Good News Agency – anno V, n° 13

 

 

Settimanale - anno V, numero 13 – 29 ottobre 2004

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti. Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni a sua cura; è distribuita per via telematica ad oltre 3.700 media in 48 paesi e ad oltre 2.500 ONG e associazioni di volontariato.

E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU. L’Associazione è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale “attore del movimento globale per una cultura di pace” ed è stata inclusa nelle organizzazioni internazionali del sito http://www3.unesco.org/iycp/

 

 

Sommario

Legislazione internazionaleDiritti umaniEconomia e sviluppo

SolidarietàPace e sicurezzaSaluteEnergia e sicurezza

Ambiente e naturaCultura e educazione

Obiettivi di Sviluppo del Millennio: la società civile agisce

 

 

Legislazione internazionale

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Una rivoluzione della sicurezza alimentare per proteggere i consumatori in tutto il mondo

Nel secondo Forum mondiale a Bangkok si accentuano gli sforzi per ridurre i rischi per la salute derivanti dall’alimentazione.

Bangkok, 14 ottobre – Si stanno avviando cambiamenti profondi e rivoluzionari in materia di sistemi per la sicurezza alimentare man mano che i paesi imparano gli uni dagli altri a tutelare i consumatori dalle malattie provenienti dai prodotti alimentari. Questo è stato il messaggio dal secondo forum globale FAO/OMS per la regolamentazione della sicurezza alimentare: “Costruzione di efficienti sistemi per la sicurezza alimentare”, che a conclusione dei tre giorni di lavori è stato chiuso sottolineando il bisogno di un approccio più unificato alla gestione della sicurezza alimentare, secondo le due agenzie delle Nazioni Unite. Il forum ha radunato 394 legislatori in materia alimentare provenienti da 90 paesi, per esplorare nuovi modi per ridurre i costi umani ed economici delle malattie causate da prodotti alimentari non sicuri (…)

Il forum ha avuto un grande consenso sulle misure che si sono dimostrate efficaci nella riduzione dell’incidenza di malattie derivanti da prodotti alimentari. Tali misure includono l’integrazione di dati sulla salute di piante ed animali, nonché sulle malattie umane in tutta la produzione e la catena di distribuzione di prodotti alimentari, consentendo l’attribuzione di malattie a fonti alimentari e determinando di conseguenza un intervento mirato. E’ stato anche riconosciuto il bisogno di semplificare i sistemi legali in materia di controllo alimentare, al momento molto frammentari, e di adottare approcci omogenei per la gestione della sicurezza alimentare attraverso riforme istituzionali correlate. (…) Ulteriori informazioni sul forum sono disponibili su:   http://www.foodsafetyforum.org/global2/index_en.asp 

Notizie online:  FAO: http://www.fao.org/newsroom/  WHO: http://www.who.int/foodsafety

 

Incontro di  legislatori per la sicurezza alimentare da più di 100 paesi

Parte dello sforzo globale di ridurre i più di due milioni di casi di malattie dovute al cibo

12 ottobre, Bangkok - Di fronte ad un continuo aumento delle malattie dovute all'alimentazione, più di 300 legislatori per la sicurezza alimentare di oltre 100 si riuniscono quest'oggi per il 2° Forum Mondiale dei Legislatori della Sicurezza Alimentare, dal 12 al 14 ottobre.

Il Forum, la più grande manifestazione del suo genere, riunirà legislatori dei settori della  sanità, agricoltura e commercio. Durante questi tre giorni, i partecipanti lavoreranno per sviluppare un quadro comune del modo in cui rafforzare i sistemi di sicurezza alimentare per risolvere meglio le sempre più complesse minacce per la salute pubblica e un sicuro approvvigionamento alimentare dovute al cibo.

Ogni anno l'alimentazione scorretta è responsabile di malattie in almeno 2 milioni di persone nel mondo intero, e può portare alla morte. Anche se  alcuni paesi hanno fatto lodevoli progressi nel controllare le malattie legate all'alimentazione, questo numero è in aumento. (...)

http://www.fao.org/newsroom/en/news/2004/51084/index.html

 

 

Diritti umani

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Corso di formazione in diritto umanitario per gli insegnanti dello Yemen

8 ottobre – Il 6 ottobre l’ICRC (Comitato Internazionale della Croce Rossa) e le autorità della pubblica istruzione yemenite hanno concluso un gruppo di lavoro svoltosi a Sana’a per addestrare gli insegnanti della scuola secondaria ad attuare l’ Exploring Humanitarian Law (EHL), un programma che si prefigge di far familiarizzare i giovani con i principi di base del diritto umanitario internazionale.

Il Ministero dell’Istruzione, il Centro di Ricerca e Sviluppo dell’Istruzione e la delegazione ICRC nello Yemen hanno operato insieme dall’ottobre del 2003, quando un primo gruppo di 32 insegnanti è stato istruito nell’EHL. Gli insegnanti hanno ora introdotto il programma in 16 scuole secondarie nelle principali città dello Yemen e in zone remote come Saada nel nord e la valle del Hadramaut nel sud. (…)

http://www.icrc.org/

 

Liberia: L’ICRC fa ricongiungere con le famiglie oltre 600 bambini

Monrovia, 6 ottobre – Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) ha fatto ricongiungere con le loro famiglie 644 bambini – alcuni dopo una separazione di parecchi anni – da quando ha avuto termine la guerra civile in Liberia nell’agosto del 2003. (…) La maggior parte dei 644 bambini sono stati rimpatriati dai Paesi confinanti: 229 dalla Guinea, 199 dalla Sierra Leone, 12 dalla Costa d’Avorio, sette dal Ghana e quattro dalla Nigeria. Gli altri 193 sono stati rintracciati nella stessa Liberia.

Nello scorso aprile l’ICRC ha lanciato la sua quarta campagna di poster su questo tema con le foto di circa 500 bambini separati dalle loro famiglie. I poster sono stati ampiamente esposti nelle pubbliche piazze in ogni parte della Liberia, Guinea, Sierra Leone e Costa d’Avorio.

Roland Hunziker, il coordinatore ICRC in Liberia per il rintracciamento, ha spiegato come funziona. “Se il membro di una famiglia riconosce un bambino su una foto, noi utilizziamo la banca dati regionale per effettuare un controllo incrociato delle informazioni con quella raccolta da un bambino separato e registrata in Africa Occidentale”.

Una volta che le identità dei bambini e delle famiglie sono state oggetto di controllo incrociato, l’ICRC ristabilisce il contatto tra loro e si assicura che ogni riconciliazione avvenga su base puramente volontaria. (…)

Nel 2003 l’ICRC ha fatto riunire, in tutto il mondo, con le loro famiglie 2.640 persone, di queste, la maggior parte bambini.

http://www.icrc.org/

 

Il nuovo programma dell’OIL per affrontare la discriminazione e l’integrazione dei lavoratori emigranti in Europa

Ginevra, 1 ottobre (ILO News) – L’Organizzazione Internazionale per il Lavoro (OIL), con il sostegno dell’Unione Europea, ha lanciato oggi un nuovo programma per affrontare la discriminazione professionale che in alcuni paesi affligge fino ad un terzo degli emigranti. Il nuovo progetto cercherà inoltre dei modi per aiutare questi lavoratori, che in Europa sono circa 27,5 milioni, ad integrarsi nelle società in cui lavorano.

Il progetto “Promuovere l’equità nella diversità: Integrazione in Europa” viene implementato in collaborazione con i partner tripartitici OIL  e con il supporto finanziario dell’Unione Europea (EU). Il progetto si focalizzerà sulle sfide poste dalla discriminazione e da una mancanza di integrazione degli immigranti e i loro discendenti.

Le proiezioni dell’OIL suggeriscono che, se non si prenderanno misure correttive per cambiare le percentuali calanti di partecipazione della forza lavoro in Europa, attualmente caratterizzate da trend demografici negativi, la carenza di lavoro risultante potrebbe sfociare in una riduzione del PIL pro capite al 78 per cento del livello atteso per il 2050. (…)

http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/pr/2004/44.htm

 

Seminario Tampep: le migliori pratiche nell'ambito della lotta al traffico di esseri umani. Quattro  incontri per capire e discutere il fenomeno a livello transnazionale

Gorizia  29-30 novembre, 6-7dicembre 2004 - Palazzo della provincia

Il Seminario Tampep, progetto finanziato dal  programma di iniziativa comunitaria INTERREG III.- ITALIA-SLOVENIA 2000-2006, nasce dall'esigenza di informare ed aggiornare il personale del servizio pubblico, che opera nella Zona transfrontaliera di Gorizia-Nova Gorica,  sul fenomeno del traffico di esseri umani.

Il traffico di esseri umani è diventato nell'ultimo decennio un problema di dimensioni mondiali; la crescente povertà nel sud del mondo e il fenomeno della pauperizzazione delle donne sono  sicuramente fattori determinanti nell'analisi delle dinamiche migratorie che  lo alimentano.

Partendo da questi presupposti l'Unione Europea ha implementato politiche di attenzione alla dimensione umana del fenomeno, dando grande enfasi alla lotta alla criminalità organizzata.

Nel Seminario  Tampep, oltre alle questioni giuridiche, verranno analizzate anche le questioni sociologiche e sanitarie, attraverso la presentazione di Progetti Pilota che vengono considerati esemplari a livello internazionale.

www.tampep.com

 

 

Economia e sviluppo

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Coinvolgere gli indigenti delle campagne nei programmi di sviluppo

Un CD-Rom mette in evidenza 135 modi, metodi e strumenti di partecipazione

Roma, 19 ottobre – I programmi per cancellare la fame ed alleviare la povertà non possono essere efficaci, a meno che gli indigenti non abbiano voce nella pianificazione e nell’attuazione degli schemi tesi ad aiutarli, secondo un rapporto del Dipartimento Sviluppo Sostenibile della FAO.

 I processi ed i modi della partecipazione sono divenuti sempre più importanti nei programmi e nei progetti della FAO. Essi aiutano a motivare ed a mobilitare le persone a partecipare nelle attività per lo sviluppo locale. In India, per esempio, un approccio partecipativo di successo ha trasformato un’area colpita dalla povertà in una terra fertile.Situato nella regione montuosa non irrigata di Shivalik, nello Stato di Haryana, il villaggio Sukhomajri era un tempo incapace di provvedere al nutrimento della sua popolazione, la maggior parte della quale preferiva emigrare verso le città in cerca di mezzi di sostentamento. Oggi, è un villaggio modello per lo sviluppo di un bacino idrografico e produce tre raccolti l’anno. (…)

La FAO promuove attivamente programmi di organizzazione delle capacità per rafforzare la coscienza e le potenzialità dello staff del governo locale e dei rappresentanti delle comunità locali. Questi programmi aumentano la loro abilità nel prendere decisioni per la programmazione della partecipazione e l’attuazione dei progetti per lo sviluppo rurale e la riduzione della povertà.

La FAO ha recentemente prodotto un CD-Rom che contiene 135 modi, metodi e strumenti di partecipazione, rilevanti per una vasta serie di argomenti circa il sostentamento degli indigenti nelle campagne. Il CD-Rom, che si rivolge a coloro che provvedono alla divulgazione ed alla formazione professionale, contiene anche una selezione di 215 documenti relativi alla partecipazione allo sviluppo.Responsabili delle linee politiche, esperti di formazione professionale ed organizzazioni correlate possono ottenere un CD-Rom scrivendo all’e-mail IWG-PA-Webbox@fao.org

www.fao.org/participation

 

FAO e RAI International firmano un accordo di cooperazione e di partenariato

Roma, 15 ottobre – Nel giorno delle celebrazioni ufficiali alla sede della FAO per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, il cui tema quest’anno è la “Biodiversità per la sicurezza alimentare”, si svolge la cerimonia per la firma di un Accordo di Cooperazione e di Partenariato tra la FAO e RAI International. A firmare l’Accordo alla sede della FAO sono il Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, Jacques Diouf, ed il Direttore de RAI International, Massimo Magliaro. La sua finalità è documentare e dare riscontro mondiale dell’impegno della FAO nella lotta contro la fame e la malnutrizione.

Questo Accordo di Cooperazione e di Partenariato consolida la collaborazione tra FAO e RAI International, iniziata nel 1996 in occasione del Vertice Mondiale sull’Alimentazione e del secondo concerto globale del programma TeleFood,una campagna di concerti, eventi sportivi ed artistici lanciata dalla FAO nel 1997 per aiutare a combattere la fame. Nel ambito delle iniziative TeleFood è previsto, a Torino, presso l’Auditorium Agnelli del Lingotto, il 19 Febbraio prossimo  un concerto dell’orchestra sinfonica della RAI.

Contatto: Coordinatore esecutivo Majid Chaar, Capo, Partenariati TV e progetti speciali :

telefood@fao.org

 

Gli incontri di Pechino+10 e ADF sono terminati, si apre il "grande tavolo"

Addis Abeba, 15 ottobre - Una riunione del "Grande Tavolo" annuo si è aperta sabato mattina ad Addis Abeba. Questo avvenimento riunisce alcuni tra i principali ministri delle finanze e della pianificazione africani, i partner per lo sviluppo dei paesi dell'OCSE e rappresentanti di istituzioni chiave per lo sviluppo e organismi del settore privato africano. Dalla sua creazione nel 2000 da parte della Commissione Economica per l'Africa ad oggi, il "Grande Tavolo" ha indetto tre riunioni e una sessione speciale nell'ottobre del 2003.

Il tema di questo Grande Tavolo è “Stimolare gli investimenti privati in Africa”. I 34 partecipanti esamineranno gli ostacoli agli investimenti esteri e nazionali in Africa, e parleranno dei metodi e meccanismi che possono aiutare ad incrementare gli investimenti privati nel continente.

Gli incontri precedenti del Grande Tavolo hanno preso in esame la crescita e la riduzione della povertà, l'importanza critica della leadership e dell'impegno africani, il carattere sostenibile del debito, e la partnership di donatori per l'Africa per garantire finanziamenti allo sviluppo.

http://www.uneca.org/

 

Ronaldo e Zidane fanno un lancio globale per gli Obiettivi di Sviluppo Millennium.

Ginevra, 15 ottobre – Giocatori di fama mondiale quali Ronaldo e Zinédine Zidane appariranno  in uno spot tv di 30 secondi per promuovere gli Obiettivi di Sviluppo del Millenium (Millennium Development Goals – MDG) nell’ambito del loro ruolo come Ambasciatori di Buona Volontà dell’UNDP. Lo spot verrà diffuso in tutto il mondo il 17 ottobre per contrassegnare la Giornata internazionale 2004 per l’eliminazione della povertà, un’occasione annuale mirante a rinnovare e realizzare gli impegni collettivi per raggiungere gli MDG entro il 2015.

Intitolato “Segniamo queste reti”, lo spot tv ha come protagonisti gli atleti sul campo da gioco mentre scritte che mettono in evidenza gli MDG appaiono sullo schermo e volano simbolicamente verso le reti. Gli otto traguardi furono adottati da leader mondiali al Summit del Millennio delle Nazioni Unite nel 2000 e stabiliscono chiari obiettivi entro il 2015 per ridurre la povertà, la fame, la malattia, l’analfabetismo, il degrado ambientale e la discriminazione delle donne.

Lo spot televisivo è stato prodotto gratuitamente dalla casa di produzione ginevrina FreeProductions e diretto dal fotografo svizzero Thierry Bourdeille. Oltre 50 reti televisive e via cavo internazionali hanno offerto spazio gratuito per trasmettere lo spot. Tra queste: MTV, BBC TV, SKY News/Sports, ITN, CNN International, Discovery Channel, ESPN Star Sports, TF1, France2, Canal Plus Belgio e Francia, TV5 ed Eurosport.

http://www.undp.org/dpa/pressrelease/releases/2004/october/ma15oct04.html

 

L’IFAD fornisce assistenza alle comunità indigene in Perù

Roma, 11 ottobre – Più di 15.000 famiglie povere Quechua e Aymara che vivono nei territori meridionali del Perù parteciperanno ad un programma innovativo di sviluppo per 21,7 milioni di dollari con l’obiettivo di migliorare la qualità dei loro prodotti e avere un migliore accesso ai mercati. Il programma aiuterà inoltre le comunità indigene della regione della Sierra a gestire le risorse naturali e utilizzare le loro tradizioni.

Del costo totale del programma, il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) stanzierà 15,9 milioni di dollari. Il governo peruviano contribuirà con 1,2 milioni di dollari, mentre gli stessi beneficiari forniranno circa il 13 per cento del costo totale del programma.

L’accordo per il prestito è stato firmato oggi dal presidente dell’IFAD, Lennart Båge, e dal ministro degli Esteri peruviano, Manuel Rodriguez, presso la sede centrale dell’IFAD a Roma.

Uno degli aspetti più innovativi del programma è il trasferimento diretto dei fondi ai piccoli agricoltori ed imprenditori. I partecipanti potranno utilizzare questi soldi per migliorare la qualità dei loro prodotti e incrementare le proprie attività. (…) Delle risorse saranno disponibili in modo specifico per le contadine, così che potranno decidere i servizi tecnici di cui hanno più bisogno.

http://www.ifad.org/media/press/2004/37.htm

 

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione 2004 evidenzia l’importanza della biodiversità per la sicurezza alimentare mondiale

La diversità agricola detiene una delle chiavi per porre fine alla fame, dice il Direttore Generale FAO

Roma, 15 ottobre  – La diversità biologica è una delle chiavi per mettere fine alla fame nel mondo, ha dichiarato oggi Jacques Diouf, Direttore Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimen-tazione e l’Agricoltura. (…)

Nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione presso la sede della FAO, si è svolto anche un evento degli agricoltori ed un forum della società civile. Per la prima volta alla Giornata Mondiale dell’Alimentazione, agricoltori provenienti da diverse parti del mondo hanno avuto la possibilità di parlare delle loro esperienze nell’accrescere la biodiversità ed incrementare la produzione alimentare in modo sostenibile.

Altrove, per celebrare il tema della Giornata Mondiale dell’Alimentazione sono stati organizzati vari eventi. Negli Stati Uniti, con il patrocinio del Comitato Nazionale statunitense per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, centinaia di aree di teleconferenza sulla Giornata sono state montate nelle università e nelle Ambasciate americane nel mondo.  Alcune università hanno organizzato celebrazioni della durata di una settimana. In Svezia sono stati organizzati veri e propri seminari per parlamentari, mezzi d’informazione e comunità scientifica. A Stoccolma si è svolta una conferenza sull’importanza della biodiversità ed un seminario scientifico sulla diversità biologica è stato organizzato oggi presso l’Università dell’Agricoltura di Uppsala. In India, concorsi per i temi sono stati organizzati nelle scuole di Delhi. In diverse capitali europee e mediorientali, gli scolari si sono sfidati in gare di disegno sulla biodiversità e la sicurezza alimentare.

http://www.fao.org/newsroom/

 

Il progetto dell’IFAD in Guinea dà la possibilità alle famiglie rurali povere di aumentare i loro guadagni e la produttività agricola

Roma, 8 ottobre – Più di 120.000 contadini poveri che vivono nella regione settentrionale inferiore della Guinea beneficeranno di un progetto di 17,7 milioni di dollari, con l’obiettivo di aumentare i loro guadagni e dar loro voce nelle decisioni della comunità. Il progetto, della durata di otto anni, sarà finanziato con 14,2 milioni di dollari provenienti dal Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) per la Repubblica della Guinea. Il governo del paese contribuirà al progetto con 2,1 milioni di dollari, mentre i partecipanti contribuiranno con 1,4 milioni di dollari. (…)

La maggioranza della popolazione della Guinea vive in zone rurali. Le limitate risorse naturali e la scarsa qualità del suolo fanno sì che la regione settentrionale inferiore del paese sia particolarmente povera. Il nuovo progetto introdurrà una gestione sostenibile delle risorse naturali e interventi anti-erosione in tutta la regione. I partecipanti al progetto identificheranno le tecnologie agricole che meglio si adattano alle loro esigenze e al fragile ambiente della regione in cui vivono. Impareranno inoltre l’uso di semi di qualità superiore, in modo particolare per il riso e le arachidi. (…)

http://www.ifad.org/media/press/2004/35.htm

 

 

Solidarietà

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La Principessa della Tailandia accetta la nomina di Ambasciatrice Speciale del PAM per l’alimentazione scolastica

Roma, 11 ottobre – Il responsabile del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite ha oggi annunciato che la Principessa Maha Chakra Sirindhorn, della famiglia reale tailandese, diverrà Ambasciatrice speciale del PAM per l’alimentazione nelle scuole.

La Principessa, una vera autorità nei campi della nutrizione e dell’istruzione, promuoverà nell’ambito dei programmi PAM “Cibo per l’Istruzione” i benefici dei pasti scolastici e di una giusta alimentazione. Presentata oggi dal Direttore Esecutivo del PAM James T. Morris durante la riunione del Consiglio Esecutivo dell’agenzia, tenutasi a Roma, la Principessa, figlia del Re Bhumipol Adulyadej, ha parlato del suo ruolo e della grande importanza di un’istruzione abbinata a una corretta alimentazione. (…)

In Asia 5,3 milioni di bambini, appartenenti a 12 diversi paesi (Laos, Cambogia, Sri Lanka, Bhutan, Bangladesh, Cina, Myanmar, Repubblica Democratica di Korea, Timor-Est, India, Indonesia e Nepal), fanno parte dei programmi PAM per l’alimentazione scolastica. In alcune nazioni, i pasti distribuiti nelle scuole sono associati a trattamenti vermifughi, così da aiutare i bambini ad avere una salute e un’alfabetizzazione migliori. (…)

http://www.wfp.org/

 

L’ADRA liberiana ristruttura le scuole distrutte dalla guerra

Silver Spring, Maryland, USA, 10 ottobre – Cinque scuole della contea di Nimba in Liberia, che erano state distrutte o danneggiate dalla guerra, verranno ricostruite e ripristinate all’uso grazie all’Agenzia avventista per lo sviluppo e il soccorso (ADRA). Il progetto semestrale, finanziato dalla Japan Platform attraverso l’ADRA giapponese, appoggia gli sforzi governativi del ministero dell’Istruzione per riportare nelle scuole i bambini colpiti dalla guerra. (…)

Il progetto di ripristino delle scuole fornirà le strutture anche di mobilio, cancelleria, attrezzature sportive, corsi di formazione ed educazione alla salute. Verranno ripristinati o costruiti anche i pozzi d’acqua con le pompe a mano e i servizi igienici. Questo progetto andrà a beneficio di più di 1.500 studenti e 150 insegnanti che vivono nel distretto di Tappata, nella contea di Nimba. (…)

Negli ultimi sei mesi l’ADRA ha svolto attività simili nei distretti di Tappata e Zoe-Geh, attività che hanno incluso la costruzione di rifugi per più di 500 famiglie. A finanziare questi interventi è stata l’Agenzia danese per lo sviluppo internazionale (DANIDA), attraverso la sezione danese dell’ADRA.

http://www.adra.org/ADRANews/101004.html

 

La Polonia emerge come donatrice internazionale

Varsavia, 8 ottobre – La Polonia, che negli ultimi dieci anni ha ricevuto assistenza economica internazionale, in preparazione dell’entrata nell’Unione Europea sta ora emergendo come un paese donatore esso stesso. Il governo si è impegnato ad offrire lo 0,1 % del prodotto interno lordo all’assistenza dello sviluppo entro il 2006, con la maggior parte di esso destinato ad aiutare le nazioni povere dell’Africa e dell’Asia a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

Dai 27 milioni di dollari lo scorso anno, la Polonia aumenterà l’assistenza allo sviluppo a 230 milioni di dollari entro il 2006, corrispondente all’0,1 % del suo prodotto interno lordo. Per le obbligazioni derivanti dall’appartenenza all’Unione Europea e all’OECD, altri stati dell’Europa Centrale ed Orientale stanno iniziando dei loro programmi di aiuto internazionale.  (…)

http://www.undp.org/dpa/pressrelease/releases/2004/october/pr8oct04.html

 

Il PAM va oltre i suoi obiettivi dando di che nutrirsi a più di 1,3 milioni di persone nel Darfur

Kartoum, 6 ottobre – Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite ha sfamato in settembre più di 1,3 milioni di persone nella regione del Darfur, nel Sudan occidentale, andando oltre il suo stesso obiettivo di 1,2 milioni e registrando così la sua più grossa distribuzione di cibo dall’inizio della crisi umanitaria. Utilizzando insieme furgoni, aerei e treni, il PAM ha trasportato un totale di 21,535 tonnellate d’aiuti alimentari destinati a 1.336.992 persone nelle zone colpite dalla crisi nel nord, sud e ovest Darfur.

La capacità del PAM di raggiungere un così gran numero di persone è stata aumentata dalla disponibilità di numerose scorte d’aiuti alimentari presenti nei centri regionali di Nyala, El-Fasher ed El-Geneina. Molte di queste scorte dovevano essere distribuite in agosto, ma la distribuzione venne rimandata a settembre a causa della stagione delle piogge, che aveva bloccato le strade, e della chiusura delle vie di terra ritenute sempre meno sicure.

La fine della stagione delle piogge in settembre, combinata a un aumento del numero di furgoni PAM ha permesso di trasportare su strada una maggiore quantità d’aiuti alimentari. Nei campi profughi, una collaborazione più stretta tra le varie organizzazioni non-governative partner del PAM ha migliorato la distribuzione del cibo tra coloro che ne avevano bisogno. (…)

http://www.wfp.org/

 

 

Pace e sicurezza

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Si chiude il Forum per la riabilitazione della Palestina; annunciate iniziative per lo sviluppo

Beirut, 14 ottobre(Servizio d'informazione delle Nazioni Unite) - Il "Forum internazionale arabo sulla riabilitazione e lo sviluppo nei territori occupati della Palestina: verso uno Stato indipendente" ha lanciato quest'oggi diverse iniziative volte ad aumentare l'assistenza allo sviluppo economico e sociale dei territori palestinesi.

Le iniziative, annunciate ad una conferenza stampa alle NU a Beirut, includevano: il lancio di un progetto per ripiantare un milione di alberi nei territori della Palestina, da parte dell'Associazione per l'Aiuto Agricolo in Palestina e da "Al-Arabiah per la Protezione della Natura ", in cooperazione con l'ESCWA; la creazione di una rete di ONG regionali per rafforzare la società civile in Palestina; la creazione di un fondo  d’avvio volto a stimolare piccole imprese condotte da donne, e una iniziativa ESCWA per formare giornalisti arabi e palestinesi.

La conferenza stampa ha seguito la cerimonia di chiusura al termine del Forum. Nelle sue osservazioni finali Merwat Tallawy, segretario esecutivo della Commissione Economica e Sociale delle NU per l'Asia Occidentale (ESCWA), ha detto che il Forum aveva colto il suo obiettivo - fornire una visione coordinata per lo sviluppo palestinese - nonostante le critiche secondo le quali creare un piano per lo sviluppo in un'epoca di guerra e occupazione fosse futile.(...)

http://www.escwa.org.lb/information/press/main.htm

 

Il Nobel per la Pace a Wangari Maathai

All'ecologista keniana, rappresentante della Carta della Terra per l'Africa e membro di Green Cross, l'importante riconoscimento

È donna, è ecologista, è africana. È Wangari Maathai, il premio Nobel per la Pace 2004, vice-ministro per l'ambiente del Kenia, rappresentante della Carta della Terra per l'Africa e membro di Green Cross. Il comitato norvegese per il Premio Nobel ha assegnato il prestigioso riconoscimento per la pace all'ecologista kenyana, 64 anni, prima donna africana nella storia a ricevere l'importante premio. Alla Maathai e' stato riconosciuto il suo impegno nella lotta per la preservazione dell'ambiente e la difesa dei diritti umani. "La causa ecologista è un aspetto importante della pace - ha affermato Wangari Maathai, immediatamente dopo la notizia del premio - perché nel momento in cui le risorse si rarefanno, noi ci battiamo per riappropriarcene. Piantiamo i semi della pace, ora e per il futuro". L'ecologista keniana è anche avvocato dei diritti umani. Dopo il conferimento del premio la biologa ha detto: ''Continuerò nella mia campagna e chiedo ai keniani di unirsi a me.”

L'impegno di Wangari Maathai sul fronte ambientale è storico. È stata la fondatrice del movimento "Green Belt" (cintura verde) che ha piantato oltre 30 milioni di alberi lungo il continente africano per lottare contro la desertificazione. La deforestazione, infatti, è un grave problema per l'Africa che spinge, ogni anno, milioni di persone nella povertà. L'organizzazione fondata da Maathai "Movimento della cintura verde" ha anche dato, tra le altre cose, lavoro a decine di migliaia di persone. È attualmente nel "Board of trustees" di Green Cross e lo scorso anno fu invitata al convegno internazionale di Bologna "Water for Life and Peace", organizzato da Green Cross Italia.
Nell'apprendere l'assegnazione del Premio Nobel per la pace all'ecologista keniota il Presidente fondatore di Green Cross International Mikhail Gorbaciov ha affermato: "Mi congratulo per questo premio. L'assegnazione del Premio Nobel per la pace è stata fatta nel migliore dei modi, premiando una persona che si è distinta nell'impegno per rendere il Pianeta migliore attraverso il proprio personale esempio". Recentemente Green Cross ha realizzato un progetto di riforestazione di alcune zone a rischio del Bourkina Faso su ispirazione di Wangari Maathai. (Sergio Ferraris)

www.greencrossitalia.it

 

Grandi speranze per il Summit di Nairobi su un Mondo Libero dalle Mine

13 ottobre – La Campagna Internazionale per vietare le mine antiuomo (ICBL) stimolerà i leader mondiali ad accrescere i loro successi nell’affrontare la piaga delle mine antiuomo quando il prossimo mese, a Nairobi, si aprirà lo storico Summit sul Mondo Libero dalle Mine.

Il summit di Nairobi è la prima conferenza per la revisione della convenzione che vieta ogni uso, produzione, commercio e stoccaggio di mine antiuomo e la più importante pietra miliare dalla sua istituzione a Ottawa il 3 dicembre 1997. La conferenza si svolgerà dal 29 novembre al 3 dicembre al centro convegni Gigiri delle Nazioni Unite nella capitale del Kenya e nel continente che dalle mine è quello maggiormente colpito al mondo.

“Il Summit sarà un successo se produrrà un coraggioso e concreto piano d’azione, oltre a impegni finanziari e obblighi politici per far sì che ciò accada”, ha dichiarato la coordinatrice dell’ICBL Liz Bernstein. “Con il traguardo di un mondo libero dalle mine ora a portata di mano, gli stati hanno la necessità di mostrare qualche capacità di resistenza!” ha aggiunto.

Circa 200 sostenitori, sopravvissuti alle mine, sminatori, e altri appartenenti all’ICBL parteciperanno al Summit al fianco di diverse centinaia di rappresentanti di governi e organizzazioni internazionali. Oltre ai 143 stati membri del Trattato per il Divieto delle Mine che saranno lì rappresentati, si prevede che un certo numero di stati non membri invii osservatori. (…)

http://www.icbl.org/news/nairobi_advisory

 

Seminario di formazione in Marocco sulla cooperazione internazionale contro il terrorismo e il crimine organizzato.

Vienna, 4 ottobre – Cinquanta autorità marocchine d’alto livello, in prevalenza giudici e pubblici ministeri, seguono un seminario di formazione a Tangeri sulla cooperazione internazionale nelle questioni criminali dal 4 al 6 ottobre. Il seminario di formazione è sponsorizzato dall’Ufficio delle Nazioni Unite sulle droghe e sul crimine (UNODC) e dal ministro della Giustizia del Marocco, e mira alla condivisione con i partecipanti della conoscenza e della competenza legale necessarie a promuovere la cooperazione con gli altri Stati, applicando in maniera efficace la Convenzione delle Nazioni Unite contro il crimine transnazionale organizzato e adoperando gli strumenti globali contro il terrorismo.

Il seminario di formazione, che segue la ratificazione del Marocco di 10 dei 12 strumenti contro il terrorismo e la Convenzione delle Nazioni Unite sul crimine transnazionale organizzato, include le presentazioni sia dell’UNODC che degli esperti marocchini , e discussioni di casi relativi alla pratica quotidiana dell’estradizione e dell’assistenza legale reciproca, al fine di rafforzare la cooperazione internazionale nelle questioni criminali.

Il seminario fornisce inoltre un’opportunità per gli esperti dell’UNODC di presentare le caratteristiche principali della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione, che il Marocco recentemente ha firmato.

http://www.unis.unvienna.org/unis/pressrels/2004/uniscp501.html

 

 

Salute

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Un milione di vaccinatori, 80 milioni di bambini, 23 paesi: l’Africa lancia la più grande campagna di sempre per l’immunizzazione contro la poliomielite.

Gli africani si uniscono nel grande sforzo di combattere l’epidemia e di rimettere in moto gli sforzi per lo sradicamento della poliomielite

Più di un milioni di vaccinatori in 23 paesi africani hanno intrapreso la più grande campagna di immunizzazione continentale nella storia. L’obiettivo finale è di vaccinare 80 milioni di bambini contro la poliomielite in tutta l’Africa sub-sahariana in soli quattro giorni. Tale sforzo è una risposta diretta ad un epidemia di poliomielite in corso nella regione, che rischia di lasciare migliaia di bambini paralizzati a vita. Decine di migliaia di leader tribali e religiosi, insegnanti scolastici, genitori e membri dei Rotary club si sono uniti agli infermieri ed alla massa di volontari ed operatori sanitari per andare letteralmente di casa in casa, di villaggio in villaggio per consegnare a mano il vaccino ad ogni bambino minore di cinque anni.

I conflitti civili in alcuni dei paesi partecipanti rendono più difficile arrivare a tutti i bambini, specialmente in aree della Costa d’Avorio, Liberia e Sudan. La recente diffusione della poliomielite nella regione sudanese del Darfur, che ha ormai raggiunto anche Khartoum, mostra con che velocità il virus può reinfettare le comunità, soprattutto quelle che i conflitti hanno ridotto in stato di isolamento. (…) Ci sono varie date d’inizio per le campagne nazionali, che verranno comunque portate a compimento in ottobre in 19 dei 23 paesi.

L’Iniziativa mondiale per lo sradicamento della poliomielite è supportata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, Rotary International, i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) e l’ UNICEF).

www.rotary.org   www.polioeradication.org

 

55 soci dei Club Rotary di Seattle, Portland, Atlanta ed Honolulu vanno in Etiopia per vaccinare i bambini contro la poliomielite.

L’evento fa parte dello Campagna globale per sradicare la poliomielite entro il 2005

Seattle, WA, USA, 15 ottobre – Poiché la poliomielite è ancora una minaccia per i bambini di alcune aree di Africa e Asia sud-occidentale, il Rotary continua il suo sforzo ventennale per sconfiggere questa malattia invalidante in ogni parte del mondo.

In sostegno a questa operazione globale, 55 soci dei Rotary club di Seattle, Portland, Atlanta e Honolulu  partono oggi per l’Etiopia, per poi fare ritorno il 24 ottobre. In Etiopia, i soci del Rotary si uniranno alla schiera di volontari e operatori sanitari per andare letteralmente di casa in casa e di villaggio in villaggio per consegnare a mano il vaccino ad ogni bambino. (…) Oltre a proteggere i bambini dalla poliomielite, i componenti del gruppo –che copriranno le spese di viaggio con fondi propri – visiteranno le strutture per la fornitura di acqua potabile costruite grazie ad un progetto del Rotary di Seattle.

In passato l’Etiopia è stata duramente colpita dalla poliomielite, ma adesso sono già tre anni che non si registrano nuovi casi, dopo gli ultimi 144 registrati nel 2000. Buona parte di questo progresso di deve all’impegno del Rotary, il quale ha contribuito con 5,7 milioni di dollari per sradicare la poliomielite in Etiopia; con 205,8 milioni di dollari per sradicarla nel continente africano; e con oltre più di 500 milioni di dollari per sradicarla in tutto il mondo, oltre ad un enorme numero di ore di lavoro volontario nelle varie campagne di vaccinazione.

Oggi, la metà della popolazione mondiale vive in aree dove la poliomielite è stata sradicata. Le Americhe sono state dichiarate “liberate” dalla poliomielite nel 1994, il Pacifico occidentale nel 2000 e l’Europa nel 2002. Una volta che sarà stata sradicata, la poliomielite sarà la seconda malattia ad essere eliminata a livello mondiale, dopo il vaiolo.

www.rotary.org

 

L’UNFPA dà il benvenuto al nuovo contributo europeo per assicurare forniture per il settore riproduttivo

Nazioni Unite, New York, 14 ottobre – L’Unione Europea donerà quest’anno 75 milioni di dollari all’UNFPA, il Fondo per la Popolazione delle Nazioni Unite, per forniture per il settore riproduttivo di cui hanno bisogno i paesi in via di sviluppo. L’UNFPA ha immediatamente accettato con compiacimento la decisione, annunciata oggi durante un incontro speciale dell’Assemblea Generale, segnando così il decimo anniversario della Conferenza internazionale sulla popolazione e sullo sviluppo (ICPD).

Nans van den Broek del Belgio, inviato speciale della Presidenza dell’Unione Europea, ha riferito nell’incontro che i 25 Stati membri dell’Unione Europea e la Commissione Europea “colmeranno insieme l’intero deficit dei prodotti contraccettivi per 75 milioni di dollari nel 2004 attraverso un contributo speciale al Fondo dell’UNFPA per i prodotti del settore riproduttivo”. L’UNFPA ha stimato che avrà bisogno di quella somma per far fronte alle richieste di rifornimenti nel 2005 da parte di 49 paesi in via di sviluppo che dipendono dall’assistenza esterna per i contraccettivi e i preservativi per la prevenzione dell’AIDS. (…)

http://www.unfpa.org/news/news.cfm?ID=515

 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene lo sforzo globale per alleviare il dolore cronico

Ginevra, 11 ottobre – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) co-patrocina oggi la prima Giornata mondiale contro il dolore, il cui scopo è quello d’attirare l’attenzione globale sull’urgente bisogno di sollievo dal dolore per chi soffre di mali come il cancro e l’AIDS. La campagna, organizzata dall’Associazione internazionale per lo studio del dolore (IASP) e dalla Federazione europea dei Circoli IASP (EFIC), mira al riconoscimento dell’alleviamento del dolore come parte integrante del diritto al massimo livello possibile di salute fisica e mentale.

I rappresentanti dell’OMS si uniscono agli specialisti di tutto il mondo in materia di gestione e alleviamento del dolore cronico in una conferenza a Ginevra, organizzata per dar risalto alla Giornata mondiale contro il dolore  e per sollecitare i governi di tutto il mondo ad agire rapidamente in merito. La conferenza coincide con la pubblicazione in questo mese delle nuove raccomandazioni del Consiglio Europeo riguardanti le cure palliative, che includono anche la gestione del dolore. Le raccomandazioni forniscono una guida dettagliata per creare le linee guida di una politica nazionale, e sono disponibili in 17 lingue europee. (…)

http://www.who.int/mediacentre/news/releases/2004/pr70/en/

 

L’Ufficio delle Nazioni Unite per le Droghe conferma la costante riduzione della coltivazione dell’oppio a Myanmar

Vienna, 11 ottobre (UN Information Service) – La coltivazione dell’oppio a Myanmar mostra una riduzione del 29 per cento rispetto al 2003, secondo l’Indagine sull’oppio a Myanmar del 2004 pubblicata oggi dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro le droghe ed il crimine (UNODC). (…)

Secondo questa indagine, nel 2004 erano impegnate nella coltivazione dell’oppio 260.000 famiglie. La maggior parte di loro risiede in aree remote, montuose e isolate, e l’oppio è spesso la loro unica o primaria fonte di guadagno. Ancora più importante, il guadagno medio di una famiglia che non produce oppio è il 30 per cento più alto di quelle che producono oppio. “L’oppio è l’ultima risorsa per i contadini che devono combattere la fame e la povertà”, afferma il Direttore esecutivo dell’UNODOC Costa. “Se non soddisfiamo i bisogni umani di base dei coltivatori del Myanmar, essi non riusciranno mai ad uscire dal circolo vizioso della povertà e della coltivazione dell’oppio. Le comunità che coltivano l’oppio resteranno vulnerabili agli abusi dei diritti umani, al traffico di persone e al trasferimento forzato”, ha aggiunto. (…)

http://www.unis.unvienna.org/unis/pressrels/2004/unisnar860.html

 

 

Energia e sicurezza

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WWF all'industria chimica: "Sostanze tossiche nei prodotti: la trasparenza e la rinuncia agli agenti pericolosi vi costerebbero poco"

Roma, 14 ottobre - Assicurare ai cittadini la possibilità di conoscere i possibili effetti delle sostanze tossiche contenute nei prodotti di uso quotidiano costerebbe all'industria chimica poco: secondo un rapporto pubblicato oggi dal Consiglio Nordico dei Ministri, commissionato dai Governi pei paesi nord-europei per verificare i costi diretti di REACH (la normativa ancora in discussione  che imporrebbe a produttori e importatori la diffusione di informazioni certe sulle migliaia di sostanze chimiche che ogni anno circolano in Europa), all'industria chimica l'adeguamento alla nuova normativa costerebbe ben poco. I costi dell'"operazione-trasparenza" sono stimati in circa 3.5 miliardi di Euro per un periodo di 11 anni, ovvero lo 0.06%  del fatturato di questo settore. Una sorpresa forse per l'industria, ma non per il WWF che da tempo considera infondati i timori del settore chimico rispetto agli effetti della normativa REACH. (…)

www.wwf.it/svelenati

 

I centri elettronici comunitari possono aiutare a colmare il divario digitale

Bangkok, 13 ottobre (Servizio d'informazioni delle Nazioni Unite) - L'UNESCAP ha già iniziato una "spinta mirata" sui centri elettronici comunitari per condividere le pratiche migliori, accumulare capacità e dimostrare progetti pilota in quanto progresso pratico per assistere i soci e gli affiliati a realizzare gli obiettivi stabiliti dal Piano d'Azione del Vertice Mondiale.(...)

La prima sessione del Sottocomitato per l' Informazione, Comunicazione e Tecnologia Spaziale  dell'UNESCAP -Commissione Economica e Sociale delle Nazioni Unite per l'Asia e Pacifico - ha avuto luogo dal 13 al 15 ottobre 2004 al Centro  di Conferenze delle NU a Bangkok.(...)

Il mandato della Sottocommissione è di promuovere le capacità necessarie per creare e rendere possibile l'ambiente necessario per lo sviluppo trasferimento e applicazione della tecnologia della comunicazione e dell'informazione  (ICT), segnatamente attraverso la cooperazione regionale e la creazione di una rete  delle organizzazioni dei settori governativo, non governativo e privato a vantaggio delle economie in via di sviluppo.

http://www.unescap.org/unis/press/2004/oct/g22.asp

 

 

Ambiente e natura

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La mozione per la Carta della Terra al Congresso per la conservazione mondiale dell’IUCN – Bangkok, 17-25 novembre

Il terzo Congresso per la Conservazione Mondiale dell’IUCN si terrà a Bangkok dal 17 al 25 novembre 2004. Il Congresso sarà l’evento chiave dell’anno per affrontare le sfide più pressanti sull’ambiente e lo sviluppo.  Nel corso dell’incontro, il consiglio dell’IUCN presenterà una mozione sulla Carta della Terra nella quale si chiederà al Congresso di sottoscriverla e di considerarla come punto di riferimento etico per i propri programmi e politiche, così come uno strumento per l’educazione allo sviluppo sostenibile, fra le altre cose. Questa la dichiarazione conclusiva della Risoluzione per il terzo Congresso per la conservazione mondiale, Bangkok 2004 – Sottoscrizione della Carta della Terra (…)

1. SI SOTTOSCRIVE la Carta della Terra come espressione d’ispirazione della visione della società civile sulla costruzione di un mondo di pace giusto e sostenibile.

2. SI ADOTTA la Carta della Terra come una guida etica per le politiche dell’IUCN, e ci si impegna ad applicarne i principi nel programma dell’IUCN.

3. SI RACCOMANDA che la Carta della Terra sia usata dall’IUCN per favorire l’avanzamento ed il dialogo sull’interdipendenza globale, i valori condivisi ed i principi etici per gli stili di vita sostenibili.

4. SI INCORAGGIANO le organizzazioni e gli stati membri a considerare la possibilità di sottoscrivere la Carta della Terra e a determinare il ruolo che tale Carta potrà svolgere come guida nelle politiche nelle rispettive sfere di responsabilità.

www.earthcharter.org

 

 

Cultura e educazione

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Gemellaggio Italia-Africa: al via l’edizione 2004-0005 del progetto ”A scuola con AMREF”

Valore dell’acqua e diritto all’istruzione al centro delle proposte didattiche. Più di trentamila gli studenti italiani coinvolti

Roma, 7 ottobre - ­ Trecentottantanove scuole coinvolte (l’85 per cento elementari, il 10 per cento medie e il 5 per cento dell’infanzia) per un totale di circa 30mila alunni. Questi i numeri più significativi dell’edizione 2003-2004 del progetto “A scuola con AMREF”, promosso con l’obiettivo di attivare nei bambini italiani atteggiamenti di solidarietà e sensibilizzazione nei confronti dei coetanei in Africa, dando spazio alla riflessione e alla creatività, attraverso disegni, storie e poesie, per concretizzare uno scambio interculturale con le scuole keniane gemellate. Due, in particolare, le proposte didattiche presentate e diffuse nel corso dell’anno scolastico: “L’Acqua racconta la vita” e “Educazione: il diritto di imparare per vivere meglio”. (…)

Per aiutare studenti e insegnanti che aderiscono all’iniziativa a sviluppare la riflessione su questi temi, AMREF mette loro a disposizione un kit didattico composto da videocassetta, fiabe, guide per i docenti e manifesti incentrati sulla proposta didattica prescelta, e un kit africano, che alla fine dell’anno scolastico raccoglie i lavori originali delle scuole keniane gemellate. 

AMREF, Fondazione Africana per la Medicina e la Ricerca, è la principale organizzazione sanitaria africana senza fini di lucro. Dalla sua fondazione, nel 1957 a Nairobi, promuove e gestisce ogni anno centinaia di progetti di sviluppo sanitario in 14 paesi dell'Africa orientale: dal Kenia all'Uganda, dal Sudan al Sudafrica. L’unicità di AMREF risiede nel suo essere un’organizzazione pienamente ‘africana’, che si impegna cioè per uno sviluppo autonomo del continente: il 95 per cento del personale impiegato è africano, e quasi tutti i progetti fanno capo a esperti locali, medici, ingegneri idrici, assistenti sociali, in gran parte provenienti dalle stesse comunità disagiate che si impegnano a sostenere.

www.amref.it

 

Scuola calcio “Vincent Candela”: tecnica di gioco, agonismo, meditazione e solidarietà

Con l’inizio della stagione sportiva 2004/2005, l’impianto sportivo comunale “Superga” di Ciampino (Roma) ospita la scuola calcio voluta da Vincent Candela, campione francese, e che porta il suo nome. La scuola scaturisce dal desiderio del centrocampista della Roma di offrire ai giovani che si avvicinano a questo sport “una scuola che (sono parole sue) educhi ad affrontare con equilibrio e gioia le partite della vita.”

Questo ambizioso obiettivo passa attraverso un progetto sperimentale assolutamente innovativo, articolato su due programmi. Infatti, oltre ai due pomeriggi dedicati ai consueti allenamenti sportivi (il lunedì ed il venerdì), viene introdotto un terzo pomeriggio (il mercoledì) nel quale i ragazzi vengono educati alla meditazione, alle tecniche psico-dinamiche e alle arti orientali. I bambini coinvolti nel corso di meditazione hanno dimostrato molto interesse per la novità, contagiando i loro genitori che non hanno tardato a chiedere maggiori informazioni circa gli argomenti trattati.

Il programma del mercoledì è supportato anche da visite osteopatiche: una équipe di medici si incarica di osservare lo sviluppo osseo-scheletrico e muscolare dei bambini non ancora in età adolescenziale. Dunque, una maggiore cura per la salute dei piccoli, che si affianca alle normali visite medico-sportive di tipo agonistico svolte regolarmente ad inizio stagione dal medico sportivo.

Quest’anno la Scuola Calcio “Vincent Candela” ha partecipato attivamente alla quarta edizione della “Coppa dei Campioni di Solidarietà”, in cui gli allievi hanno dato vita ad un pre-partita coinvolgente ed emozionante. La manifestazione, organizzata dalla ONLUS “Comitato Aurora”, ha avuto luogo l’11 ottobre allo Stadio Flaminio in Roma. (Il “Comitato Aurora” si dedica alla raccolta di fondi a favore dei bambini che soffrono di adrenoleucodistrofia, una rarissima malattia genetica che distrugge progressivamente la mielina, guaina isolante di tutte le diramazioni del cervello e del midollo spinale.) [Fabio Gatti]

Per maggiori informazioni: Segreteria Scuola Calcio 06-79350535

 

NONSOLONOTE 2004  “Dire la musica”

Cinque concerti con voce recitante su testi di Maurizio Biondi. Voce recitante: Roberto De Langes

Mestre, Centro Culturale Candiani – Auditorium, 22 ottobre/17 dicembre 2004

«Che cosa esprime l’Arte della Fuga di Bach?» «Quale percorso simbolico nasconde il dettato dodecafonico di Schoenberg?» Una riposta sensata a domande come queste chiama in causa un ordine severo di categorie d’approccio, sia mentale che culturale. Il linguaggio scivola sulla superficie dei suoni, gioca magari a coglierne colori e suggestioni, fino ad ammutolire di fronte alla natura profonda, e silenziosissima, dell’esperienza estetica di ciascuno. Questo il senso dei cinque appuntamenti di Nonsolonote - Dire la musica: non solo note, appunto; cinque tentativi di seduzione musicale, affidati ad un ensemble di grande bravura ed esperienza, alle prese con alcuni dei capolavori della storia della musica occidentale, e sorretti dalla “messa in scena” di un testo fortemente “teatrale” che ne esplori ad hoc l’ingranaggio sonoro pronto a sfumare nel “dietro le quinte” della percezione di chi ascolta. “La voce recitante – spiega l’autore del testo, Maurizio Biondi – avrà il compito di far entrare il pubblico nella costruzione dell’opera”. Il testo sarà recitato dall’attore Roberto De Langes.

Dopo il concerto del 22 ottobre su  “Percorsi e labirinti – le costruzioni polifoniche dell’ultimo Bach”, gli altri concerti in programma, sempre di venerdì sera alle 21.00, svolgeranno questi temi: 5 novembre: dialoghi sulla “grande fuga”, Ludwig van Beethoven; 19 novembre: “Le tentazioni pianistiche di Liszt E Alkan”; 3 dicembre: “Il distacco dalla sponda – crisi del linguaggio e morte della tonalità”; 17 dicembre: “Le voci del mondo – Britten, Janacek e le forme dell’espressione”.

Il progetto è curato dalla  Camera Marciata e dall’assessorato alla Cultura del comune di Venezia.            

 

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Relazione preparata da Barbara Valocore* per Good News Agency sulla 57ma Conferenza Annuale UNDPI/ONG tenutasi all’ONU a New York nei giorni 8-10 settembre 2004

 

Obiettivi di Sviluppo del Millennio: la società civile agisce

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La recente conferenza del Dipartimento delle N.U. per la Pubblica Informazione ha fornito una panoramica sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio: ciò che è stato realizzato sinora, ciò che deve essere ancora fatto, nonché problemi e successi delle iniziative intraprese ad oggi. La conferenza è stata molto approfondita e si è concentrata su questa tematica nel corso di tutti i workshop e le sessioni plenarie. La conferenza ha dimostrato come l’umanità voglia costruire un impegno più logico e più focalizzato per realizzare pienamente la dichiarazione del Millennio e gli otto obiettivi che tutti i 191 Stati membri si sono impegnati a raggiungere entro il 2015. Nel corso delle tre giornate si è fatto ripetutamente riferimento all’esigenza di una maggiore volontà politica. I relatori hanno chiesto alle ONG di esercitare una maggiore pressione sui governi affinché facciano fede agli impegni presi, ed è stata ripetutamente invocata in molti modi la volontà spirituale.

   Il ruolo delle donne, in particolare in Africa, è stato sottolineato da Bineta Diop, che ha parlato dei progressi realizzati da gruppi femminili operativi a livello regionale e locale. In Senegal esiste un solido programma di formazione della pace che coinvolge le donne (coincidenza vuole che il Senegal sia uno dei luoghi dove la rete globale Ecovillage è molto forte.)

   Miklos Marschall di “Transparency International” ha identificato alcune strutture destinate a trasformarsi in sciagure a catena  in assenza di una pianificazione adeguata. Marschall ha parlato delle lezioni apprese, delle conseguenze e dei risultati da temere laddove non venga arginato il fenomeno della corruzione, definita “un crimine contro l’umanità”. Ha inoltre parlato dell’idea di  “fischiare i falli” e di come ciò si riveli importante in certe situazioni.  (www.transparency.org)

   Wu Qing, dalla Cina, ha parlato dell’ampia diffusione di circoli femminili, seminari di rafforzamento dell’autorità, corsi di alfabetizzazione e degli sforzi compiuti da alcuni gruppi per incoraggiare le donne ad esprimersi ed essere parte del processo decisionale. Più volte sono stati menzionati i “Circoli di condivisione” e i “Semi di condivisione”. Qing ha detto di voler rendere trasparente il ruolo della legge e c’è stata una vera ovazione della platea alle parole: ”Voglio che la Cina sia governata dalla legge, non dagli uomini!”. Ha inoltre aggiunto come in Cina, a causa del vasto commercio di donne e ragazze a cui si aggiunge il fenomeno dell’infanticidio femminile, dai 60 agli 80 milioni di uomini debbano ora affrontare la prospettiva di non poter trovare moglie.

   Sir Emyr Jones Parry, Ambasciatore e Rappresentante permanente del Regno Unito alle Nazioni Unite, ha puntualizzato come nello sforzo di procedere verso una società internazionale più responsabile, la vecchia idea del “vivi e lascia vivere” non funzioni più perché si è visto a cosa può portare un approccio arrendevole quando non ci si oppone ai genocidi e si consente a governi corrotti di agire fuori di qualunque controllo, come è recentemente accaduto in Sudan.    

   Nel corso di questa sessione plenaria tutti i relatori hanno enfatizzato l’importanza cruciale del ruolo delle ONG nella realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, riferendosi alla veridicità del concetto “con mani e piedi umani…”

   Successivamente è emerso il tema della diversità nell’ambito dell’unità, allorché Alicia Barcena ha parlato dell’asimmetria dei diversi paesi e di come gli Obiettivi del Millennio debbano essere concepiti in base alle esigenze e situazioni dei singoli paesi. In un modello biologico, “sviluppo” significa diversità. Barcena ha sottolineato l’importanza dell’interdipendenza e il bisogno di una cittadinanza globale, affermando inoltre che il tema della cittadinanza dovrebbe rappresentare il cuore delle politiche pubbliche, sottolineando il ruolo importante dell’umanità nel suo insieme. 

  Altra tematica emersa prepotentemente è stata la distribuzione equa delle risorse e del benessere mondiale e gli effetti distruttivi degli aiuti che creano dipendenza e favoriscono la corruzione. Spesso, in diversi contesti, l’ “aiuto” è stato considerato altamente distruttivo e degradante.

    Microcredito:  Mercedes Canalda della Repubblica Dominicana ha fatto risuonare una nota molto positiva nel descrivere il successo ottenuto dal microcredito nell’ area dominicana. Si tratta di un meccanismo che consente di raggiungere i piccoli contadini che non vogliono regali, bensì un aiuto temporaneo. Canalda afferma che, nella regione dominicana, otto attività su dieci sono legate al microcredito, che indubbiamente influenza anche le macropolitiche. Tali prestiti sono pensati per i più poveri tra i poveri, secondo la filosofia di Muhammad Yunus. Alcuni dati statistici: prestito medio 10 – 175 dollari; il 75% lavora fuori dalla propria casa; 85% sono donne. Il tasso di restituzione dalle donne è del 98-99%.   

      La sessione di apertura della mattina dell’ultimo giorno, venerdì 10 settembre, è stata presieduta da Salil Shetty, Direttore della Campagna del Millennio dell’ONU, il quale ha sottolineato l’idea della volontà politica come componente necessaria per l’attuazione degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, sul fatto che ognuno ha voce in capitolo e sull’importanza che le risorse vengano divise tra la popolazione in maniera trasparente; inoltre ha ricordato che ogni Paese firmatario degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio si è impegnato a devolvere lo 0,7% del reddito nazionale per il raggiungimento di questi obiettivi, mentre gli Stati Uniti al momento attuale devolvono solamente lo 0,14%.

   Oded Grajew, ex assistente speciale del Presidente brasiliano Lula, ha ripetuto nuovamente che si continua a discutere delle 3˙000 vittime del World Trade Center mentre nessuno sembra voler prendere in considerazione i 30˙000 bambini che muoiono OGNI GIORNO a causa della fame! Ha anche ribadito l’importanza che i governi impegnino la loro volontà politica ed ha suggerito che i cittadini rendano noto che il proprio governo non sta adempiendo agli impegni presi per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.  (N.d.E: Negli anni recenti si è notato una leggera tendenza all’aumento. Il totale dell’Assistenza Ufficiale allo Sviluppo proveniente dai Paesi membri del Comitato di Assistenza allo Sviluppo dell’OCSE ha raggiunto i 68,5 miliardi di dollari nel 2003, pari allo 0,25% della somma dei PIL dei Paesi membri, un aumento rispetto allo 0,23% nel 2002 e allo 0,22% nel 2001)

    Grajew ha anche sottolineato l’importanza della legittimazione delle Nazioni Unite come unica organizzazione mondiale che promuove la pace e la giustizia sociale. Egli si è domandato se i Paesi ricchi stiano facendo abbastanza ed è giunto ad una conclusione negativa, a parte poche eccezioni come la Svezia, che è veramente l’unico Paese “sviluppato” che sta pubblicizzando realmente gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e gli sviluppi fatti. In ultimo ha espresso all’assemblea riunita la necessità di creare un più grande senso di consapevolezza riguardo queste problematiche di importanza critiche per la salute ed il futuro dell’umanità.  L’organizzazione da lui rappresentata è l’Istituto Ethos per la Responsabilità Sociale e del Business  (www.ethos.org.br)

   Molti oratori hanno affermato che l’ottavo Obiettivo di Sviluppo del Millennio (sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo) è il più importante in quanto evidenzia l’idea della realtà della sintesi mondiale e l’importanza per l’umanità di riuscire a osservarsi come un insieme funzionante che richiede un sistema finanziario trasparente e basato su regole ed un commercio veramente libero e non discriminante. La resa dei conti sta nell’impegno per un buon governo.

   La Sessione plenaria finale è consistita in un resoconto fatto a tutti i partecipanti della conferenza sui seminari del primo pomeriggio. Uno degli oratori, Kavita Ramdas, Presidente del Fondo Mondiale per le Donne, ha tenuto in pugno l’attenzione dell’assemblea esortando la comunità mondiale a svegliarsi e a cominciare a prendersi cura dei nostri fratelli e sorelle che stanno attraversando le sofferenze più terribili mentre noi siamo seduti a decidere sul da farsi. La Ramdas ha efficacemente descritto le vite di alcune donne che conosce e a cui si dedica, le quali non hanno alcun genere di speranza o di libertà e si trovano in condizioni così disperate da non essere immaginabili dalla maggioranza del pubblico presente.

     Seminari del primo pomeriggio: tutti i seminari tenuti dalle 13,15 alle 14,45 avevano come argomento gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e molti di loro presentavano nel titolo la parola spiritualità o ne esprimevano il concetto nella descrizione del seminario. Le fondazioni Lifebridge e la Findhorn Foundation, insieme ad un’altra fondazione messicana, hanno presentato uno dei seminari sul Programma Zero Fame del Brasile. Ospite speciale del seminario è stato Frei Betto, consigliere spirituale ed assessore speciale del Presidente del Brasile, che ha presentato un resoconto sull’innovativo Programma brasiliano. Successivamente, Frei Betto ha presenziato al briefing ECOSOC su questo tema ed ha potuto osservare direttamente il modo in cui si sta attuando il suo lavoro in seno alle Nazioni Unite.

    Nel seminario intitolato “Dimensione spirituale ed etica degli Obiettivi di Sviluppi del Millennio”, Noel Brown ha incoraggiato il gruppo ad “evocare una reale autorità spirituale e non a scusarsi per questa” ed ha suggerito di sottoporre all’ufficio del Segretario Generale un documento sulla dimensione etica degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Brown ha anche esortato i presenti a formare delle coalizioni sulla base della volontà spirituale e morale, dal momento che ci troviamo in un mondo privo di santuari o di spazi sicuri.

      Concludendo, nell’aria era presente un forte senso di unitarietà dell’umanità e del risveglio degli animi, e si è ripetuto con convinzione ed entusiasmo che tutti i movimenti di successo partono dalla popolazione e che “noi, il popolo” deteniamo il potere. L’intera Conferenza è stata pervaso da un forte senso di speranza e di impegno per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e del fatto che NOI, insieme, siamo in grado di compiere qualunque cosa per il bene di tutti gli esseri umani.

 

*Co-presidente del Comitato spirituale ristretto presso l’ONU - www.spiritualcaucus-un.org

 

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Prossimo numero: 19 novembre 2004.

 

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L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione. 

L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscali.it

 


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