Good News Agency – anno X, n° 158

 

Settimanale – anno X, numero 158 – 10 luglio 2009

Direttore responsabile ed editoriale: Sergio Tripi

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

Good News Agency - l’agenzia delle buone notizie - riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. È distribuita gratuitamente per via telematica a 6.000 media e giornalisti di redazione in 49 paesi, a 2.800 ONG e a 500 scuole superiori e università. È un servizio di volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, ente morale associato al Dipartimento della Pubblica Informazione delle Nazioni Unite. L’Associazione è stata inoltre riconosciuta dall’UNESCO quale “attore del movimento globale per una cultura di pace” e inclusa nel sito http://www3.unesco.org/iycp/uk/uk_sum_monde.htm ed è iscritta nel R.O.C. e nel Registro della Regione Lazio delle Associazioni di Promozione Sociale.

 

Sommario

Legislazione internazionaleDiritti umaniEconomia e sviluppoSolidarietà

Pace e sicurezzaSaluteEnergia e sicurezzaAmbiente e natura

Religione e spiritualitàCultura e educazione

Giornata Mondiale della Popolazione: messaggio del Segretario Generale N.U.

Diminuiscono le guerre, si estendono la cultura della pace e i diritti umani

  

Legislazione internazionale

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L’SCT esamina il diritto e la prassi in materia di marchi e modelli industriali

Ginevra, 29 giugno - Il Comitato Permanente sui Marchi Registrati, i Disegni e Modelli Industriali e le Indicazioni Geografice (SCT) dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Industriale (WIPO), si è riunito dal 22 al 26 giugno 2009 e ha esaminato le seguenti aree: domini possibili di convergenza nel diritto e nella prassi in materia di disegni e modelli industriali, oltre alle questioni relative ai motivi di rifiuto per tutti i tipi di marchi e agli aspetti tecnici e procedurali della registrazione dei marchi di certificazione e dei marchi collettivi. I lavori continueranno nella prossima sessione dell’SCT, dal 23 al 26 novembre 2009.

Nell’ambito della discussione sull’articolo 6-ter della Convenzione di Parigi per la Protezione della Proprietà Industriale (“Convenzione di Parigi”), i membri dell’SCT hanno convenuto di proseguire l’esame della protezione dei nomi degli Stati contro la loro registrazione o utilizzo come marchi. Le risposte a un questionario proposto fungeranno da base per le future delibere in questo ambito. L’articolo 6-ter della Convenzione di Parigi sancisce la protezione delle bandiere, degli stemmi e di altri emblemi nazionali. (...)

http://www.wipo.int/pressroom/en/articles/2009/article_0018.html

 

Affluenza record alla settimana d’azione per il Trattato sul commercio di armi

22 giugno - La settimana scorsa, volontari provenienti per la maggior parte da paesi lontani hanno partecipato alla settimana d’azione che viene dedicata ogni anno alla richiesta di un Trattato operativo sul commercio di armi (ATT). In più di 90 paesi le ONG hanno organizzato una serie di attività per richiamare l’attenzione sul trattato, e sul rapido incremento del numero di vittime causato dalla violenza armata. Oltre 30 sezioni di Amnesty International hanno preso parte alla settimana d’incontri, la più partecipata da quando i volontari organizzarono la prima edizione, otto anni fa. (...) Quest’anno l’evento ha riunito ONG di tutti i continenti impegnate in dimostrazioni, incontri pubblici, raccolta di petizioni, concerti, iniziative popolari di sostegno e incontri con funzionari. (...)

In molti paesi le sezioni nazionali di Amnesty e numerose ONG hanno condotto una campagna per l’applicazione effettiva del Trattato sul commercio di armi, fondato sui diritti umani e sul diritto umanitario internazionale, e comprensivo delle procedure inerenti tutti i tipi di trasferimenti e transazioni di armi e munizioni convenzionali. In luglio, Amnesty e le altre ONG continueranno a fare pressione sul Gruppo di lavoro a tempo indeterminato delle Nazioni Unite che si occupa del trattato, e che si riunirà a New York per discuterne i contenuti. La settimana di incontri si è rivelata così una grande occasione per incidere sui governi in vista di qull’incontro.

http://amnesty.org/en/news-and-updates/news/record-turnout-for-arms-trade-treaty-week-of-action-20090622 

 

I Paesi baltici entrano a far parte del mercato energetico interno dell’UE

18 giugno - Il protocollo d’ intesa del Piano di interconnessione elettrica del Baltico (BEMIP) è stato firmato ieri da importanti capi di stato e dalla Commissione europea. Si tratta di una svolta opportuna a sostegno dell’integrazione di grandi quantità di energia eolica in Europa, secondo l’Associazione Europea per l’Energia Eolica (EWEA). Il BEMIP rappresenta un ulteriore passo verso una futura rete paneuropea nella regione baltica, ed estende le riuscite regole di mercato nordico ai tre Stati Baltici. (…)

I progetti di integrazione includono nuove linee tra Finlandia ed Estonia, Svezia e Lituania, Lituania e Polonia. Inoltre, gli impianti eolici offshore situati nel settore danese di Kriegers Flak dovrebbero essere provvisti di una soluzione di connessione a reti combinate in grado di fornire ulteriori possibilità di utilizzo dell’elettricità attraverso l’interconnessione di Germania, Svezia e Danimarca”. (…) Il BEMIP è parte di una più ampia strategia dell’UE per la regione del Mar Baltico. Un gruppo di alto livello, formato dai rappresentanti degli otto Stati membri, è stato incaricato di monitorare l’implementazione del Piano.

http://www.ewea.org/index.php?id=60&no_cache=1&tx_ttnews[tt_news]=1538&tx_ttnews[backPid]=1588&cHash=9feeb56c18

 

Timor Est ratifica la Convenzione dell’ILO

Ginevra, 16 giugno (ILO News) - Timor Est ha ratificato quattro parti della Convenzione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) riguardanti il lavoro forzato, la libertà di associazione e la protezione del diritto di riunione, il diritto alla contrattazione e l’eliminazione delle peggiori forme di lavoro minorile. (...) Il Vice Primo Ministro di Timor Est, José Luis Guterres, che ha preso parte alla 98ª Conferenza Internazionale del Lavoro a Ginevra, ha depositato oggi, 16 giugno, quattro strumenti di ratifica della Convenzione con l’ILO presso la sede di questa a Ginevra. “Questo per noi è un momento di importanza storica. Siamo fieri di riaffermare il rispetto di Timor Est per i lavoratori e per i loro diritti fondamentali. Questa ratifica è alla base di una gestione democratica del mercato del lavoro a Timor Est e rappresenta inoltre la sfida del Paese nel creare sviluppo sostenibile e riconoscere i diritti umani”, ha affermato il Vice Primo Ministro Guterres. (…)

L’ILO sta fornendo supporto nella stesura del nuovo “Codice del Lavoro” riguardo all’inclusione dei principi fondamentali e dei diritti in ambito lavorativo. Questa stesura sarà poi presentata per l’approvazione al Consiglio dei Ministri e al Parlamento nella seconda metà del 2009. (…)

http://www.ilo.org/global/About_the_ILO/Media_and_public_information/I-News/lang--en/WCMS_108307/index.htm

 

 

Diritti umani

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L’ingresso dell’Afghanistan ai Protocolli Addizionali I e II segna un punto di svolta per limitare le sofferenze dovute alla guerra

Kabul/Ginevra, 24 giugno (CICR) - Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha accolto con favore l’ingresso della Repubblica Islamica di Afghanistan ai Protocolli Addizionali del 1977 della Convenzione di Ginevra del 12 agosto 1949, riguardanti le vittime dei conflitti armati internazionali (Protocollo I) e non internazionali (Protocollo II). (...) Secondo uno studio pubblicato dal CICR il 23 giugno, in Afghanistan, che ha vissuto tre decenni di guerra ed è ancora un campo di battaglia, il 96 per cento degli abitanti afferma di essere stato colpito direttamente o indirettamente dagli eventi bellici. (...)

L’ingresso del Paese ai Protocolli aggiuntivi ha una valenza particolarmente positiva in vista delle estreme difficoltà che i civili dovranno affrontare nella loro terra. In particolare, l’entrata in vigore del Protocollo II in Afghanistan rafforzerà le norme applicate finora sulla base del diritto internazionale, in assenza di un trattato applicabile al conflitto afgano. I due protocolli aggiuntivi alle quattro  Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949 riaffermano e sviluppano il diritto umanitario internazionale sotto diversi aspetti. (…)

L’ingresso dell’Afghanistan porta il numero degli Stati aderenti al Protocollo I a 169 e di quelli aderenti al Protocollo II a 165.

http://www.icrc.org/Web/Eng/siteeng0.nsf/html/afganistan-news-240609

 

Il Togo è il quindicesimo paese africano ad abolire la pena di morte

23 giugno - In data odierna il Togo ha preso la decisione di abolire la pena di morte a seguito di un voto unanime dell’Assemblea nazionale. Il Togo diventa così il 15° membro dell’Unione Africana e il 94° paese al mondo ad abolire la pena di morte per tutti i crimini. “Questo paese ha scelto di istituire un sano sistema giuridico che limiti gli errori giudiziari (...) e garantisca i diritti innati dei singoli”, aveva dichiarato il ministro della Giustizia, Kokou Tozoun, il 10 dicembre 2008 quando il Consiglio dei Ministri approvò per la prima volta un disegno di legge che aboliva la pena di morte. “Questo (nuovo) sistema non è più compatibile con un codice penale che sostiene la pena di morte e concede al sistema giudiziario il potere assoluto con le sue irrevocabili conseguenze”. Il Togo ha cessato di applicare la pena di morte da oltre tre decenni. Le ultime esecuzioni di persone condannate a morte risalgono al 1978 e l’ultima condanna alla pena capitale è stata pronunciata nel 2003. (...) http://amnesty.org/en/news-and-updates/good-news/togo-fifteenth-country-in-africa-to-abolish-the-death-penalty-20090623

 

UNFPA plaude all’adozione di una risoluzione significativa sulla salute materna

Ginevra, 17 giugno - Il Consiglio per i Diritti Umani ha adottato oggi una risoluzione sulla “Evitabile mortalità e malattia delle mamme e diritti umani”. Con questa risoluzione oltre 70 Stati membri riconoscono che il problema della condizione di salute delle madri deve essere visto come una sfida per i diritti umani, e che è necessario intensificare e ampliare al più presto gli sforzi per ridurre i casi di mortalità e malattia facilmente evitabili legati al parto. (...)

La comunità globale riconosce che il miglioramento nell’ambito della salute materna procede lentamente rispetto ad altri temi legati allo sviluppo. “L’adozione di questa risoluzione è un passo importante”, ha dichiarato il direttore dell’UNFPA, Thoraya A. Obaid, “ma il buon esito dipende dall’impegno della comunità internazionale - benefattori, governanti e società civile - nell’unire gli sforzi per migliorare i diritti delle donne e delle ragazze in tutto il mondo”.

http://www.unfpa.org/public/News/pid/2975

 

Due agenzie delle NU collaborano affinché le città del mondo siano più sicure per le donne

4 giugno - Due agenzie delle NU lavorano insieme per combattere la violenza contro le donne e le ragazze nelle città del mondo, proponendo, tra l’altro, misure per migliorare l’illuminazione stradale e mezzi di trasporto solo per donne. L’agenzia UN-HABITAT (Programma delle Nazioni Unite per gli Insediamenti Umani) e il Fondo delle Nazioni Unite per le donne (UNIFEM) hanno firmato un protocollo d’intesa che porta l’agenzia per gli insediamenti umani nel Programma dell’UNIFEM già in corso sulla sicurezza delle città libere dalla violenza contro le donne e le ragazze, ha annunciato oggi l’agenzia. Il direttore esecutivo di UN-HABITAT, Anna Tibaijuka, e il direttore esecutivo di UNIFEM, Ines Alberdi, hanno firmato l’accordo a New York il 2 giugno. (…)

In base al protocollo di intesa, le agenzie si impegnano nella definizione di strategie ad hoc che le autorità locali potranno utilizzare per rendere le città più sicure. (…) Esso include anche temi più ampi di buon governo, progettazione urbanistica, responsabilizzazione delle donne, partecipazione politica, uguaglianza di genere, pianificazione delle spese nel rispetto delle esigenze di genere e accesso ai servizi di base, ha riportato l’agenzia. (rt)

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=31022&Cr=Women&Cr1=violence

 

 

Economia e sviluppo

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La FAO approva l’Iniziativa sulla Sicurezza Alimentare lanciata dal G8

“Un incoraggiante cambiamento di politiche” secondo Diouf

Roma/L'Aquila, 10 luglio - Il Direttore generale della FAO Jacques Diouf ha accolto oggi con soddisfazione lo stanziamento di 20 miliardi di dollari per l'Iniziativa sulla Sicurezza Alimentare lanciata al G8, come un incoraggiante cambio delle politiche in favore dei poveri e degli affamati.

Nel suo discorso al G8, Diouf ha affermato che "la Dichiarazione Congiunta de L'Aquila sulla Sicurezza Alimentare Globale [...] testimonia un apprezzabile ed incoraggiante spostamento verso politiche di sostegno all'autosufficienza alimentare dei poveri e degli affamati." 

Questo è ciò che la FAO ha raccomandato invano per anni ha sottolineato Diouf. Al Vertice del G8 si è raggiunto un accordo sullo stanziamento di 20 miliardi nell'arco di tre anni per una strategia globale incentrata su uno sviluppo agricolo sostenibile. Diouf si è detto fiducioso che i Capi di Stato e di Governo del G8 vorranno effettivamente tradurre tali promesse in azioni concrete. (…)

Diouf ha sottolineato che il prossimo Vertice Mondiale sull'Alimentazione a livello dei Capi di Stato e di Governo - il terzo dopo quelli del 1996 e del 2002 - è chiamato a raggiungere un vasto consenso sui temi dello sradicamento della fame nel mondo, del miglioramento della governance del sistema agricolo internazionale e sulle politiche e i programmi per garantire la sicurezza alimentare mondiale.  Il Vertice si terrà presso la sede della FAO, a Roma, dal 16 al 18 novembre 2009. www.fao.org

 

Nuovi studi mostrano come l’indice assicurativo possa aiutare a controllare i rischi climatici e ridurre la povertà

Ginevra. 24 giugno - Il clima ha sempre rappresentato una sfida per gli agricoltori, i pescatori e per tutti coloro che vivono di attività legate all’ambiente, soprattutto per quelli delle zone povere del mondo. Un tipo di assicurazione, chiamato indice assicurativo, offre ora una importante opportunità per la gestione dei rischi climatici nei paesi in via di sviluppo, secondo uno studio presentato oggi durante un incontro al Forum umanitario globale (GHF) tenutosi a Ginevra. Il rapporto, dal titolo “Indice assicurativo e rischi climatici: prospetti per la gestione dello sviluppo e dei disastri”, fa parte della serie Clima e Società prodotta dall’Istituto internazionale di ricerca sul  clima e la società (IRI). L’IRI ha pubblicato il rapporto in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, Oxfam America, Swiss Re, l’Amministrazione nazionale oceanica e atmosferica statunitense e la FAO. (…)

http://www.ifad.org/media/press/2009/33.htm

 

Programma di produzione alimentare rurale della Helen Keller International: il Bangladesh è stato selezionato come caso di studio dall’iniziativa “Millions Fed

New York, 22 giugno - Tra gli oltre 250 partecipanti, il “Programma di produzione alimentare rurale” della Helen Keller International Bangladesh è stato selezionato tra ventisette iniziative per “Millions Fed: successi comprovati nello sviluppo agricolo”. L’Istituto Internazionale di Ricerca sulle Politiche Alimentari (IFPRI), che ha attivato questo progetto di ricerca con il sostegno della Fondazione Bill & Melinda Gates, presenterà dei rapporti di verifica riguardo alle politiche, i programmi e gli investimenti dimostratisi vincenti nella riduzione della povertà e della fame. Imparare dai successi nell’ambito dello sviluppo agricolo è particolarmente importante in questo periodo di instabilità dei prezzi delle derrate alimentari e di maggiore insicurezza. Il progetto “Millions Fed” offre un’opportunità unica per dare risalto alle storie di successo e farle arrivare a un pubblico più ampio che comprende legislatori, professionisti dello sviluppo, donatori, studiosi, ONG, imprenditori, studenti e cittadini preoccupati del futuro dell’agricoltura mondiale. (…)

http://www.hkworld.org/about/press_releases/Millions_Fed.html

 

IFAD fornisce 13,2 milioni di dollari all’Etiopia per affrontare il degrado del terreno

Roma, 19 giugno - Etiopia perde ogni anno circa 2 miliardi di tonnellate di suolo fertile a causa del degrado del terreno. A causa del blocco dei condotti, lo sviluppo dell’irrigazione e la produzione di energia pulita sono seriamente ostacolati. Al fine di aiutare l’Etiopia ad affrontare queste sfide, il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD) fornirà un prestito di 6,6 milioni di dollari e un fondo di 6,6 milioni di dollari per il Progetto Integrato di Gestione delle Risorse Naturalilocali. (…) Il progetto mira a migliorare  l’accesso alle risorse naturali (terra e acqua) da parte delle popolazioni rurali promuovendo altresì pratiche di gestione rurale sostenibili al fine di migliorare produzione e produttività agricola.

Cofinanziato dal Servizio Ambientale Globale (Global Environmental Facility - GEF), il progetto tutelerà, conserverà e ripristinerà circa 15.000 km2 di terra degradata nella zona dello spartiacque del Lago Tana, migliorando così la produttività agricola, la sicurezza alimentare e gli introiti per circa 450.000 famiglie rurali che dipendono dall’agricoltura come prima e unica fonte di sostentamento. (...) http://www.ifad.org/media/press/2009/32.htm

 

Rifugiati dello Sri Lanka in India: ADRA punta al miglioramento delle condizioni di vita

Silver Spring, Md., USA, 15 giugno - Mentre si avvicina la Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno), l’Agenzia Avventista per lo Sviluppo e il Soccorso (ADRA) si prepara a completare il progetto Progetto per l’ambiente, la sanità e le dimore (Water Environment Sanitation and Shelter - WESS), una iniziativa di sviluppo della durata di un anno promossa nel 2008 per migliorare la salute, la sanità e le condizioni di vita di oltre 47.000 rifugiati dello Sri Lanka che vivono nello stato di Tamil Nadu nell’India meridionale. Attraverso il WESS, ADRA ha potuto aiutare i rifugiati a mantenersi economicamente grazie a varie attività di sostentamento e programmi educativi che hanno migliorato la loro salute, l’accesso all’acqua e le infrastrutture sanitarie attraverso l’installazione di pompe per l’acqua e serbatoi, costruendo e ripristinando bagni pubblici e migliorando il sistema di drenaggio di superficie presente in 67 campi. ADRA ha anche fornito cassonetti e bidoni per la spazzatura domestica, previsto siti per il compostaggio e organizzato servizi per la gestione dei rifiuti in tutte le comunità. (…) L’impegno globale di ADRA nell’assistenza ai rifugiati e ai profughi si estende a paesi quali la Repubblica Democratica del Congo, Kenya, Yemen, India, Sudan e Colombia. (…)

http://www.adra.org/site/News2?page=NewsArticle&id=10206&news_iv_ctrl=1141

 

 

Solidarietà

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Nuova vita negli USA per il 50.000mo rifugiato del Myanmar reinsediato

30 giugno -  Il programma di reinsediamento più vasto del mondo ha oggi raggiunto un nuovo traguardo quando il 50.000mo rifugiato del Myanmar ha lasciato un campo in Thailandia per iniziare una nuova vita negli Stati Uniti. Il reinsediamento dei rifugiati dei nove campi al confine tra Thailandia e Myanmar è iniziato nel 2004, ma ha avuto un enorme slancio all’inizio del 2005, quando gli Stati Uniti hanno fatto la generosa offerta di dare una nuova casa ai rifugiati di quei campi. Per i rifugiati in tutto il mondo l’opzione migliore è sempre il ritorno nel Paese d’origine, ma questi rifugiati, molti dei quali sono in Thailandia da oltre 20 anni, non hanno prospettive concrete di poter fare ritorno nel Myanmar in tempi brevi. Inoltre non hanno la possibilità di stabilirsi in Thailandia in via definitiva. Il reinsediamento in un Paese terzo è quindi per loro la scelta migliore. Per questo l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) è grato ai Paesi come Stati Uniti, Canada, Australia, Finlandia, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia e Svezia, che offrono ai rifugiati la possibilità di iniziare una nuova vita. (…)

http://www.unhcr.it/news/dir/24/view/612/nuova-vita-negli-usa-per-il-50000mo-rifugiato-del-myanmar-reinsediato-61200.html

 

Aiuti delle NU a oltre 2,5 milioni di iracheni nel 2008

25 giugno - Nel 2008 le Nazioni Unite e le agenzie collegate hanno prestato assistenza umanitaria per un ammontare di circa 207 milioni di dollari a oltre 2,5 milioni di iracheni: questi i dati raccolti in un rapporto dell’Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari (OCHA) che sottolinea i successi e le sfide affrontate dalle organizzazioni umanitarie in questo paese dilaniato dalla guerra. (…) Lo scorso anno circa 600.000 iracheni hanno ricevuto aiuti alimentari, altri 450.000 hanno usufruito di approvvigionamento di acqua, mentre si stima che 55.000 sfollati interni siano stati sistemati in abitazioni nuove o ristrutturate e 650.000 abbiano ricevuto utensili casalinghi. In parecchie comunità sono stati ripristinati i servizi sociali di base dopo decenni di conflitto. (...) In più di 100 scuole i bambini stanno ricevendo assistenza psicosociale grazie alla formazione di oltre 2.000 insegnanti al fine di affrontare gli alti livelli di disordini post-traumatici da stress registrati nel paese. Il rapporto descrive inoltre le iniziative volte ad aiutare più di 100.000 studenti a frequentare la scuola in tutto l’Iraq, tra cui l’iscrizione di 36.000 scolari a programmi accelerati che consentono di completare il percorso di istruzione di base interrotto a causa del conflitto. (...)

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=31266&Cr=iraq&Cr1=humanitarian

 

Indonesia: molto si è appreso lungo il cammino

Dopo aver completato i suoi programmi per lo tsunami, la Croce Rossa Australiana continua a lavorare insieme alla Croce Rossa Indonesiana in altre zone dell’Indonesia.

di Cici Riesmasari, Portavoce Ufficiale, IFRC Giacarta, Indonesia

12 giugno - Dopo più di quattro anni la Croce Rossa Australiana (ARC) ha completato i suoi progetti nelle aree di Aceh colpite dallo tsunami. Oltre 112 milioni di dollari australiani sono stati donati dalla società civile a programmi che sono stati implementati dall’ ARC nelle Maldive, in Sri Lanka e Indonesia. Lavorando in collaborazione con la Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) e la Croce Rossa Indonesiana (PMI), il programma indonesiano ha convertito 58 milioni di dollari in assistenza come risposta all’emergenza, in ripari provvisori per 2.000 famiglie e case permanenti resistenti ai terremoti per 1.623 famiglie. 1.083 famiglie ora beneficiano di servizi sanitari migliorati e l’ARC ha costruito o riparato 908 pozzi. In totale oltre 2.700 famiglie ora hanno un accesso migliore all’acqua pulita. La risposta allo tsunami è stata la più grande mobilitazione mondiale per la Croce Rossa dalla Seconda Guerra Mondiale.

http://www.ifrc.org/Docs/News/09/09061201/index.asp

 

 

Pace e sicurezza

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Berlino, 24 giugno: Milioni di cluster bombs pronte per essere distrutte!

Berlino, 24 giugno - Dal 24 al 25 giugno, delegazioni che rappresenteranno più di 80 paesi si incontreranno nella capitale tedesca per discutere su come pianificare la distruzione degli arsenali di munizioni cluster. La nuova convenzione internazionale sulle munizioni cluster sta dando vita a risultati significativi: paesi firmatari, infatti, pianificano la distruzione di questi ordigni prima che venga ratificato il trattato; lo sostiene la Cluster Munition Coalition (CMC) alla vigilia della Conferenza di Berlino.

Da quando la Conferenza di Oslo, che si è tenuta nel dicembre del 2008, ha ufficializzato l’adesione alla Convenzione sulle munizioni cluster, 98 paesi hanno già firmato e 10 hanno ratificato. Il trattato avrà legittimità internazionale 6 mesi dopo che il 30esimo paese avrà depositato la sua ratifica presso il Palazzo delle Nazioni Unite a New York.

La Convenzione obbliga i paesi firmatari a distruggere i propri arsenali di munizioni cluster il prima possibile, ma non più tardi di 8 anni dalla sua ratifica. 31 paesi firmatari su 32 che attualmente possiedono ancora arsenali di bombe cluster parteciperanno all’incontro di Berlino questa settimana ed è attesa la loro volontà di rispettare i termini del Trattato. Più di una dozzina di paesi hanno già iniziato (la Spagna ha già terminato) a distruggere i propri arsenali. (…)

http://www.campagnamine.org/popup/popup2.asp?id=204

 

Sudan: procede il disarmo degli ex guerriglieri

18 giugno - Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il “Programma DDR”, che prevede il disarmo, la smobilitazione e il reinserimento di soldati nel nord e nel sud del Sudan, sta facendo notevoli progressi. Adriaan Verheul, capo dell’unità DDR della missione delle NU nel Paese (UNMIS), ha dichiarato oggi in una conferenza stampa a Khartoum che “quello in Sudan è il progetto di disarmo e reinserimento più vasto e completo mai intrapreso”. “Circa 180.000 persone tra soldati e donne che hanno aiutato le forze armate avranno la possibilità di ricostruirsi una vita da civili, mentre i bambini-soldato saranno riuniti alle loro famiglie”. Secondo Verheul i soldati inseriti nel processo di smobilitazione lanciato a febbraio sono circa 5.000. Il programma DDR è uno dei punti chiave dell’Accordo Comprensivo di Pace (CPA) del 2005, che è stato firmato dal governo del Sudan e dal Movimento/Esercito per la Liberazione del Popolo Sudanese (SPLM/A), mettendo così fine a una guerra civile che durava da 25 anni. L’accordo prevede anche la realizzazione di una nuova demarcazione dei confini, la preparazione di elezioni nazionali nel 2010 e di un referendum nel 2011 sul definitivo status delle aree del Sudan meridionale. (...)

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=31191&Cr=southern&Cr1=sudan

 

I profughi di ritorno in Darfur potranno contare sull’aiuto delle NU e dell’ Unione Africana

16 giugno - Un funzionario di rilievo dell’UNAMID - la missione congiunta delle NU e dell’Unione Africana in Darfur - ha assicurato che verrà fatto tutto il possibile per aiutare i civili, che hanno iniziato a ritornare volontariamente ai loro villaggi nella regione del Sudan colpita dal conflitto, a riorganizzare la propria vita. Il vice-rappresentante speciale della missione congiunta, Henry Anyidoho, ha sottolineato la difficoltà nel garantire ai rimpatriati gli aiuti necessari per rendere il loro rientro definitivo, preoccupazione che aveva più volte riferito ai capi del villaggio di Seraf Jidad, nel Darfur occidentale, dove oltre 2.000 famiglie sono ritornate negli ultimi due mesi. Anyidoho ha dichiarato che “L’UNAMID, insieme alle agenzie delle NU, alle ONG e al governo, raccoglierà la sfida di fornire aiuto il più rapidamente possibile”. Tra le priorità, l’ufficiale ha annoverato il miglioramento delle condizioni di sicurezza, l’approvvigionamento d’acqua e la ristrutturazione delle infrastrutture in villaggi come Seraf Jidad, che si trova a 45 km. a sud ovest di El Geneina, capitale del Darfur occidentale. (...)

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=31166&Cr=&Cr1

 

Martedì 2 giugno, la Repubblica del Niger ratifica il Trattato sulle munizioni cluster

Martedì 2 giugno, la Repubblica del Niger ha ratificato la Convenzione internazionale di Oslo per bandire l’uso, la produzione e la raccolta di munizioni cluster. La promessa del governo di un anno fa di impegnarsi nella ratifica degli accordi della convenzione è stata dunque mantenuta e ora la Repubblica del Niger è diventato l’ottavo paese ad aver ratificato i principi del Trattato (insieme ad Austria, Irlanda, Laos, Messico, Norvegia, Santa Sede e Sierra Leone).

http://www.campagnamine.org/popup/popup2.asp?id=203

 

La lotta contro la droga e il crimine nell’Europa sudorientale

21 maggio - Contrastare le sfide poste dal traffico illecito di droga e dal crimine organizzato nell’Europa sudorientale è una delle maggiori priorità di un nuovo accordo che promuove la cooperazione tra l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) e il Consiglio di cooperazione regionale (RCC). L’Europa sudorientale è diventata una regione con un basso tasso di criminalità dopo i conflitti e le violenze degli anni novanta, secondo un rapporto dal titolo “Il crimine e il suo impatto nei Balcani”, pubblicato questo mese dall’UNODC. Si legge tuttavia che la regione rimane vulnerabile a causa dei legami di lunga data tra affari, politica e crimine organizzato.

Il protocollo di intesa, firmato oggi a Vienna fra le due organizzazioni, formula i principi per l’assistenza tecnica nonché le facilitazioni per una conoscenza condivisa e le migliori pratiche al fine di aumentare la sicurezza e sviluppare una legislazione adeguata nella regione. Franz Baumann, direttore esecutivo facente funzioni dell’UNODC, ha dichiarato che questo accordo prepara la via a una più stretta integrazione dell’Europa sudorientale con il resto del continente. Tra l’altro, si intendono rafforzare i sistemi nazionali di giustizia criminale e la protezione dei diritti umani promuovendo allo stesso tempo l’indipendenza e l’integrità delle istituzioni intervenendo sulla corruzione. (...)

http://www.un.org/apps/news/story.asp?NewsID=30873&Cr=UNODC&Cr1

 

Leadership USA per un mondo privo di armi nucleari – nuovo DVD con Presidente Obama

A volte l’opportunità non bussa alla porta, la butta giù.

In 27 anni di attività per il disarmo nucleare, la Nuclear Age Peace Foundation non ha mai avuto migliore opportunità di compiere significativi passi avanti per raggiungere il traguardo di un mondo più sicuro attraverso l’eliminazione verificabile e irreversibile di tutte le armi nucleari.

È per questo che abbiamo creato un nuovo DVD con il Presidente USA Barack Obama.

Il video didattico, della durata di 8 minuti e intitolato “Leadership USA per un Mondo privo di Armi Nucleari”, dimostra come gli Stati Uniti e il mondo possano trarre andando oltre le armi nucleari. Il video si può vedere attraverso la pagina web http://www.wagingpeace.org/  Il  DVD può essere prenotato ora, la sua uscita è prevista per il 20 luglio 2009. Il DVD include anche una versione in lingua spagnola nonché il primo video intitolato “Le armi nucleari e il futuro umano” (sono state distribuite 5.000 copie di questo nostro primo DVD). Il DVD gratuito sarà uno degli strumenti fondamentali utilizzati dai volontari della Fondazione negli USA e nel mondo. (…)  http://www.wagingpeace.org/

 

 

Salute

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Giornata Internazionale contro la Droga: Promozione di un piano d’azione europeo sulla droga – 26 giugno 2009

L’Unione Europea, attraverso il Piano d’azione dell’UE sulla droga per il 2009-2012, vuole fornire una risposta forte, coordinata e bilanciata a un problema in crescita che interessa l’intera comunità. Attraverso il piano d’azione europeo sulla droga, la Direzione Generale per Giustizia, Libertà e Sicurezza della Commissione europea invita le autorità nazionali e locali, istituzioni, organi di stato, regioni, comuni, istituti di formazione e scuole, istituti di ricerca, media e servizi pubblici, associazioni e ONG, aziende di tutte le dimensioni, singoli individui, ecc. a sottoscrivere un impegno concreto. Accanto alle varie politiche e progetti per combattere la droga adottati dagli Stati membri, il piano d’azione europeo sulla droga servirà quale nuovo strumento per tutti i cittadini dell’Unione Europea qualunque sia la loro organizzazione, approccio, politica nazionale o atteggiamento verso le droghe.

La Commissione europea ricopre un ruolo importante in questo tentativo comune di ridurre i problemi legati alla droga nell’Unione Europea. È rivolta a stimolare il dialogo in modo che tutti coloro che hanno conoscenze in questo campo possano condividere le proprie esperienze contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo comune: aumentare la consapevolezza riguardo alle droghe fra i giovani.

http://ec.europa.eu/ead/docs/action_plan/anti-drug_v12_EN.PDF

 

Il Rotary raccoglie più di 90 milioni di dollari da destinare alla lotta contro la poliomielite

Il Segretario Generale delle NU elogia l’opera svolta da operatori e volontari  contro la polio.

Birmingham, GB, 23 giugno - Nello sforzo finale per liberare il mondo da questa malattia invalidante e potenzialmente letale, il Rotary International ha annunciato oggi di aver raccolto 90,7 milioni di dollari, progredendo così verso il suo target di 200 milioni da destinare alle attività cruciali per debellare la poliomielite. L’annuncio è stato fatto durante la Convention del Rotary Internazional, durante la quale è stato consegnato al Segretario Generale delle NU, Ban-ki Moon il Premio di campione nella lotta contro la polio; il Segretario ha dedicato il premio conferitogli agli operatori dell’iniziativa uccisi dall’esplosione di una bomba lo scorso anno in Afghanistan.

Ulteriori notizie sulla Convention sul sito: More on the Rotary Convention

http://www.polioeradication.org/content/general/LatestNews200906.asp#05

 

MSF rafforza l’assistenza medica per le vittime di violenza nella Repubblica Democratica del Congo settentrionale

16 giugno - I ribelli della LRA, Lord’s Resistance Army hanno lanciato una serie di violenti attacchi nell’area dell’Alto e Basso-Uélé, nel nordest del Congo, in risposta alle operazioni militari condotte dall’armata ugandese del Congo e del Sudan meridionale.

MSF fornisce assistenza a queste popolazioni abbandonate al loro destino in una regione completamente isolata. Si è deciso perciò di dar corso a due nuovi progetti. Il Congo Emergency Pool di MSF ha iniziato la sua attività una settimana fa, fornendo assistenza a un centro sanitario e a due ospedali di riferimento a Fraradje e Niangara, in una regione dove era già presente dallo scorso settembre, specialmente presso l’ospedale di Dungu. L’organizzazione ha deciso di intensificare le proprie attività in seguito all’intensificarsi degli attacchi alla popolazione civile e al conseguente aumento di sfollati interni privi di assistenza medica.(...)

http://www.msf.org/msfinternational/invoke.cfm?objectid=E864BABE-15C5-F00A-25E2619D6FD2D7BA&component=toolkit.article&method=full_html

 

AmeriCares invia 1 miliardo di dollari in aiuti medici

Stamford, CT, USA, 15 giugno - AmeriCares ha raggiunto oggi una pietra miliare con una spedizione marittima in Honduras, portando il valore totale degli aiuti spediti nei dodici mesi passati a un miliardo di dollari. La spedizione, che ha lasciato i depositi di AmeriCares a Stamford questa mattina, include medicinali per pazienti con infezioni pericolose, problemi cardiaci, diabete, problemi respiratori e altri disturbi per circa 7 milioni di dollari. I medicinali e gli approvvigionamenti saranno distribuiti a una rete di 180 ospedali e cliniche attraverso il paese. Raggiungere il livello di un miliardo di dollari di aiuti rappresenta una straordinaria impresa visto l’andamento sfavorevole dell’economia. AmeriCares è stata in grado di inviare lo stesso volume di assistenza medica dell’anno precedente per mezzo di donazioni continue di prodotti da parte di molte compagnie farmaceutiche e produttori di attrezzature mediche che vengono spedite per contribuire a migliorare la salute nel mondo e, in aggiunta, negli Stati Uniti. (…) Nei dodici mesi passati AmeriCares ha spedito aiuti in 94 paesi, dall’Afganistan allo Zimbabwe. Tutto ciò ha comportato 470 invii a ospedali per l’assistenza medica.

http://www.interaction.org/newswire/detail.php?id=6829

 

L’eliminazione della poliomielite portata a esempio come caso di collaborazione vincente

10 giugno - I partner internazionali hanno ben accolto l’apprezzamento dell’UNICEF per la loro collaborazione - soprattutto per quanto riguarda il ruolo unico dell’agenzia nell’Iniziativa Mondiale per Sconfiggere la Polio - espresso durante la riunione del Consiglio di Amministrazione tenutasi questa settimana. Tra gli interventi della sessione del Consiglio di Amministrazione inerenti la salute nel mondo, il dottor Robert Scott del Rotary International ha evidenziato come gli sforzi per sconfiggere la poliomielite siano un perfetto esempio di collaborazione vincente tra governi, donatori e organizzazioni internazionali. Il Direttore esecutivo dell’Agenzia nigeriana per lo sviluppo della prima assistenza sanitaria, il dottor Muhammad Ali Pate, ha chiesto il supporto dell’UNICEF per aiutare il suo paese a debellare definitivamente la polio, cioè per creare una coscienza comune così forte da far sì che sia la comunità a chiedere a gran voce la vaccinazione contro la malattia.

Per più di 20 anni, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il Rotary International, il Centro USA per il Controllo e Prevenzione delle Malattie e l’UNICEF hanno lavorato insieme all’Iniziativa Mondiale per Sconfiggere la Poliomelite. È una delle più grandi partnership pubblico-private, con finalità sanitarie coordinata a livello mondiale. (…)

http://www.polioeradication.org/content/general/LatestNews200906.asp#05

 

 

Energia e sicurezza

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Primi passi della neonata agenzia Irena

6 luglio - Il 29 giugno si è svolta a Sharm El Sheikh la seconda sessione della Commissione Preparatoria dell’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (International Renewable Energy Agency – IRENA), durante la quale sono state prese decisioni sul futuro di questa agenzia, nata il 26 gennaio 2009, e che intende diventare la forza motrice di una rapida espansione dell’uso sostenibile delle energie rinnovabili in tutto il mondo. Tra le principali decisioni, la scelta del quartier generale, il Direttore Generale, il bilancio e il programma di lavoro dell’agenzia.

La sede scelta è stata Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, e alla direzione generale è stata votata la signora Hélène Pelosse, vice capo dello staff dell’Ufficio Privato del Ministro francese dell’Ecologia, dell’Energia, dello Sviluppo Sostenibile, e della Pianificazione. (…)

Finora c’è stata la firma di 140 paesi, inclusi gli Stati Uniti, ma adesso è necessaria la ratifica di almeno 25 paesi. Solo da quel momento l’agenzia potrà essere veramente operativa. (LB)

http://www.qualenergia.it/view.php?id=1017&contenuto=Articolo

 

Il Presidente Obama lancia un nuovo piano energetico

30 giugno - Il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e il Segretario per l’Energia USA, Steven Chu, hanno lanciato un nuovo piano energetico. “Uno dei modi più rapidi, facili ed economici per rendere la nostra economia più forte e pulita è di aumentare l’efficienza energetica”, ha dichiarato il Presidente Obama. “Ecco perché abbiamo messo gli investimenti per l’efficienza energetica al centro della legge per la ripresa economica [Recovery Act]. Per questa ragione gli annunci di oggi sono così importanti. Portando nelle case e nelle aziende americane tecnologie per una maggiore efficienza energetica, non contribuiremo soltanto a ridurre in maniera significativa la nostra domanda energetica; rimetteremo anche più soldi nelle tasche dei lavoratori americani”.

L’annuncio comprende importanti modifiche negli standard americani sulla conservazione dell’energia per quanto riguarda il settore dell’illuminazione in ambito domestico e commerciale. Tali modifiche sono finalizzate ad abbassare le emissioni di CO2 fino a 594 milioni di tonnellate nel periodo che va dal 2012 al 2042. (...) Il Presidente Obama e il Segretario Chu hanno annunciato un investimento di 346 milioni di dollari derivanti dalla legge per la ripresa economica e i nuovi investimenti  [Recovery and Reinvestment Act] per espandere e accelerare lo sviluppo di tecnologie ad alta efficienza energetica sia negli edifici commerciali che nelle abitazioni nuove e già esistenti. Stando alle ultime ricerche, quasi i tre quarti degli 81 milioni di edifici del paese sono stati costruiti prima del 1979 e devono perciò essere significativamente riadattati o sostituiti. (rt)

http://www.newenergyworldnetwork.com/renewable-energy-news/by_technology/energy_efficiency/president-obama-launches-new-energy-efficiency-schemes.html

 

BKW FMB Energy acquisisce una partecipazione del 33 per cento in una compagnia eolica italiana

29 giugno - BKW FMB Energy ha acquisito una partecipazione del 33 per cento nella nuova compagnia Fortore Eolico, fondata dalla compagnia energetica italiana Fortore Energia.

L’acquisizione è parte di una partecipazione strategica tra le due imprese per costruire e mettere in esercizio centrali eoliche con una capacità totale di 600 MW entro il 2016.

Fortore immetterà nella società comune gli impianti eolici esistenti, con una potenza di circa 140 MW. Per giungere a 600 MW è previsto un investimento di oltre un miliardo di euro.

http://www.newenergyworldnetwork.com/renewable-energy-news/by_technology/wind/bkw-fmb-energy-acquires-33-per-cent-share-in-italian-wind-company.html

 

L’UE stablisce un quadro comune vincolante nell’ambito della sicurezza nucleare 

Bruxelles, 25 giugno  -  L’adozione da parte del Consiglio della Direttiva per la Sicurezza Nucleare è un passo importante per la realizzazione di un inquadramento giuridico comune e una solida cultura della sicurezza in Europa. L’UE diventa così il primo grande attore regionale a dare forza giuridica vincolante alle principali norme internazionali di sicurezza nucleare, ossia i Fondamenti di sicurezza stabiliti dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) e gli obblighi derivanti dalla Convenzione sulla Sicurezza Nucleare. La direttiva inoltre rafforza l’indipendenza e le risorse delle autorità regolatorie competenti a livello nazionale.

"La sicurezza nucleare è una priorità assoluta per l’UE. Questa direttiva sulla sicurezza nucleare apporta sicurezza giuridica chiarendo responsabilità e fornendo al pubblico maggiori garanzie, come richiesto dai cittadini dell’UE. Essa fissa dei principi vincolanti per potenziare la sicurezza nucleare al fine di proteggere i lavoratori e la popolazione in generale, nonché l’ambiente.

“Lo sviluppo continuo della sicurezza nucleare è una responsabilità non solo per l’Europa, ma per il mondo intero, sia per le generazioni presenti che per le generazioni future” - queste le parole del Comissario per l’Energia Andris Piebalgs. (...) L’UE è il primo grande attore nucleare regionale a stabilire un inquadramento giuridico vincolane nell’ambito della sicurezza nucleare. L’Europa potrà diventare così un modello reale per il resto del mondo in un contesto di rinnovato interesse nel settore dell’energia nucleare.

http://europa.eu/rapid/pressReleasesAction.do?reference=IP/09/1039&format=HTML&aged=0&language=EN&guiLanguage=en

 

Politica energetica altoatesina lodata da Commissario UE all’energia   

22 giugno - (…) Giunto in visita in Alto Adige (…) per discutere progetti energetici, il Commissario UE all’energia Andris Piebalgs ha espresso grande interesse per i progetti perseguiti dalla Provincia di Bolzano nel settore energetico. L’Alto Adige, come ha ricordato il presidente Durnwalder si è posto quale obiettivo di raggiungere l’autonomia energetica entro il 2015 attraverso il risparmio energetico e sostituendo con l’impiego di energie rinnovabili il 55 per cento del consumo energetico che attualmente (eccetto che per il settore trasporti) dipende da gas e gasolio. In vista della nuova presidenza UE particolare interesse a livello comunitario riveste il progetto altoatesino di risparmio ed efficienza energetica CasaClima che, come ha sottolineato, può essere d’esempio in altre regioni europee. (…)

http://www.provincia.bz.it/aprov/amministrazione/service/attualita.asp?redas=yes&aktuelles_action=4&aktuelles_article_id=303256

 

Eolico: la Giornata mondiale del vento ha raggiunto decine di migliaia di persone

17 giugno - Il 15 giugno, decine di migliaia di persone in tutto il mondo si sono unite per celebrare la Giornata mondiale del vento. “L’energia eolica è una forza trainante per la protezione del clima, lo sviluppo economico, e la creazione di futuri lavori” ha detto il Ministro per l’ambiente Sigmar Gabriel della Germania. “La Giornata mondiale del vento 2009 dimostra il potenziale enorme dell’energia eolica. In uno sforzo congiunto tra l’Associazione Europea per l’Energia Eolica (EWEA), il Consiglio Globale dell’Energia Eolica (GWEC) e numerose associazioni eoliche nazionali, oltre 200 eventi e attività sono stati organizzati in 35 diversi paesi, diffondendo i messaggi della Giornata mondiale del vento a un milione di persone. Ci sono stati eventi per tutti, in ogni luogo: dalla possibilità di visitare centrali eoliche, partecipare a conferenze, mostre, dibattiti, regate, gare sportive, spettacoli teatrali. (...)  (mgdd)

http://www.ewea.org/index.php?id=60&no_cache=1&tx_ttnews[tt_news]=1537&tx_ttnews[backPid]=1588&cHash=30e8d958f3

 

Rapporto dell’AEA conferma che l’energia eolica potrebbe alimentare l’Europa molto di più

11 giugno - “La presenza di risorse eoliche in Europa è davvero notevole”. Questo è il punto chiave del nuovo rapporto dell’Agenzia Europea per l’Ambiente. Il rapporto evidenzia come il potenziale dell’energia eolica nel 2020 possa soddisfare tre volte di più la domanda europea di elettricità, salendo fino a sette volte nel 2030. (…) Il rapporto AEA conferma che l’obiettivo dell’EWEA di 230GW per il 2020 è fortemente raggiungibile. In questo modo si produrrebbero circa 600TWh all’anno in tutta Europa entro il 2020, energia equivalente a soddisfare i bisogni di 135 milioni di famiglie europee (il 60 per cento delle famiglie europee) nonché a soddisfare tra il 14 e il 18 per cento della domanda europea di elettricità (a seconda della domanda totale nel 2020).

http://www.ewea.org/index.php?id=60&no_cache=1&tx_ttnews[tt_news]=1533&tx_ttnews[backPid]=1588&cHash=9b32c59114

 

 

Ambiente e natura

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Soggiorni estivi nelle aree protette per 600 bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni

Luglio -  “E...state nei parchi” è un'esperienza pilota, promossa dal Ministero dell'Ambiente e realizzata in collaborazione con Legambiente, Cts, Marevivo e Wwf Italia, che permetterà a più di 600 ragazzi di passare una settimana a contatto con la natura e avvicinarsi concretamente alle buone pratiche di rispetto e difesa del territorio e dell'ecosistema.

Le esperienze, strutturate in attività di soggiorno, si terranno all'interno dei Parchi nazionali, delle Riserve dello stato e delle Aree marine protette, in campi organizzati e gestiti dalle associazioni ambientaliste Cts, Legambiente, Wwf Italia. Marevivo, propone, invece, esperienze e attività articolati in campi giornalieri in alcune Aree Marine Protette. (…) La domanda di partecipazione deve pervenire entro e non oltre il 24 luglio 2009, via fax al numero 06.23325782.

http://www.legambientescuolaformazione.it/documenti/2009/Ragazzi/E_State_nei_Parchi.php

 

UNESCO indaga sulle minacce al Waterton-Glacier International Peace Park al confine tra Stati Uniti e Canada

L’ipotesi di una miniera di carbone nella Flathead River Valley in British Columbia dà il via ai controlli dell’Agenzia per il Patrimonio dell’Umanità.

Siviglia, Spagna, 26 giugno - Il Comitato per il Patrimonio dell’Umanità delle Nazioni Unite ha votato oggi per inviare quanto prima una missione in Canada al fine di indagare sulla minaccia rappresentata da progetti di estrazione di carbone nel Parco nazionale del Glacier (Montana) e nel Parco nazionale di Waterton Lakes (Alberta) e progetti di trivellazione nella Flathead River Valley, adiacente al distretto della British Columbia. Questi parchi costituiscono insieme il Waterton-Glacier International Peace Park, sito riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità delle Nazioni Unite che abbraccia il confine tra Stati Uniti e Canada. Grizzly, lupi, ghiottoni, linci e molte specie a rischio dipendono da habitat incontaminati, dall’acqua pura dei due parchi e delle foreste circostanti. (...)

L’azione del Comitato è stata avviata in risposta a una petizione scritta da Earthjustice a nome di undici gruppi ambientalisti di Stati Uniti e Canada. La settimana scorsa, più di 53.000 persone negli Stati Uniti e in Canada hanno scritto ai promotori di entrambi i paesi a sostegno della petizione chiedendo di proteggere i parchi da estrazione di carbone e trivellazioni. (…)

http://www.earthjustice.org/news/press/2009/unesco-to-investigate-threats-to-waterton-glacier-international-peace-park-on-u-s-canadian-border.html

 

Evitata un’invasione di cavallette rosse in Africa orientale

Impiegati biopesticidi su vasta scala.

Roma, 24 giugno - Secondo un rapporto della FAO, una campagna di emergenza condotta nell’Africa meridionale e orientale è riuscita ad evitare una massiccia invasione di cavallette rosse in Tanzania. È questa la prima volta che vengono impiegati biopesticidi su larga scala contro le cavallette. La tempestività dell’intervento ha ridotto notevolmente l’infestazione, prevenendo così una massiccia invasione che avrebbe colpito i raccolti di 15 milioni di persone della regione. La campagna è stata coordinata dalla FAO con la collaborazione di International Locust Control Organization for Central and Southern Africa (IRLCO-CSA). Il monitoraggio aereo e le operazioni di controllo continueranno la settimana prossima in Malawi, Mozambico, Tanzania e Zambia, fino a quando il pericolo non sia totalmente sotto controllo. (...)

Rilevamenti effettuati in Malawi, Mozambico, Tanzania e Zimbabwe da IRLCO-CSA e dai Ministeri dell’Agricoltura dei Paesi interessati hanno evidenziato danni rilevanti dovuti alle infestazioni, particolarmente in Tanzania. (...)

http://www.fao.org/news/story/en/item/21084/icode/

 

Migliora la qualità delle acque di balneazione nell’UE

11 giugno - Oggi la Commissione europea e l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) hanno presentato la relazione annuale sulla qualità delle acque di balneazione annunciando che nel 2008 la maggior parte dei siti di balneazione nell’Unione europea ha rispettato le norme igieniche dell’UE. Durante la stagione balneare dell’anno scorso il 96% delle zone di balneazione costiere e il 92% dei siti di balneazione lungo i fiumi e sui laghi ha rispettato gli standard minimi. Grazie alla relazione i milioni di persone che ogni estate frequentano le spiagge in Europa potranno avere informazioni utili sulla qualità delle acque. (…) La qualità globale delle acque di balneazione nell’UE è notevolmente migliorata rispetto al 1990. Fra tale data e il 2008 il tasso di rispetto dei valori obbligatori (requisiti minimi di qualità) è salito dall’80% al 96% e dal 52% al 92% rispettivamente per le acque costiere e le acque interne. Dal 2007 al 2008 la conformità è migliorata in entrambi i settori (rispettivamente 1,1% e 3,3%). (…)

http://www.eea.europa.eu/it/pressroom/newsreleases/migliora-la-qualita-delle-acque-di-balneazione-nellue

 

 

Religione e spiritualità

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Dialogo interreligioso: dal Kazakhstan appello ai leader religiosi mondiali

2 luglio - “Un appello ai leader religiosi mondiali affinché contribuiscano a favorire il ritorno della spiritualità come presupposto per uno sviluppo armonioso del mondo”. A lanciarlo ieri, in apertura del III Congresso delle religioni mondiali e tradizionali di Astana, il presidente del Kazakhstan Nazarbayev. “I leader spirituali sono da sempre i detentori di valori morali fondamentali, proprio per questo riponiamo in loro una speranza speciale", ha detto il Presidente, promotore del congresso, ai rappresentanti delle 77 delegazioni di 35 Paesi, rappresentanti l'Islam, il Cristianesimo, l’Ebraismo e le più antiche religioni orientali come Buddismo, Induismo, Taoismo, Scintoismo e Zoroastrismo. Il presidente ha parlato della crisi attuale come strumento per dare al mondo la possibilità di cambiare e migliorare attraverso il dialogo e posizioni reciprocamente accettabili. Oggi, al termine dell’incontro, verrà sottoscritto dai partecipanti un Appello le cui raccomandazioni il Kazakistan prevede di mettere in atto nel 2010 quando presiederà l'Osce e l'Organizzazione della Conferenza Islamica. Il Kazakistan ospita circa 3.200 tra moschee, chiese e case di preghiera. Al suo interno convivono pacificamente più di 40 confessioni e 130 tra nazionalità e gruppi etnici. A rappresentare la Chiesa cattolica è il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso.

http://www.agensir.it/pls/sir/v2_s2doc_b.rss?id_oggetto=176280

 

Incontro fra religioni: documento finale per il G8

Scritto dall’Amministratore

Roma, 18 giugno (SIR) - “Noi, leader delle religioni e delle tradizioni spirituali del mondo, riuniti a Roma alla vigilia del Vertice del G8, siamo uniti nel comune impegno per la giustizia e la protezione della vita umana, nella costruzione del bene comune e nella convinzione della dignità di ogni persona, come inviolabile e stabilita da Dio, dal concepimento alla morte”. Inizia così il documento finale dei 129 partecipanti al IV Summit dei leader religiosi che si è appena concluso a Roma, e che verrà consegnato ai leader politici che si riuniranno a L’Aquila dall ’8 al 10 luglio.

“In un momento di crisi economica che fa crollare molte sicurezze avvertiamo in modo ancora più acuto il bisogno di un orientamento spirituale”, si legge nel documento. “Per affrontare le sfide odierne” secondo i leader religiosi è anzitutto “essenziale un nuovo paradigma morale”. Di qui il richiamo alla nozione di “sicurezza condivisa”, secondo cui “la sicurezza di un attore nelle relazioni internazionali non deve andare a detrimento di altri”. Con riferimento alla crisi finanziaria ed economica, i leader religiosi chiedono “un nuovo patto finanziario” e in particolare “un’azione concertata per porre fine al sistema bancario offshore privo di regole”.  Riguardo all’assistenza allo sviluppo, “l’inclusione come partner delle organizzazioni civili, soprattutto comunità religiose” è un’ulteriore richiesta dei leader religiosi che richiamano il G8 “all’impegno per il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio” da raggiungere entro il 2015. (…)

http://www.pontificalorientalinstitute.com/news/catholic-world/meeting-of-religions-final-statement-for-the-g8.html

Vedi anche: http://www.pontificio-orientale.com/notizie/notizie-generali/per-un-mondo-nuovo-aprire-i-cuori-al-bene-comune.html

 

La Bibbia è un “libro fondamentale per l’immigrazione”

Nella cerimonia religiosa in apertura della Conferenza “Le Chiese contro il razzismo”, svoltasi a Doorn, Paesi Bassi, dal 15 al 17 giugno, il Segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC), Rev. Samuel Kobia, ha detto che la Bibbia è stato il “libro fondamentale dell’immigrazione”.

15 giugno - Il Reverendo Kobia ha chiesto ai cristiani di applicare la parabola del “buon samaritano” nel contesto corrente in cui vivono. (…) La cerimonia si è tenuta per rendere grazie per il programma del CEC per la lotta al razzismo. Lanciato 40 anni fa, il programma ha assistito le vittime della discriminazione razziale in diverse parti del mondo, soprattutto in Sudafrica, sotto il regime dell’apartheid, Circa cinquanta leader religiosi, attivisti e teologi partecipano alla conferenza internazionale. Dalla conferenza si attendono strategie basate su fondamenti teologici e l’impegno dei network contro il razzismo all’interno della società e della chiesa. Un protocollo d’intesa sarà letto durante la cerimonia di chiusura, il 17 giugno, alla presenza della Regina Beatrice di Olanda.

La conferenza è stata organizzata dal CEC insieme al Consiglio delle Chiese di Olanda, dall’associazione delle chiese migranti in Olanda SKIN, dalla Missione delle Chiese Protestanti Olandesi KerkinActie, dall’organizzazione interreligiosa per la cooperazione allo sviluppo ICCO e dall’organizzazione ecumenica non governativa Oikos.  (mgdd)

http://www2.wcc-coe.org/pressreleasesen.nsf/index/pr-09-40.html

 

 

Cultura e educazione

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Conferenza Mondiale dell’UNESCO sull’istruzione superiore – Parigi, 5 – 8 luglio

Oltre 1.000 partecipanti discuteranno il futuro dell’istruzione superiore e della ricerca alla Conferenza mondiale sull’istruzione superiore 2009, che si terrà presso la sede dell’UNESCO, a Parigi, dal 5 all’8 luglio. Saranno riviste le tendenze, da una rapida crescita nel numero degli studenti all’aumento degli stanziamenti privati, l’indirizzo emergente di nuove dinamiche e le loro implicazioni politiche, verrà affrontata la responsabilità sociale dell’istruzione superiore e raccomandate misure volte a promuovere l’uguaglianza e a stimolare l’innovazione e la ricerca. I partecipanti sai prefiggono di concordare insieme, a livello internazionale, azioni volte a garantire che l’istruzione superiore e la ricerca possano svolgere un ruolo strategico nella diffusione di conoscenza e nella condivisione di uno sviluppo futuro più sostenibile e inclusivo (...)

http://portal.unesco.org/education/en/ev.php-URL_ID=59298&URL_DO=DO_TOPIC&URL_SECTION=201.html

 

Meeting di San Rossore, scienza e sviluppo sostenibile: 9 e10 luglio la nona edizione

di Daniele Magrini

4 luglio - La prima edizione del Meeting di San Rossore, nel 2001, coincise con il G8 di Genova. La nona, che si terrà il 9 e 10 luglio (…) sarà in contemporanea con il G8 de L'Aquila: "Mondi e modalità di operare diversi - risponde il presidente della Regione, Claudio Martini, ai giornalisti che chiedono punti di eventuale contatto. Da nove anni il Meeting apre e anticipa temi di ampia riflessione e di interesse globale nella società contemporanea: è stato così con l'acqua, con il cibo, il clima, la salute, l'energia, i talenti, le pari opportunità, il razzismo e oggi la scienza. (…)".

Illustrando la nona edizione del Meeting e la chiusura di un primo ciclo dell'iniziativa, Martini ha ricordato che quella di quest'anno sarà incentrato sul tema della scienza, con Galileo sullo sfondo ma non certo in chiave di commemorazione: "Scienza come elemento centrale per uno sviluppo del mondo che abbia al centro, (…) le famose quattro P, people, peace, planet, profit".

Molti i personaggi attesi: Stephen Wolfram, ideatore dell'algebra computistica e di un recentissimo motore di ricerca su Internet, che si chiama Alfa e che sta destando molto interesse soprattutto nella comunità scientifica; Edward De Bono, creatore del cosiddetto "pensiero laterale", che cerca equilibrio tra diversi punti di vista nella soluzione dei problemi, al quale sarà affidata venerdì mattina una sorta di lectio magistralis sul tema "Il pensiero umano motore del progresso"; il cosmonauta russo (…) Sergej Vasilijevic, il matematico Piergiorgio Odifreddi, l'astrofisica Margherita Hack, Rita Levi Montalcini che invierà un videomessaggio.(…)

http://www.intoscana.it/intoscana/vivere_in_toscana.jsp?id_categoria=8&id_sottocategoria=58&id=233822&language=it

 

Consegna dei diplomi della scuola di italiano Louis Massignon della Comunità di Sant’Egidio a 250 studenti immigrati di 30 paesi

In 20 anni hanno frequentato la scuola 5.000 stranieri.

Napoli, 26 giugno (Agenzia Fides) - Domenica 28 giugno alle ore 17, nella sede della Comunità di Sant’Egidio di Napoli (via S.Nicola al Nilo 4), avrà luogo la consegna dei diplomi della scuola di italiano Louis Massignon della Comunità di Sant’Egidio, a 250 studenti immigrati di 30 paesi, cui seguirà una festa multietnica che segna la chiusura dell’anno scolastico. Quest’anno la scuola ha accolto 400 stranieri, suddivisi in 10 classi, a seconda del livello di conoscenza dell’italiano. Sono badanti, domestiche, baby-sitter, camerieri, operai, muratori. La scuola è aperta il lunedì sera, il giovedì pomeriggio e la domenica mattina, nell’intento di garantire un’offerta flessibile sulla base della disponibilità di tempo libero degli studenti.

La scuola Louis Massignon è presente a Napoli dall’autunno 1989. (…) (S.L.)

http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=31350&lan=ita

 

Solferino - Agire per un mondo migliore

di Rosemarie North

26 giugno - Circa 500 giovani da 149 paesi riuniti a Solferino, in Italia, in occasione del terzo Convegno mondiale giovanile della Croce e della Mezzaluna Rossa, si sono incontrati per una settimana per discutere del loro impegno futuro nei confronti dell’umanità. Seminari, scambi culturali e incontri, focalizzati sul tema “I giovani in azione”, stanno avendo luogo nel quadro del 150° anniversario della battaglia di Solferino. Stephen Ryan, portavoce dei giovani e dei volontari della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC), ha detto di sperare che l’incontro giovanile possa ispirare azioni concrete fra i partecipanti di ogni parte del mondo. (…)

Hadhya Al Zawm, coordinatrice volontaria alla Mezzaluna Rossa dello Yemen, ha detto di essere ispirata dai principi fondamentali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa: umanità, indipendenza, neutralità, imparzialità, volontariato, universalità e unità. “Sono qui per incontrare altri fratelli e sorelle del Movimento. Per me è veramente un sogno essere qui, partecipare a questo evento con altri giovani e scoprire che, non solo nello Yemen ma nel mondo intero, noi tutti condividiamo gli stessi valori, lo stesso spirito di volontariato e le stesse attività.

http://www.ifrc.org/Docs/News/09/09062603/index.asp

 

Università online gratuita, ad opera delle NU

di Jason Williams

24 giugno - (…) L’Alleanza globale delle Nazioni Unite per lo sviluppo delle nuove tecnologie della comunicazione ha presentato la scorsa primavera la University of the People, o UoPeople, in occasione dell’inizio delle lezioni ad aprile. L’università richiederà soltanto una tassa di ammissione - da 15 a 50 dollari a seconda del paese di origine - e costituirà classi di 20 studenti suddivise in due indirizzi: informatica ed economia aziendale. L’università non conferirà diplomi di laurea; per ora, l’obiettivo è quello di dare agli studenti la possibilità di continuare la loro formazione senza restrizioni fisiche o finanziarie. Come le università tradizionali, la UoPeople terrà corsi on-line nei semestri accademici autunnale e primaverile. Il primo semestre inizierà quest’autunno e consisterà di due sessioni; le iscrizioni sono iniziate il 27 aprile per le lezioni che si svolgeranno dal 9 settembre fino al 20 gennaio. Le iscrizioni al semestre primaverile apriranno il 21 gennaio. (…)

UoPeople è un ottimo esempio di come le NU stiano portando avanti la loro missione basata su uguaglianza e istruzione utilizzando come via di comunicazione Internet e i nuovi media. Oltre alle NU, anche organizzazioni non governative come l’UNA stanno utilizzando in modo crescente le tecnologie della comunicazione per ampliare il loro raggio d’azione e la visibilità. L’UNA-USA, per esempio, ha dato inizio ufficialmente a una svolta: da un approccio prevalentemente cartaceo a un approccio interattivo on-line per comunicare le proprie attività ai suoi membri e alla comunità diplomatica (…)

http://www.unausa.org/Page.aspx?pid=1331

 

Afghanistan: bambini a scuola nonostante gli attacchi

di Giselle Chang

24 giugno - Nonostante la perdurante violenza in corso in Afghanistan, inclusi attacchi con gas contro ragazze presenti a scuola avvenuti la scorsa primavera, l’UNICEF e altre organizzazioni umanitarie continuano la loro opera senza sosta, affrontando i rischi sempre più gravi via via che progrediscono gli sforzi umanitari.

In una e-mail diretta all’UNA-USA, Falzul Haque, responsabile dell’istruzione all’ufficio dell’UNICEF in Afghanistan ha descritto i significativi progressi compiuti dalle diverse agenzie nell’ambito dell’istruzione, malgrado tutti gli ostacoli. Secondo la sua nota, le iscrizioni scolastiche hanno raggiunto i 6,14 milioni nel 2008, da meno di un milione nel 2001. Di questi 6 milioni, 2,9 milioni sono ragazze. Sono state avviate 3.724 scuole locali in aree rurali remote per oltre 160 mila bambini, per la maggior parte bambine, che precedentemente non frequentavano la scuola. L’UNICEF ha fornito formazione pedagogica a circa 100 mila insegnanti, elaborando nuovi programmi e libri di testo per gli studenti. Secondo fonti della stessa organizzazione, 3.500 bambini-soldato sono stati riuniti alle rispettive famiglie e 5 milioni di bambini sono stati vaccinati contro la poliomielite. Ciò nondimeno, Haque ha voluto sottolineare come, nonostante i progressi compiuti nell’alfabetizzazione e nell’assistenza sanitaria in Afghanistan, l’UNICEF abbia ancora davanti a sé ostacoli impegnativi e difficili in queste aree. (...)

http://www.unausa.org/Page.aspx?pid=1323

 

Edizione 2010 del Premio per l’eredità culturale di Unione Europea/Premi Europa Nostra

L’Aja, giugno - Ogni anno, Europa Nostra e l’UE premiano le migliori realizzazioni ottenute in rapporto alla nostra eredità culturale. Con European Union Prize for Cultural Heritage/Europa Nostra Awards, si intende celebrare l’eccellenza e la dedizione nelle opere di architetti, artigiani, volontari, comunità locali, titolari di beni storici, mezzi di comunicazione, e stimolare, mediante la forza del loro esempio, la creatività e l’innovazione. I riconoscimenti premiano restauri esemplari e iniziative nei molteplici aspetti dell’eredità culturale europea, in ogni categoria, dal restauro di monumenti e fabbricati, o il loro adattamento a nuove destinazioni, al riequilibrio di ambienti rurali o urbani, all’interpretazione di scoperte archeologiche e alla conservazione delle collezioni d’arte. Ma non vengono trascurati progetti e ricerche nel settore dell’istruzione, servizi volti alla conservazione di beni culturali da parte di individui e organizzazioni, né quella conoscenza e consapevolezza e da cui originano preziose iniziative nel campo dell’eredità culturale. Ogni anno, sei premi in denaro del valore di 10 mila euro ciascuno vengono attribuiti ai vincitori nei diversi campi. La data di scadenza per la presentazione della documentazione per ogni categoria è il 1° ottobre 2009.

Informazioni: Elena Bianchi, Europa Nostra Heritage Awards Coordinator: eb@europanostra.org

La modulistica è disponibile presso:  www.europanostra.org

Europa Nostra rappresenta circa 250 ONG, 150 organizzazioni associate e 1.500 membri privati provenienti da oltre 50 Paesi e completamente impegnati a preservare il patrimonio culturale e i paesaggi europei.

 

CO2: Fondo di Compensazione della Foundation for Environmental Education

Il Fondo CO2 della FEE sosterrà attività educative ambientali.

Il finanziamento derivante dalla compensazione CO2 andrà a integrare il Fondo CO2 amministrato dal Coordinamento Internazionale per l’Educazione Forestale (International Learning about Forests - LEAF). Gli istituti scolastici coinvolti nei programmi educativi ambientali del Fondo di Educazione Ambientale (LEAF, Eco-Schools e YRE) attraverso i loro coordinatori nazionali potranno richiedere finanziamenti dal Fondo CO2 per piantare alberi. Tale iniziativa dovrà essere integrata da attività di educazione ambientale. Anche le scuole esterne alla rete FEE possono richiedere finanziamenti del Fondo CO2, ma attraverso una ONG nazionale. (...)

http://www.fee-international.org/en/Menu/CO2+Offset

 

 

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Bruxelles, 8 Luglio 2009

Messaggio del Segretario Generale delle N.U. in occasione della

Giornata Mondiale della Popolazione (11 Luglio 2009)

Stiamo assistendo alla  più grave crisi economica mondiale di tutti i tempi e abbiamo il dovere di trovare un modo più efficace per  continuare a perseguire gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Non c’è migliore strada da percorrere di quella indicata dal tema della Giornata Mondiale della Popolazione di quest’anno: investire nelle donne e nelle ragazze.

Con la riduzione delle disponibilità finanziarie, la crisi rischia di annullare i risultati  raggiunti a caro prezzo nel miglioramento della salute e nella riduzione della povertà. Quando il reddito delle famiglie diminuisce, aumentano le probabilità  che le ragazze  abbandonino gli studi. Allo stesso modo, con la diminuzione dei profitti, è più probabile che siano le donne a perdere il proprio impiego e la propria fonte di guadagno. Inoltre quando il sistema sanitario è carente, le donne rischiano di partorire senza servizi adeguati. Nei paesi in via di sviluppo dove la crisi ha colpito maggiormente,  le donne sono sempre più vittime della povertà. Anche  prima della crisi ogni minuto una madre moriva durante la gravidanza o  durante il parto.

Investire nell’educazione femminile ha senza dubbio effetti positivi. Le ragazze che frequentano le scuole hanno più probabilità di ottenere stipendi più alti e  lavori migliori. Inoltre  le famiglie sono meno numerose, i bambini sono  più sani  e le donne partoriscono in modo più sicuro.

Investire nella salute delle donne, specialmente nella salute riproduttiva,  non solo può salvare la vita di mezzo milione di madri, ma anche liberare, secondo le stime, una produttività pari a 15 miliardi di dollari ogni anno. Nel commemorare il quindicesimo anniversario  della Conferenza internazionale su popolazione e sviluppo, è fondamentale aumentare i nostri sforzi per raggiungere l’accesso universale alla salute riproduttiva entro il 2015.

In questa Giornata Mondiale della Popolazione, mi appello a quanti detengano potere decisionale affinché  possano garantire alle donne  la possibilità di avere un proprio reddito,  di mantenere le figlie a scuola  e ottenere informazioni  su salute riproduttiva e servizi sanitari, compresa la pianificazione volontaria per le famiglie. Insieme, sosteniamo i diritti delle donne e  delle ragazze, e diamo loro il potere di divenire  membri altamente produttivi della società capaci di contribuire alla ripresa e alla crescita economica. Non ci può essere un investimento migliore in questo o in qualunque altro giorno.

 

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Misura generale anticrisi: aumentare la consapevolezza che l’impegno di tanti per un domani migliore sta già cambiando il mondo.

 

Diminuiscono le guerre, si estendono la cultura della pace e i diritti umani

di Michele Dotti

Certo, molto resta ancora da fare ma non è corretto sostenere che le cose stanno andando sempre peggio, anche perché questo rischia solo di condurre a un insidioso senso di impotenza che è la prima tappa di un cammino verso la rassegnazione e l’inerzia; sentimenti davvero paradossali in un momento in cui c’è la possibilità concreta di realizzare importanti traguardi per l’umanità, inimmaginabili anche solo fino alla generazione dei nostri nonni.   

 

Diminuiscono le guerre - Dalla fine della Guerra Fredda a oggi i conflitti armati nel mondo sono diminuiti del 41%: è questo uno dei sorprendenti risultati dello Human Security Report, una ricerca durata ben cinque anni, svolta dall’Università di Vancouver, in Canada, che sfata il “falso mito” dell’aumento delle violenze su scala globale negli ultimi anni. Secondo la ricerca, intitolata Guerra e pace nel XXI secolo, a partire dal 1992 si registra in tutto il mondo una drastica riduzione dei conflitti, dei genocidi e delle violazioni dei diritti umani. Già all’inizio del 2005, uno studio dell’Università del Maryland aveva segnalato il recente declino del numero delle guerre, al contrario della percezione diffusa. Ma i risultati dell’ Human Security Report, la prima e più completa ricognizione sulle guerre combattute dal 1946 a oggi, vanno oltre e ci svelano un gigantesco crollo del numero di guerre internazionali e delle guerre civili e, di conseguenza, anche dei genocidi e delle vittime in generale.

Tra il 1981 e il 2001, le crisi internazionali sono crollate di oltre il 70%. Il numero delle vittime di genocidio e di pulizie etniche è crollato dell’80%, malgrado i massacri che hanno insanguinato Bosnia e Ruanda verso la metà degli anni Novanta. La media dei caduti in un singolo conflitto bellico è diminuita enormemente, dai 37.000 del 1950 ai 600 morti del 2002. Il traffico internazionale di armi, tra il 1990 e il 2003, è sceso del 33%. (Questo non significa, purtroppo, che sia diminuita in parallelo anche la spesa mondiale per gli armamenti, che è anzi aumentata: dagli 800 miliardi di dollari del 1998 ai 1200 di oggi.)

 

“Inoltre, a partire dagli anni Novanta è emersa, grazie alla spinta delle opinioni pubbliche occidentali, l’idea da parte di molti Stati membri dell’ONU di un ‘diritto di ingerenza’ umanitario nei conflitti locali per evitare le violenze contro i civili. Questo ha portato a un allargamento del fronte di impegno dell’ONU, cui ha corrisposto una diminuzione del 40% delle guerre civili nel mondo a partire dalla metà degli anni Novanta ad oggi. E, negli ultimi quindici anni, sono stati risolti mediante negoziato più conflitti interni che nei due secoli passati” (da Italia-ONU: 50 anni, dossier a cura del Servizio Stampa e Informazione del Ministero degli Affari Esteri, Ed. Voices, Milano, febbraio 2006).

 

Si estende la cultura della pace - Ma la cosa più importante, a mio avviso, è che negli ultimi tempi si è fatta strada, non senza difficoltà e inciampi, una cultura di pace che va imponendo, anche per quanto riguarda la guerra, un tabù così come è già avvenuto, nel corso dei secoli, per la schiavitù, per la pedofilia, per l’incesto, per il delitto d’onore. Se analizziamo il lessico della guerra ci rendiamo facilmente conto di come si sia passati dalle guerre “sante”, quindi benedette da Dio e in quanto tali indiscutibili, a quelle “giuste”, pur sempre legittimate ma in questo caso solo dal valore terreno della giustizia, fino a quelle “umanitarie”, che non sono più nemmeno fondate sulla giustizia ma soltanto sulla pietà umana, con una progressiva inesorabile diminuzione nella legittimazione dell’uso della forza; oggi non solo è scomparso qualunque aggettivo, ma la parola “guerra” stessa è divenuta imbarazzante da pronunciare per i politici di ogni parte, che preferiscono infatti usare altre espressioni, e parlare – talvolta contro ogni evidenza – di “missioni di pace”. Quello che è cambiato e che sta cambiando molto rapidamente è l’immaginario collettivo, che ormai, in larga parte, rifiuta la guerra come strumento di risoluzione dei conflitti e ha capito che non porta al bene di nessuno se non dei commercianti di armi.

 

Si estendono i diritti umani - Sempre secondo i risultati dello Human Security Report, lo studio effettuato dall’Università di Vancouver già citato nel paragrafo sulla diminuzione delle guerre, fra il 1994 e il 2003, nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo c’è stata una diminuzione generale degli abusi dei diritti umani. Si tratta di un processo che si rinforza vicendevolmente con il progredire dello sviluppo umano – che, come abbiamo già visto, ha compiuto grandi passi avanti negli ultimi cinquant’anni – e con l’estendersi della democrazia, che ancora trent’anni fa esisteva solo in una ventina di paesi al mondo, mentre ora è applicata, pur con mille limiti e contraddizioni evidenti, nella maggioranza dei paesi. Infatti, secondo l’ultimo rapporto della Freedom House (gennaio 2008), per la prima volta nella storia dell’ONU una maggioranza di governi di stati membri viene eletta attraverso procedure democratiche: nel mondo oggi ci sono 121 democrazie elettorali (dove ci sono libere elezioni) di cui 90 sono democrazie liberali.

Si è molto discusso in questi anni sull’universalità dei diritti umani, sostenendo che essa sarebbe solo presunta poiché essi sarebbero viziati alla nascita e non esprimerebbero che la visione di una sola cultura, quella “occidentale”. Io non condivido questo dubbio perché ritengo che i diritti umani vengano ancora prima del livello culturale; essi rappresentano molto semplicemente i più elementari “bisogni” dell’uomo, e sono dunque validi a qualunque latitudine egli si trovi e in qualunque epoca egli viva. Ma anche facendo un’analisi antropologico-culturale, che vada al di là dei più banali stereotipi sulle diverse culture, scopriamo che i loro valori di fondo sono sempre gli stessi. L’etica alla base dei diritti umani è patrimonio comune di tutti i popoli (…)

 

Questo tuttavia non significa che dalle varie culture non possano venire contributi anche significativi, complementari alla Dichiarazione dei Diritti dell’Onu. Un esempio molto interessante è rappresentato dalla Carta Africana dei Diritti dei Popoli, che porta l’attenzione anche sui diritti collettivi, oltre che su quelli dell’individuo; è stata adottata dall’Organizzazione per l’Unità Africana (OUA) nel 1981 ed è entrata in vigore nel 1986, quando 35 su 50 stati membri dell’OUA l’hanno ratificata. Al gennaio 2004 ne fanno parte 53 nazioni, cioè tutti gli stati membri dell’Unione Africana. La Carta, che tutela i diritti umani a livello regionale africano, presenta delle caratteristiche originali rispetto ai trattati della stessa natura.

La Carta riconosce sia diritti civili e politici che economici sociali e culturali, inoltre è la prima convenzione internazionale sui diritti umani a contemplare molti diritti dei popoli e non solo dell’individuo in quanto tale; riconosce infatti il diritto all’uguaglianza, il diritto all’autodeterminazione, il diritto di proprietà delle proprie risorse naturali, il diritto allo sviluppo e a un ambiente sano. La Carta prevede, poi, diversi doveri a cui gli stessi soggetti devono attenersi. Riconosce quindi i doveri dell’individuo verso la famiglia, la società e la Comunità Internazionale, il dovere di non discriminare, il dovere di mantenere i genitori in caso di bisogno, di lavorare al meglio delle proprie capacità e competenze, il dovere di preservare e rafforzare i valori positivi della cultura africana.

La Carta Africana ha istituito la Commissione Africana dei Diritti dell’Uomo e dei Popoli, con specifici compiti di tutela giurisdizionale, anche se molto limitati. Infine, nel 1998 è stato approvato dall’OUA un Protocollo Opzionale alla Carta che istituiva la Corte Africana dei Diritti dell’Uomo e dei Popoli. Tale Protocollo Opzionale ha appena raggiunto il numero di 15 ratifiche necessarie. La Corte Africana dei Diritti è dunque entrata in vigore il 25 gennaio 2004, con la ratifica dell’Unione delle Comore.

 

 

(Estratto dal libro “Non è vero che tutto va peggio” di Michele Dotti e Jacopo Fo, Ed. EMI, 2008. La traduzione del testo in inglese è in preparazione a cura dell’Autore.)Traduzione di Angela Lombardi)

 

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Prossimo numero: 31 luglio 2009.

 

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Good News Agency esce a venerdì alterni in inglese e il venerdì seguente in italiano, con traduzioni a sua cura. I  numeri precedenti sono disponibili al sito http://www.goodnewsagency.org

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

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Good News Agency è distribuita gratuitamente per via telematica a 6.000 redazioni e giornalisti di redazione della stampa quotidiana e periodica, della radio e della televisione dotate di posta elettronica in 49 paesi: Albania, Argentina, Australia, Austria, Bangladesh, Belgio, Bosnia, Brasile, Bulgaria, Canada, Cile, Cina, Costarica, Croazia, Danimarca, Egitto, Filippine, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, India, Indonesia, Irlanda, Israele, Italia, Libano, Lituania, Lussemburgo, Macedonia, Malta, Messico, Norvegia, Nuova Zelanda, Olanda, Portogallo, Russia, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria, Uruguay, USA, Venezuela. È distribuita gratuitamente anche a 2.800 ONG e 500 scuole superiori e università.

 

È un servizio di puro volontariato dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, ente morale con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999. L’Associazione opera per lo sviluppo delle coscienze e promuove una cultura della pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’ basato sull’unità nella diversità e sulla condivisione.  

L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10.

 

 

 

 

 

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