Good News Agency – anno V, n° 11

 

 

Settimanale - anno V, numero 11 – 17 settembre 2004

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti. Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni a sua cura; è distribuita per via telematica ad oltre 3.700 media in 48 paesi e ad oltre 2.500 ONG e associazioni di volontariato.

E’ un servizio gratuito dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU. L’Associazione è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale “attore del movimento globale per una cultura di pace” ed è stata inclusa nelle organizzazioni internazionali del sito http://www3.unesco.org/iycp/

 

 

Sommario

Diritti umaniEconomia e sviluppoSolidarietà - Pace e sicurezza

SaluteAmbiente e natura - Religione e spiritualitàCultura e educazione

Editoriale: Crisi mondiale: non è troppo tardi per cambiare questa situazione

 

 

Diritti umani

(top)

 

Un milione gli afgani rimpatriati dall'Iran

Roma, 2 settembre - Ha raggiunto quota un milione il numero dei rifugiati afgani rimpatriati dall'Iran da quando, nell'aprile 2002, l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha dato avvio al programma di rimpatrio volontario. Si è quindi dimezzata la cifra di rifugiati afghani ancora presenti in Iran, che si attesta intorno al milione.  (…)

Il raggiungimento di quota un milione giunge al termine di una stagione estiva caratterizzata da un deciso aumento dei rimpatri dall'Iran - nelle ultime settimane fino a quattromila afgani sono rientrati ogni giorno nel proprio paese - che fa seguito all'introduzione da parte dell'UNHCR di una serie di misure mirate a facilitare il rimpatrio volontario.  (…) Se il rimpatrio proseguirà su questi livelli, l'UNHCR stima che altri 200mila afgani faranno rientro nel proprio paese entro il prossimo mese di marzo, quando è previsto il termine del programma di rimpatrio volontario. L'UNHCR è impegnato con le autorità iraniane per cercare soluzioni a lungo termine per almeno parte dei circa 800mila afgani che si prevede resteranno in Iran dopo quella data.

Complessivamente, dall'inizio del programma di rimpatrio volontario dell'UNHCR nell'aprile del 2002, oltre 3,6 milioni di afgani hanno fatto ritorno nel proprio paese, soprattutto da Pakistan e Iran.

www.unhcr.it

 

Le donne combattenti e la diffusione delle leggi umanitarie: riunioni a Ginevra

2 settembre - La settimana scorsa a Ginevra s’è tenuta una serie di tavole rotonde per discutere su come le donne combattenti possano aiutare a diffondere le leggi umanitarie. All’iniziativa, organizzata dall’organizzazione Geneva Call, donne appartenenti a gruppi armati non riconosciuti dai rispettivi 20 paesi, tutte nazioni tormentate dalla guerra, si sono scambiate idee e hanno confrontato le proprie esperienze. Le riunioni sono state promosse anche dal programma per lo studio delle organizzazioni internazionali del Geneva’s Graduate Institute of International Studies.

Le tavole rotonde della passata settimana hanno affrontato i seguenti argomenti: perché le donne partecipano alle guerre armate? Qual è il loro ruolo specifico all’interno dei gruppi armati? Quali problemi affrontano donne e ragazze durante il processo di disarmo, smobilitazione e reinserimento nella società? Quali difficoltà ci sono per le ragazze appartenenti a gruppi armati?

Le partecipanti si sono scambiate opinioni sulla conoscenza e comprensione delle leggi umanitarie, sulla loro attuazione all’interno dei gruppi armati e sulla loro abilità, in quanto donne, d’influenzare il comportamento degli altri membri del loro gruppo. Hanno anche parlato di quanto sia sensato e utile  diffondere le leggi umanitarie all’interno di questi gruppi. Scopo comune di tutte le tavole rotonde era cercare di capire meglio come vivono la guerra le donne e come la loro esperienza differisca da quella degli uomini. La relazione su tali scambi, assieme ai consigli dati dalle partecipanti, dovrebbe essere pubblicata entro la fine dell’anno.

http://www.icrc.org/

 

Nairobi: Marcia per la Pace, 18 settembre

A Nairobi in Kenya, il 18 settembre, si svolgerà una Marcia per la Pace per le strade del centro città, "Nairobi Peace March". Fino a poco tempo fa la società civile keniana poteva adunarsi solo in piccoli gruppi o all'interno delle baraccopoli in cui vive. Il 18 settembre, grazie anche al nuovo corso amministrativo del Paese e alla loro maggior consapevolezza, i cittadini di Nairobi, coordinati dell'associazione Africa Peace Point in collaborazione con l'Ong italiana Amani, potranno esprimere la loro voce nelle strade del centro città.

Nei giorni precedenti la marcia si terranno seminari sulla pace e sui diritti umani, aperti a partecipanti internazionali e locali selezionati; sarà possibile anche la visita ad alcuni progetti sociali sui bambini di strada e sui giovani, a gruppi di auto-aiuto e ad organizzazioni pacifiste.

E' prevista la partecipazione di molte organizzazioni locali, organizzazioni della società civile, per l'infanzia, giovani, rifugiati; organizzazioni internazionali e attivisti per i diritti umani oltre a personaggi di spicco, tra i quali anche la moglie dell'attuale Presidente Kibaki, la first lady Lucy Kibaki. Per Informazioni: Amani Onlus Ong amani@amaniforafica.org

www.amaniforafrica.org

 

Dinsey e McDonald’s entrano a far parte del Progetto Collaborativo sugli Standard di Lavoro dell’ICCR

New York, 27 agosto . McDonald’s Corporation e The Walt Disney Company hanno unito le proprie forze a quelle di un gruppo di investitori istituzionali socialmente motivati e responsabilizzati per portare a compimento un progetto unico volto a promuovere il rispetto costante degli standard lavorativi previsti dai codici di condotta delle aziende produttrici.

Per molti anni, entrambe le aziende hanno mantenuto severi codici di condotta riguardanti i propri operai e distributori. Tali codici affrontano alcuni punti chiave in materia di lavoro, fra cui: la proibizione del lavoro forzato e minorile; l’istituzione di requisiti riguardanti salute e sicurezza; l’orario lavorativo; la retribuzione e il rispetto delle leggi applicative. (…)

Il progetto è stato lanciato con lo scopo di rafforzare l’efficacia di tali standard lavorativi grazie al coinvolgimento delle organizzazioni degli investitori interessati ed al conseguente sforzo comune volto a favorire il rispetto degli standard lavorativi. Questo progetto di collaborazione ha l’obiettivo di supportare la creazione e valutare i sistemi propri delle varie fabbriche, in modo da promuovere il rispetto di tali standard nel corso del tempo; nonché una migliore formazione ed istruzione per quadri, supervisori ed operai, e potenziali incentivi per il rispetto di tali standard. (…)

http://www.iccr.org/news/press_releases/pr_projectk082704.htm

 

Le Nazioni Unite raggiungono in aereo i profughi interni nella Repubblica democratica del Congo

New York, 19 agosto – Sono arrivati ieri negli altopiani della Repubblica del Congo orientale i rappresentanti dell’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), del Programma alimentare mondiale (PAM) e della Missione delle Nazioni Unite nella Repubblica Democratica del Congo (MONUC), per consegnare 90 tonnellate di cibo e beni di prima necessità alle circa 1200 famiglie di profughi interni del Paese. Gli aiuti sono stati trasportati via elicottero, l’unico mezzo utile per raggiungere questa remota area del paese.

Le famiglie erano state costrette ad abbandonare il mese scorso le proprie case dopo aver ricevuto minacce da parte di gruppi armati, e sono ora rifugiate nelle città di Numbri e Shanje. La maggior parte di loro ha trovato asilo in edifici scolastici. Avendo lasciato le loro case all’improvviso, senza poter portare niente con sé, molti hanno dovuto dormire sul pavimento, senza coperte, con vestiti inadeguati e senza utensili per cucinare.

A causa dell’arrivo di profughi interni nella regione, la popolazione di Shanje è aumentata del 50% e quella di Numbi del 25%. Ciò si è tradotto in un aggravamento della già precaria situazione alimentare della popolazione locale, le sui riserve di cibo sono già completamente esaurite. (...)

http://ochaonline.un.org/DocView.asp?DocID=1662

 

 

Economia e sviluppo

(top)

 

Unione di forze per alleviare la povertà e la fame nei paesi in via di sviluppo

FAO e Commissione Europea in alleanza strategica per conseguire gli obiettivi di sviluppo

Bruxelles/Roma, 13 settembre – La Commissione Europea e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) hanno sottoscritto oggi un accordo di partenariato formulato per rinforzare i loro sforzi comuni per ridurre la povertà, promuovere lo sviluppo agricolo e combattere la fame nei paesi in via di sviluppo. Aree specifiche di collaborazione saranno sicurezza alimentare, sviluppo agricolo sostenibile e politiche agrarie,  qualità e sicurezza del cibo, gestione delle risorse naturali, scambio di informazioni e dati statistici. (…)

La cooperazione tra la FAO e la Commissione Europea risale al 1991. Finora si è espressa con l’esecuzione di 116 progetti per un budget totale di circa 108 milioni di euro (131 milioni di dollari). La maggior parte dei progetti ha fornito assistenza tecnica a paesi in via di sviluppo nei campi della sicurezza alimentare, agricoltura, silvicoltura e pesca. Soltanto nel 2003, la CE ha finanziato 21 progetti per un ammontare totale di 19 milioni di euro (23 milioni di dollari).

Fin dal Summit Mondiale per l’Alimentazione indetto dalla FAO a Roma nel 1996, il problema globale della insicurezza alimentare ha attirato un’attenzione crescente. La CE ha di conseguenza aumentato le operazioni ed attività sul campo volte direttamente a conseguire sicurezza alimentare.

Nell’ambito del nuovo partenariato, la Commissione e la FAO svilupperanno ulteriormente il loro dialogo a livello di direzione generale e rafforzeranno la cooperazione, particolarmente a livello nazionale.  Ciò aiuterà a condurre le strategie di sostegno nazionali della Commissione e l’assistenza tecnica della FAO in una più stretta armonia, che produrrà maggiori sinergie e migliore efficienza nel portare assistenza ai paesi in via di sviluppo.

www.fao.org/newsroom/ 

 

Conferenza annuale DPI/ONG “Obiettivi di sviluppo del millennio: la società civile entra in azione - 8-10 settembre, Nazioni Unite, New York

Gli attivisti civili di tutto il mondo si stanno preparando per richiamare un maggior sostegno pubblico per un importante iniziativa delle Nazioni Unite: gli obiettivi di sviluppo del Millennio (MDG). La 57ma Conferenza Annuale delle Organizzazioni Non-Governative (ONG), dal titolo Obiettivi di sviluppo del millennio: La società civile entra in azione, avrà luogo al quartier generale ONU di New York dal 8 al 10 settembre 2004. Organizzata dal Dipartimento delle Nazioni Unite per l’informazione pubblica (DPI) in collaborazione con il Comitato Esecutivo ONG/DPI, la Conferenza, tenuta ogni anno alle Nazioni Unite, è l’evento principe per le ONG.

Nel 2000, al Summit del Millennio, 189 stati membri adottarono una dichiarazione sintesi delle priorità dell’agenda internazionale e specchio accurato degli impegni presi nel corso delle conferenze annuali della decade precedente. La Dichiarazione del Millennio, e gli otto obiettivi che identificava, sono diventati una guida per la lotta a povertà, instabilità, HIV/AIDS, sessismo e violenza praticamente in ogni angolo del pianeta. La Conferenza offre alle organizzazioni non governative l’opportunità di verificare lo stato attuale degli obiettivi, individuare gli ostacoli che minacciano la loro realizzazione, condividere gli approcci innovativi alle collaborazioni e conoscere le campagne delle società civili che più si sono rivelate efficaci nello stimolare una maggiore coscienza pubblica e sostegno ai programmi Nord-Sud sostenibili e replicabili.

I rappresentanti di oltre 2.000 ONG provenienti da 90 paesi di tutto il mondo, in associazione con DPI e Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) interverranno alla conferenza, che riunirà dirigenti Onu, rappresentanti governativi, attivisti della campagna MDG, rappresentanti dei media,  accademici e, cosa molto importante, esperti dei fronti caldi dove l’urgenza per la realizzazione degli obiettivi è maggiormente sentita. 

Una delle tante caratteristiche innovative della conferenza di quest’anno è la presenza di un sito web interattivo dove rappresentanti ONG e cittadini di tutto il mondo interessati potranno assistere in diretta alle sessioni plenarie: http://www.undpingoconference.org in inglese, francese e spagnolo. (…)

La Conferenza segna un passo importante nelle consultazioni tra Onu e società civili che precedono la revisione del Millennium Summit+5 nel settembre 2005. Questi cambiamenti creano maggiori opportunità per i partecipanti alla conferenza di esprimere le proprie idee e di riunirsi prima, durante e dopo l’evento. La Conferenza vuole incentivare i molti sforzi delle Nazioni Unite e degli operatori della società civili che hanno cercato di definire, realizzare e monitorare gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

www.un.org/dpi/ngosection

 

Iniziative di microcredito rilanciano gli imprenditori kenioti

2 settembre -  La EBS, Equity Building Society, una banca di microfinanziamenti che si rivolge alla fascia di basso redito del Kenya, che vive e lavora per lo più in zone rurali, ha trasformato la vita di molti Kenioti, tramite  servizi finanziari, come l'accesso a microcrediti. Finora la EBS conta un totale di 270 000 clienti, per un totale di depositi di 55 milioni di dollari., un portafoglio prestiti di 28.9 milioni di dollari, e dei  profitti passati a 1,3 milioni di dollari da 90.000 dollari nel 1994. Sostenuta dall' UNDP, EBS è stata di recente classificata dalla Banca Mondiale tra i  cinque primi al mondo nel settore degli istituti di microcredito.

http://www.undp.org

 

La sicurezza economica promuove la tolleranza e la felicità, oltre a favorire crescita e sviluppo.

Ginevra, 1 settembre (ILO News) – Un nuovo studio dell’Ufficio Internazionale del Lavoro (UIL) mostra che la sicurezza economica della popolazione favorisce il benessere personale, la felicità e la tolleranza, promuovendo al tempo stesso crescita e sviluppo.

Il rapporto, intitolato “Sicurezza Economica per un Mondo Migliore”, il quale coinvolge Paesi che rappresentano più dell’ 85% della popolazione mondiale, sottolinea che la sicurezza economica,  insieme alla democrazia ed una politica governativa di sostegno alla sicurezza sociale, non solo favorisce la crescita economica ma può anche promuovere la stabilità sociale. Il rapporto, tuttavia, sottolinea anche che la sicurezza economica rimane un obiettivo irraggiungibile per la grande maggioranza dei lavoratori del mondo, di cui circa tre quarti vivono in situazioni di insicurezza economica, elemento che contribuisce a creare quello che il rapporto stesso definisce “un mondo pieno di ansia e rabbia”. Secondo quanto rivelato dallo studio del Programma di Sicurezza Socio-Economica dell’UIL, solo l’ 8 per cento della popolazione (meno di una persona su dieci) vive in Paesi in cui è garantita una certa sicurezza economica.

“Questo studio, pubblicato poco dopo il rapporto della Commissione Mondiale sulle Dimensioni Sociali della Globalizzazione, tende ad arricchire il dibattito sul modo di costruire una globalizzazione equa”, ha dichiarato il Direttore Generale dell’UIL Juan Somavia. “ Fino a quando non renderemo le nostre società più eque e l’economia globale più inclusiva, solo poche persone riusciranno ad ottenere la sicurezza economica o un lavoro decente”. (...)

http://www.ilo.org/public/english/bureau/inf/pr/2004/38.htm

 

Le  Figi trasportano le banche verso le comunità rurali

1 settembre - Per la prima volta un sistema bancario mobile percorrerà le strade delle Figi, da quando la banca ANZ in partnership con l'UNDP trasporterà i servizi bancari verso gli abitanti su veicoli fuoristrada nelle grandi isole di Viti Levu e Vanua Levu, e per via aerea verso Kadavu, Koro e Yasawa. Ricerche svolte mostrano che il 45% della popolazione non dispone di un conto in banca. Almeno 300 000 persone si avvarranno dell'accesso ai servizi bancari, volti a stimolare l'attività rurale.

http://www.undp.org

 

L’agenzia dell’ONU HABITAT lancia il Programma Acqua per le Città Asiatiche nello Stato di Madhya Pradesh

Bhopal, 19 agosto 2004 – Sei città nello Stato di Madhya Pradesh in India beneficeranno di un prestito di 200 milioni di dollari da parte della Banca Asiatica per lo Sviluppo (ADB) per il miglioramento del settore idrico e di smaltimento delle acque di queste città.

Bhopal, Gwalior, Indore, Jabalpur, Ratlam e Ujjain sono tra le prime città indiane a collaborare con l’Agenzia delle Nazioni Unite HABITAT, l’ADB ed il Governo dello Stato del Madhya Pradesh per assicurare che gli investimenti nel settore idrico e di smaltimento delle acque raggiungano le zone urbane povere di queste città. L’idea alla base dell’iniziativa dell’HABITAT è che il progetto venga attuato nell’ambito di un’amministrazione urbana a favore dei poveri per raggiungere l’Obiettivo di Sviluppo del Millennio sull’utilizzo e lo smaltimento dell’acqua. L’investimento dell’ADB fa parte di un impegno del valore di 500 milioni di dollari deciso lo scorso anno a sostegno del settore idrico e di smaltimento delle acque nelle aree urbane nell’ambito del Programma “Acqua per le Città Asiatiche” dell’HABITAT. (…)

http://www.unhabitat.org/adb_loan.asp

 

Collaborazione FAO e istituzioni indiane per migliorare la gestione agraria e idrica nelle zone prone alla siccità

L’Olanda stanzia 13,9 milioni di euro per un modello di assistenza che affida la gestione del progetto a enti locali

Roma, 13 agosto – Come parte di un modello innovativo di assistenza allo sviluppo che affidi la gestione del progetto alle istituzioni nazionali, questa settimana la FAO ha firmato accordi con tre organizzazioni indiane per rafforzare la gestione rurale e idrica per gli agricoltori poveri nelle zone del paese martoriate dalla siccità. I progetti, finanziati con 13,9 milioni di euro donati dall’Olanda, saranno realizzati da due organizzazioni non governative e da una università agraria statale in Andhra Pradesh, Karnataka e Tamil Nadu, stati duramente colpiti da siccità e calo della produttività agricola dovuti all’ uso  insostenibile di risorse idriche e del terreno. La FAO fornirà sostegno tecnico e gestionale (…)

In base a tale accordo, la FAO non avrà più alcuna responsabilità diretta per le scelte tecniche compiute nella realizzazione del progetto, ma assisterà le istituzioni nazionali interessate nel fare le scelte più appropriate. (…)

media-office   http://www.fao.org/newsroom/

 

Debellare la povertà tramite il profitto: utilizzare il business a favore dei poveri

Da domenica 12 dicembre 2004 a martedì 14 dicembre 2004 a San Francisco in California si terrà una conferenza internazionale sul settore privato ed il bene pubblico con interventi di grande interesse, gruppi di lavoro, seminari e altre presentazioni che si concentreranno sull’approccio del settore privato allo sviluppo cioè come far sì che il business faccia “bene e del bene” allo stesso tempo.

La conferenza riunirà grandi imprese di importanza primaria provenienti dal Nord e dal Sud del mondo; agenzie internazionali impegnate nelle politiche a favore dei poveri, imprenditori commerciali e sociali che sono impegnati nella lotta alla povertà attraverso un innovativo approccio al business. Saranno presenti molte personalità in grado di parlare con cognizione di causa in base ad esperienze personali di ampio respiro. (…)

http://povertyprofit.wri.org/

 

 

Solidarietà

(top)

 

Il Giappone dona 2 milioni di dollari all’UNICEF per togliere I bambini dagli orfanotrofi nei paesi dell’Asia Centrale

I fondi sono destinati a ridurre il flusso di bambini che finiscono negli istituti

Tokio/Ginevra/New York, 31 agosto – Il Governo giapponese dona più di due milioni di dollari all’UNICEF per togliere da istituti e orfanotrofi i bambini dei paesi dell’Asia Centrale. L’annuncio coincide con la fine, avvenuta quest’oggi, della visita nell’Asia Centrale da parte del Ministro degli Esteri Giapponese Yoriko Kawaguchi.

Più di 32.000 minori in tutta l’Asia Centrale, oltre a 30.000 famiglie che vivono con il timore di essere costrette e portare i propri figli negli istituti, beneficeranno di questo contributo di circa 235 milioni di yen. I fondi verranno ripartiti fra i paesi dell’Asia Centrale come segue: 444.000 dollari al Kazakistan; 379.000 al Kirghizistan; 369.000 al Tagikistan; 369.000 al Turkmenistan e 439.000 all’Uzbekistan.

Tali fondi, provenienti dal Fondo Fiduciario Giapponese per la Sicurezza delle Persone, saranno destinati al progetto, sostenuto dall’UNICEF, denominato: “Ogni bambino ha il diritto di crescere nel proprio ambiente familiare”. Questo progetto ha lo scopo di ridurre drasticamente il numero dei minori ospitati negli istituti di tali paesi. L’eredità sovietica di un’assistenza statale ai minori in difficoltà, abbinata alla povertà dilagante, costringe 200.000 minori a crescere negli istituti di tutta la regione; e di questi,  84.000 vivono nel solo Kazakistan. L’ostacolo maggiore a che questi bambini possano lasciare questi istituti e far ritorno alle loro famiglie è dato dalla mancanza di alternative: basso numero di assistenti sociali e servizi per le famiglie in difficoltà, poche leggi sulle adozioni e gli affidi a livello nazionale e l’assenza di adeguate misure volte alla tutela dei minori. In questo stesso istante, un numero sempre più grande di istituti stanno aprendo le loro porte. (…)

http://www.unicef.org/media/media_23373.html

 

La Commissione Europea destina ulteriori aiuti per 1,35 milioni di Euro alle vittime delle demolizioni a Rafah (Striscia di Gaza)

Bruxelles, 11 agosto – La Commissione Europea ha destinato 1,35 milioni di Euro agli abitanti di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ai quali è stata demolita la propria abitazione. Più di 10.000 persone, le cui case sono state distrutte o danneggiate nel corso delle incursioni dell’esercito israeliane avvenute lo scorso maggio e giugno, beneficeranno di una sistemazione temporanea in attesa dell’assegnazione di un alloggio definitivo. Esse riceveranno inoltre assistenza finanziaria per l’acquisto di utensili per la casa e beni andati perduti negli scontri. Una parte dei fondi verrà utilizzata per riparare le abitazioni di circa 2.000 persone, oltre che le infrastrutture pubbliche principali che sono state danneggiate nel corso delle incursioni a Rafah. Verranno ripristinate le forniture idriche, le fognature ed anche due edifici scolastici. Tale donazione, incanalata attraverso l’Ufficio della Commissione per gli Aiuti Umanitari (ECHO), è diretta all’Ufficio di assistenza delle Nazioni Unite per i profughi della Palestina (UNRWA). (…)

http://europa.eu.int/

 

Liberia: il CICR vara nuovi progetti

Monrovia, 2 settembre (CIRC)) - Il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha dato il via a nuovi interventi nella zona rurale di River Cess e nel sudest della Liberia per riparare e migliorare pozzi, installare nuove pompe a mano, costruire latrine e distribuire beni di prima necessità alle famiglie bisognose durante l’attuale stagione delle piogge.

“Ci sono enormi necessità e solo un piccolissimo numero d’organizzazioni umanitarie operano in quest’area”, ha spiegato Reto Stocker, che è a capo della missione CICR in Liberia. La difficoltà d’accesso ha richiesto che s’aprissero nuove basi operative a Harper, Maryland County e a Cestos, nella Contea di River Cess.

Durante la fase più critica del conflitto dello scorso anno, il CICR ha aiutato migliaia di profughi e ha diretto il reparto chirurgico dell’ospedale John F. Kennedy di Monrovia, dove sono stati curati centinaia di feriti. Ora si sta occupando delle necessità dei Liberiani che sono tornati e di quelle delle persone che vivono nelle zone rurali. La speranza del CICR è che i nuovi interventi nella zona di River Cess e nel sudest del paese aiutino la popolazione a riprendersi dai 14 anni di guerra.

http:// www.icrc.org/

 

Volontari Rotariani costruiscono case in El Salvador

di Vukoni Lupa-Lasaga, Rotary International

2 Settembre – Come in molte povere comunità di El Salvador, gli abitanti di Santa Maria,  una cittadina nella provincia orientale di Usulután, stanno ancora dibattendosi tra gli effetti del terribile terremoto che causò oltre 300 morti e danni per oltre 2 miliardi di dollari nel 2001.

Negli scorsi tre anni, Rotariani locali e in visita hanno spesso offerto volontariamente tempo e denaro per contribuire agli sforzi per la ricostruzione.  Seguendone le orme, Alf Vasey, del  Rotary Club di Newtownabbey, Antrim, Irelanda del Nord, si è unito recentemente ad un gruppo di nove volontari di Habitat for Humanity, un’organizzazione senza scopo di lucro con una rete globale, per costruire case a basso costo per i bisognosi.

Unendosi con gruppi dal Canada e dagli Stati Uniti, il gruppo dell’Irlanda del Nord ha contribuito nella prima metà di agosto alla costruzione di dieci case (due stanze, soggiorno, cucina e bagno) in 14 giorni. Prima di riprendere il viaggio di rientro a casa, essi hanno dato inizio alla costruzione di altre due case. (…)

Le case sono state costruite con materiali locali e sono costate l’equivalente della modesta cifra di 3.000 dollari. Malgrado il basso costo, sono fuori della portata dei residenti poveri, che per la maggior parte dispongono di un reddito molto modesto derivante dalla coltivazione e dalla vendita di banane e altri frutti tropicali. E così, oltre a sostenere le proprie spese di viaggio per El Salvador, ognuno dei volontari ha contribuito con circa 450 dollari all’acquisto del materiale da costruzione. Ed ognuno dei nuovi proprietari di casa si è impegnato a pagare il mutuo a lungo termine e senza interessi acceso sulla propria casa. (…)

www.rotary.org

 

Pace e sicurezza

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Gli esperti internazionali sulla gestione e la sicurezza dei confini territoriali riuniti al meeting organizzato dall’OCSE e dall’UNODC

Vienna, 3 settembre (Centro d’informazione delle Nazioni Unite) - Durante la conferenza che si terrà a Vienna la prossima settimana, gli esperti di più di una dozzina d’organizzazioni internazionali di tutto il mondo discuteranno di come promuovere una più efficace gestione e sicurezza dei confini territoriali.

La Conferenza d’Esperti che si terrà il 7 e 8 settembre, organizzata dall’Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza e in Europa (OCSE) e dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), sarà la prima del suo genere. Lo scopo del meeting sarà di condividere le esperienze delle organizzazioni internazionali nel promuovere una più efficace gestione e sicurezza dei confini territoriali, e di sviluppare un approccio più strategico e coordinato per fornire assistenza internazionale.

I rapporti sulla sicurezza mostrano che l’Europa è tra le mete principali dei gruppi criminali.

Se si considera che il potenziale del mercato europeo per il traffico d’eroina, contrabbandata dall’Afghanistan attraverso rotte dell’Asia centrale e del sudest europeo, è di 30 miliardi di dollari, che centinaia di migliaia di donne sono fatte entrare illegalmente per essere sfruttate tramite la prostituzione, e le tante altre forme di criminalità organizzata, la conferenza di Vienna assume un’importanza cruciale. (…)

http://www.unis.unvienna.org/unis/pressrels/2004/unisinf27.html

 

Le donne ex-combattenti del Ruanda possono svolgere un importante ruolo nel mantenere la pace

Nazioni Unite, Kigali, 1 settembre - Delle donne ex-combattenti del Ruanda hanno chiesto di svolgere un ruolo nelle missioni regionali di mantenimento della pace in Africa. Facendo riferimento in particolare all'impegno recentemente assunto dal governo del Ruanda di sostenere le missioni regionali di mantenimento della pace inviando dei soldati per aiutare a proteggere i controllori del cessate il fuoco dell'Unione Africana, insistono affinché le donne ex-combattenti siano incluse in tali missioni, a causa della loro esperienza della guerra e in particolare del suo impatto sulle donne, e del loro interesse ad assistere le donne coinvolte nei conflitti.

Le donne hanno preso la parola ad una riunione organizzata a Kigali la settimana scorsa  dal Fondo di Sviluppo delle Nazioni Unite per le Donne (UNIFEM) e l'Ente Canadese per lo Sviluppo Internazionale (CIDA), per discutere le sfide di fronte a cui si trovano le donne ex-combattenti nel reintegrare la società, e il ruolo che svolgono nel ricostruire la pace nelle loro comunità.

Alla riunione, che ha riunito più di 200 donne di un'associazione di donne ex-combattenti chiamata Ndabaga, ha partecipato anche il Ministro per la parità dei Generi del Ruanda, l'onorevole Valerie Nyirahabineza, che ha detto che le missioni di mantenimento della pace devono contemplare  entrambi i generi, e che i membri della Ndabaga possono apportare  un contributo apprezzabile.(...)

http://www.unifem.org/pressreleases.php?f_page_pid=6&f_pritem_pid=172

 

Obiettivo: liberare il Sud-Est asiatico dalle mine antiuomo

Bangkok, 30 agosto – Gli stati firmatari del “Trattato per la messa al bando delle mine antiuomo”  del 1997 sono stati invitati a far sottoscrivere il Trattato ai loro vicini del Sud-Est asiatico in meno di 100 giorni, cioè prima della prima Conferenza di Revisione del trattato stesso.

Lo storico Summit di Nairobi su “Un  mondo libero dalle mine” (29 Novembre- 3 Dicembre 2004) metterà in rilievo gli importanti successi raggiunti in tutto il mondo nell’eliminazione degli ordigni antiuomo, ma sottolineerà anche la necessità di urgenti sforzi per riportare l’Asia in linea con il resto del mondo. (...)

Il Sud-Est asiatico è una delle regioni del mondo più afflitte dal problema delle mine antiuomo. Nonostante ciò, il Laos, la Birmania (Myanmar), Singapore ed il Vietnam non figurano tra i Paesi firmatari del Trattato, mentre l’Indonesia ed il Brunei, pur avendolo sottoscritto, non lo hanno ancora ratificato. Cambogia, Timor Est, Malesia, Filippine e Tailandia sono invece membri a pieno titolo. (...)

Più di 50 delegati, comprese figure decisionali di altissimo livello, vincitori del premio Nobel per la pace ed attivisti sono attesi al decisivo incontro di Nairobi previsto per la fine dell’anno. (...)

http://www.icbl.org/

 

L’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine fornisce assistenza ai servizi segreti pakistani

Vienna, 23 agosto (Centro d’Informazione delle Nazioni Unite) - L’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) e il Ministero degli Interni e Controllo Narcotici del Pakistan hanno firmato un accordo per un nuovo progetto d’assistenza tecnica per migliorare la qualità della raccolta d’informazioni delle principali forze dell’ordine del Pakistan.

Syed Faisal Saleh Hayat, Ministro degli Interni e del Controllo Narcotici del Pakistan e Bernard Frahi, uno dei rappresentanti anziani dell’UNODC si sono incontrati sabato 21 agosto a Islamabad, in Pakistan, per firmare ufficialmente l’accordo d’assistenza tecnica. Il progetto biennale, che conta su un budget di 811.000 dollari, è mirato a migliorare l’equipaggiamento delle forze dell’ordine pakistane nel condurre operazioni d’intelligence contro il traffico di stupefacenti e il crimine organizzato.

Alle agenzie saranno offerti servizi di consulenza, addestramento ed equipaggiamenti. Tra i primi beneficiari sono le Squadre Antidroga, le Polizie di Frontiera (della Provincia di frontiera del nordovest e del Belucistan) e l’Agenzia Investigativa Federale.

Indagare e smantellare i gruppi criminali coinvolti nel traffico di droga e nel crimine organizzato richiede un forte impiego dei servizi segreti. Considerata la cresciuta necessità di migliorare la qualità delle forze dell’ordine dei paesi vicini dell’Afghanistan, è di vitale importanza rafforzare la capacità d’intelligence del Pakistan.

http://www.unis.unvienna.org/unis/pressrels/20047unisnar855.html

 

 

Salute

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L’ONU raggiunge 4,5 milioni di bambini afgani nell’ambito della più grande campagna di cura contro i vermi intestinali della sua storia

Kabul, 26 agosto – Il Programma Mondiale per l’Alimentazione ha annunciato quest’oggi di aver completato la più grande campagna di cura contro i vermi mai intrapresa, avendo raggiunto oltre 4,4 milioni di bambini in età scolare in Afghanistan.

La campagna è stata portata a compimento dal Programma mondiale dell’alimentazione in cooperazione con l’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) ed il Fondo per l’Infanzia delle Nazioni Unite (UNICEF), ed è stata sostenuta dal Ministero della Sanità e dal Ministero della Pubblica Istruzione dell’Afghanistan. Per la prima volta nella sua storia, l’ONU ha intrapreso una campagna di cura contro i vermi su scala nazionale. Più del 90% dei 5 milioni di bambini fra i 6 ed i 12 anni sono stati curati. (…)

Il costo totale della campagna è stato di 476.000 dollari: poco più di 10 centesimi di dollaro a bambino. (…)

http://www.wfp.org/

 

Il Rotary contribuisce a finanziare le vaccinazioni anti-polio in Darfur

Parte della risposta rapida per bloccare il diffondersi del virus in paesi non colpiti

Evaston – Il Rotary International ha approvato una donazione di 500.000 dollari all’OMS per attività di vaccinazione anti-polio nelle regioni sudanesi di Darfur. Le campagne di immunizzazione sono state condotte a fine luglio e in agosto per proteggere dal virus circa 1.300.000 bambini sotto i cinque anni nelle tre regioni di Darfur.Queste attività sono in risposta ad un caso in cui un bimbo è rimasto paralizzato per la polio in quell’area, in un Paese che era stato libero dal virus per gli scorsi tre anni. Come ha avvertito recentemente un epidemiologi dell’Iniziativa globale per l’eradicazione della polio,  l’Africa occidentale e centrale sono sull’orlo della più grande crisi epidemica degli ultimi tempi.

Con un investimento globale di oltre tre miliardi di dollari dal 1988 per la campagna di eradicazione, inclusi oltre 500 milioni di dollari dal Rotary International, la risposta a questa epidemia resistente richiederà uno stanziamento addizionale di 100 milioni di dollari, dei quali 25 milioni necessari con estrema urgenza.  L’Iniziativa globale per l’eradicazione della polio è condotta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal Rotary International, dai Centri USA per il controllo e la prevenzione della malattia e dall’UNICEF.

www.rotary.org

 

 

Ambiente e natura

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Il Messico adotta degli standard per misurare i gas del riscaldamento globale

Città del Messico, 25 agosto - Il Messico ha oggi lanciato una nuova partnership che lo rende il primo paese ad adottare gli standard accettati a livello internazionale per misurare e rendere pubbliche le emissioni commerciali di gas a effetto serra (GHG) per stabilire un programma volontario nazionale.

La partnership, chiamata Programma Pilota GHG per il Messico, è stata lanciata con la firma di un accordo tra il Segretariato del Messico per l'ambiente e le Risorse Naturali  (Secretaría de Medio Ambiente y Recursos Naturales or SEMARNAT), l'Istituto di Risorse Mondiali (WRI) e il Consiglio Mondiale degli Affari per lo sviluppo sostenibile (WBCSD) (...)

La partnership di due anni svilupperà una piattaforma volontaria di riferimento per il mondo degli affari messicano, seguendo il Protocollo sui Gas a effetto Serra internazionalmente accettato, sviluppato dal WRI e WBCSD. Si tende così ad assistere il mondo degli affari messicano a preparare degli inventari GHG, identificare le opportunità di riduzione dei GHG, e partecipare a programmi per ridurre le emissioni,  avvantaggiando al tempo stesso le società, riducendo l'inquinamento e mitigando il cambiamento climatico mondiale. (...)

http://climate.wri.org/newsrelease_text.cfm?NewsReleaseID=294

 

Il WWF e la Wallenius Wilhelmsen fanno squadra per proteggere il mare aperto

Gland, Svizzera, 3 settembre – Il WWF e la Wallenius Wilhelmsen Lines, una delle compagnie marittime più importanti al mondo, hanno recentemente firmato un accordo per la promozione della conservazione del mare aperto, l’area dell’oceano che non fa parte delle acque nazionali di alcun Paese.

L’accordo triennale tende a rafforzare l’opera del Programma marino mondiale del WWF sulla conservazione del mare aperto e del Programma per i mari a rischio attuato dal WWF e dalla Norvegia. Il sostegno iniziale della Wallenius Wilhelmsen aiuterà il WWF a migliorare la gestione dei mari ed a creare e sviluppare soluzioni pratiche di conservazione, come le Aree marine protette in mare aperto (HSMPA). La strategia di conservazione del mare aperto del WWF mira anche a ridurre la pesca illegale ed a sviluppare misure per gestire in maniera più efficace le tonnare riducendo allo stesso tempo la cattura contemporanea di specie marine come delfini, tartarughe marine e squali. (…)

http://www.panda.org/

 

“Campagna Pulire il Mondo” , 17-19 Settembre

Pulire il Mondo è una campagna ambientale che si appoggia ad una comunità che ispira e sostiene le comunità di ogni angolo del globo per pulire, sistemare e conservare il proprio ambiente locale. In sinergia con il partner primario, il Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP), Pulire il Mondo riunisce insieme le attività del mondo degli affari, i gruppi comunitari, le scuole e i governi in una serie di attività e programmi che migliorano sostanzialmente gli ambienti locali. Dalla prima campagna nel 1993, Pulire il Mondo ha ispirato ogni anno all’azione più di quaranta milioni di volontari in più di 100 nazioni.

Pulire il Mondo promuove l’azione comunitaria quale chiave al cambiamento ambientale di lungo termine. La campagna è lieta di accettare partecipazioni da tutti i paesi, e gli associati vanno da gruppi individuali che operano indipendentemente nelle loro comunità locali, a iniziative nazionali dove il lavoro di molti gruppi è coordinato su una nazione intera. Pulire il Mondo incoraggia e sostiene le attività dei membri durante tutto l’anno, mentre il terzo fine settimana di settembre (Fine settimana di Pulire il Mondo) serve come una celebrazione globale delle azioni ambientali e dei successi dei Membri.

http://www.unep.org/Documents.Multilingual/Default.asp?ArticleID=4382&DocumentID=391&l=en

 

Drammatico allarme locuste in Africa occidentale: positiva la risposta dei donatori

Circa 37 milioni di dollari già donati o in arrivo, ma servono urgentemente altri fondi

Roma, 26 agosto – La FAO ha fatto sapere oggi che la comunità internazionale ha risposto positivamente all’appello lanciato dall’agenzia delle Nazioni Unite per aiutare i Paesi dell’Africa settentrionale ed occidentale colpiti dall’arrivo delle locuste del deserto. La FAO, tuttavia, ha avvertito che la situazione resta drammatica e che sono necessari con urgenza ulteriori aiuti da parte della comunità internazionale.

Fino ad ora, la comunità internazionale ha approvato lo stanziamento di 32 milioni di dollari, in parte erogati e in parte in arrivo. Parte dei fondi è stata messa a disposizione direttamente ai Paesi coinvolti, ma la maggior parte degli aiuti arriverà attraverso il canale della FAO. Altri 5 milioni di dollari sono inoltre stati mesi a disposizione dalla stessa FAO. I Paesi colpiti dalla calamità hanno inoltre mobilitato le proprie risorse interne per organizzare compagne nazionali per il controllo delle locuste. I Paesi del Maghreb, e più precisamente Marocco ed Algeria, stanno inviando in Mauritania, nel Mali e nel Niger squadre di rilevamento e controllo, oltre che veicoli e nebulizzatori per insetticidi, per sostenere i governi locali nelle operazioni di controllo (....)

http://www.fao.org/newsroom/en/news/2004/50034/index.html

 

 

Religione e spiritualità

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Giornata internazionale per la Pace – 21 Settembre

Ogni anno le Nazioni Unite chiamano a sè singole persone di buona volontà e varie organizzazioni a celebrare questa Giornata Internazionale con attività rivolte alla creazione di una cultura di pace e a un giorno di globale cessate il fuoco e di non violenza. Per sostenere questa Giornata speciale ad un livello spirituale, un gruppo di organizzazioni che rappresentano un’ampia varietà di tradizioni religiose e spirituali, ha dal 2002 coordinato una Giornata Internazionale per la Veglia della Pace, incoraggiando gruppi locali e individui a tenere una veglia di 24 ore in luoghi di culto e di pratica spirituale.

Come contributo a questo evento globale, le organizzazioni United Nations Days & Years Meditation Iniziative e  Intuition in Service hanno, dal 2002, coordinato una Vigilia internazionale di meditazione e di preghiera per 24 ore il 21 Settembre, da mezzanotte a mezzanotte GMT. Le 24 ore sono divise in periodi di 15 minuti. Lo scopo è quello di far sì che le persone o i gruppi si impegnino a trascorrere specifici periodi di 15 minuti nella preghiera e nella meditazione per la pace mondiale. Si può scegliere la fascia di 15 minuti alla quale si vuol prendere parte e consultare la lista dei partecipanti nella propria fascia oraria. Quando si seleziona il proprio paese e la fascia oraria, si possono registrare i propri orari prescelti nella propria fascia oraria.

http://www.unmeditation.org

 

 

Cultura e educazione

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Green Cross Italia: Acqua per la Vita - Water for Life

L'acqua potabile sta diventando a livello planetario sempre più rara e preziosa. Le criticità non riguardano solo il suo approvvigionamento, il suo uso eccessivo, ma anche la sua qualità che l'inquinamento compromette seriamente e le cui conseguenze deleterie colpiscono l'uomo in modo diretto ed immediato.

Sono on line i risultati della dodicesima edizione del concorso per le scuole – materne, elementari, medie e medie superiori – per l’anno scolastico 2003-04 "Acqua per la Vita - Water for Life and Peace"; IMMAGINI PER LA TERRA è la pagina del sito che riporta l’elenco dei vincitori e una bella rassegna dei lavori premiati che include disegni ed elaborati.

http://www.greencrossitalia.it

 

Giordania: Strategia nazionale per meglio individuare le esigenze della gioventù

30 agosto - La Strategia Nazionale per la Gioventù, che deve essere lanciata in ottobre, è stata formulata con la partecipazione di giovani per risolvere un certo numero di problemi, tra i quali l'istruzione, la formazione professionale, la forza lavoro, la sanità, l'IT e le comunicazioni, l'ambiente, attività ricreative, i diritti dei cittadini, la cultura e i mass media. L'iniziativa è uno dei primi tentativi seri di colmare le lacune e le mancanze di fronte ai quali si trovano i giovani d'oggi, secondo il Consiglio Superiore per la Gioventù, che ha sviluppato questa strategia con l'aiuto dell'UNDP.

http://www.undp.org/

 

In Zambia, la città di Ndola ospita il programma HABITAT per l’utilizzo delle risorse idriche

Ndola, Zambia, 31 agosto – È iniziata la seconda fase del programma educativo dell’agenzia dell’ONU HABITAT per l’utilizzo e lo smaltimento corretto dell’acqua. Il programma si concentra questa volta sugli Stati africani di Etiopia, Kenya, Uganda, Tanzania e Zambia e segue il seminario “Acqua per le città africane” tenutosi nella città di Ndola, nella cintura del rame in Zambia. (…)

Sempre nell’ambito del programma “Acqua per le Città Africane”, negli ultimi tre anni l’HABITAT ha attuato il programma sull’istituzione di valori per l’utilizzo e lo smaltimento corretto dell’acqua in sei Paesi quali Costa d’Avorio, Etiopia, Ghana, Kenya, Senegal e Zambia. Con il sostegno dell’Agenzia Svedese per lo Sviluppo Internazionale, il programma di educazione all’utilizzo dell’acqua si è dimostrato un’iniziativa educativa veramente innovativa e di successo per l’Africa.

Tale iniziativa fa parte del sostegno dell’agenzia dell’ONU ai Paesi africani per lo sviluppo di una nuova etica per l’utilizzo e la conservazione dell’acqua nelle città. Come complemento alle misure tecniche e di regolazione effettuate per evitare gli sprechi, il programma per l’utilizzo e lo smaltimento corretto dell’acqua svolge un ruolo strategico nell’attuazione di cambiamenti positivi a livello attitudinale e, nel lungo periodo, aiuta a sviluppare una nuova etica dell’uso dell’acqua nella società.

http://www.unhabitat.org/zambia.asp

 

Molti sono pronti a cambiare il proprio stile di vita per migliorare l’ambiente

Londra, 27 agosto – Una ricerca ha rivelato che la maggioranza degli abitanti della regione sud-orientale dell’Inghilterra è pronta a ridurre i consumi e a cambiare il proprio stile di vita per aiutare a ridurre l’inquinamento citando come loro preoccupazioni principali la salute, i trasporti e l’ambiente.

L’inchiesta, effettuata dalla più grande società inglese indipendente di ricerche di mercato Market & Opinion Research International, ha evidenziato che il 95% dei residenti sarebbe disposti a riciclare maggiormente e che oltre l’84% diminuirebbe la quantità di acqua utilizzata. In generale, quattro intervistati su cinque si sono dichiarati favorevoli a cambiare il proprio stile di vita, e l’82% disposto ad aiutare a ridurre l’inquinamento ed a consumare di meno per diminuire il proprio impatto ambientale.

Queste opinioni, accolte favorevolmente dal WWF, sono state adottate dal documento quadro dell’Assemblea regionale sud-orientale del Regno Unito, che farà da battistrada nel contrastare i consumi esagerati e nell’abbattere l’inquinamento, dal momento che se tutti nel mondo avessero lo stile di vita tipico del Regno Unito, sarebbero necessari tre pianeti e mezzo per fornire abbastanza cibo, energia e risorse. (…)

http://www.panda.org/

 

11 Giorni di Unità Globale, 11-21 Settembre 2004

Eventi in: Argentina, Australia, Belarussia, Cile, Croazia, Francia, Ghana, Grecia, Germania, Ungheria, India, Kazakhstan, Corea, Marocco, Mozambico, Nuova Zelanda, Nigeria, Sud Africa, Spagna, Tailandia, Tibet, Uganda, e 40 città negli Stati Uniti e  più di 100 città in tutto il mondo.

11 Days of Global Unity  (11 Giorni di Unità Globale) è una straordinaria convergenza di pace e di eventi di incoraggiamento che avranno luogo in oltre 100 città in tutto il mondo e che culmineranno il 21 settembre, il giorno internazionale per la pace designato dalle Nazioni Unite. Gli 11 giorni sono promossi da “Noi, Il Mondo” e destinati a ispirare, informare e coinvolgere un gran numero di persone con lo scopo di creare un mondo che funzioni per tutti!

Eventi rilevanti dei prossimi 11 giorni:

Children's Global Summit (Summit Globale dei Bambini) – San Francisco, 3-5 settembre. Giovani straordinari e coraggiosi da tutto il mondo (dai 14 ai 28 anni) che hanno affrontato circostanze rischiose in guerra e in altri conflitti, hanno organizzato il loro primo summit globale. Lo scopo è quello di sviluppare chiare soluzioni e sollecitare all’azione gli adulti di tutto il mondo affinchè prestino attenzione.

Celebrating 11 Days of Global Unity Through the Arts (Celebrare gli 11 Giorni dell’Unità Globale attraverso le Arti) – Missione Brunei per le Nazioni Unite a New York City. Esposizione dall’ 11 al 21 settembre (entrata gratuita)

Our Voices, Our World (Le nostre voci, il nostro mondo) - New York City, 21 settembre, evento televisivo culminante degli 11 Giorni con la partecipazione straordinaria di Jane Goodall (fondatrice dell’Istituto Jane Goodall e Messaggero di Pace delle Nazioni Unite), di William Schulz (direttore esecutivo di Amnesty International USA), Marianne Williamson (autrice e presentatrice), Clarence Jones (scrittore di discorsi e avvocato per il Rev. Martin Luther King Jr) e molti altri oratori lungimiranti e attori, tutti insieme per celebrare la Giornata Internazionale per la Pace delle Nazioni Unite.

www.wetheworld.org

 

Il Kosovo monta una campagna contro la corruzione

3 settembre - Il Kosovo ha lanciato di recente una campagna a Pristina per rafforzare il ruolo dei funzionari pubblici e dei cittadini nella lotta contro la corruzione. Un gruppo di lavoro comprendente esponenti sia della funzione pubblica che della società civile porterà avanti la campagna sostenuta dall'UNPD attraverso consulenze giuridiche, insegnamento e dibattiti a livello municipale. E' stata presentata anche la relazione "La Lotta contro la Corruzione", sponsorizzata dal governo e dall'UNPD. La relazione valuta la percezione della corruzione nelle istituzioni pubbliche, e presenta varie raccomandazioni basate sulla esperienza dei Balcani nella lotta contro la corruzione.

http://www.undp.org/

 

Corsi di laurea sulla Cooperazione e sul Non-profit

Università di Bologna, Facoltà di Economia di Forlì

La Facoltà di Economia di Forlì dell’Università di Bologna organizza il corso di laurea triennale in “Economia delle Imprese cooperative e delle Organizzazioni Non-proft”, e il corso di laurea specialistica biennale in “Economia e management delle Imprese cooperative e delle Organizzazioni Non-profit”. I corsi sono svolti con metodologia didattica sia in presenza che a distanza e hanno l’obiettivo di formare manager ed esperti capaci di operare nell’ambito della cooperazione con particolare attenzione alle Organizzazioni del Terzo Settore applicando una formazione economico-aziendale alle caratteristiche proprie del settore cooperativo e del non-profit.
In tale direzione promuovono una formazione che cerca di far emergere una concezione della vita sociale più ricca e articolata rispetto a quella che vede nello Stato e nelle sole imprese for-profit gli attori del cambiamento e della stessa innovazione sociale. Il corso di laurea specialistica, inoltre, cerca di formare gli “imprenditori del Terzo settore”, delineando percorsi specifici per i diversi ambiti.
Per coloro che appartengono alle realtà del Terzo Settore AICCON, associazione partner ufficiale
del corso di laurea, mette a disposizione 10 “Borse di studio” per frequentare i corsi. nonprofit@spfo.unibo.it  www.ecofo.unibo.it

SVI: Corso di preparazione al volontariato internazionale

Il corso S.V.I. è considerato tra i più completi e in grado di fornire conoscenze e competenze di livello elevato in vista della preparazione di volontari internazionali.

Il Corso è organizzato in 2 anni scolastici, con inizio da ottobre e conclusione a Giugno: Il primo anno è finalizzato a sviluppare alcuni concetti base della filosofia SVI (sviluppo, intercultura, volontariato) e a garantire ai partecipanti l’acquisizione di competenze relative alla conduzione di una relazione d'aiuto e alla gestione di  riunioni. Nel secondo anno sono fornite ulteriori competenze sul lavoro di gruppo e sulla soluzione collaborativa dei problemi. I corsisti sperimentano metodi e strategie di progettazione, sensibilizzazione e animazione di comunità. Gli incontri, proposti con scadenza quindicinale dalle 15.00 alle 21.30, si svolgeranno secondo la tipica successione di una fase di formazione partecipativa sul tema del giorno, cui seguono un momento di riflessione sui valori del volontariato e un incontro con i volontari rientrati.

Gli incontri di presentazione del corso 2004-2005 si terranno il 9 e il 23 ottobre 2004 a partire dalle ore 15.00 presso la sede SVI (viale Venezia 116, Brescia)

Il Servizio Volontario Internazionale (S.V.I.) opera da oltre 30 anni, ha preparato ed inviato nei Paesi in Via di Sviluppo più di 200 volontari, ha elaborato e gestito 14 programmi di sviluppo in 5 Paesi africani e in 4 latino-americani. Attualmente è presente in Uganda, Kenya, R.D.Congo, Zambia, Senegal, Venezuela, Brasile, Paraguay e Perù. E' riconosciuto idoneo a svolgere attività di Cooperazione Internazionale dal Ministero Affari Esteri italiano ai sensi della Legge n° 49 del 1987 e dall'Unione Europea.

svibrescia@tin.it   www.svibrescia.it

 

XVI Giornata mondiale della Poesia

Gorizia, 1° ottobre; Parigi, 2 ottobre; Trieste, 4 ottobre

L’Associazione “Poesia – 2 ottobre” celebra quest’anno la XVI Giornata mondiale della Poesia, celebrazione che si svolgerà di concerto con la consorella di Parigi, la Società Artistico-Letteraria di Trieste, e il Liceo linguistico europeo di Gorizia.

La manifestazione avverrà a Gorizia il 1° ottobre nell’Aula Magna del Liceo linguistico europeo (via Seminario, 7); a Parigi il 2 ottobre presso la Maison de l’Italie, Cité Int. Universitarie (7°, bd. Jourdan, Paris XIVe); e a Trieste il 4 ottobre nell’Aula Magna della biblioteca statale (Largo Papa Giovanni XXIII, 6). La Giornata si svolge sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica italiana e con il patrocinio della provincia e del comune di Venezia, di Nuovi Orizzonti Europa (Parigi) e del Centre d’Information et d’Études sur les Migrationes Internationales (Ciemi-Parigi)

Per ulteriori informazioni: sasidebu@inwind.it

 

Consiglio Internazionale per aiuto alle comunità: iscrizioni entro il 15 ottobre

Gli studenti finalisti del concorso di progettazione  esporranno all’ONU a New York in febbraio 2005

La mostra presenterà i progetti vincitori del Concorso di progettazione per studenti 2004. Il concorso è aperto a laureandi e laureati delle scuole di architettura di tutto il mondo. Ai primi tre classificati andranno premi rispettivamente di 10.000, 5.000 e 2.500 dollari, che saranno consegnati nel corso della Conferenza internazionale “Assistere le comunità nel 21mo secolo: Immaginare il possibile” che si terrà venerdì 11 febbraio 2005 nel quartier generale ONU prima dell’apertura della mostra.

Le domande d’iscrizione saranno accettate sino al 15 ottobre 2004 e i progetti dovranno essere presentati entro il 31 dicembre 2004. La giuria si riunirà il 24 gennaio mentre dal 26 gennaio al 6 febbraio verrà allestita una mostra dei lavori vincitori al National Arts Club. Ulteriori mostre sono previste all’ università di Tokyo, a metà maggio, e in altre sedi in tutto il mondo.

Il concorso è organizzato in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani (UN-HABITAT), il Programma sull’invecchiamento del Dipartimento per gli affari sociali ed economici, e l’Associazione degli istituti universitari di architettura.    

iccc@earthlink.net  www.international-iccc.org

 

 

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Editoriale in occasione della 57a Conferenza annuale DPI/ONG sul tema: Obiettivi di sviluppo del millennio: la società civile si attiva

 

“Le nostre probabilità di successo  dipendono in gran parte dal grado in cui voi,

persone e gruppi che costituite la società civile, vi mobilitate per questa missione.”

                                                Kofi Annan, Segretario-Generale delle Nazioni Unite

 

Crisi mondiale: non è troppo tardi per cambiare questa situazione

Il concetto di ‘massa critica’ riguarda in primo luogo la coscienza

 

 

di Sergio Tripi

 

   La coscienza, a veder bene, sta cambiando. Stiamo velocemente accettando il fatto che non possiamo andare avanti come prima e stiamo diventando sempre più aperti a nuove possibilità. E’ essenziale un saggio uso dell’immaginazione creativa per rico­noscere tra queste nuove possibilità quelle più in grado di migliorare la qualità della vita. Vi sono ora molti segnali che indicano come la coltivazione della creatività stia diventando un obiettivo accettato non soltanto nell’educazione dei giovani, ma anche nel mondo degli adulti. Vi è un riconoscimento crescente dell’importanza della fantasia e dell’immaginazione nel processo di crescita dei giovani. E vi è un crescente interesse in corsi di pensiero creativo nel mondo del lavoro, particolarmente nella dirigenza. Queste tendenze, estese e proiettate nel futuro, fanno vedere cosa c’è in serbo: una cultura globale, con differenze regionali e nazionali conservate in modo da svolgere un’azione di arricchimento una con l’altra, con un accento sulla creatività nelle miriadi delle sue forme. Ha detto William James: “La più grande scoperta della mia generazione è che gli esseri umani possono modificare le loro vite modificando le loro attitudini mentali”.E’ una scoperta rivo­luzionaria, perché assegna all’umanità nel suo insieme, ma anche ad ogni singolo abitante di questo pianeta, inclusi me e te che stai leggendo queste righe, la facoltà e la responsabilità di contribuire a creare un futuro migliore nell’ottica dell’unità nella diversità.

   Affiora oggi nella coscienza l’esigenza e al tempo stesso l’ini­ziale evidenza di un’ etica nuova e globale, che non può che scaturite dal nuovo concetto di fratellanza che molte coscienze avanzate hanno già cominciato a far proprio: il concetto, appunto, di unità nella diversità. E’ un concetto dal potere dirompente: abbatte gli steccati di dottrine diverse, supera le barriere di concezioni e comportamenti differenti, sconfigge l’incomprensione, l’animosità, l’odio che tali diversità, esasperate a volte fino al fanatismo, hanno originato e consolidato. Da questo concetto rivoluzionario, semplice a dirsi ma difficile per molti da assimilare, sarà certamente possibile far discendere la giusta risposta a quelle domande che l’umanità va ponendosi per rifondare la scienza dei rapporti umani. E concetti come compiti, doveri, responsabilità assumeranno una dimensione spirituale e un significato nuovo nella bellissima battaglia delle coscienze per costruire una nuova era di pace.

   Nel passare dalla teoria alla pratica, ho da porre alcune domande difficili. Abbiamo forse seminato pensieri di comprensione e rispetto per il più debole nelle coscienze dei nostri giovani? Abbiamo forse fatto tesoro dei tremendi risultati storici di un’educazione e di un’istruzione incentrate sul principio della forza quale massima legge sociale, risultati che, soprattutto in questo secolo, sono stati devastanti, orribili? Abbiamo forse additato ai nostri giovani gli esempi dei veri servitori dell’umanità, accendendo nelle loro coscienze la luce della comprensione e la responsabilità della condivisione? Non abbiamo forse proposto loro, nei fatti di ogni giorno, dei modelli di condotta che esaltano il conseguimento personale a scapito dell’interesse della collettività? Abbiamo portato forse sui banchi di scuola e nelle università, in modo preponderante, quei principi di equità che possono dare origine a comportamenti sociali responsabili e costituire dei validi freni inibitori per coscienze non ancora mature? E sui media, con poche eccezioni, non abbiamo forse accettato di additare ai nostri giovani, e a volte esaltare, valori egoistici e venali che ori­ginano e alimentano, appunto, il materialismo, l’individualismo, l’arrivismo esasperato e senza freno che fa suo, e nella forma la più deteriore, il concetto del fine che giustifica il mezzo? Non abbiamo forse prodotto una realtà virtuale in cui la violenza e la crudeltà sono portate alla ribalta con minuzia di particolari, quasi con compiacimento? Non abbiamo forse accettato come ine­luttabile il fatto di vivere un’esistenza di benessere fianco a fianco con durissime, crudelissime realtà che vedono morire per fame molte migliaia di bambini ogni giorno ? Non abbiamo forse snaturato il concetto di sesso, eletto a mito, a massimo piacere raggiungibile e proposto in tutti i modi meno che in quello della procreazione consapevole? Non abbiamo forse accettato senza eccepire, nella realtà virtuale che ormai ci avviluppa, pro­tagonisti di storie televisive infinite in cui l’odio, il tradi­mento, la promiscuità e l’arrivismo sfrenato costituiscono gli ele­menti di base per disegni perversi e per crimini perseguiti con malva­gità e spietatezza? Non abbiamo accettato, anzi legittimato, questi comportamenti caratteristici di alcuni gruppi sociali in­sidiosamente e ambiguamente proposti come modello e punto d’arrivo per i nostri giovani?

   Assumiamoci, dunque, le nostre responsabilità. E’ troppo tardi per cambiare questa situazione? Nonostante tutto, penso di no. Insegnamenti innovativi cominciano a farsi strada nelle scuole e nelle università. In alcuni licei, associazioni culturali e didattiche lungimiranti vanno presentando ai giovani, con vero spirito di servizio, quei problemi di forte squilibrio socioeconomico che hanno determinato gravissime situazioni in tante parti del mondo. E in alcune università comincia a penetrare un’ottica nuova di valutare i problemi mondiali e le responsabilità che da essi derivano: facoltà come Scienze Politiche, Economia, Giurisprudenza, Sociologia, Scienze della Comunicazione, stanno cominciando a recepire nuove tematiche di studio che inquadrano responsabilità, compiti e prospettive innovativi per le future leve direttive. Inoltre, le centinaia di organizzazioni non governative, le molte migliaia di associazioni senza scopo di lucro, e i molti milioni di Italiani dediti al volontariato stanno a testimoniare che una silen­ziosa rivoluzione della coscienza è già in atto. E’ un movimento inarrestabile che non potrà essere fermato. E’ la nostra migliore garanzia che sapremo gradualmente costruire una società più giusta e più intimamente consapevole e quindi davvero felice, ed è la nostra migliore evidenza che ognuno di noi, in famiglia, nella professione, al proprio posto di lavoro, nel proprio tempo libero, può portare da subito il proprio contributo. E a chi tende allo scoraggiamento perché vede che queste persone nuove, queste coscienze risvegliate ai veri valori personali e sociali, sono ancora una netta minoranza, io chiedo di tenere presente il concetto scientifico di “massa critica” e di porsi questa domanda: a che livello questa crescente minoranza della popolazione raggiungerà una massa critica che determinerà modificazioni spontanee nel tessuto sociale? Quando avrà raggiunto il 15 per cento? Ci siamo già. Il 20 per cento? Forse, e non è poi così lontano. Il 25 per cento? Quasi certamente, e quel livello non tarderà poi molto ad essere raggiunto e l’uomo potrà infine dimostrare di saper prendersi cura di questo nostro pianeta. Puro ottimismo? Niente affatto: è la consapevolezza di non essere più molto lontani da quel livello di massa critica cui ho accennato, unito alla certezza che non abbiamo più molto tempo per cambiare la qualità della vita.sulla Terra, percorrendo con risolutezza la strada dello sviluppo sostenibile. In altre parole: di necessità, virtù.

   Almeno tre diversi livelli di valori dovrebbero essere inclusi nella visione di sviluppo sostenibile. Al primo livello, il più tangibile, vi sono i calcoli intelligenti fatti dagli scienziati o dagli economisti concernenti la sopravvivenza umana. Al secondo livello vi sono le preoccupazioni compassionevoli per l’umana giustizia cui danno voce tutti i movimenti coinvolti nello sviluppo e i diritti umani. Il terzo e più interiore livello, la sorgente della visione, va oltre gli interessi della sola umanità per includere tutta la vita. Questo è il livello in cui vengono percepite l’unità della creazione e la sottile interdipendenza di tutte le creature. È il livello di cui danno testimonianza le religioni, anche se non è necessario essere formalmente religiosi per riconoscerlo È. sostenuto dalla comprensione dell’ecologia. Può essere definito il livello spirituale. Vi è un urgente bisogno di integrare questi diversi livelli di valori così che le linee guida ed i programmi delineati al Summit di Johannesburg onorino tutte e tre le dimensioni: della mente, del cuore e dello spirito umani.

   Un fatto spesso dimenticato circa lo sviluppo umano è che esso non implica necessariamente una produzione sempre crescente di beni e sevizi. E’ vero, per esempio, che edifici e libri di testo sono necessari per fornire la base per l’educazione della popolazione; ma il potenziale umano è qualcosa di sottile e soggettivo, ed è dal rapporto che creiamo tra idee e fatti che emergono conoscenza, saggezza e cultura. Un crescente numero di persone va sostenendo l’idea di una cultura che sia semplice nei mezzi, ricca negli scopi e che includa deliberatamente non soltanto gli umani ma tutte le altre creature. Vi è poco da dubitare che un tale approccio sia necessario, in particolar modo in quei paesi che già seguono un percorso di produzione e consumo intensi. Le statistiche sono stringenti e siamo tutti consapevoli che, se ogni persona al mondo consumasse tanto quanto la persona media nei paesi occidentali ad alto reddito, avremmo bisogno di altre tre Terre per sostenerci. Quindi l’obiettivo dello sviluppo sostenibile non può essere una continuazione, un’espansione di un così intenso sfruttamento dei sistemi naturali. Dobbiamo invece imparare come estendere la nostra comprensione e il nostro rispetto in modo da assicurare la sostenibilità del loro utilizzo, anche nell’ottica delle generazioni future, ponendo questa ad evidenza tangibile del nostro grado di libera identificazione con i nuovi valori emergenti.

   In ognuno dei campi d’espressione dell’attività umana esistono istituzioni e prassi, sia a livello nazionale che internazionale, che condizionano concretamente la misura in cui gli individui possono esercitare la loro propria libertà. Molto è stato scritto a proposito dei diversi, complicati sistemi in base ai quali tali istituzioni interagiscono all'interno delle diverse società in tutto il mondo. Al centro di questa complicata rete di condizionamenti si trovano le persone, gli individui, con i loro tentativi di esercitare liberamente la propria volontà. Il significato di libertà concerne essenzialmente la capacità di compiere scelte, ed è quindi una questione di valori. La libertà di azione deve essere quindi esercitata responsabilmente, dato che ogni scelta da noi compiuta, ogni valore da noi proclamato, concerne quanti ci circondano, estendendo imperscrutabilmente la propria sfera d'influenza verso l'esterno. Questo corso di pensiero è massimamente valido quando si tratta di esercitare la propria libertà nella scelta di campi e programmi di servizio che, in quanto tali, pur partendo da noi, si estendono al di fuori di noi e creano una tangibile evidenza di quanto sia delicato l’esercizio di tale facoltà.

   Gruppi che si caratterizzano per il desiderio comune di servire una causa si sono costituiti sempre più numerosi negli ultimi cinquant’anni, ed il loro numero continua a crescere. In questi giorni, le Organizzazioni Non Governative associate col Dipartimento della Pubblica Informazione delle Nazioni Unite hanno partecipato alla 57° Conferenza annuale ONG/DPI alle Nazioni Unite a New York, provenienti dai quattro angoli del mondo. “Questa Conferenza tende ad accrescere la consapevolezza del pubblico ed il suo sostegno per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio tramite le 3.000 ONG che operano direttamente con il Segretariato delle Nazioni Unite”, - ha detto Shashi Tharoor, Sottosegretario generale per la Comunicazione e la Pubblica Informazione delle Nazioni Unite - “Il coinvolgimento di partner della società civile nella campagna per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio è essenziale per il suo successo.”  E il riconoscimento della significatività di una minoranza, qualsiasi minoranza, che opera per il bene comune è stato splendidamente espresso dalla sociologa americana Margaret Mead con questo pensiero: “Non dubitate mai che un piccolo gruppo di cittadini consapevoli e impegnati possa cambiare il mondo. In effetti, è la sola cosa che lo abbia mai fatto.” Sì, anche questo è un bell’esempio di massa critica!

 

 

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L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione. 

L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail: s.tripi@tiscali.it

 


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