitato Bam dal 5 al 14 febbraio, ha corretto il modo di affrontare efficientemente le esigenze di ricoveri per le famiglie colpite dal terremoto. (…)

http://www.unhabitat.org/iran.asp

 

Un unico programma di sviluppo per la comunità locale in Afghanistan

Kabul, 16 febbraio – Un nuovo Programma di solidarietà nazionale (NSP) finalizzato a rinforzare la rete di circa 30.000 istituzioni di comunità locali indipendenti è stato istituito dal governo con il supporto di ONU-HABITAT. Il programma, iniziato nel dicembre 2003 e avviato ad espandersi rapidamente nei mesi a venire, rappresenta un’importante pietra miliare negli sforzi di ricostruzione del governo afgano per aiutare a ricostituire la fiducia tra gli stessi cittadini e con il governo. Vero fiore all’occhiello, il NSP è il maggiore e più visibile dei programmi di sviluppo governativi e di capitale importanza per la sua strategia di ricostruire il paese dopo 23 anni di guerra.

Con più di un decennio di esperienza nelle città dell’Afghanistan, ONU-HABITAT è il maggiore di oltre 20 partner che operano nel programma, con la parte preponderante del finanziamento da parte della Banca Mondiale e il co-finanziamento di numerosi altri donatori. Un totale di 302.550 dollari di donazioni è stato approvato per progetti che vanno dalle scuole ai bagni pubblici, alla fornitura di acqua, strade, ponti, tessitura di tappeti e mini generatori idroelettrici.

Le comunità si sono loro stesse impegnate per oltre 30.000 dollari di sostegno in natura. Esse opereranno con il governo tramite rappresentanti eletti a ballottaggio segreto al loro Consiglio per lo Sviluppo Comunitario (CSC). Regolari consultazioni e il consenso tra i membri della comunità è un principio molto importante del programma. (…)

http://www.unhabitat.org/afghan_kabul.asp

 

 

Pace e sicurezza

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Il Centro arabo israeliano per la pace: una nuova iniziativa della rivista giovanile Crossing Borders 

18 Febbraio - Mentre i leader politici dibattono sul lento e tormentato percorso della pace secondo la road map in Medio Oriente, la gioventù ebrea ed araba della regione si è resa capace di esprimere il proprio pensiero, personale e politico, su ciò che significa crescere in tempo di conflitto. Il numero di gennaio/febbraio 2004 della rivista letyteraria della gioventù del medio oriente, Crossing Borders, costituisce un vero e proprio forum aperto a tutti i giovani perché condividano opinioni ed esperienze. Responsabile del progetto in Israele è il Centro israelo-arabo per la pace, Givat Haviva.

Crossing Borders apre con due potenti editoriali, firmati da Jihan Abdallah di Gerusalemme Est e da Bakria Mawasi di Nazareth, caratterizzati da una visione di speranza sulla possibilità di una coesistenza palestinese ed israeliana, e da un'esortazione ai giovani: il potere di un cambiamento positivo è nelle loro mani. Jihan Abdallah chiede: cosa abbiamo fatto mentre la violenza, l’odio, e la discriminazione ci circondavano? Ci siamo dati da fare per cambiare le cose, o siamo stati meri spettatori?    

E’ evidente che i giovani che riempiono le pagine di questa edizione di Crossing Borders, con le loro speranze e delusioni, vittorie e tragedie personali, stanno cambiando il panorama politico e sociale delle loro comunità.  I loro interventi riflettono le loro lotte personali d'identità, in quanto ebrei, musulmani, cristiani; e in quanto palestinesi, arabi, israeliani. Si cimentano con domande sulla giustizia e sulla moralità, ed esprimono i loro punti di vista sulle ineguaglianze sociali. (…) 

 

Burundi: Ex bambini soldato riuniti alle famiglie

16 febbraio – La scorsa settimana dieci ragazzi hanno potuto riabbracciare le loro famiglie in un’area rurale del Burundi dopo aver prestato servizio come bambini soldato in violazione delle leggi internazionali.

Le loro storie sono molto differenti ma hanno un unico denominatore. Molti sono fuggiti dal Burundi con lo scoppiare delle ostilità nel 1993 ed hanno vissuto in campi profughi in Tanzania dove sono stati reclutati da gruppi armati per combattere prima in Burundi e successivamente nel Congo orientale. Altri sono stati portati via dai gruppi armati durante le lezioni in Burundi e portati a combattere in Congo. Tutti i ragazzi avevano meno di 15 anni quando sono stati reclutati, il più giovane era undicenne; la maggior parte ha preso parte in prima persona agli scontri, altri invece portavano le munizioni; molti sono stati feriti o si sono ammalati e sono stati lasciati a se stessi.

Chi per un motivo, chi per un altro, tutti e dieci sono arrivati ai centri di transito nel Congo orientale, dove sono stati visitati da alcuni delegati del CICR, che si è impegnata a rintracciare le famiglie in Burundi  e a metterli in contatto tramite i messaggi della Croce Rossa (brevi messaggi personali ai parenti non raggiungibili a causa dei conflitti armati). (…)

http://www.icrc.org/

 

Vietnam – La Germania offre quest’anno 1 milione di dollari per la rimozione di mine e UXO

12 febbraio – La Germania donerà quest’anno un milione di dollari per aiutare le province centrali di Thua Thien Hue e Quang Tri a rimuovere mine e materiale militare inesploso (UXO), ha annunciato ieri l’Ambasciata tedesca nella capitale vietnamita di Hanoi. (…)

La Germania aiuterà le province ad accrescere la consapevolezza delle minacce e pericoli dei materiali militari, contrassegnando le zone esplosive e addestrando a tale compito i soldati. Da parte vietnamita verranno spesi circa 500.000 dollari per il miglioramento delle installazioni infrastrutturali nelle zone.

Le province di Thua Thien Hue e Quang Tri sono state duramente colpite dalla guerra con circa il 50% del loro territorio reso non disponibile a causa della quantità di mine e bombe inesplose. Dal 1975 l’UXO ha comportato la perdita di più di 3.000 vite umane e 6.000 feriti a Quang Tri.

http://www.unhabitat.org/afghan_kabul.asp

 

Alla Conferenza sul disarmo si decide di aumentare l’impegno della società civile

Ginevra, 12 febbraio (Servizio informazioni delle NU) – Alla Conferenza sul disarmo è stato approvata oggi all’unanimità una decisione relativa all’aumento dell’impegno della società civile. Ci sono state inoltre dichiarazioni da parte di Polonia, Cina, Repubblica Democratica della Corea e Stati Uniti su come avviare trattative concrete durante la Conferenza, ed anche su temi relativi alla non proliferazione delle armi nucleari e al disarmo nucleare.

Tra le altre cose, la decisione relativa alla società civile afferma che le organizzazioni non governative (ONG) saranno legittimate a distribuire materiale scritto ai membri della Conferenza al di fuori della Camera di Consiglio, due volte per sessione annuale. Dopo che la Conferenza adotterà un programma di lavoro, sarà organizzato un incontro plenario informale per sessione annuale così che le ONG possano parlare alla Conferenza. Questo potrà essere fatto solo dalle ONG le cui attività si riferiscono al lavoro della Conferenza stessa. Sarà inoltre organizzato un processo di selezione formale per considerare le richieste di partecipazione delle ONG. (…)

http://www.un.org/News/Press/docs/2004/dcf435.doc.htm

 

Oltre 500 milioni di dollari raccolti durante la Conferenza internazionale per la ricostruzione in Liberia

Il Segretario Generale dell’ONU, il Segretario di Stato degli Stati Uniti e il Ministro degli Esteri francese insieme per un’azione efficace

6 febbraio - “Approfittiamo tutti di questa opportunità per porre fine ad un incubo lunghissimo che ha sconvolto l’umanità. Consolidiamo la pace e rendiamo il processo di pace irreversibile”: queste le parole di Kofi Annan, Segretario Generale delle Nazioni Unite, durante una conferenza di due giorni per le necessità di ricostruzione della Liberia conclusasi oggi con un manifestazione per la raccolta fondi a livello ministeriale.

Le varie organizzazioni ed i governi hanno raccolto 500 milioni di dollari a favore di assistenza umanitaria e per la ricostruzione, contro la cifra necessaria stimata di 660 milioni di dollari per due anni. Tuttavia, cinque importanti donatori hanno fatto la loro donazione solo per il 2004 ed hanno indicato possibili ulteriori donazioni per l’anno successivo. Sono stati raccolti fondi anche per altri tipi di assistenza come l’assistenza tecnica e la cancellazione del debito pubblico del Paese. La Conferenza, organizzata dal Gruppo di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDG), è stata sponsorizzata dagli Stati Uniti, la Banca Mondiale e la Nazioni Unite. (…)

http://www.un.org/News/Press/docs/2004/AFR827.doc.htm

 

In Gran Bretagna dibattito pubblico sulla prospettiva di un Ministero per la Pace.

A Londra, il 3 aprile avrà luogo una conferenza pubblica, della durata dell'intero giorno, dal titolo 'Il Ruolo britannico nel 21 secolo - Costruttori di Pace? '  Con una serie di qualificati interventi, verrà esplorata la differenza che avrebbe, nel Regno Unito ed all'estero, la presenza nel governo di un Ministero per la Pace.   

Un processo di lavoro aperto, democratico, trasparente, co-operativo e creativo,  che sottolinea l'importanza della comunicazione non violenta e di un approccio nonprovocatorio. L'intenzione è che i mezzi riflettano i fini. Dettagli al sito del MfP:  www.ministryforpeace.org.uk

 

 

Salute

(top)

 

MSF Lancia  i  ‘day centers’ di  salute  mentale a Tchambarak, Armenia 

l ‘Day Centers’ vogliono essere un luogo per imparare a comprendere reciprocamente come colmare la distanza  tra gli assistiti da  MSF e la società.

Yerevan/Tchambarak, 20 Febbraio – Oggi, Medici Senza Frontiere (MSF) espande  il suo programma di salute mentale nella provincia armena di Gegharkunik, con l’apertura ufficiale di un ‘Day Center’ di salute mentale nella città di Tchambarak. Il ‘Day Center’, che è stato creato in collaborazione con la ong ‘Missione Armenia’ e la cooperazione del comune di Tchambarak, ha lo scopo di  migliorare l’assistenza  alle persone con problemi di  salute mentale.

Questo è il secondo ‘Day Center’ di salute mentale che MSF apre nella regione. Un terzo si prevede che verrà aperto nella città di Gavar agli inizi di marzo. I centri, che sono gratuiti, garantiscono riservatezza ai visitatori. Un’ampia gamma  di  attività terapeutiche viene fornita con l’ausilio  di psicologi, animatori, e assistenti sociali. (…)

http://www.msf.org/

 

Più di 200 volontari dagli Stati Uniti, Canada e Europa saranno in India per la vaccinazione infantile contro la poliomielite 

Un'iniziativa nel quadro dello sforzo globale per sradicare la malattia dal pianeta 

Evanston, Illinois, USA, 16 febbraio - Fonti ufficiali prevedono di bloccare l'espansione del virus della polio alla fine del 2004. In questa prospettiva, a metà febbraio 2004 professionisti del mondo degli affari, provenienti dagli Stati Uniti, Canada ed Europa sono partiti alla volta dell'India, dove ancora si contano le vittime di questa invalidante malattia. Si tratta di membri del Rotary, che ha fatto dello sradicamento di questa malattia il punto focale del suo programma umanitario.   

Durante la loro permanenza, i membri del gruppo parteciperanno ad un'intensa campagna di vaccinazione, che inizierà il 22 Febbraio, sotto l'egida del Governo indiano, del Rotary International ed i suoi partners della Global Polio Eradication Initiative, dell'OMS, dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti, e dell'UNICEF. I volontari si dedicheranno all'amministrazione e alla consegna alle cliniche e agli ospedali delle dosi di vaccino, oltre al reclutamento di volontari locali. Obiettivo: la vaccinazione anti polio ad ogni bambino al di sotto dei cinque anni. (…) 

http://www.rotary.org/newsroom/presscenter/releases/183.html

 

Campagna nazionale in Uganda per combattere la fistola con il sostegno della First Lady

New York, 13 febbraio (UNFPA) – Questa settimana, in Uganda, con la partecipazione della First Lady Janet Museveni, è stata lanciata la prima campagna per combattere la fistola, la peggiore malattia invalidante correlata alla gravidanza. Grazie a questa campagna, 12 ospedali regionali riceveranno i mezzi e i medicinali necessari per il trattamento della fistola; inoltre i dottori locali seguiranno dei corsi di formazione sugli interventi chirurgici e la cura postoperatoria. Saranno organizzate anche attività correlate per aumentare la consapevolezza del problema e si farà il possibile per inserire corsi sul trattamento della fistola nei programmi degli istituti medici. (…)

La fistola ostetrica si può prevenire e curare, tuttavia più di due milioni di donne che vivono nei paesi in via di sviluppo non vengono curate. La fistola è provocata da doglie prolungate e difficoltose, e dalla mancanza di cure mediche appropriate – generalmente un intervento cesareo. La donna soffre di incontinenza cronica e in quasi tutti i casi il feto muore. (…)

L’UNFPA sta portando avanti la prima Campagna mondiale per combattere la fistola. L’obiettivo a lungo termine è rendere la malattia nei paesi in via di sviluppo tanto rara quanto lo è nei paesi industrializzati. La campagna attualmente sta supportando più di venti paesi dell’Africa sub-sahariana, degli stati arabi e dell’Asia meridionale. Le iniziative contro la fistola in Uganda vengono ampiamente sostenute da fondi della Bill and Melinda Gates Foundation e dal governo finlandese.

http://www.un.org/News/Press/docs/2004/afr838.doc.htm

 

 

Energia e sicurezza

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La Danimarca sostiene iniziative per l’energia in 14 paesi del Pacifico

13 Febbraio - l’UNDP, con fondi della Danimarca, sta aiutando 14 paesi del Pacifico a sviluppare politiche energetiche nazionali e piani di intervento per portare energia elettrica a comunità povere. L’accesso all’energia elettrica e ad altre forme moderne di energia è cruciale per migliorare la vita e il modo di vivere: sostenendo gli sforzi per espandere l’utilizzo di energia elettrica, l’iniziativa aiuterà questi paesi a raggiungere il Millennium Development Goal di dimezzare il tasso di povertà estrema entro il 2015.

I paesi partecipanti includono le Isole Cook, Fiji, Kiribati, Marshall, la Micronesia, Nauru, Niue, Palau, Papua Nova Guinea,  le Samoa,  le Isole Salomone, Tonga, Tuvalu e Vanuatu.

La proporzione della popolazione con disponibilità di energia elettrica varia grandemente,  dal 10% a quasi il 100%. Vi sono diverse strategie a disposizione per ampliare l’accesso all’energia elettrica, compreso l’incoraggiare sforzi per l’uso di  fonti  rinnovabili,  come il solare e l’eolico,  e promuovere la cooperazione regionale. Questi paesi fronteggiano sfide quali: portare l’energia a piccole comunità isolate, prezzi elevati e aree limitate per lo stoccaggio di combustibili petroliferi, vulnerabilità ambientale, compresa la minaccia di  un innalzamento del livello marino collegato al cambiamento climatico globale, rischio di danni da tempeste e pericoli per gli ecosistemi fragili, come la barriera corallina, legati all’inquinamento. (…)

http://www.undp.org/

 

Forum mondiale della Task Force TIC sulla gestione di internet il 25 e 26 marzo

New York, 5 febbraio (Dipartimento dell’Economia e degli Affari Sociali dell’ONU) – Un Forum mondiale sulla gestione di Internet si terrà nella sede delle Nazioni Unite a New York il 25-26 marzo 2004 con lo scopo di riunire i protagonisti e tutti gli interessati di rilevante importanza interessati alle problematiche della gestione di Internet, compresi gli Stati membri dell’ONU, la società civile ed il settore privato. Il Forum mondiale, organizzato sotto l’egida della task force delle Nazioni Unite per le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni (ICT), rappresenterà una valida occasione per intraprendere una discussione costruttiva sui vari aspetti della gestione di Internet.

Nell’ordine del giorno del Forum verranno inseriti anche i punti di vista espressi durante i vari forum online che si terranno in tutto il mondo con altri partner nelle prossime settimane, così da  fornire una base di discussione la più vasta possibile sulle prospettive e le idee riguardanti l’argomento. Il Forum mondiale contribuirà fortemente al processo di consultazione organizzato dal Segretario Generale. (…)

http://www.un.org/News/Press/docs/2004/pi1558.doc.htm

 

 

Ambiente e natura

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La CBD fa progressi nelle aree protette, ma si blocca sugli oceani

La decisione delle Parti di invitare l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ad agire urgentemente per proteggere i coralli delle acque profonde e i monti sottomarini è particolarmente degna di nota.

Kuala Lampur, Malesia, 20 febbraio – La 7a Conferenza delle Parti sulla Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD CoP7) è terminata con un significativo progresso riguardo le aree protette, come dichiarato oggi dal WWF. Tuttavia, fallendo nell’accordarsi su chiare misure per preservare le aree marine e costiere ricche e produttive, i governi hanno perso un’opportunità unica per potenziare la protezione degli oceani, come asserito dalla stessa organizzazione per la conservazione.

Il WWF deplora il fatto che, malgrado soltanto lo 0,5 per cento degli oceani sia attualmente protetto – contro l’11 per cento delle aree terrestri – le parti alla CBD hanno posposto l’adozione di obiettivi che avrebbero dato la luce verde ad attività volte a fermare la corrente perdita di biodiversità marina, e a ristabilire la salute e la produttività delle coste e degli oceani mondiali.

La definizione di tali obiettivi verrà ora rimandata alla prossima Conferenza delle Parti nel 2006 in Brasile. (…)

http://www.panda.org/

 

Programma ambientale dell’ONU annuncia il lancio dello strumento per la mappatura della misteriosa vita delle tartarughe marine

Cambridge/Bangkok, 13 febbraio (UNEP) – E’ stato oggi lanciato il primo sistema on-line completo per la mappatura dell’ habitat scelto dalle tartarughe, marine minacciate da estinzione, per la cova e la migrazione.  Malgrado diversi anni di intensi studi, si sa relativamente poco circa la vita di queste creature marine una volta abbandonata la spiaggia natale. Il nuovo sistema, inizialmente concentrato sulla regione Oceano Indiano/Sudest Asiatico, include uno strumento interattivo che aiuterà legislatori, scienziati e ambientalisti a cercare di capire e meglio proteggere queste specie uniche. (…)

L’ IMapS per la Tartaruga Marina consentirà ai ricercatori di tutto il mondo di unire le informazioni base raccolte a livello locale, al fine di ottenere un quadro più ampio dello stato delle tartarughe marine. (…) La prima fase è stata sviluppata a sostegno dell’accordo di conservazione internazionale noto come il Protocollo d’intesa sulla tartaruga marina dell’Oceano Indiano e del Sudest Asiatico firmato a Bangkok. E’ questa l’ultima di una serie di progetti di collaborazione intrapresi dal Centro UNEP per il monitoraggio della conservazione mondiale per conto della Convenzione globale sulle specie migratorie (CMS) (…)

http://www.un.org/News/Press/docs/2004/unep202.doc.htm

 

 

Cultura e educazione

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Transcend: due dei prossimi seminari:  

L'approccio Transcend alla trasformazione non violenta del conflitto.

Trainer: Johan Galtung - 31 marzo, Berkeley, Stati Uniti  

Perché è così pesante il disagio nel mondo nonostante vi siano intelligenza ed immaginazione in abbondanza? I metodi innovativi del professor Galtung in merito alla trasformazione dei conflitti intendono rispondere a questa domanda proponendo un nuovo, rinvigorente approccio alla generale pressione sociale, economica e politica. 

Contatto: Marilyn Langlois langlois-rine@comcast.net  

Filosofia e Teoria dell'azione non violenta: "Da Gandhi ai moderni Movimenti Sociali e Politici". Trainer:  Jorgen Johansen, 5-6 maggio, Cluj-Napoca, Romania 

Un programma internazionale di addestramento di due giorni, organizzato dall'Istituto di Pace rumeno (PATRIR) in cooperazione con Transcend. Durante il 20° secolo il metodo non violento fu un efficace mezzo di rovesciamento dei regimi violenti, dittatoriali e coloniali. Punto fondamentale del programma, l'uso su vasta scala di mezzi non violenti al fine di trasformare e superare la violenza diretta e strutturale nei conflitti. Sulla base di studi ed esperienze di ogni parte del mondo, la filosofia e teoria dell'azione non violenta intende fornire a professionisti e studiosi l'opportunità di mettere a fuoco una prospettiva comune e la comprensione dell'eredità e dei contributi che le lotte non violente dei due secoli scorsi ci hanno lasciato.  Contatto: Alex Moldovan Training Programmes Coordinator, PATRIR alex@patrir.ro  

www.transcend.org

 

 

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Editoriale – 8 marzo: Giornata internazionale della donna

 

Essere donna, oggi

di Sergio Tripi

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La Giornata internazionale della donna è celebrata da associazioni e gruppi femminili in tutto il mondo ed è festa nazionale in molti paesi. È stata definita dalle Nazioni Unite la “Giornata per i diritti della donna e la pace internazionale” sin dal 1977. Poche cause promosse dall’ONU hanno generato un sostegno più intenso e più diffuso di quello generato dalla campagna per promuovere e proteggere i diritti della donna.

   E’ ormai accertato che in ogni parte del mondo le donne si trovano in condizioni peggiori degli uomini. Esse hanno meno po­tere, meno libertà, meno denaro, più lavoro e più responsabilità. Le ricerche delle Nazioni Unite indicano che le donne nel mondo svolgono circa i due terzi di tutte le ore lavora­tive. Una delle poche generalizzazioni valida dappertutto è che il lavoro domestico non retribuito è considerato come “lavoro da donne”. In effetti, è un lavoro duro e importante, che attende da tempo di avere il giusto riconoscimento e la giusta considerazione da parte delle istituzioni e della popolazione maschile. In effetti, ancora oggi il lavoro domestico non viene considerato “vero lavoro”, non è retribuito e viene dato per scon­tato. Eppure il valore del lavoro femminile nella sola area do­mestica, se ad esso venisse conferito un valore economico, farebbe crescere di un terzo il prodotto interno lordo del mondo. E che dire di tutte quelle donne dei nostri paesi oc­cidentali, che oltre ad aver cura dei bambini e a mandare avanti la casa, hanno impegni professionali o svolgono un’attività lavorativa in ufficio o in fabbrica?

   In effetti, il mondo è prevalentemente un mondo di uo­mini. Gli uomini detengono le maggiori posizioni di potere, di ricchezza e di decisione, rin­forzando così il dominio del principio maschile su tutta la società. Da questo punto di vista, il nostro è un mondo gravemente squi­librato. Questo squilibrio ci mette di fronte ad una crisi di estrema urgenza. Non si tratta del fatto che siano superiori le ca­ratteristiche femminili o quelle maschili; tutte hanno ugual valore e sono certamente complementari tra loro. Gli attuali problemi umani dimostrano il pericolo che scaturisce quando uno dei due ele­menti predomina e l’altro è soffocato e gli viene negata l’e­spressione di sé. Le qualità in stretto rap­porto con la mascolinità vengono esaltate e i sistemi con valori patriarcali nutrono una sorta di disprezzo per quelle qualità descritte come “arrendevoli” o femminili. D’altro canto, se dobbiamo vivere in pace, conservare l’ambiente, proteggere i deboli e gli indifesi, eleggere a nostri com­piti prioritari il soddisfare le vere necessità umane — in altre pa­role, se la specie umana deve sopravvivere ed avere quel tipo di mon­do che vorremmo che i nostri figli ereditassero — ciò si verifi­cherà perché i valori femminili avranno cominciato a guadagnare peso. Sono i valori della compassione, del perdono, della coopera­zione, della vita di relazione, della giustizia con misericordia, va­lori che costituiscono la chiave per la nostra stessa sopravvivenza.

   Uno dei cambiamenti più importanti che stanno migliorando lo stato della donna oggi nel mondo è il migliore accesso all’istruzione. Ed è indubbiamente molto significativo che i ministri dell’istruzione dei nove paesi a più alta densità di popolazione, Bangladesh, Brasile, Cina, Egitto, India, Indonesia, Messico, Nigeria e Pakistan abbiano riaffermato, alla loro quinta riunione ministeriale che ha avuto luogo al Cairo lo scorso dicembre, il loro impegno a far fronte alle esigenze didattiche delle rispettive popolazioni e a voler collaborare più strettamente per raggiungere i sei obiettivi fissati al Forum Mondiale dell’Educazione tenuto a Dakar, in Senegal, nel 2000. Questo rinnovato impegno non è un fatto di poco conto nel processo globale di alfabetizzazione rivolto in primis alle donne e ai bambini, poiché in quei nove paesi, che costituiscono il cosiddetto gruppo E-9, vive oltre la metà della popolazione mondiale e si stima che essa includa il 70% di analfabeti adulti, soprattutto donne. In una dichiarazione pubblicata poco prima dell’incontro del Cairo, i Ministri dell’Istruzione dell’E-9 hanno evidenziato i miglioramenti ottenuti nei loro paesi negli ultimi quattro anni, miglioramenti che includono un aumento delle iscrizioni e un miglioramento del tasso di scolarizzazione (specialmente per le donne), ma hanno anche riconosciuto di “avere ancora molte sfide da affrontare”, tra cui la povertà, “l’accesso non paritario ai servizi di qualità da parte dei bambini svantaggiati ed in particolare delle bambine”.

   Un’altra considerazione va fatta sul divario nell’istruzione, che va certamente diminuendo, ma che è ancora significativo.Gli anni della prima infanzia sono trascorsi so­prattutto in compagnia della madre o di altri parenti o aiutanti donne. Questi primi anni di vita sono i più influenzabili, e così il ruolo delle donne sulla ge­nerazione futura è molto signi­ficativo e le loro attitudini e la loro visione del mondo sono di im­portanza critica per l’educazione delle nuove generazioni. Questa situazione sociale indica chiaramente l’evidente necessità di intensificare il processo formativo delle ragazze e delle donne, che sono natu­ralmente preposte a svolgere un ruolo così significativo nella for­mazione dell’infanzia.   

    Oggi si tende, almeno in linea di principio e soprattutto nei paesi occidentali, ad una partecipazione ugualitaria da parte delle donne e degli uomini alla vita sociale e a quella istituzionale. Numerosi accordi internazionali sono stati ne­goziati dalle Nazioni Unite per garantire l’ugua­glianza dei sessi in aree quali i diritti politici, l’impiego, i di­ritti matrimoniali, il concetto di uguale retribuzione per uguale valore. Un risultato di questi accordi è che la maggior parte dei paesi (ma non tutti) ha incluso nella propria costi­tuzione e nella propria legislatura il principio di uguaglianza dei diritti tra i sessi. Questo, però, è solo il primo passo per garantire alle donne uguali diritti di fronte alla legge. Ora è necessario dare sostanza a questi principi, cancellan­do quelle leggi che consentono alla discriminazione di continuare e promuovendo programmi concreti che sostengano l’uguaglian­za in un modo affermativo, aperto, dichiarato.

   Da un punto di vista pragmatico, un passo importante verso questo importante obiettivo è stato il successo che molte donne hanno avuto nell’accedere a posizioni influenti nella struttura sociale esistente, anche se bisogna riconoscere che questo è soltanto l’inizio e che queste donne sono ancora una piccola minoranza.  Il pro­cesso di trasformazione del ruolo fem­minile è, comunque, certamente in atto ed è destinato ad incidere in profondità sulla società. E un riconoscimento estremamente significativo, che si è andato formando attraverso la crescente consapevolezza della necessità di bilanciare le caratteristiche maschili e femminili nella società, è che queste due grandi forze psicologiche sono in effetti già presenti in o­gni persona. L’im­magine maschilista dell’uomo duro e aggressivo è uno stereotipo che svilisce ciò che un uomo completo ed equilibrato deve essere. Uno dei molti segni del fatto che l’era patriarcale sta volgendo al termine è rappresentato dal crescente numero di uomini che vanno riconoscendo ed im­parando come dare espressione al lato più gentile e premuroso della loro natura allo scopo di avere una personalità completa e integrata. Al tempo stesso, la prospettiva di crescita del mondo femminile consiste nell’aver fiducia di esplorare e mantenere i veri valori femminili e di trovare la forza e le capacità necessarie per portare questi valori in ogni aspetto della vita familiare e sociale.

   Rendendo giustizia allo spirito più alto della femminilità, il movimento della donna ha trasceso l’illusione di essere “antiuo­mo” e sta emergendo come movimento per l’ugua­glianza, per la vita, per la pace e per la giustizia. Il futuro che ci attende dipende ora e in gran parte dalla voce della donna quale voce finalmente ascoltata e presa in conside­razione. Questa nuova era di­pende, più che da ogni altra cosa, dall’azione unita di donne e uomini, dalla loro comprensione reci­proca e dal loro operare creativamente insieme in un rapporto u­gualitario. In quest’ottica i conti tornano, sotto tutti i punti di vista: pie­nezza dei rapporti in famiglia e nella società; equilibrio di tutte le qualità che costituiscono la nostra razza umana ed utilizzo pieno delle sue risorse intellettuali, morali e ma­teriali per un progresso sociale equilibrato.

   Uno dei pensieri più belli, forse il più bello, che descrive sinteticamente e poeticamente l’assurdo squilibrio tra il ruo­lo ma­schile e quello femminile, e che al contempo lascia intravedere la bellezza  e la pienezza di un nuovo equilibrio, è quello espresso dalla scrit­trice russa Helena Roerich: "Il volo dello spirito dell’umanità non può essere sorretto da un’ala sola”. Ecco la forza sintetica di un’espressione poetica! Non c’è altro da aggiungere, non vi pare?

 

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Prossimo numero: 26 marzo.

 

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L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione. 

L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscali.it

 

 


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