Nel rapporto conclusivo sul Decennio per una Cultura di Pace presentato all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Good News Agency è stata riconosciuta quale ONG di spicco nel campo della informazione per la promozione di una cultura di pace tramite Internet.*

http://decade-culture-of-peace.org/2010_civil_society_report.pdf

 

Good News Agency – anno XII, n° 195

 

 

Settimanale – anno XII, numero 195 – 9 dicembre 2011

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. È distribuita gratuitamente per via telematica a 10.000 media e giornalisti di redazione in 54 paesi, a 3.000 ONG e a 1.600 scuole superiori e università. È un servizio di volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica Informazione delle Nazioni Unite. L’Associazione è riconosciuta dall’UNESCO quale “attore del movimento globale per una cultura di pace”, è iscritta al R.O.C., al Registro della Regione Lazio delle associazioni di promozione sociale e alla World Association of Non Governmental Organizations. Registrazione al Tribunale di Roma n.265-2000 del 20.6.2000.

 

Sommario

Legislazione internazionaleDiritti umaniEconomia e sviluppoSolidarietà

Pace e sicurezzaSaluteEnergia e sicurezzaAmbiente e natura

Religione e spiritualitàCultura e educazione

Gli obiettivi di sviluppo del millennio

 

 

Legislazione internazionale

(top)

 

Una sentenza della Corte Europea stabilisce che l’applicazione di filtri su Internet viola la libertà di informazione

La Corte di Giustizia Europea, con la sentenza a dir poco storica del 24 Novembre, ha sancito che i sistemi di filtraggio generico su Internet violano diritti fondamentali dei cittadini europei, incluso il diritto alla libera circolazione delle informazioni on-line.

Lussemburgo, 2 dicembre (Pressenza International Press Agency) - La protezione dei copyright non può essere applicata a spese di altri diritti fondamentali come la libertà di informazione e la tutela della privacy, ha stabilito la corte.

Reporter Sans Frontières ha dichiarato “ Accogliamo positivamente la decisione della Corte di Giustizia che ben interpreta le direttive europee perché evidenzia l’importanza della libertà di informazione e tutela i cittadini da leggi abusive di protezione dei copyright. I governi Europei debbono prendere atto di questa decisione e abbandonare i piani che prevedono l’implementazione di leggi per l’applicazione di filtri su Internet.”

La corte ha emesso la sua interpretazione in seguito alla richiesta di appello di una corte di Bruxelles nel caso SABAM-Scarlet; La SABAM (Società belga Autori Compositori e Editori Musicali) aveva intrapreso un’azione legale nei confronti della Scarlet Extended, un Internet provider che si era rifiutato di applicare filtri o blocchi per impedire di scaricare illegalmente opere musicali coperte da copyright della SABAM.

http://www.pressenza.com/npermalink/una-sentenza-della-corte-europea-stabilisce-che-lxapplicazione-di-filtri-su-internet-viola-la-liberta-di-informazione

 

Marocco: Ban Ki-moon accoglie con favore lo svolgimento pacifico delle elezioni legislative

New York, 28 novembre – Oggi, il Segretario Generale Ban Ki-moon ha lodato lo svolgimento pacifico delle elezioni legislative in Marocco e ha chiesto al governo entrante di impegnarsi a rispondere alle aspirazioni della popolazione del Paese nord africano.

I marocchini hanno votato venerdì per eleggere i 395 membri dell'Assemblea dei Rappresentanti, la Camera bassa del Parlamento, in linea con le riforme costituzionali proposte dal Re Mohammed VI all'inizio di quest'anno e suggellate da un referendum nel mese di luglio. Il processo di riforma è iniziato dopo le dimostrazioni pubbliche che hanno avuto luogo nel Paese a febbraio, sull’onda del movimento popolare di protesta noto come la primavera araba che ha infiammato il Nord Africa e il Medio Oriente.

In una dichiarazione rilasciata oggi dal suo portavoce, Ban Ki-moon ha accolto favorevolmente la condotta della tornata elettorale ed ha incoraggiato gli eletti a formare il governo nelle prossime settimane per attuare le riforme indicate dal Re e approvate dall’opinione pubblica. La dichiarazione ha inoltre fatto appello al governo entrante di “rispondere concretamente alle legittime aspirazioni del popolo del Marocco, in stretta consultazione con tutte le parti nazionali interessate, comprese le donne e i giovani”.

http://www.un.org/news

 

Un alto funzionario delle Nazioni Unite loda il patto trilaterale per fermare il traffico di droga dall'Afghanistan

28 novembre - Il capo dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) ha elogiato le misure adottate per la lotta al narcotraffico da parte dei ministri di Afghanistan, Pakistan e Iran ed in particolare il un nuovo accordo che aumenta lo scambio di informazioni per contrastare il traffico di droga nella regione. L’Afghanistan produce il 90% dell'oppio mondiale, la maggior parte del quale viene distribuito attraverso l'Iran e il Pakistan. Dal 2007, i tre Paesi sono stati coinvolti nell'iniziativa di coordinamento sponsorizzata dall’UNODC per combattere il traffico.

La dichiarazione ministeriale firmata oggi dai tre Paesi rafforza la cellula di pianificazione congiunta, che migliora le capacità analitiche e operative e coordina le operazioni comuni. La cellula ha già dato buoni risultati in passato, coordinando 12 operazioni congiunte di controllo che hanno portato al sequestro di diverse tonnellate di sostanze illecite e all’arresto di spacciatori e trafficanti. http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=40532&Cr=afghan&Cr1=drug

 

La Convenzione sulle munizioni a grappolo mette radici

Ginevra, 16 novembre – Dopo un solo anno di attuazione, il trattato internazionale che vieta le munizioni a grappolo sta avendo un forte impatto; questo è quanto sottolinea il Cluster Munition Monitor 2011, una relazione su base mondiale presentata oggi alle Nazioni Unite a Ginevra.

Il Cluster Munition Monitor 2011 elenca i progressi compiuti nell'attuazione della Convenzione sulle munizioni a grappolo, il trattato giuridicamente vincolante a cui hanno già aderito 111 Stati, accettando di vietare questa micidiale arma indiscriminata. Degli Stati che hanno usato, esportato o stoccato munizioni a grappolo, 38 hanno aderito alla Convenzione, impegnandosi così a non essere mai più coinvolti in quelle attività.

- Undici Stati parti hanno completato la distruzione dei loro arsenali di munizioni a grappolo (Afghanistan, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Ecuador, Moldavia, Montenegro, Norvegia, Portogallo, Slovenia e Spagna) e altri 13 Stati che ne possiedono scorte si sono impegnati a distruggerle entro l’ottavo anno di attuazione della Convenzione.

- Complessivamente, gli Stati hanno distrutto quasi 600.000 bombe a grappolo contenenti oltre 64,5 milioni di submunizioni.

- Due dei Paesi con il più grande arsenale, la Germania (67 milioni di submunizioni) e il Regno Unito (39 milioni di submunizioni) hanno già distrutto la metà delle loro rispettive scorte.

Cinque Paesi che hanno firmato ma non ancora ratificato il trattato hanno già completato la distruzione delle loro scorte (Angola, Colombia, Honduras, Ungheria, e Iraq).

- Dall’entrata in vigore del trattato, il 1° agosto 2010, altri 28 Paesi sono diventati Stati parte, tra cui l’Afghanistan, la Bosnia-Erzegovina e il Libano, che sono tutti contaminati da residuati di queste munizioni.

http://www.stopclustermunitions.org/news/?id=3492

 

L'ultimo Paese nel mondo ad essere costituito rende il bando delle mine di terra il suo primo impegno internazionale

Autore (i): Amministratore del sito <webmaster2@icbl.org>

Ginevra, 11 novembre - La Repubblica del Sud Sudan, dove migliaia di persone vivono nella paura quotidiana di mine antiuomo, è diventato il 158° Stato Parte del Trattato di Ottawa, solo cinque mesi dopo la dichiarazione dell'indipendenza. Nel depositare oggi lo strumento di successione presso le Nazioni Unite a New York, il Sud Sudan ha fatto di questo il suo primo accordo internazionale vincolante da quando è diventato una nazione indipendente nel luglio 2011.

Alla fine del 2010, nel Sud Sudan sono state registrate almeno 4.283 vittime di mine e residuati bellici esplosivi, ma il numeri reale potrebbe essere molto più alto a causa della mancata denuncia di molti casi, secondo il Landmine Monitor di ICBL. In quanto Stato parte del Trattato di Ottawa, il Sud Sudan deve distruggere tutte le sue scorte, sminare la terra contaminata e fornire migliore assistenza ai sopravvissuti e alle comunità colpite da questa arma indiscriminata.

L'adesione del Sud Sudan arriva appena due settimane prima della conferenza chiave globale sul Trattato di Ottawa: l'11° Meeting degli Stati Parte, che si svolgerà a Phnom Penh, in Cambogia, tra il 28 novembre e 2 dicembre.

http://www.icbl.org/index.php/icbl/Library/News-Articles/South-Sudan-bans-landmines

 

 

Diritti umani

(top)

 

Vaticano - La Santa Sede è membro dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni

Ginevra (Agenzia Fides), 6 dicembre - La Santa Sede è entrata a far parte dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM) come Stato membro. La richiesta vaticana è stata accolta dagli Stati aderenti all'organismo internazionale, durante la 100ma sessione plenaria che si svolge dal 5 al 7 dicembre a Ginevra.

L'Arcivescovo Silvano M. Tomasi, Osservatore permanente della Santa Sede all'Ufficio delle Nazioni Unite e Istituzioni specializzate a Ginevra, nel suo intervento, inviato all'Agenzia Fides, ha ringraziato per la decisione presa ed ha sottolineato che "in tutto il mondo, il movimento di persone che sono in cerca di lavoro o di sopravvivere alla fame, ai conflitti e alla violazione dei loro diritti umani fondamentali, continua ad aumentare. Così la responsabilità della comunità internazionale di rispondere in modo efficace ed umano diventa più evidente e più urgente". Attraverso la sua presenza come Stato membro, la Santa Sede intende sostenere il servizio reso dall'IOM nei suoi 60 anni di vita agli sfollati, in collaborazione con gli stati e le organizzazioni della società civile, "secondo la sua natura specifica, i suoi principi e le sue norme".

http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=37907&lan=ita

 

Rwanda: ex sindaco condannato dal tribunale dell’ONU per genocidio e sterminio

17 novembre – Il Tribunale delle Nazioni Unite che sta processando i maggiori responsabili del genocidio avvenuto in Rwanda nel 1994, ha oggi condannato un ex sindaco a 15 anni di prigione, per genocidio e sterminio. Nella sentenza, il Tribunale Criminale Internazionale dell’ONU per il Rwanda (ICTR) ha dichiarato che Grégoire Ndahimana, ex sindaco del comune di Kivumu nella prefettura di Kibuye, ha commise lo sterminio “favorendolo e con l'istigazione e anche grazie alla sua responsabilità di comando sulla polizia comunale di Kivumu”.

Il Tribunale, che si trova nella citta di Arusha, nella Tanzania del nord, ha anche disposto che questa sentenza nei confronti di Ndahimana prevalga su qualsiasi altra sentenza emessa da altri stati o istituzioni, e che venga tenuta in considerazione la pena già scontata dal condannato, dal suo arresto l’11 agosto 2009.

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=40426&Cr=ictr&Cr1=http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=40426&Cr=ictr&Cr1=

 

La Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa lanciano un’iniziativa Ubuntu

9 novembre – La Federazione Internazionale della Croce Rossa e delle società della Mezzaluna Rossa (IFRC), la più grande rete mondiale nell’ambito degli aiuti umanitari e dello sviluppo, e le sue società nazionali consociate della Croce Rossa della regione dell’Africa del Sud, hanno lanciato il 21 ottobre  a Johannesburg un’iniziativa Ubuntu interregionale e di lungo periodo. Questa iniziativa Ubuntu è tesa ad affrontare le sfide umanitarie relative alla migrazione e al contempo promuovere il rispetto per la diversità e l'inclusione sociale in cinque paesi prioritari nell' Africa del Sud..

Il piano quinquennale Ubuntu sarà messo in atto dalle Società Nazionali di Lesotho, Mozambico, Sudafrica, Swaziland e Zimbabwe. Questo programma sarà implementato con adattamenti nelle aree di lavoro già esistenti e introducendo nuovi approcci nell’ambito della salute della comunità; della preparazione ai disastri naturali; della riduzione del rischio e dei tempi di reattività; e dei servizi di identificazione e collegamento familiare. Inoltre tale progetto faciliterà e promuoverà l’integrazione sociale tra immigrati e comunità ospitanti, soprattutto nelle aree che costituiscono importanti vie migratorie.

 Questa iniziativa si fonda sui valori fondamentali della cultura africana, quali il rispetto per ogni essere umano e ogni collettività, la condivisione, l’umiltà, la solidarietà, l’assistenza, l’ospitalità e l’interdipendenza. Inoltre, essa è in linea con i principi della Croce Rossa di non discriminazione nei confronti di tutte le persone bisognose di aiuti umanitari, a prescindere dalla loro nazionalità o dal loro status legale.

http://www.ifrc.org/en/news-and-media/press-releases/africa/south-africa/the-red-cross-red-crescent-movement-to-launch-ubuntu-initiative/

 

 

Economia e sviluppo

(top)

 

Dal 5 al 9 dicembre si tiene presso la FAO un’esposizione sullo sviluppo mondiale Sud-Sud.

Evento per puntare l’attenzione sulle soluzioni Sud-Sud per combattere la fame e altre sfide

Mentre il nord del mondo deve tirare la cinghia a causa della situazione economica, i paesi del sud

stanno crescentemente assumendo l'iniziativa in campo tecnico e finanziario per promuovere soluzioni innovative nella produzione alimentare, nelle tecniche agricole, nella nutrizione e in altri ambiti.

Mentre la maggior parte dei paesi del nord del mondo hanno trovato delle difficoltà nel raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, alcuni paesi del Sud hanno invece riscosso vari successi nella riduzione della povertà estrema e della fame, migliorando l’accesso all’acqua, alle cure mediche e all’istruzione.

Dal 5 al 9 dicembre 2011, la sede della FAO ospita dunque questa esposizione sullo sviluppo globale Sud-Sud, la prima mostra dedicata esclusivamente a illustrare e condividere il successo delle soluzioni messe in atto dai paesi del sud del mondo per rispondere alle sfide dello sviluppo globale. L’edizione 2011 della mostra, organizzata annualmente dall’Unità Speciale dell’ONU per la Cooperazione Sud-Sud, mette sotto i riflettori il problema della sicurezza alimentare nel sud, dove ancora oggi, ogni giorno, più di 925 milioni di persone hanno fame.

FAO-Newsroom@fao.org 

 

Migliorano i raccolti nella Corea del Nord - ma restano serie preoccupazioni nel campo della nutrizione.

Roma, 25 novembre – Secondo le stime della FAO e del Programma Alimentare Mondiale, rispetto al 2010 si registrano dei progressi nelle principali raccolte annue della Repubblica Democratica di Corea, ma la situazione della nutrizione, in particolare dei bambini, resta preoccupante.

Questo rapporto FAO/WFP, pubblicato oggi, evidenzia come da un lato le previsioni per i raccolti indichino un aumento di circa l’8,5% rispetto all’anno precedente, ma dall’altro come il paese avrà ancora bisogno di importare cereali per una cifra pari a 739.000 tonnellate. Il governo ha pianificato l'importazione di 325 000 tonnellate, quindi rimarrà un deficit in cereali di 414.000 tonnellate.

Il rapporto si conclude indicando che circa 3 milioni di persone continueranno a necessitare di aiuti alimentari nel corso del 2012. Particolarmente indicati per la carenza di proteine sono i legumi  e cereali arricchiti, utili anche a riprendersi da una stagione difficile e a evitare un ulteriore aumento della malnutrizione.

http://www.fao.org/news/story/en/item/95179/icode/ 

 

Col progetto Jenga II di ADRA assistenza a oltre 132.000 abitanti della Repubblica Democratica del Congo

22 novembre, Silver Spring, Md, USA – La Adventist Development and Relief Agency (ADRA) è stata sovvenzionata da USAID con 52 milioni di dollari per un programma quinquennale, iniziato in luglio di quest’anno, onde ridurre la precarietà dell’approvvigionamento di cibo nel distretto del South Kivu, (DRC). Le aree interessate dal programma, nel corso degli anni, sono agricoltura, sanità, situazioni problematiche connesse al genere. Beneficeranno dell’intervento oltre 133 mila persone. Secondo i rapporti della stessa agenzia, l’attuale intervento fa seguito ad un progetto precedente, sempre nel campo dell’incertezza alimentare, intitolato JENGA, vocabolo Kiswahili che significa “costruire”. Dato quel successo, il progetto originario si andrà espandendo, opportunamente, in JENGA II.

L’assistenza di ADRA sarà rivolta alle famiglie di agricoltori, assistendoli nell’incremento e diversificazione della produttività agricola, nella commercializzazione dei raccolti e, nel complesso, nel migliorare la loro capacità di far fronte a repentine flessioni nella disponibilità di cibo, attraverso l’istituzione di scuole di agricoltura familiare (Farmer Field Schools) che stanno istruendo gli interessati in varie pratiche agricole e  incrementando la loro familiarità con tecnologie più raffinate.

 http://www.adra.org/site/News2?page=NewsArticle&id=11582&news_iv_ctrl=1141

 

Promosso da Western Union e USAID il secondo African Diaspora Marketplace: workshop sulla piccola imprenditoria in sette città

Il tour dà il via alla seconda fase di una riuscita iniziativa indirizzata a creare soluzioni imprenditoriali a problemi economici e sociali

Engelwood, Col/Washington, 22 novembre – Western Union Company (NYSE:WU), leader nei servizi globali di pagamento, Western Union Foundation e USAID (United States Agency for International Development) hanno presentato oggi il secondo ADM (African Diaspora Marketplace), un’iniziativa che incoraggia l’impiego e la crescita economica sostenibile aiutando gli imprenditori africani ora residenti negli USA con idee sullo start-up e sulla conduzione di aziende nell’Africa sub-sahariana.

Il tour di ADM II di workshop sulla piccola imprenditoria prenderà le mosse il 30 Novembre ad Atlanta, toccando le città di Houston, Los Angeles, Chicago, New York e Philadelphia per poi concludersi a Washington il 16 Dicembre. La seconda fase di ADM II farà proprie alcune importanti riflessioni del primo African Diaspora Marketplace, indirizzando sovvenzioni verso obiettivi e settori ad alta priorità in Africa, come l’imprenditoria agricola, le energie rinnovabili, information & communication technology.

http://www.csrwire.com/press_releases/33377-Western-Union-and-USAID-Launch-Second-African-Diaspora-Marketplace-With-Small-Business-Workshops-in-Seven-Cities

 

Rotary e ONU celebrano una relazione speciale

A cura di Ryan Hyland 

Rotary International News, 11 novembre - Oltre 1.000 Rotariani, dirigenti ONU, partecipanti ai programmi giovanili del Rotary ed i loro ospiti hanno celebrato la relazione speciale tra ONU e Rotary il 5 novembre.   La Giornata Rotary-ONU, festeggiata ogni anno alla sede centrale delle Nazioni Unite a New York, ha incluso pannelli su salute, acqua e alfabetizzazione, per evidenziare i progetti Rotary che promuovono gli obiettivi delle Nazioni Unite e migliorano le condizioni di vita in tutto il mondo.  

Kiyo Akasaka, segretario generale per le comunicazioni e le informazioni pubbliche, ha lodato il Rotary per la sua continua collaborazione con le Nazioni Unite per migliorare la salute dei bambini in tutto il mondo, e per i contributi per l'eradicazione della polio. "La nostra visione condivisa di un mondo più sicuro e sano ci porta oggi a riunirci qui", ha dichiarato Akasaka. "È il vostro modello di Servire al di sopra di ogni interesse personale ed i grandi risultati nel migliorare la salute, che rendono Rotary uno dei partner più importanti dell'ONU". 

 http://www.rotary.org/it/MediaAndNews/News/Pages/111109_news_UNday.aspx 

 

 

Solidarietà

(top)

 

Malawi - Nuovi progetti dell'Infanzia Missionaria per i bambini malati di Aids

Lilongwe, 3 dicembre (Agenzia Fides) - Migliaia di orfani affidati ai nonni dopo la morte dei genitori a causa dell'Aids, una intera generazione a rischio, analfabetismo e totale mancanza di istruzione: questa purtroppo è la realtà di tanti bambini del Malawi. Questo paese dell'Africa del sud ha una popolazione di 14 milioni di abitanti, la maggior parte giovani orfani per Aids.

In loro aiuto, la Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria locale ha promosso 42 progetti che prevedono case di accoglienza per orfani e bambini di strada, scuole e centri sanitari in tutto il paese. A Chikwawa, città capoluogo di una delle otto diocesi cattoliche del Malawi, il centro di accoglienza si trova nella Cattedrale. Lo stesso vale per le strutture collocate nella Parrocchia di Santa Maddalena di Canossa a Mangochi o in quella di Sant'Ignazio di Loyola al confine con il Mozambico. Tra le tante, le scuole elementari delle religiose a Tikondane, Osiyana o Mpira, costituiscono il primo fronte di battaglia per l'infanzia nel paese. In molti di questi piccoli istituti, si tratta spesso di uno o due piccoli edifici circondati da un terreno, vengono accolti gli orfani che non hanno nessun familiare. Inoltre, nella zona di Mzuzu, sono stati avviati programmi di assistenza sanitaria, come quello delle suore del Santo Rosario che raggiungono le famiglie bisognose grazie ad alcune unità mobili. (AP) (3/12/2011 Agenzia Fides)

www.fides.org

 

"Food in Action" - il Rotaract per i bambini del Gambia

Roma, 26 novembre - Con una prestigiosa serata per raccolta fondi, il club Rotaract Roma Eur ha lanciato oggi il progetto "Food in Action" in sinergia con il World Food Programme, l'agenzia delle Nazioni Unite impegnata a contrastare la fame nel mondo.

"Si tratta di un progetto ambizioso - dichiara Isabella Strippoli, presidente del Rotaract Roma Eur - perché vogliamo contribuire a cambiare la vita di 1.400 bambini in Gambia, garantendo loro due pasti al giorno e l'istruzione scolastica di base. Intendiamo così dare il nostro contributo, certamente piccolo ma comunque significativo, ai primi due Obiettivi di Sviluppo del Millennio: sconfiggere la povertà estrema e la fame e garantire un'istruzione primaria a tutti. Naturalmente, tutti noi siamo ben consapevoli che il progetto richiederà concretezza e tenacia; concorderemo con il WFP il primo villaggio su cui intervenire, poi procederemo sulla base dell'esperienza acquisita e... dei fondi che riusciremo a raccogliere!"

Il Rotaract è un'associazione di giovani tra i 18 e i 30 anni d'età dediti al volontariato. Ogni club Rotaract è sponsorizzato dal Rotary Club locale. Il Rotaract, con oltre 8.400 club in 170 paesi, è diventato una bella evidenza di impegno  e di solidarietà giovanile a livello mondiale.

"Food in Action" - Per ulteriori informazioni: Isabella Strippoli, isabella.paloma@libero.it

http://www.rotaractromaeur.it/  

 

A "Occupy Wall Street" i diritti d'autore di un nuovo libro

Di Raymund Flandez

23 novembre – Il movimento Occupy Wall Street e altre iniziative simili compiono un decisivo balzo in avanti, per quanto riguarda le loro entrate, grazie ad un libro che ne registra, con positiva fiducia, le iniziative e le proteste. Yes!magazine, una pubblicazione non-profit che si occupa di problemi politici e dell’ambiente, ha pubblicato un nuovo libro dal titolo: Questo cambia tutto: Occupy Wall Street e il Movimento del 99%, che analizza il movimento e le sue proteste contro l’ineguaglianza sociale ed economica.

In tutti gli Stati Uniti le royalties del libro stampato, 96 pagine per $ 9.95 (ma sullo store online di Yes!magazine si compra scontato) saranno per l’appunto devolute al Movimento. “Ci siamo resi conto che molta gente segue questo movimento. Possono essere pro o contro, ma in ogni caso sono curiosi” dichiara la direttrice esecutiva di Yes!, Fran Korten, e aggiunge: “E sono confusi. Questo libro sarà d’aiuto per una migliore comprensione.

Yes!magazine, una pubblicazione senza inserzioni pubblicitarie fondata nel 1996, ha lavorato di concerto con Berrett- Koelher Publishers per scrivere questo libro e farlo uscire in occasione del secondo mese dalle prime proteste di Occupy a Zuccotti Park. Molti capitoli, riferisce Fran Korten, prendono le mosse dalla copertura che lo stesso magazine ha dato agli avvenimenti di Occupy.

La rivista ha previsto di dare un totale di 500 copie gratuite a oltre 80 siti di Occupy, oltre ad aver già distribuito copie gratuite a biblioteche, uffici informazioni e centri di comunicazione dei siti di Occupy, ivi inclusi quelli di New York, Oakland, San Francisco e Washington. Lo sforzo editoriale di Yes! giunge quando Occupy Wall Street ha già registrato una quantità di contributi spontanei. Dopo appena un mese, e senza appelli formali, sono affluiti nelle casse del movimento oltre 450 mila dollari.http://philanthropy.com/blogs/prospecting/royalties-from-new-book-earmarked-for-occupy-wall-street-movement/31714

 

Cina: ADRA riceve importante sovvenzione da governo cinese per inondazioni in Cambogia

22 novembre, Silver Spring, Md., USA – L’Agenzia Avventista per lo Sviluppo ed il Soccorso (ADRA-Adventist Development and Relief Agency) in Cina ha ricevuto una sovvenzione di circa 64.000 dollari per l’assistenza alle vittime colpite dalle recenti inondazioni in Cambogia. Tale sovvenzione é stata elargita dal Comitato consultivo per i fondi di soccorso nelle calamitá del Governo di Hong Kong, permettendo così ad ADRA di proseguire nella sua attività in risposta alle peggiori inondazioni verificatesi in Cambogia nell´ ultimo decennio.

Con questa sovvenzione, ADRA Cina sosterrà il suo ufficio locale, ADRA Cambogia per fornire kit alimentari a 2.300abitazioni (9.200 persone) a Baray e Santuk, nel distretto della provincia di  Kompong Thom. L’ufficio ADRA Cambogia lavora con partner locali addestrati ed ha finora assistito circa 2.100 famiglie distribuendo ceste alimentari contenenti riso, pasta, pesce in scatola, olio, sale e zucchero. A 520 famiglie le cui abitazioni erano state danneggiate sono state inoltre distribuite cerate impermeabili.

http://www.adra.org/site/News2?page=NewsArticle&id=11581&news_iv_ctrl=1141

 

Turchia: Education International e i suoi affiliati in soccorso delle vittime del terremoto

22 novembre – In seguito ai devastanti terremoti verificatisi nelle province turche orientali, oltre 600 persone sono morte, e tra essi 75 insegnanti. Alle soglie di un inverno che si avvicina velocemente, tremende difficoltà attendono i sopravissuti. Education International e i suoi affiliati, Egitim Sen, Turchia, e la tedesca Gewerkschaft Erziehung und Wissenschaft (GEW) esortano a donare in favore delle vittime del disastro. Il numero delle scuole e delle case distrutte dal sisma è ancora da accertarsi, ma si prevede sia incalcolabile. Decine di migliaia di persone sono senza tetto e sono state sistemate in tende e ripari di fortuna.

Egitim Sen è impegnata negli aiuti di emergenza sin dal primo giorno del terremoto. Le filiali di tutta la Turchia stanno raccogliendo materiali di prima necessità, come vestiti, coperte, attrezzature igieniche, tende da inviare nelle regioni del sisma.

http://www.ei-ie.org/en/news/news_details/2012

 

Riportati in attività alcuni centri sanitari in Tagikistan

di Jennifer O'Riordan

Il 26 ottobre nei centri sanitari locali dei villaggi di Duoba e Jonvarsuz si sono svolte le cerimonie per la loro riapertura, dopo il completamento dei lavori di ristrutturazione effettuati con l'aiuto di Counterpart e del Dipartimento di Stato americano. Entrambe le strutture offrono una risorsa vitale agli abitanti del villaggio e a coloro che vivono nella zona intorno a Javonon Jamoat.

“I centri significano molto per le comunità, senza di essi l'accesso ai servizi sanitari nella zona sarebbe molto limitato. Counterpart è lieta di essere in grado di aiutare al rinnovamento di queste strutture », dice Rang Hee Kim, direttore di assistenza umanitaria di Counterpart. (...)  Con il finanziamento del Dipartimento di Stato e i contributi da parte del governo del distretto di Faizobod, la Comunità di Counterpart e il Programma di Assistenza Umanitaria (CHAP) hanno organizzato le riparazioni e gestito i progetti di ricostruzione.

Il contributi di 6.000 dollari del governo del distretto ha reso possibile l'installazione di nuovi tetti su entrambe le strutture. Attraverso il suo programma di distribuzione delle merci, Counterpart fornirà anche arredi e attrezzature mediche per i centri sanitari di Jonvarsuz e Duoba.

http://www.counterpart.org/blog/health-centers-and-boarding-school-tajikistan

 

 

Pace e sicurezza

(top)

 

Con l’Assemblea Costituente estesa, Ban chiede al Nepal di accelerare il processo di pace

New York, 29 novembre – Il Segretario Generale Ban Ki-moon ha oggi notato la decisione di prolungare il mandato dell’Assemblea Costituente del Nepal, che ha l’obiettivo di redigere la nuova costituzione, e ha invitato tutte le parti ad adempiere ai loro impegni per portare avanti il processo di pace.

Il Nepal ha cercato di definire gli ultimi aspetti del processo di pace che nel 2007 pose fine alla guerra civile decennale tra le forze governative e i Maoisti, guerra che fece 13.000 vittime. Il portavoce del Segretario Generale, in un comunicato stampa, ha dichiarato: ”Il Segretario Generale è ottimista considerato l’ampio consenso che viene mostrato da tutte le parti coinvolte nel processo di pace. Egli ha preso nota della decisone odierna di estendere il mandato dell’Assemblea Costituente di altri sei mesi e ha invitato tutti a rispettare gli impegni presi”. Vedere: http://www.un.org/apps/sg/sgstats.asp?nid=5718

All’inizio del mese, Ban Ki-moon ha ben accolto l’accordo raggiunto tra i partiti politici del Nepal di risolvere i gravosi problemi correlati all’integrazione e alla riabilitazione dei combattenti maoisti.

http://www.un.org/news

 

Giornata Internazionale della Solidarietà con il popolo palestinese, 29 novembre 2011

di Claudette Habesch, Segretario Gernerale di Caritas Gerusalemme

E' dal 1948 che noi Palestinesi sperimentiamo espropriazione ed esilio. Ad oggi la nostra diaspora conta più di 9 milioni di persone in tutto il mondo.

E' dal 1967 che noi Palestinesi viviamo sotto occupazione. Checkpoint, il muro di separazione, mancanza di accesso ai terreni agricoli e umiliazione fanno parte della nostra quotidianità.

Sono anni che invochiamo giustizia affinché la pace possa raggiungere i due popoli della Terra Santa. Sono anni che chiediamo giustizia e uno stato palestinese indipendente.

Dopo decenni di negoziati infruttuosi e di fronte al rimpicciolimento della nostra patria, ci siamo sentiti costretti a rivolgerci alle Nazioni Unite per richiedere il totale riconoscimento dello Stato di Palestina.

Speriamo che le nazioni del mondo riunite nell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite rispondano al nostro appello per il rispetto e la dignità del popolo palestinese.

In questa Giornata della Solidarietà vorremmo niente meno che giustizia e pace.

Grazie per le vostre preghiere, la vostra solidarietà e il vostro coraggio nel sostenere i diritti del popolo palestinese.

http://blog.caritas.org/2011/11/24/international-day-of-solidarity-with-the-palestinian-people-29-november-2011/

 

Immagine di gruppo: alunni palestinesi di scuole ONU formano la colomba della pace

25 novembre – Centinaia di bambini frequentanti scuole gestite dalle Nazioni Unite nell'area di Gerico, nei territori palestinesi occupati, hanno creato oggi, in collaborazione con il famoso artista  John Quigley, un'imponente immagine aerea per inviare al mondo un messaggio di pace.

I bambini, che frequentano scuole gestite dall'Agenzia ONU per il Soccorso e l'Occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA), si sono radunati ai piedi del Monte delle Tentazioni, alle porte di Gerico, per comporre la forma della Colomba della Pace disegnata dall'artista Pablo Picasso. Direttore dei lavori era il Sig. Quigley, che da più di un quarto di secolo crea immagini di massa con gruppi di persone.

Inoltre, l'UNRWA ha avviato una collaborazione con la società di calcio spagnola Real Madrid che prevede la fondazione di otto scuole sportive nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania a favore di 10.000 bambini palestinesi rifugiati. Obiettivo del progetto è dare ai bambini palestinesi rifugiati l'opportunità di praticare uno sport, di imparare valori quali il lavoro di squadra e di aumentare la propria autostima.

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=40520&Cr=&Cr1=

 

Ban Ki-moon loda Camerun e Nigeria per l’adempimento della decisione sulla demarcazione dei confini

22 novembre – Il Segretario Generale delle NU Ban Ki-moon si è oggi congratulato con Camerun e Nigeria per il progresso nell'attuazione della sentenza della Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) sulla loro disputa concernente il loro confine, affermando che il procedimento aveva dimostrato che la diplomazia preventiva può avere successo.

Il confine era stato oggetto di intense e a volte violente controversie tra i paesi vicini dell'Africa occidentale per decenni, fino a quando essi non hanno accettato di seguire un procedimento sostenuto dalle Nazioni Unite per risolvere la questione.

La Corte Internazionale di Giustizia aveva deliberato sul problema con una decisione nel 2002.

Al verdetto fece seguito l’accordo di Greentree del 2006 – firmato sotto l'egida dell'ex segretario generale Kofi Annan – in cui la Nigeria riconobbe la sovranità camerunense sulla penisola di Bakassi, una parte del confine. L’impegno del Camerun e della Nigeria per risolvere pacificamente la controversia sul loro confine dovrebbe costituire una fonte di ispirazione per quei paesi nel mondo che debbono affrontare sfide simili.

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=40486&Cr=cameroon&Cr1=

 

Libia: inviati aiuti per 10.000 persone che tornano a Sirte

18 novembre – Circe il 25 percento della popolazione di Sirte sta ora tornando a casa. Altre persone, sfollate a causa dei tremendi combattimenti terminati il mese scorso, stanno tornando alla città per controllare le condizioni delle loro case e proprietà. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) e la Mezzaluna Rossa libica hanno consegnato aiuti alimentari e di altra natura a più di 10.000 persone che tornavano nella città martoriata.

Il 17 novembre, il CICR, assieme ai volontari della Mezzaluna Rossa libica della città di Sirte, hanno terminato la consegna d’urgenza degli aiuti proprio nel centro della città, che è la parte della città stessa maggiormente danneggiata. Sono state distribuite razioni di cibo a base di riso, fagioli, pasta, pomodori, sale, zucchero e tè, sufficienti per un mese. “Alimenti per neonati sono disponibili per le famiglie con bambini,” ha dichiarato Charlotte Bennborn, una delegata del CICR che ha partecipato alla distribuzione. “E color che torneranno nelle case più danneggiate riceveranno coperte, kit igienici, taniche e teloni di plastica.”

A Sirte vi sono anche moltissimi ordigni inesplosi. Il CICR ha cominciato la bonifica degli ordigni inesplosi presenti in città e a Bani Walid, concentrandosi sulle aree che costituiscono la minaccia maggiore per il ritorno dei civili. Assieme alla Mezzaluna Rossa libica, il CICR sta facendo tutto il possibile per informare la popolazione su questi pericoli.

http://www.icrc.org/eng/resources/documents/news-release/2011/libya-news-2011-11-18.htm

 

Festeggiato in Angola il primo anno del progetto europeo DCA

A Luena, in Angola, sono stati recentemente festeggiati i primi 12 mesi d’attività del progetto DanChurchAid (DCA) assieme a tutti i partner, incluso il finanziatore principale, l’Europa. Proprio in Angola, il DCA sta attualmente bonificando dalle mine Alto Campo, nella provincia orientale di Moxico. Il lavoro dovrebbe essere completato entro la fine del 2012. Il DCA ha ricevuto 2 milioni di dollari per quest’operazione, come anche l’organizzazione inglese anti-mine Mines Advisory Group (MAG).

Durante l’evento organizzato il 25 Ottobre nella capitale di Moxico, Luena, il DCA ha presentato i risultati ottenuti ad Alto Campo. Finora, 710 mine e altri 450 ordigni esplosivi rimasti dalla guerra sono stati trovati e distrutti. 350.000mq di terreno sono stati ripuliti manualmente e altri 150.000mq attraverso procedimenti di ricerca non-tecnici. A oggi, 37 persone sono state ferite ad Alto Campo. Di queste 37, 15 sono morte. (…)

http://www.danchurchaid.org/news/news/first-12-months-of-eu-funded-dca-mine-project-celebrated-in-angola

 

 

Salute

(top)

 

Lo Yemen protegge i suoi bambini dalla poliomielite

Una campagna di vaccinazione di massa per prevenire l’epidemia

25 novembre – Lo Yemen, che è rimasto libero dalla poliomielite sino dal 2009, viene ritenuto ad alto rischio di reinfezione da poliovirus, dal momento che la recente instabilità ha portato a un ridotto accesso ai servizi sanitari e sociali, compresa la vaccinazione dei bambini.

Facendo tesoro delle lezioni del passato, il 14 novembre il paese ha lanciato le Giornate Nazionali di Immunizzazione (NID) ad una cerimonia alla presenza del vicepresidente Abd-Rabbu Mansour Hadi. Più di 40 mila operatori sanitari sono stati mobilitati, con l'obiettivo di vaccinare più di quattro milioni di bambini al di sotto dei cinque anni di età nell’arco di quattro giorni. Prima del giro di vaccinazioni, è stato diffuso un messaggio pubblico alla televisione e alla radio, manifesti e striscioni sono stati ampiamente distribuiti e circa 3.300 Imam sono stati coinvolti per informare i genitori yemeniti dell’importanza di vaccinare i loro figli.

Mentre un’analisi completa della campagna vaccinale deve essere ancora stilata, i rapporti iniziali parlano di “una cooperazione e un sostegno senza precedenti da parte delle comunità e autorità locali nella maggior parte del paese”. Al terzo giorno della campagna più di 3,7 milioni di bambini sono stati già immunizzati.

http://www.polioeradication.org/tabid/408/iid/177/Default.aspx

 

L'India riconferma i suoi successi contro la polio

di Dan Nixon

Rotary International News, 29 novembre - Con solo un caso di polio riportato negli ultimi 10 mesi, l'India è più determinata che mai ad assicurare l'eradicazione della malattia. Nell'ambito di questo sforzo, i Rotariani hanno aiutato a somministrare il vaccino orale bivalente contro la polio ad oltre 35 milioni di bambini durante una Subnational Immunization Day, il 13 novembre. Il vaccino è efficace contro i due tipi di virus rimanenti.

Il 20 novembre, una squadra di Rotariani dal Distretto 3700 (Corea) ha fatto volontariato in un campo della salute a Meerut, Uttar Pradesh, che ha incluso immunizzazioni ai bambini contro la polio. Il campo è stato organizzato dai Rotariani indiani in collaborazione con operatori della sanità e con l'UNICEF.

Il giorno dopo, la squadra ha partecipato ad una campagna porta a porta, somministrando il vaccino ai bambini che altrimenti avrebbero perso l'occasione di ricevere la vaccinazione. Un'équipe di giornalisti televisivi dalla Corea ha accompagnato i Rotariani durante la visita, portando il messaggio di End Polio Now nel loro Paese. E a Mumbai, il leader del Rotary John Germ, presidente della Commissione Sfida da 200 milioni del Rotary, l'Amministratore della Fondazione Ashok Mahajan ed il Segretario generale del RI John Hewko si sono uniti ai Rotariani indiani per immunizzare i bambini.(...)

http://www.rotary.org/it/MediaAndNews/News/Pages/111122_news_indiapolio.aspx

 

Somalia: MSF cura decine di migliaia di persone colpite dalla crisi

14 novembre – Perfino per la popolazione somala da lungo sofferente, gli eventi dello scorso anno sono stati impegnativi. Il conflitto che è iniziato due decenni fa, continua e le sue conseguenze sono esacerbate dalla siccità, una delle peggiori nella memoria del paese. Migliaia di persone sono state costrette a scappare dalla Somalia e stanno cercando aiuto umanitario in campi per rifugiati in Kenya e Etiopia. Un’epidemia di morbillo si sta diffondendo. La mancanza di infrastrutture e servizi sta peggiorando la vulnerabilità della popolazione. Nelle settimane recenti i civili hanno sopportato nuove offensive militari lanciate nella Somalia settentrionale e nella capitale Mogadiscio.

È in questo contesto che Medici Senza Frontiere (MSF) ha, in meno di sei mesi, fornito cure mediche intensive a più di 10 mila persone con malnutrizione severa che erano state portate alle loro strutture. MSF ha progetti in:

-          Kenia settentrionale (principalmente a Dadaab)

-          Etiopia orientale (nei campi per rifugiati di Malkadida, Kobe, Bokolmayo, Hilleweyn, Dolo Ado)

-          Attraverso la maggior parte della Somalia centro-meridionale (a Marere, Beletwayne, Dinsor, Daynile, Mogadiscio, Jowhar, Guriel e Galcayo)

MSF ha inoltre accolto un totale di 54 mila bambini in programmi nutrizionali ambulatoriali per quelli con severa malnutrizione in più di 30 località in questi tre paesi.

http://www.msf.org/msf/articles/2011/11/somalia-msf-treats-tens-of-thousands-affected-by-crisis.cfm

 

Rendere l’acqua pura e semplice

Il fluoro si trova naturalmente nell’acqua in tutto il mondo, con diverse zone di elevata concentrazione nell’acqua di falda. Una di queste fasce si estende dall’Eritrea al Malawi e un’altra dalla Turchia fino all’Iraq, l’Iran, l’Afganistan, l’India, la Tailandia settentrionale e la Cina. In Cina la fluorosi è endemica in ogni provincia, regione autonoma e municipalità ad eccezione di Shangai. In India colpisce circa 25 milioni di persone. Secondo un rapporto dell’OMS, “la fluorosi potrebbe essere uno dei problemi endemici di salute più diffusi associato con la geochimica naturale.”

In precedenza quest’anno la fotografa Allison Kwesell ha viaggiato fino a Patari e in diversi altri villaggi per documentare i bambini – nei quali gli effetti irreversibili di un eccesso di fluoro stanno solamente cominciando a comparire – e i loro genitori e nonni, piegati sui bastoni, con le gambe ricurve. Ha anche fotografato i rotariani indiani che hanno fornito i filtri appositamente progettati. Il progetto globale con una sovvenzione di 40 mila dollari USA ha inoltre fornito servizi igienici, acqua potabile sicura e aggiornamento sull’igiene ad otto scuole che servono circa 2300 studenti nell’Uttar Pradesh. Gli sforzi si sono indirizzati a due aree di interesse secondo il Piano della Visione Futura della Rotary Foundation: prevenzione e trattamento delle malattie, acqua e  servizi igienici. L’OMS stima che si potrebbe prevenire almeno un decimo del fardello delle malattie globali migliorando la fornitura d’acqua, i servizi sanitari, l’igiene e l’utilizzo delle risorse idriche. Come i villaggi indiani dimostrano, la soluzione richiede un approccio mirato che comprende una valutazione delle necessità di ogni comunità.

http://www.rotary.org/en/MediaAndNews/TheRotarian/Pages/Water1111.aspx

 

 

Energia e sicurezza

(top)

 

Un rappresentante ufficiale delle Nazioni Unite afferma che l’economia verde globale è diventata una realtà

New York, 28 novembre – L’economia verde globale è diventata una realtà, ma i governi mondiali devono fare di più per assicurarne il successo, come dichiarato oggi da parte del capo dell’agenzia delle Nazioni Unite responsabile per la riduzione della povertà e la sostenibilità ambientale. “Una cosa è chiara: l’industria verde è una realtà. È già presente ora,” ha detto Kandeh K. Yumkella direttore generale dell’Organizzazione per lo Sviluppo Industriale delle Nazioni Unite (UNIDO) alla sessione inaugurale della conferenza biennale dell’agenzia a Vienna. “L’UNIDO è stata all’avanguardia della rete di collegamento industriale e ambientale per molti anni,” ha aggiunto, evidenziando il ruolo svolto dall’Iniziativa per l’Industria Verde dell’UNIDO nell’accelerare lo sviluppo industriale amico dell’ambiente e nel promuovere lo sviluppo sostenibile nelle nazioni più povere del mondo. < http://www.unido.org/index.php?id=1001276 >

Citando il “ruolo maggiore” dell’UNIDO nell’indirizzare l’agenda delle Nazioni Unite sui temi dell’energia verde, il dottor Yumkella ha anche indicato i progressi fatti nei paesi in via di sviluppo nel rendere più verdi le loro industrie, quale esempio del contributo della sua agenzia al convegno del prossimo anno sullo sviluppo sostenibile a Rio de Janeiro (Rio+20).

L’Assemblea Generale delle NU ha anche nominato il 2012 Anno internazionale per l’energia sostenibile per tutti.

http://www.un.org/news/

 

La forza della perseveranza: come una città si ricostruisce da con la biomassa

Di Steve Leone, Editore Associato, RenewableEnergyWorld.com

16 novembre, Berlin, N.H., USA -- (...) Avvicinandosi all’implacabile fiume Androscoggin, presto si può intravedere il cartello “Benvenuti a Berlin, New Hampshire: la città costruita dagli alberi”. E’ così che si inizia a capire che questa combattiva città non accetta facilmente il fallimento. Arrendersi? Non è proprio il loro modo di fare. Quando la città si prepara a ricostruirsi, ritorna ancora una volta alle dense foreste che tanto tempo fa definivano questa comunità. Per i 10mila residenti di Berlin, il caposaldo della rivitalizzazione è la centrale a biomassa da 75 megawatt che nel 2013 sorgerà dalle ceneri della storica fabbrica di carta della città.

Sì, è energia rinnovabile. Ma è sempre stato più di questo. Si parla di posti di lavoro, 400 durante i due anni di costruzioni, 40 posizioni permanenti alla centrale stessa una volta aperta e altri 200 circa nel corso di un anno per fornire il legno necessario a generare energia. Si tratta anche della tassa imponibile che crescerà con questa operazione. Il progetto di Cate Street Capital da 275 milioni di dollari porterà alla regione approssimativamente 40 milioni in salari annuali, approvvigionamento di carburante e acquisto di beni. E durante la vita del progetto, la Burgees Biopower Plant pagherà a Berlin 34 milioni in tasse per nuova proprietà oltre che da 9 a 10 milioni di dollari nella vendita di crediti di energia rinnovabile.

http://www.renewableenergyworld.com/rea/news/article/2011/11/the-power-to-persevere-how-one-city-is-rebuilding-itself-through-biomass

 

Secondo convegno del Consiglio IRENA, 13-14 novembre

Abu Dhabi, 14 novembre – Il Consiglio direttivo dell’Agenzia Internazionale dell’Energia Rinnovabile (IRENA) ha concluso il suo secondo incontro ad Abu Dhabi dopo due giorni  di deliberazioni. Il convegno è stato seguito da 142 partecipanti dei 21 paesi membri e 44 paesi osservatori. Il Consiglio è l’organo di governo dell’IRENA, che riferisce all’Assemblea e si riunisce due volte all’anno. Il numero degli associati è costituito da 21 paesi, ciascuno per un termine di due anni.

Durante questo convegno il Consiglio ha deliberato la bozza del Programma di Lavoro e il bilancio 2012 e ha discusso uno schema della Strategia a Medio Termine. Il Consiglio dell’IRENA è servito da tre Comitati: Governance e Legale, Finanza, Politica e Strategia. Ciascuno di questi comitati tiene riunioni nei due giorni precedenti il Consiglio, per preparare punti di vista e raccomandazioni da presentare al Consiglio. Il Programma di Lavoro e il Bilancio 2012 sarà comunicato alla Seconda Sessione dell’Assemblea, da tenersi nel gennaio 2012. La Strategia di Medio Termine continuerà a beneficiare delle discussioni dei Membri all’Assemblea a gennaio, dove ci si aspetta la partecipazione di un certo numero di rappresentati ufficiali di alto livello dei Membri dell’IRENA.

http://www.irena.org/News/Description.aspx?NType=NWS&PriMenuID=16&catid=84&mnu=cat&News_ID=158

 

Green Building Economy - 1° rapporto di Kyoto Club - 16 dicembre, Milano

L'economia dell'efficienza energetica e delle rinnovabili in Italia: presentazione del Primo rapporto di Kyoto Club sulla green economy nei settori dell'edilizia e dell'energia

Sala conferenze di Assimpredil ANCE, via San Maurilio 21, h 9.30

Con il solo incentivo "55%" gli interventi di efficientamento sugli edifici esistenti hanno sviluppato un consistente volume di affari, creando nuovi posti di lavoro "green". Nel frattempo, il nostro Paese è diventato uno dei principali mercati mondiali per le tecnologie di produzione energetica da fonti rinnovabili.

Una realtà composita ma di grande interesse, che per la prima volta viene ritratta in numeri e parole nel rapporto messo a punto dal Gruppo di lavoro sull'efficienza energetica di Kyoto Club, con l'importante contributo del Tavolo EPBD2 promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. L'andamento del mercato e della produzione, i trend di sviluppo, le criticità normative e tecniche sono gli aspetti che emergono in questo inedito check-up del principale settore della green economy italiana. L'immagine che ne emerge va decisamente in controtendenza rispetto a quella più accreditata di un Paese fermo se non prossimo alla recessione.

Efficienza energetica nell'edilizia ed energie rinnovabili appaiono come i settori su cui iniziare a ricostruire una prospettiva di innovazione e sviluppo per la nostra economia.  Il convegno si propone quindi come momento di confronto tra tutte le principali realtà coinvolte in questi processi, alla luce del "ritratto di gruppo" per la prima volta fornito dal Rapporto realizzato da Kyoto Club. Per informazioni e iscrizioni: Iliana Pinardi - i.pinardi@kyotoclub.org

http://www.kyotoclub.org/prossimi-eventi/2011-dic-16/green_building_economy/docId=2531

 

 

Ambiente e natura

(top)

 

Reinserimento nell’habitat per i pinguini salvati dalla fuoriuscita di petrolio in Nuova Zelanda

24 novembre – I primi piccoli pinguini blu colpiti dalla perdita di petrolio dalla nave Rena sono stati reinseriti nell’habitat del monte Maunganui martedì, dopo diverse settimane di ricovero e cure dallo staff del WWF e da altri membri del Team nazionale per la fauna colpita dal petrolio in Nuova Zelanda.

La portacontainer Rena si è incagliata sulla scogliera Astrolabe Reef nella spiaggia neozelandese di Plenty il 5 ottobre, riversando 350 tonnellate di greggio nel mare. Sono stati trovati oltre duemila uccelli marini morti, e centinaia di uccelli colpiti, tra cui i piccoli blue penguins, cormorani, berte, procellarie, sule bassana e sterne, sono stati raccolti per essere curati in speciali centri di ricovero per animali. Un esercito di volontari ha pulito le spiagge e le rocce e il Team nazionale per la fauna colpita dal petrolio ha preso la decisione di liberare questa settimana 49 dei piccoli blue penguins nel loro ambiente. http://wwf.panda.org/wwf_news/?202517

 

Il WWF accoglie favorevolmente la decisione della catena Peninsula Hotel di non servire pinne di squalo

24 novembre – WWF si congratula con la catena alberghiera Hong kong and Shangai Hotels per la decisione innovativa di non servire pinne di squalo negli hotel e nelle proprietà del resort a partire dal 1° gennaio 2012. Hongkong and Shanghai Hotels è la compagnia madre della catena Peninsula Hotel e dirige  nove hotel Peninsula di lusso, oltre ad altre proprietà in Asia e Stati Uniti.

Dopo aver condotto per anni la campagna per fermare l’abuso della pesca degli squali in tutto il mondo, il WWF supporta totalmente la scelta della compagnia. Inoltre, il WWF plaude alla motivazione alla base dell’annuncio: <<ispirare le altre compagnie alberghiere a fare lo stesso e la nostra attività a svolgere un ruolo importante nell’aiutare a preservare la biodiversità nei nostri oceani>> secondo la dichiarazione della compagnia.

Da maggio 2010, WWF-Hong Kong è stata promotrice attiva del programma Alternative Shark Free Menu negli hotel e ristoranti della città. Il programma è stato un passo importante nell’incoraggiare i ristoratori locali a fornire alternative shark-free oltre ai loro menu abituali. Il numero delle compagnie che hanno partecipato è aumentato di otto volte in un solo anno. Ora, circa 100 hotel e ristoranti cinesi offrono le loro alternative "senza pescecane". Questo crescente supporto dal settore del catering dimostra che il trend di mercato sta cambiando e i consumatori stanno diventando più attenti alle questioni ambientali.

 http://wwf.panda.org/wwf_news/?202516/WWF-welcomes-move-by-Peninsula-hotel-chain-away-from-shark-fin

 

Entergy Charitable Foundation distribuisce 1,25 milioni di dollari in sovvenzioni

New Orleans, Lou.,USA, 23 novembre – Oltre 65 gruppi no-profit sono stati selezionati per ricevere 1,25 milioni di dollari in sovvenzioni dalla Entergy Charitable Foundation, portando il totale delle sovvenzioni elargite nel 2011 dalla fondazione a 3.052.267 di dollari. Tra le sovvenzioni finanziate dagli azionisti di Entergy, una del valore di 100mila dollari è destinata alla fondazione Barataria Terrebonne Estuary Foundation per l’arginamento dell’erosione territoriale delle coste, ripristinando gli isolotti al largo e le risorse naturali e la fauna che dipendono da esse.

Tra le sovvenzioni destinate a paludi e questioni ambientali, la fondazione ha donato:

    * 75mila dollari alla fondazione nazionale Arbor Day Foundation per sostenere il finanziamento del loro programma “The Energy-Saving Trees”, programma di piantagione comunitaria di alberi che aiuta i residenti a risparmiare energia piantando l’albero giusto nel posto giusto per fare ombra efficacemente sulle loro case;

    * 25mila dollari a St. Charles Parish Louisiana per proseguire lo sviluppo di Wetland Watchers Park, un parco che opera non solo come area ricreativa, ma come sito per lo studio sulla conservazione e ripristino delle paludi.

La fondazione Entergy Charitable Foundation è una fondazione private e no-profit completamente finanziata dagli azionisti di Entergy Corporation. L’obiettivo della fondazione è sostenere le iniziative che aiutano a creare e sostenere fiorenti comunità. ECF si concentra specialmente su iniziative a basso reddito oltre che su programmi educativi e di alfabetizzazione e su sforzi per la protezione dell’ambiente. http://www.csrwire.com/press_releases/33383-Entergy-Charitable-Foundation-Issues-1-25-Million-in-Grants

 

 

Religione e spiritualità

(top)

 

La campagna dell’URI "L'intolleranza finisce con me" è stata prolungata.

La campagna per promuovere la tolleranza continuerà fino al 16 novembre

Il primo settembre 2011 l’URI (Iniziativa per l'unione delle religioni)  ha invitato le persone  di tutto il mondo a firmare un accordo per agire contro l’intolleranza nelle loro comunità. Con adesioni in continuo arrivo da più di 50 paesi, l’URI ha prolungando la campagna fino al 16 novembre, Giornata internazionale della tolleranza. La campagna è stata ispirata sia dal decimo anniversario dell’11 settembre, sia dalla Giornata internazionale per la pace fissata per il 21 settembre. Nel sito dell’accordo www.uri.org/takethepledge si possono trovare una serie di suggerimenti su iniziative che si possono prendere per costruire credibilità tra i differenti gruppi nelle loro comunità ed esprimersi apertamente contro il fanatismo. Tra i suggerimenti: organizzare cene interreligiose, visitare un luogo di culto o un centro ricreativo, scrivere ad un editore lettere in favore della tolleranza. I sottoscrittori dell’accordo sono invitati anche a condividere foto, idee ed iniziative, inserite sul sito http://www.uri.org.

Tra i soci ed i sostenitori di questa  campagna ci sono le seguenti organizzazioni: il Consiglio per un Parlamento delle Religioni nel Mondo, il Network Nord Americano Interfaith,  il Progetto Pluralism, Interfaith Unity News, 20,000 Dialogues, My Fellow American, Bond zonder Naam (Movimento Senza Nome), 2011 Hours Against Hate, Covenant of the Goddess, e WorldFaith. http://www.uri.org/files/Static%20Page%20Files/Intolerance%20Campaign%20Extended%20PR.pdf

 

Seminario Web: Fine della Povertà: passi pratici per coloro ispirati dalla loro fede

Mercoledi 14 dicembre, 2011

Questo seminario web si concentrerà su imperativi spirituali e pratici che emergono dalle intersezioni della religione e dello sviluppo. Ci si avvicina al culmine della sfida dell'Obiettivo di Sviluppo del Millennio deciso nel 2000. Quali sono i successi, i fallimenti e le sfide che dobbiamo affrontare per creare maggiore equità tra le nostre comunità e in tutto il mondo?

Katherine Marshall è un docente senior presso il Centro Berkley per la Religione, la Pace e Affari Esteri dell’Università di Georgetown e professore in visita presso la Scuola degli Affari Esteri. Guida il lavoro del Centro Berkley con istituzioni ispirate dalla fede che si occupano dello sviluppo, il cui lavoro ha compreso sia una "mappatura" regionale che esplorazioni su temi di sviluppo prioritario concernenti domande basilari: cosa possiamo imparare dal lavoro ispirato dalla fede e perché è importante per gli impegni di sviluppo globale? Ella è inoltre Direttore Esecutivo del Dialogo di Sviluppo delle Fedi Mondiali.

http://www.parliamentofreligions.org/news/index.php/2011/11/webinar-ending-poverty-practical-steps-for-those-inspired-by-their-faith/

 

 

Cultura e educazione

(top)

 

“Uomo Natura - Binadamu na asili” - Roma, dal 9 al 16 dicembre

AfrikaSì e la Provincia di Roma presentano la seconda parte del progetto

 “Uomo Natura” è un progetto dell’associazione AfrikaSì Onlus, promosso e finanziato dalla Provincia di Roma, che dal 9 al 16 dicembre 2011 accoglierà a Roma 11 studenti provenienti dalle baraccopoli di Nairobi, dove la scorsa estate hanno lavorato a fianco di 12 studenti italiani.

Il progetto vuole essere un momento di riflessione circa l’impatto umano sulla natura e sugli ambienti urbani (Millennium Development Goals – settimo Obiettivo) sia in Italia che in Kenya.

Durante il soggiorno romano i giovani kenioti proseguiranno la loro riflessione circa l’impatto  umano sulla natura e gli ambienti urbani, incontreranno gli studenti dei licei della Provincia di Roma coinvolti nel progetto, visiteranno il centro storico della capitale e la Camera dei Deputati, parteciperanno all’inaugurazione della mostra fotografica Life in the Slum e concluderanno la loro visita con un grande concerto africano, aperto a tutti, nel teatro del liceo Morgagni, in via Fonteiana 125 a Monteverde.

Durante la prima fase del progetto, i ragazzi hanno avuto modo di imparare l’uno dall’altro. Infatti, si sono suggeriti inconsapevolmente le stesse parole. Nella seconda fase lavoreranno insieme a Roma, nelle scuole, nelle piazze, nei teatri e dovunque ci sia qualcuno disposto ad intrattenersi qualche minuto ad ascoltare le loro testimonianze e proposte di azione. 

www.afrikasi.org

 

Partnership UNRWA - Real Madrid creerà 8 centri sportivi a Gaza e in Cisgiordania

New York, 25 novembre – L’UNRWA (United Nations Relief and Works Agency) ha avviato una collaborazione con la squadra di calcio del Real Madrid in base alla quale verranno creati 8 centri sportivi sociali nella striscia di Gaza e in Cisgiordania per 10.000 bambini palestinesi rifugiati. “L’istruzione delle nuovi generazioni, che rappresentano il futuro, è l’asse portante per la costruzione della pace in Medioriente,” ha detto ieri Filippo Grandi, Commissario-Generale UNRWA, in occasione della firma dell’accordo di collaborazione con Florentino Pérez, Presidente della Fondazione Real Madrid e del club di football Real Madrid FC. Ed ha aggiunto: “Con circa 700 scuole in tutto il Medioriente, l’UNRWA sottolinea l’istruzione di qualitá e l’accesso per tutti i bambini rifugiati ad un’istruzione solida, l’apprendimento dei principi di tolleranza e rispetto, pari opportunitá ed auto-miglioramento. Questo progetto congiunto intrapreso da UNRWA e Fondazione Real Madrid… promuove tutti questi aspetti”.

Il progetto é volto a dare ai bambini palestinesi rifugiati l’opportunitá di praticare sport, imparare valori come il lavoro di squadra ed aumentare la loro propria autostima.

http://www.unrwa.org/etemplate.php?id=1158

 

Decima Assemblea Giovanile alle Nazioni Unite: 18 – 20 gennaio 2012, New York Greenwich, CT, USA, 22 novembre – Sono aperte le iscrizioni per i delegati giovanili globali per partecipare alla decima edizione della popolare Assemblea Giovanile Annuale alle Nazioni Unite. Giovani professionisti da tutto il mondo, età 22-26, continuano a registrarsi in gran numero per unire la loro voce al sostegno degli 8 Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite (Millennium Deveopment Goals - MDG).

La partecipazone all’ Assemblea Giovanile alle Nazioni Unite e alle Sessioni esecutive sui MDG é gratuita previa richiesta di registrazione ed approvazione. L’evento di gennaio vedrà impegnati i giovani professionisti in gruppi di riflessione, azioni di networking, ed eventi speciali focalizzati sul successo dei MDG.

L’Assemblea dà ogni anno la possibilità a circa mille giovani di ricercare il successo degli 8 MDG delle Nazioni Unite in tutto il mondo. I partecipanti ricevono una formazione gratuita e pratica su come avviare ONG, amministrare o gestire campagne, e identificare il lavoro svolto da governi, ONU, o societá civile. E' uno dei maggiori eventi di networking giovanile previsti nel calendario annuale delle Nazioni Unite.

"[L’Assemblea Giovanile] è un importante meccanismo delle Nazioni Unite. Non soltanto dà ai giovani una possibilitá di sentirsi coinvolti (…), ma apporta anche nuove prospettive all’Assemblea Generale, arricchendone quindi l'attivitá." –Ban Ki-Moon, Segretario Generale ONU.

Tutti coloro che si iscrivono all’Assemblea prima del 15 dicembre, riceveranno uno degli inviti esclusivi all’evento TED presso le Nazioni Unite. TED (Tecnologia Entertainment e Design) è una serie globale di conferenze organizzate per disseminare "idee degne di essere diffuse."

www.youthassembly-un.org

 

USAID conferisce a EDC 35 milioni di dollari per programmi per la gioventù in Liberia

Newton, MA, USA, 21 novembre – EDC ha ricevuto 35 milioni di dollari dall’Agenzia Americana per lo Sviluppo Internazionale (USAID) per fornire’istruzione di base, formazione sul lavoro e tecniche di leadership per i giovani della Liberia, dove si stima che metà della popolazione abbia meno di 18 anni.

Il Progetto della durata di cinque anni sul progresso giovanile, che fa parte della gamma di progetti USAID denominata EQUIP3 e consistente in progetti di sviluppo del sostentamento giovanile, consentirà un maggiore accesso a servizi alternativi di istruzione di base, sviluppo sociale e della leadership, per persone tra i 13–35 anni fuori dalla scuola e che hanno una alfabetizzazione e delle abilità numeriche marginali o del tutto assenti. Il nuovo progetto si basa sull’implementazione del progetto Core Education Skills for Liberian Youth (CESLY) da parte dell’EDC, che ha lanciato un nuovo curriculum educativo informale e ha aiutato il ministero a creare un corpo docenti più efficiente in Liberia.

Il Centro per lo Sviluppo dell’Istruzione, Inc. (EDC), è un’organizzazione mondiale no profit che si occupa di sfide urgenti nell’ambito dello sviluppo educativo, della salute e dell’economia. EDC gestisce 350 progetti in 35 paesi - www.edc.org.

http://www.edc.org/newsroom/press_releases/usaid_awards_edc_35m_provide_basic_education_job_training_youth_liberia

 

Introduzione all’Educazione alla Pace: un corso per educatori

Corso online condotto da Insegnanti Senza Confine, 30 gennaio - 26 marzo, 2012

L’introduzione all’educazione alla Pace degli Insegnanti Senza Confine sostiene gli educatori nel loro sviluppo professionale come educatori alla pace e li mette in contatto con colleghi di tutto il mondo con le stesse idee attraverso il supporto di un ambiente virtuale di apprendimento. Il corso online di 8 settimane consiste in tre moduli che danno delle basi forti sulla teoria dell’educazione alla pace e stimola i partecipanti a ricercare modi con i quali possano mettere l’educazione alla pace in pratica. Il Modulo 1 approfondisce la teoria dell’educazione alla pace attraverso la sua storia, le definizioni e i concetti principali. Il Modulo 2 si focalizza sullo scopo dell’educazione alla pace, e include diversi approcci nel settore. Il Modulo 3 enfatizza la pratica dell’educazione alla pace, compresa la pedagogia, la comunicazione, e modi promuovere una cultura di pace nella propria scuola e comunità.

http://www.nationalpeaceacademy.us/index.php?option=com_content&task=view&id=382&Itemid=88

 

* * * * * * *

(top)

 

Editoriale

GLI OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO

di

Sergio Tripi

 

   A causa dei rapidi progressi della tecnologia delle co­municazioni, stiamo velocemente di­ventando un mondo unico che va constatando di avere risorse sufficienti per consentire ad ogni per­sona del pianeta di godere di beni fondamentali come cibo, casa, istru­zione, lavoro e assistenza medica. Nonostante questo formidabile potenziale, però, l’uomo deve ancora esprimere in misura adeguata il suo desiderio di porre fine alla sof­ferenza a livello globale. Per ciò sono necessari quegli atteggiamenti e comportamenti individuali e collettivi che possano tradurre in realtà la diffusa e crescente consapevolezza di questa responsabilità.

 

   Forse, globalmente, ci siamo attesi troppo dagli altri invece di assumerci le nostre responsabilità individuali e nazionali. E così ancora oggi diverse condizioni umane essenziali, quelle che dovrebbero assicurare una vita quotidiana libera dal bisogno e degna di essere vissuta, sono tristemente negate a molti popoli della terra.

 

   Originati dalla Dichiarazione del Millennio emessa dalle Nazioni Unite, gli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Developmte Goals - MDG) sono obiettivi internazionali di sviluppo che tutti i 193 Stati membri dell'ONU si sono impegnati a conseguire entro il 2015.  I MDG sono la risposta che l'umanità dovrà dare ai problemi del nostro tempo.

1 - Sradicare la povertà estrema e la fame

2 - Conseguire l'educazione primaria ovunque

3 - Promuovere l'uguaglianza di genere e dar forza al ruolo della donna

4 - Ridurre la mortalità infantile

5 - Migliorare la salute delle madri

6 - Combattere HIV/AIDS, malaria e altre malattie

7 - Assicurare la sostenibilità ambientale

8 - Realizzare un partenariato globale per lo sviluppo

 

   Questi Obiettivi sono suddivisi in 21 target bene identificati che vengono misurati con 60 indicatori. Un'analisi specifica e approfondita non può certamente essere fatta in questo contesto; però qui è possibile, e penso utile, indicare come la marcia delle istituzioni, nazionali e internazionali, affiancata e sostenuta dall'opera della società civile, sia evidente e sproni a rafforzare gli sforzi per sconfiggere quegli ostacoli, e conseguenti ritardi di questa marcia, che si oppongono alla loro realizzazione.

 

   Di­ritti U­mani: concetti astratti con scarse possibilità di concretiz­zarsi, secondo alcuni; ideali determinanti per il progresso dell’umanità, secondo altri. Per fortuna, questi ultimi costituiscono ormai la maggioranza di quella parte di umanità che è incline a riflettere e a formulare valutazioni. In questo periodo iniziale del nuovo millennio, i diritti umani, sia nei loro aspetti fondamentali che in quelli eminentemente concreti e di ordine pratico che caratterizzano l'esistenza quotidiana, sono un campo di vitale importanza. Essi rappresentano la base sulla quale ogni società giusta do­vrebbe essere fondata, sia essa un remoto villaggio o la comunità mondiale. Una base sì ideale, di principi, ma anche una gamma di situazioni oggettive e specifiche da realizzare con determinazione lungo un percorso definito e attraverso tappe intermedie monitorabili. Ecco che i Diritti Umani originano gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.

   Al Summit delle Nazioni Unite per ill Millennio, nel settembre 2000, i capi delle nazioni del mondo decisero di entrare nel nuovo millennio assumendosi la piena responsabilità di una dichiarazione fondamentale per lo sviluppo del quadro globale: la Dichiarazione del Millennio, sottoscritta da 189 paesi e quindi articolata in otto  obiettivi da raggiungere entro il 2015. Gli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals - MDG) sono stati definiti alla luce degli accordi scaturiti negli anni Novanta da una serie di conferenze mondiali delle Nazioni Unite e costituiscono l'impegno di tutti i paesi di ridurre la povertà e la fame, di contrastare le malattie, l'ineguaglianza di genere, l'analfabetismo, l'indisponibilità di acqua potabile e il degrado ambientale. La consapevolezza dei problemi da risolvere per perseguire gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio include il riconoscimento degli sforzi che debbono essere compiuti dai paesi in via di sviluppo, così come del contributo che può essere apportato dai paesi sviluppati tramite il commercio, l'assistenza allo sviluppo, lo sgravio del debito, la disponibilità di farmaci essenziali e il trasferimento di tecnologia.

 

Obiettivo 1 - Sradicare la povertà estrema e la fame

target 1a: dimezzare la proporzione  della popolazione che vive con meno di un dollaro al giorno.

Nella prefazione al Rapporto del Millennio del 2005 sul tema "Dimezzare la fame: si può fare" si legge: "Il Progetto delle Nazioni Unite per il Millennio stabilì la Task Force sulla Fame nel 2002, con il mandato di sviluppare una strategia per dimezzare la fame entro il 2015". Emesso dopo tre anni di analisi, Il rapporto include le raccomandazioni e gli interventi della Task Force per raggiungere questo obiettivo. Esso si basa e sviluppa "i molti tentativi precedenti mirati a eliminare la fame nel mondo, sforzi che hanno ridotto la parte di popolazione mondiale che soffre la fame dal 33 percento al 18 percento nel corso degli ultimi quarant'anni". E più avanti nel Rapporto si dichiara molto esplicitamente: "La nostra conclusione è che la fame possa essere dimezzata entro il 2015 ed infine sradicata dal nostro pianeta, con la tempestiva e determinata realizzazione delle nostre raccomandazioni. Lo si può fare". Un'affermazione incoraggiante, soprattutto se la si considera a fronte del formidabile incremento demografico degli ultimi due decenni. Ma la condizione espressa ("con la tempestiva e determinata realizzazione delle nostre raccomandazioni") indica chiaramente la responsabilità diretta che i popoli hanno per limitare i ritardi di questa marcia.

 

   Quando è osservata nel lungo periodo, non mancano certamente elementi sostanziali e incoraggianti per questa formidabile opera di costruzione sociale. Cito da un articolo su Good News Agency del 2009: "Certo, molto resta ancora da fare, ma non è corretto sostenere che le cose stanno andando sempre peggio, anche perché questo rischia solo di condurre a un insidioso senso di impotenza, che è la prima tappa di un cammino verso la rassegnazione e l’inerzia; sentimenti davvero paradossali in un momento in cui c’è la possibilità concreta di realizzare importanti traguardi per l’umanità, inimmaginabili anche solo fino alla generazione dei nostri nonni. Dal 1950 ad oggi il reddito mondiale è aumentato di 10 volte, mentre era cresciuto di nemmeno 4 volte nei cinquant’anni precedenti; il numero dei poveri è diminuito del 20% negli ultimi 10 anni e questo nonostante la popolazione sia cresciuta del 15%. Complessivamente, dal 1950 a oggi il numero di persone che vivono sotto il livello di povertà è passato dal 50% a meno del 25%. Secondo il rapporto UNICEF Progress for Children (PFC), "dal 1990 ad oggi, oltre 1,2 miliardi di persone hanno guadagnato accesso all’acqua potabile. Tra il 1990 e il 2004 l’accesso all’acqua potabile è cresciuto, a livello globale, dal 78% all’83% e si stima che dal 1970 a oggi sia passato addirittura dal 30% all’83%. Il tasso di malnutrizione globale è crollato dal 50% al 17% dal 1950 a oggi. Complessivamente l’aspettativa di vita alla nascita è cresciuta di 20 anni negli ultimi 40 anni e la mortalità infantile si è ridotta del 50 per cento."

 

Obiettivo 2 - Conseguire l'educazione primaria ovunque

   Nei decenni fino al 2000, pur con notevoli differenze fra le varie regioni del pianeta (in Europa il tasso di analfabetismo è dell’1,8%; in Africa del 40,2%), si erano registrati ovunque notevoli progressi in questa direzione. Ancora nel 1970 gli analfabeti erano il 35% degli abitanti della Terra, mentre si sono ridotti al 21% nel  2000. Il tasso di analfabetismo tra gli adulti (popolazione di età superiore ai 15 anni) è calato dal 36,6% nel 1970 al 20,3% nel 2000. Anche se in diminuzione, il tasso di analfabetismo femminile restava molto più alto di quello maschile: nel 2000, la percentuale di adulti analfabeti era tra le donne del 25,8% (rispetto al 44,6% del 1970) e tra gli uomini del 14,8% (rispetto al 28,5% del 1970).

 

   Ciononostante, le prospettive di questo Obiettivo hanno molte ombre e vanno riducendosi, anche se molti paesi poveri stanno facendo sforzi formidabili. L'iscrizione alla scuola elementare è andata aumentando e nel 2008 ha raggiunto l'89% nel mondo in via di sviluppo (era l'82% nel 1999), ma il tasso di crescita non è sufficiente per assicurare che, per il 2015, tutti i ragazzi e le ragazze completino un ciclo completo di scuola primaria. I paesi sub-sahariani (iscrizione: dal 58% nel 1999 al 76% nel 2008)  e quelli dell'Asia occidentale (dall'83% all'88%) e dell'Asia del sud (dal 79% al 90%), malgrado i forti progressi,  includono la maggior parte dei bambini che non frequentano la scuola rispetto alla popolazione scolastica potenziale globale. L'ineguaglianza di condizioni e di genere ostacola i progressi verso l'istruzione universale.

 

Obiettivo 3 - Promuovere l'uguaglianza di genere e dar forza al ruolo della donna

   Globalmente, le donne sono circa il 74% dei 774 milioni (stimati) di adulti analfabeti. Nel mondo, il 77% delle donne adulte sa leggere e scrivere, mentre per gli uomini questa condizione è all'87%. Globalmente, per le donne  le opportunità di avere un lavoro che produce reddito sono aumentate. Ma nei paesi in via di sviluppo, la maggior parte delle donne lavora in settori informali o nell'ambito della famiglia (senza retribuzione); esse non godono quindi di una sicurezza di reddito. Nell'Africa sub-sahariana e nell'Asia del sud, questo tipo di lavoro costituisce oltre l'80% dell'attività lavorativa della donna. All'apice della scala sociale, altro dato significativo: l'aumento del numero delle donne che detengono un seggio in parlamento è lento. Nel mondo, nel settembre 2008 le donne occupavano poco più del 18% dei seggi parlamentari nazionali (camera dei deputati e senato), con un aumento trascurabile rispetto all'anno precedente. In particolare, a fine ottobre 2008, la percentuale delle donne in parlamento era: America 21,7 ; Europa 21,1; Asia 18,3; Africa sub-sahariana 17,9; Pacifico 12,9; Stati Arabi 9,7.

 

   Questo basso profilo del ruolo femminile e il suo lento progresso sono d'ostacolo su molti fronti. Non si può porre fine alla povertà e conseguire gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio finché non si elimina la discriminazione della donna, che può dare un contributo vitale per l'economia, il governo, il processo di pace, la sua comunità e la sua propria famiglia.

Lo studio "Le dimensioni di genere nel lavoro agricolo e rurale: percorsi differenziati per uscire dalla povertà", pubblicato in inglese il 21 gennaio 2011 ad opera di FAO, IFAD e ILO, è stato condotto con l'obiettivo principale di identificare delle risposte adeguate ai principali ostacoli per conseguire un lavoro decente per tutti. Lo studio sottolinea che "ogni misura che tenda all'uguaglianza di genere e alla riduzione della povertà deve riconoscere che le donne nella realtà rurale svolgono la maggior parte del lavoro relativo alla cura dei bambini e della famiglia. Il peso di unire la responsabilità produttiva con quella riproduttiva ostacola inevitabilmente la loro possibilità di ottenere un impiego retribuito,  spesso aumenta il loro livello di stress e ha un impatto sulle dinamiche di potere nell'ambito familiare. Questi effetti non vengono considerati nella nozione convenzionale di lavoro decente, che tende ad essere focalizzata soltanto sulle situazioni di impiego retribuito".  Due esempi significativi: il lavoro non retribuito nell'ambito di imprese agricole familiari costituisce in India il 34% del lavoro informale femminile, e addirittura l'85% in Egitto. Tutto questo quadro offre una chiara identificazione del lavoro da fare per correggere le attuali regole sociali e per comprendere meglio e valorizzare il fondamentale e insostituibile ruolo femminile nelle società del mondo.

 

   Ricordo a questo punto che uno dei più bei pensieri sul ruolo della donna fu espresso all'inizio del '900 dalla lungimirante scrittrice russa Helena Roerich: "Il volo dello spirito dell'umanità non può essere sorretto da un'ala sola". Vista la realtà che l'umanità ha costruito nei millenni di storia 'maschilista', sono fortemente convinto che sia giunto il tempo di intensificare gli sforzi per realizzare le implicazioni di questo splendido pensiero.

 

Obiettivo 4 - Ridurre la mortalità infantile

   Mentre alcuni paesi hanno ottenuto forti miglioramenti per conseguire gli obiettivi relativi alla salute, altri rimangono indietro in questa marcia. Spesso i paesi con minori progressi sono quelli caratterizzati da alti livelli di HIV/AIDS, difficili condizioni economiche, o conflitti. Globalmente, il numero delle morti di bambini sotto i cinque anni è sceso a 8,8 milioni, una riduzione del 30% rispetto al 1990. Si stima che la percentuale di bambini denutriti con meno di cinque anni sia diminuita dal 25% nel 1990 al 16% nel 2010. La percentuale di parti assistiti da personale specializzato è globalmente aumentata, anche se nelle regioni controllate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità in  Africa e Asia sud-orientale è stata meno del 50%.  Il numero delle nuove infezioni da HIV è diminuito globalmente del 16% nel periodo 2001-2008. I casi di tubercolosi sono in diminuzione. La marcia globale per raggiungere l'obiettivo di accesso all'acqua potabile procede secondo programma, ma sono necessari maggiori sforzi per raggiungere l'obiettivo della disponibilità di servizi igienici. Un'evidenza formidabile di questi sforzi è legata alla lotta alla poliomielite, cui, nel corso degli anni, il Rotary ha sempre contribuito in modo molto significativo, in questi ultimi anni anche insieme alla Fondazione Bill e Melinda Gates. Nel 1988 l’Assemblea mondiale della Sanità, cioè l’organismo che controlla l’OMS, lanciò la Global Polio Eradication Initiative. Allora la poliomielite era ancora endemica in oltre 125 paesi, mentre oggi lo è solo in quattro (Afganistan, India, Nigeria e Pakistan).

 

Obiettivo 5 - Migliorare la salute delle madri

   La salute materna continua ad essere l'Obiettivo di Sviluppo del Millennio che registra il progresso più insoddisfacente. Stime recenti indicano che la mortalità materna è diminuita dal 1990 , ma ad un tasso annuale ben al di sotto della riduzione del 5,5% necessaria per conseguire l'Obiettivo. Lo studio indica, per il periodo 1990-2008, un tasso globale medio annuo di diminuzione dell'1,3%, contro la diminuzione dello 0,4% riportata dalle N.U. tra il 1990 e il 2005. Quindi, molto rimane ancora da fare, anche se alcune situazioni specifiche sono incoraggianti.

 

   L'apporto della società civile in questa lotta è ben esemplificato da quanto fatto dai volontari di Kathmandu negli ultimi 17 anni.  Lo scorso dicembre il direttore del centro sanitario Satungal Health Post ha dichiarato: “Accanto agli incentivi e alle iniziative del governo e di molti donatori, l'apporto dei volontari è quello che maggiormente contribuisce a raggiungere l'obiettivo di ridurre il tasso di mortalità di madri e bambini.” E il risultato è di tutto rispetto, poiché significa che questo povero paese himalayano probabilmente raggiungerà il quinto Obiettivo di Sviluppo del Millennio sul miglioramento della salute materna. Infatti, nel settembre del 2010 il Nepal è stato selezionato dal Comitato Riconoscimenti OSM, in collaborazione con l’Ufficio per la Partnership delle Nazioni Unite, come uno dei 49 Paesi sottosviluppati che hanno conseguito risultati significativi rispetto ai MDG. Il Nepal è stato encomiato per la sua eccellente leadership nazionale, per l’impegno ed il progresso nel campo della salute materna. L'obiettivo di questo paese è la riduzione entro il 2015 del tasso di mortalità materna a 213 ogni 100.000 nati vivi.

 

Obiettivo 6 - Combattere HIV/AIDS, malaria e altre malattie

   HIV/AIDS - Dal 2001 al 2008 i nuovi casi di infezione HIV/AIDS sono diminuiti del 16%. Nel 2008, 2,7 milioni di persone hanno contratto la malattia e vi sono stati due milioni di decessi per questo morbo. Nel 2008, circa il 45% dell'1,4 milioni di donne incinte siero-positive nei paesi a basso e medio reddito hanno avuto una terapia antiretrovirale per prevenire la trasmissione dell'HIV al bambino. In quei paesi, alla fine del 2008 oltre quattro milioni di persone erano in cura con quella terapia, ma oltre cinque milioni di persone sieropositive non sono potute rientrare nel trattamento.

   Dal 2001 al 2009 il tasso di nuove infezioni di HIV si è stabilizzato o è diminuito di più del 25% in almeno 56 paesi nel mondo, compresi 34 paesi nell’Africa sub-sahariana. Dei cinque paesi con la maggiore diffusione epidemica nella regione, quattro nazioni – Etiopia, Sudafrica, Zambia e Zimbabwe – hanno ridotto il tasso di nuove infezioni da HIV di più del 25%, mentre l’epidemia nigeriana si è stabilizzata. L’Africa sub-sahariana continua ad essere la regione più colpita dall’epidemia con il 69% di tutte le nuove infezioni. In sette paesi, principalmente nell’Europa orientale e nell’Asia Centrale, i tassi di nuove infezioni da HIV sono aumentati del 25%. Tra i giovani, in 15 dei paesi maggiormente colpiti il tasso di nuove infezioni da HIV è crollato di più del 25%, crollo legato all’adozione di pratiche sessuali più sicure da parte della popolazione giovanile.

Sebbene il numero di nuove infezioni da HIV stia diminuendo, ci sono due nuovi casi di HIV per ogni persona che inizia il trattamento specifico. Gli investimenti nei programmi di prevenzione del’HIV presi globalmente non sono stati adeguati o assegnati in maniera efficiente. Gli investimenti nella prevenzione dell’HIV costituiscono circa il 22% della spesa correlata all’AIDS in paesi a basso e medio reddito.

   Tubercolosi - Nonostante un aumento di nuovi casi di TBC nel mondo, dovuto all'incremento della popolazione, un maggior numero di pazienti vengono curati con successo. La mortalità per TBC tra le persone HIV-negative è diminuita da 30 morti per 100.000 persone nel 1990 a 21 morti per 100.000 nel 2008.  Però, casi di TBC associati all'HIV e a casi di TBC resistente a diversi farmaci sono più difficili da diagnosticare e curare.

   Malaria - Vi sono indicazioni che 38 paesi procedono nella direzione giusta per conseguire l'obiettivo di ridurre la malaria: si stima che, nel 2008, 243 milioni di casi di malaria hanno causato 863.000 decessi, la maggior parte di bambini sotto i cinque anni. La distribuzione di reti trattate con insetticida è stata aumentata, ma le necessità sono state superiori alle disponibilità pressoché ovunque. L'accesso a medicine antimalariche (specialmente la terapia basata sulla combinazione con artemisina) è aumentato, ma è stato insufficiente in tutti i paesi controllati nel 2007 e 2008.

 

Obiettivo 7 - Assicurare la sostenibilità ambientale

   Visto il grave peggioramento delle condizioni ambientali nel corso degli ultimi decenni, il rapporto della Task Force sulla sostenibilità ambientale (UN Millennium Project 2005. Environment and Human Well-being: A Practical Strategy), dopo aver studiato a fondo i diversi problemi, ha avanzato dieci raccomandazioni, specifiche e articolate, che costituiscono una strategia pratica per assicurare la sostenibilità ambientale. Queste raccomandazioni della Task Force hanno avuto un contributo diretto da quasi cento esperti, anche se i componenti della Task Force se ne sono assunti la diretta e unica responsabilità.

 

   L'ampiezza della gamma dei campi indagati dallo studio è messa bene in evidenza dalle dieci raccomandazioni del rapporto, che sono: migliorare i sistemi di produzione agricola su piccola scala; promuovere la conduzione delle foreste sia per la loro salvaguardia che per una produzione sostenibile; combattere le minacce alle risorse d'acqua fresca e agli ecosistemi; affrontare le minacce per la pesca e gli ecosistemi marini; affrontare le cause dell'inquinamento dell'aria e dell'acqua; ridurre gli effetti previsti del cambiamento climatico globale; rafforzare le istituzioni e la governance globale; correggere i fallimenti e le distorsioni del mercato; migliorare l'accesso e l'utilizzo della conoscenza scientifica e indigena; accrescere la sostenibilità ambientale includendola in tutte le proposte di progetti di sviluppo.

Come queste dieci raccomandazioni indicano, i problemi di fondo sono tanti e le strade per affrontarli sono diverse e difficili; ma dovremo farcela,adoperandoci tutti al meglio, perché l'emergenza è forte e la sostenibilità ambientale è vitale.

 

Obiettivo 8 - Sviluppare un partenariato globale per lo sviluppo

   Qui gli obiettivi di miglioramento sono molteplici e ben impegnativi e riguardano, a livello istituzionale, il sistema commerciale e finanziario; i bisogni dei paesi meno sviluppati; il debito dei paesi in via di sviluppo.  Oltre che a livello istituzionale, in questa marcia per il miglioramento delle condizioni umane, il ruolo della società civile è a volte determinante, molto spesso stimolante e comunque sempre di riferimento. Consideriamo ad esempio il Rotary International, primaria organizzazione globale di servizio della società civile: è appropriato ricordare, in quest'ottica, il motto dell'anno 2011-2012 che il Presidente eletto Kalyan Banerjee ha annunciato ai Governatori eletti per l’anno rotariano 2011-12 durante la sessione plenaria d’apertura dell’Assemblea internazionale 2011: <<Conosci te stesso per abbracciare l’umanità >>. E ad un certo punto del suo discorso, ha detto: "Sono tante le cose che sappiamo fare bene: lavorare per acqua pulita e sicura; diffondere l’alfabetizzazione; collaborare in tutti i modi possibili con le nuove generazioni, i nostri giovani, nella nostra nuova Via d’azione e aiutarli a diventare i leader di domani". Citando poi Gandhi, Banerjee ha invitato i Rotariani a impegnarsi per il cambiamento: "Dovete essere voi il cambiamento che volete vedere nel mondo.  Se desideriamo la pace, dobbiamo vivere in pace nelle nostre famiglie e nelle nostre comunità. Per porre fine al degrado ambientale, ridurre il tasso di mortalità infantile o prevenire la fame, dobbiamo essere lo strumento del cambiamento, riconoscendo che deve realizzarsi in ciascuno di noi". In quest'ottica, il ruolo della società civile e l'efficacia del suo contributo sono esaltati dalla consapevolezza di una responsabilità diretta dei suoi stessi componenti, prima quali persone e quindi come organismi.

 

Una riflessione conclusiva

   Gli otto Obiettivi di Sviluppo del Millennio sono una splendida evidenza dell'unità nella diversità; per realizzarli, il ruolo delle istituzioni dovrà essere integrato, e a volte anticipato, dall'opera della società civile. È fuor di dubbio che la parte più avanzata dell’umanità, quella più consapevole dei propri doveri che dei propri diritti, sta sempre più respingendo quei valori obsoleti che hanno originato obiettivi e modelli di comportamento tesi a gratificare il singolo individuo o il singolo paese. Quei comportamenti, per intenderci, che hanno posto sull’altare il successo materiale, l’edonismo, il consumismo, la mancanza di un codice etico di responsabilità che desse un limite a ciò che è lecito perseguire in funzione del rispetto dei diritti degli altri. Sembra ormai evidente che la parte silenziosa di umanità di cui parlo, quella mobilitata da e per l’evoluzione della coscienza, stia rispondendo con crescente determinazione a questo nuovo modo di essere, che punta al bene comune nell'ottica, appunto, dell'unità nella diversità.

 

* * *

 

Sergio Tripi, direttore di Good News Agency, fondatore e presidente dell'ente morale educativo editore di questo notiziario, è stato dal 1996 al 2001 il Rappresentante per l'Italia dell'Università per la Pace istituita da una risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

                                                                                                                     

Bibliografia

UN Millennium Project 2005. Halving Hunger: It Can Be Done. The Earth Institute at Columbia University, New York.

United Nations headquarters  - UN Development Program - UN World Food Program - UNICEF -

World Health Organization - UNAIDS Report, novembre 2010 .

Non è vero che tutto va peggio, di Michele Dotti e Jacopo Fo, Ed. EMI, 2008.

Il sistema globale seconda edizione. Geografie del sistema globale, M. Dinucci, Zanichelli, Bologna.

La fine della povertà, di Jeffrey D. Sachs, Mondadori, Milano.

Gender dimensions of agricultural and rural employment: Differentiated pathways out of poverty – status, trends and gaps, studio condotto da FAO, IFAD e ILO,  gennaio 2011.

 

(Questo articolo è stato incluso nella rivista nazionale ROTARY di aprile 2011)

 

* * * * * * *

 

Prossimo numero: in inglese, 13 gennaio; in italiano e in portoghese: 20 gennaio 2012.

 

* * * * * * *

 

Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano e in portoghese, con traduzioni a sua cura. Tutti i  numeri precedenti sono disponibili al sito http://www.goodnewsagency.org.

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi - Ricerche editoriali a cura di Fabio Gatti, Arianna Cavallo, Azzurra Cianchetta. Traduttori: Silvia Ansaloni, Silvia Bigi, Roberto De Langes, Chiara Gessi, Giuliano Giannone, Simona Gresia, Pamela Mariotti, Luca Meloni, Ludovica Mereu, Paolo Pagin. Webmaster: Fabio Gatti; copertura media e ong: Maurizio Palazzoni.

Good News Agency è iscritta all’USPI - Unione Stampa Periodica Italiana e alla World Association of Non Governmental Organizations

 

Good News Agency è distribuita gratuitamente per via telematica a 10.000 media e giornalisti redazionali della stampa quotidiana e periodica, della radio e della televisione in 54 paesi: Albania, Argentina, Australia, Austria, Bahamas, Bangladesh, Belgio, Bermuda, Bosnia, Brasile, Bulgaria, Canada, Cile, Cina, Costarica, Croazia, Danimarca, Egitto, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, India, Indonesia, Irlanda, Isole dei Caraibi, Israele, Italia, Libano, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Oceania, Olanda, Portogallo, Russia, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Trinidad & Tobago, Turchia, Ucraina, Ungheria, Uruguay, USA, Venezuela. È distribuita gratuitamente anche a 3.000 ONG e 1.600 scuole superiori e università, nonché ad oltre 22.000 Rotariani nel mondo.

 

È un servizio di puro volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, ente morale con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999. L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione.  

L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10.

 

* A conclusione del progetto del Decennio per una Cultura di Pace, cui hanno partecipato oltre 1,000 Organizzazioni non governative nel mondo, il Rapporto conclusivo basato su una selezione di 147 singoli rapporti è stato presentato all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. In questo Rapporto, disponibile sul sito   http://decade-culture-of-peace.org/2010_civil_society_report.pdf, Good News Agency è stata inserita, insieme ad altre due, quale ONG di spicco  nel campo dell’informazione per la promozione di una cultura di pace tramite Internet. Nella sezione A - Organizzazioni Internazionali, il Rapporto riferisce:

"Comunicazione partecipativa, Libero flusso dell' informazione e Consapevolezza sono stati fortemente incrementati con l'utilizzo di Internet da parte della società civile, in linea col paragrafo 6 del Programma d'Azione del 1999 che richiedeva la promozione di una cultura di pace tramite la condivisione dell'informazione tra gli attori nel movimento globale per una cultura di pace (p.7). La diffusione e lo scambio di informazioni di una cultura di pace tramite Internet è divenuto il principale strumento per diverse organizzazioni internazionali, tra cui spiccano Culture of Peace News Network, Good News Agency e Education for Peace Globalnet" (p.12)

 

 

 (TOP)

BACK TO MAIN MENU

HOME PAGE