Good News Agency – n° 4

 

Settimanale - anno I - numero 4 – 1 settembre 2000

Direttore responsabile: Sergio Tripi

Registrazione presso il Tribunale di Roma  n. 265/2000 del 20-6-2000

Good News Agency – l’agenzia delle buone notizie – riporta notizie positive e costruttive da tutto il mondo del volontariato, delle Nazioni Unite, delle organizzazioni non-governative e delle istituzioni impegnate nel miglioramento della qualità della vita, notizie che non si “bruciano” nell’arco di un giorno. L’edizione in italiano è inviata per via telematica a tutte le redazioni della stampa quotidiana e periodica, della radio e della televisione in Italia dotate di posta elettronica, ed è disponibile nel sito web www.goodnewsagency.org  

 

Good News Agency è un servizio dell’Associazione Culturale dei Triangoli e della Buona Volontà Mondiale, fondata nel 1979, eretta in Ente Morale con D.M. 24-5-1999 pubblicato sulla G.U. n. 135 dell’11-6-1999. L’Associazione opera a sostegno delle attività del Lucis Trust, dell’Università per la Pace delle Nazioni Unite, di Radio For Peace International ed altre organizzazioni impegnate nella diffusione di una cultura di pace nella prospettiva del ‘villaggio globale’.  L’Associazione ha sede in Roma, via Antagora 10. E-mail s.tripi@tiscalinet.it.

 

Sommario:

Diritti umani

 

Ambiente

 

Legislazione internazionale

 

Sviluppo scientifico

 

Solidarietà

 

Salute

 

Economia e sviluppo

 

Impresa e globalizzazione

 

Incremento demografico

 

La manipolazione della vita

 

 

 

Diritti umani

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Giornata internazionale per la memoria del commercio di schiavi e della sua abolizione

Il 23 agosto, il direttore generale dell’UNESCO Krichiro Matsuura ha inviato questo messaggio:

“Nel decidere di proclamare il 23 agosto di ogni anno quale Giornata internazionale per la memoria del commercio di schiavi e della sua abolizione, l’UNESCO ha inteso scolpire nella memoria di tutti i popoli una tragedia che è stata dimenticata e poco conosciuta, e pagare un tributo alla terribile lotta degli schiavi per la libertà. La rivolta che ebbe luogo nell’isola di Santo Domingo (oggi Haiti e Repubblica Dominicana) nella notte tra il 22 e 23 agosto 1791 scosse le fondamenta della schiavitù e segnò l’inizio del processo che condusse all’abolizione del commercio transatlantico di schiavi.

“Questa celebrazione, che riguarda nello stesso tempo la verità storica, lo sviluppo, la solidarietà e i diritti umani, deve mobilitare tutte le nazioni e la società civile come un tutt’uno”.

http://www.unesco.org/opi/eng/unescopress/index.htm

 

Il Fondo delle N. U. per le donne distribuisce 1 milione di dollari a programmi in 21 Paesi

In Croazia, il Centro per gli studi sulla donna sta esponendo a Zagabria l’incidenza, spesso non riconosciuta, delle molestie sessuali nel sistema universitario. In 4 nazioni in Africa, la Fondazione internazionale delle donne-giudici addestrerà i giudici a decidere su casi che coinvolgono la discriminazione e la violenza contro le donne, in accordo con i principi stabiliti nelle convenzioni internazionali e regionali sui diritti umani. In Jamaica, Woman Inc. e due organizzazioni maschili stanno collaborando per cambiare la tolleranza della violenza dell’uomo contro la donna.

Questi sono solo alcuni esempi dei nuovi programmi che il Fondo delle N.U. per lo sviluppo delle donne (UNIFEM) sosterrà quest’anno per mezzo del suo Fondo fiduciario a sostegno di azioni per eliminare la violenza contro le donne. Alla quinta riunione tra agenzie delle N.U. per determinare l’assegnazione di premi del Fondo fiduciario, le agenzie delle N.U. hanno stanziato 1 milione di dollari per 17 programmi in 21 paesi. Le donazioni vanno da $25.000 a $130.000 e i programmi affronteranno problemi quali la violenza domestica, le molestie sessuali, l’abuso sessuale di ragazze, la prostituzione forzata e i cosiddetti ‘delitti d’onore’.

http://www.unifem.undp.org/index.htm

 

L’UNICEF applaude la risoluzione del Consiglio di Sicurezza sui bambini e la guerra

L’UNICEF ha applaudito la Risoluzione n.1314 (2000) sui bambini e i conflitti adottata l’11 agosto dal Consiglio di Sicurezza delle N.U. La risoluzione costituisce un rinnovato impegno da parte delle N.U. a proteggere i bambini coinvolti dalla guerra, impegno conseguente all’adozione da parte del Consiglio della Risoluzione 1261 dello scorso anno.

La Risoluzione 1314 del Consiglio di Sicurezza riafferma la responsabilità dei governi, dei gruppi ribelli e del settore privato, di assicurare che i diritti fondamentali dei bambini siano protetti sia in tempo di guerra che in tempo di pace. La risoluzione sottolinea l’urgente necessità di porre fine all’impunità per coloro che commettono crimini contro i bambini. Essa inoltre sollecita una protezione e un’assistenza speciali per i profughi e i rifugiati, le ragazze toccate dai conflitti, incluse quelle che sono state sfruttate sessualmente o lasciate a prendersi cura di sorelle e fratelli più piccoli.

http://www.unicef.org/newsline/

 

Marcia della Pace, Perugia–Assisi 24 settembre

La marcia intende richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica affinché la risoluzione delle controversie internazionali venga assunta da un'ONU riformata e sia realizzata con interventi di polizia internazionale. Essa intende catalizzare sostegno per l'istituzione di un Corpo Civile Europeo di Pace e contrasta la nascita di un nuovo esercito comune europeo.

Movimento Nonviolento: azionenonviolenta@sis.it

 

Costa Rica: firmato accordo con la Corte interamericana per i diritti umani

Il 18 agosto a San José, capitale della Costa Rica, i delegati regionali dell’ICRC per l’America Centrale e i Carabi, e il Presidente della Corte inter-americana per i diritti umani hanno firmato un accordo di cooperazione che contempla lo scambio di documenti tra le due istituzioni. L’ICRC e la Corte saranno così in grado di sostenersi reciprocamente nei loro sforzi tesi ad assicurare che le persone ricevano la protezione loro dovuta in tutte le circostanze,  in particolar modo per mezzo della divulgazione e l’adozione della legge sui diritti umani e della legislazione umanitaria internazionale. L’accordo, che costituirà un quadro di riferimento per lo scambio di informazioni e di documentazione legale e per l’addestramento dei giudici e del personale della Corte nel campo della legislazione internazionale umanitaria, è parte di una serie di misure formulate per rafforzare il sistema inter-americano per la protezione dei diritti umani.

http://www.icrc.org/eng

 

Nicaragua emette il primo Rapporto nazionale sullo sviluppo umano col sostegno dell’UNDP

Il rapporto constata che nel Nicaragua del dopo guerra molte persone lottano in dure situazioni socio-economiche, col 48% della popolazione che vive sotto la soglia di povertà e il 18% che vive in povertà estrema. Il paese deve inoltre far fronte alla sfida immediata di come garantire il godimento dei diritti umani e migliori condizioni di vita ed opportunità per i giovani. Il 60% della popolazione del Nicaragua ha meno di 25 anni. Il rapporto è stato pubblicato dall’UNDP e dal Segretariato Tecnico della Presidenza, con il sostegno dei governi di Spagna, Olanda e Nicaragua.

http://www.undp.org/dpa/pressrelease/index.html

 

Angola: la legge umanitaria e I diritti umani nel curriculum della polizia nazionale

Un sostanziale passo avanti è stato compiuto in Angola: d’ora in avanti, la legge internazionale umanitaria e la legge sui diritti umani verranno insegnate a tutti i partecipanti ai programmi di addestramento per ufficiali della polizia nazionale. A partire dal 2000-2001, i futuri maggiori, tenenti colonnelli e colonnelli iscritti al programma avranno venti ore di insegnamento su queste materie, seguite da un esame. Gli istruttori sono stati già preparati. ICRC sosterrà il loro impegno fornendo pubblicazioni e altro materiale scritto. L’obiettivo non è soltanto di offrire i nuovi corsi, ma anche di includere problematiche legali e umanitarie in altre parti del programma di addestramento più specificamente connesse al lavoro di polizia, come la prevenzione e il controllo del crimine, l’arresto dei sospetti ed il suo protrarsi, l’uso della forza e delle armi da fuoco, il mantenimento dell’ordine pubblico ed il trattamento, da parte della polizia, di gruppi particolarmente vulnerabili (in particolare donne, bambini, adolescenti, profughi e rifugiati).

http://www.icrc.org/eng

 

Legislazione internazionale

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“Tutti diversi, tutti uguali”: conferenza contro il razzismo, Strasburgo, 11-13 ottobre

Protezione legale contro il razzismo educazione a combattere il razzismo sono alcuni dei temi che verranno discussi a Strasburgo alla conferenza “Tutti diversi, tutti uguali dai principi alla pratica”, che si terrà dall’11 al 13 ottobre. La riunione, coordinata dal Consiglio d’Europa, costituisce un incontro preparatorio regionale per la Conferenza mondiale contro il razzismo, che si terrà in Sud Africa dal 31 agosto al 7 settembre 2001. Alla Conferenza si riuniranno insieme governi, ONG, la società civile e persone da tutto il mondo per sottolineare il loro impegno di combattere il razzismo, la discriminazione razziale, la xenofobia e l’a relativa intolleranza.  

http://www.unhchr.ch/

 

Regole di condotta per le multinazionali

Cinquanta aziende multinazionali e dodici organismi di lavoro e di controllo hanno firmato un “Patto Globale” sponsorizzato dalle N.U. e inteso a promuovere il lavoro, i diritti umani e gli standard ambientali. Le aziende - che includono la Shell, la Nike e la Damler-Chrysler – hanno concordato di incorporare nei loro obiettivi strategici nove principi formulati genericamente, e di annotare ogni anno su un sito web delle N.U.i progressi fatti per rispettare quei principi. Le altre organizzazioni non aziendali associate al patto, tra le quali il World Wildlife Fund e Amnesty International, potranno rispondere sullo stesso sito alle dichiarazioni delle multinazionali.  Greenpeace e altri gruppi ambientalisti e di difesa dei diritti umani hanno però criticato il patto perché esso non include alcun controllo o costrizione, e potrebbe aiutare le multinazionali a sembrare più responsabili socialmente di quanto lo siano veramente.  

http://www.nytimes.com/library/world/global/072700un-globalization.html

http://www.gristmagazine.com

 

Il dibattito sul PVC si fa più teso

L’Unione Europea ha aperto un dibattito su un aumento delle restrizioni per la plastica di cloruro polivinilico (PVC), un materiale comunemente usato ma controverso. L’U.E. ha già recentemente bandito alcuni giocattoli per bambini fatti col PVC perché le sostanze chimiche usate per ammorbidire la plastica possono creare problemi per la salute dei bambini. Ora l’U.E. sta considerando misure per prodotti in PVC come tubazioni, telai per finestre, materiale da imballaggio, e accessori per la casa. Alcuni studi hanno constatato che il PVC è difficile da riciclare e può emettere sostanze nocive quando viene bruciato o incenerito. Greenpeace ha chiesto un bando totale di questa sostanza. Si prevede che all’inizio dell’anno prossimo la Commissione Europea, organo esecutivo dell’U.E., faccia le sue raccomandazioni sulla questione.

http://www.planetark.org/dailynewsstory.cfm?newsid=7618

http://www.gristmagazine.com

 

Uganda: NGO attacca I Parlamentari per I prestiti per automobili

Uganda Debt Network, una ONG che si batte per la riduzione del livello del debito, si è opposta alla richiesta dei Parlamentari ugandesi tendente ad ottenere che il Governo elimini l’interesse del 12% annuo sui prestiti da loro ottenuti per acquistare l’auto. L’ONG si è anche opposta ad un periodo per la restituzione del debito più lungo d4ella stessa vita dell’attuale parlamento. Oltre 160 Parlamentari avevano firmato una petizione per la sospensione del dibattito sul bilancio nazionale, in modo da consentire alla Camera di discutere l0o schema di quel debito. L’ONG ha ricordato ai Parlamentari che l’Uganda confida nelle donazioni internazionali per coprire il 53% del suo bilancio e che la richiesta di ulteriori privilegi farebbe semplicemente aumentare l’esposizione debitoria del paese, minando allo stesso tempo la fiducia del pubblico nelle istituzioni nazionali.  

udn@infocom.co.ug Website: www.udn.org.ug

 

Solidarietà

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“Solidarietà globale: la via per la pace e la cooperazione internazionale”:

conferenza annuale DPI/ONG, New York 28-30 agosto

La conferenza di quest’anno ha consentito ai rappresentanti delle ONG, delle Nazioni Unite e dei Governi di esplorare modi concreti in cui la società civile può operare con l’Organizzazione e gli Stati membri per realizzare i programmi d’azione che sono stati concordati durante le principali conferenze mondiali degli anni novanta.

Il crescente potere delle ONG ha condotto a forti campagne della società civile, come quella per l’eliminazione delle mine anti-uomo, per l’istituzione di una Corte penale internazionale, per la cancellazione dei paralizzanti debiti esteri, e per affrontare gli aspetti negativi della attuale architettura finanziaria globale. La conferenza ha analizzato le attuali campagne ed ha esplorato nuove aree in cui operare. Alcuni argomenti discussi sono: cosa determina una campagna di successo; come può essere riprodotta nei diversi paesi; come stabilire le priorità; e quale genere di rapporto di lavoro tra le ONG, le Nazioni Unite e i Governi potrà assicurare un successo prolungato nel tempo.

Le ONG associate al Dipartimento della Pubblica Informazione delle N.U. sono ora 1.641. Tutte queste organizzazioni sono in linea con i principi della Carta, operano esclusivamente senza scopo di lucro e hanno dimostrato per lungo tempo un coinvolgimento nei problemi delle Nazioni Unite. Inoltre, esse hanno ben sviluppato dei programmi informativi per raggiungere grandi gruppi o gruppi specifici, ed hanno dimostrato impegno e mezzi per divulgare informazioni sulla Organizzazione. Questo requisito costituisce un criterio specifico per associarsi al Dipartimento.

http://www.un.org/events

 

 Il Giubileo degli oppressi - Verona 9-10 settembre

Come dar voce ai senza voce? E' urgente un'azione capace di creare spazi alternativi di vita, di sogni e di utopia, di umanità. Con questo grande desiderio di celebrare, di ascoltare per restituire, gli Istituti e i Laici Comboniani, insieme a tante associazioni e gruppi di tutta Italia, si mettono in cammino per celebrare il giubileo degli oppressi. Dal 2 al 10 settembre una piccola carovana di testimoni dal Sud del mondo toccherà otto città italiane, per parlare di restituzione delle terre, di condono del debito, di condivisione delle risorse, della schiavitù oggi.

Il tutto confluirà a Verona il 9 e 10 settembre, per un convegno su questi quattro temi portanti del Giubileo.

http://www.ilcircolino.it/vamos/eventi/senzaesclusi-cs.htm

 

Progetto di adozioni a distanza per i bambini tibetani

Nelle scuole delle zone più remote del Tibet,  A.S.I.A. - Associazione per la Solidarietà Interna-zionale in Asia -  è in procinto di avviare il Progetto Adozioni a Distanza. Il programma mira non solo a garantire l'accesso di tutti i bambini tibetani ad un'istruzione di base qualificata, ma anche alla realizzazione di microprogetti per il miglioramento delle condizioni di vita della comunità locale nel suo insieme. La preservazione della cultura tibetana, della lingua, dei costumi e della tradizione è infatti la chiave per preservare l'identità culturale e nazionale di questo popolo e garantire le prospettive di uno sviluppo economico e sociale che possa sottrarlo a condizioni di estrema povertà e analfabetismo.

A.S.I.A è stata fondata nel 1988 dal Prof. Namkhai Norbu, già docente di Lingua e Letteratura Tibetana e Mongola presso l’Università Orientale di Napoli. Nel 1998 è diventata legalmente O.N.L.U.S. e nel 1999, a riconoscimento dei dieci anni di attività, è diventata ONG. L’attività è finalizzata all’elaborazione di progetti per promuovere lo sviluppo economico, sociale, culturale e sanitario delle popolazioni la cui sopravvivenza etnica e culturale è minacciata. I progetti sono indirizzati prevalentemente alle popolazioni di cultura tibetana della fascia himalayana.

mc8125@mclink.it

 

 

Economia e sviluppo

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Quale sviluppo umano nell’era della globalizzazione ?

XI settimana di educazione alla globalità - Courmayeur 23 – 30 agosto

Il ruolo di Gerusalemme nel processo di pace nel Medio Oriente; la campagna Jubilee 2000 sulla cancellazione del Debito; il ruolo del WTO nel commercio internazionale: questi sono alcuni dei temi trattati quest’anno al convegno settimanale di educazione alla globalità che il VIS – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo - tiene da dieci anni a Courmayeur, Valle d’Aosta. Anche quest’anno, i temi trattati hanno stimolato fruttuose riflessioni.

http://www.volint.it/

 

Sostegno IFAD ad un progetto di sviluppo di $17,8 milioni nella Repubblica dello Yemen

Un progetto da $17,8 milioni, il “Progetto per lo sviluppo rurale di Al-Mahara” nella Repubblica dello Yemen, riceverà un prestito di $12,25 dall’International Fund for Agricultural Development (IFAD). Il progetto verrà svolto nel Governatorato di Al-Mahara, nella parte più ad est dello Yemen. Il progetto mira a: mettere le comunità locali in grado di dirigere ed utilizzare le loro risorse in un modo più efficiente e sostenibile; assistere le comunità nell’organizzare e formulare richieste di investimenti comunitari per acqua, strade, ecc; assicurare la loro partecipazione nell’eseguire, gestire e mantenere efficienti questi servizi. Inoltre, il progetto sosterrà azioni di auto-assistenza per donne e persone povere, sensibilizzerà la comunità sui problemi tra i due sessi, accelererà lo sviluppo tecnologico, affronterà il problema dell’uso sostenibile delle risorse e migliorerà l’accesso al credito. Il programma indirizzerà alle donne il 30% dei microprogetti della comunità.

Con questo nuovo programma, l’IFAD ha finanziato quindici progetti nella Repubblica dello Yemen, per un totale di $136 milioni di prestiti.

http://www.ifad.org/home.html

 

 

Incremento demografico

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Crescita della popolazione: superato il miliardo, l’India disegna una nuova strategia per ridurre la crescita della popolazione

Due mesi dopo essere divenuta la seconda nazione al mondo con una popolazione superiore al miliardo, in India i membri del governo stanno mettendo a punto una nuova strategia per ridurre la crescita della popolazione nazionale. Dalla nascita del simbolico miliardesimo bambino, avvenuta l’11 maggio, in India sono nati altri 3 milioni e mezzo di bambini. Il paese ospita attualmente il 16% della popolazione mondiale, e se il tasso di crescita dovesse mantenersi a tale livello, verso la metà del secolo la sua popolazione potrebbe addirittura superare quella della Cina. Dopo l’avvio da parte del governo indiano di un programma di sterilizzazione di massa, messo in atto nella metà degli anni ’70, molti cittadini sono divenuti altamente sospettosi e timorosi nei riguardi della contraccezione e della sterilizzazione, e il governo è ancora impegnato nel recupero e nel convincimento della popolazione riguardo ai benefici derivanti dai programmi di pianificazione familiare.

http://www.nandotimes.com/healthscience/story/body/0,1079,500230583-5

http://www.gristmagazine.com

 

Ambiente

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FAO: forti segnali di rallentamento della deforestazione

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) rende noto che, nonostante la distruzione delle foreste mondiali sia ancora in atto, vi sono forti segnali di una diminuzione del tasso di deforestazione.

Le analisi preliminari compiute sulla base di più di 300 immagini satellitari mostrano che negli ultimi dieci anni nei paesi tropicali questo tasso è stato inferiore di almeno il 10% rispetto a quello degli anni ’80. Metà delle immagini mostra una riduzione del tasso di deforestazione ed il 20% evidenzia invece un incremento dello stesso. L’esame fa parte del “FAO’s Global Forest Resources Assessment 2000”, che sarà reso disponibile verso la fine dell’anno. Questo studio fornirà nuove stime sullo stato ed il cambiamento delle foreste in tutti i paesi del mondo.

http://www.fao.org/forestry/fo/country/nav_world.jsp

 

INFOTERRA 2000 – Conferenza globale sull’accesso alle informazioni ambientali

Dublin Castle, Irlanda, 11 – 15 settembre 2000. INFOTERRA 2000 è una conferenza internazionale che mira a focalizzare l’attenzione sulla importanza dell’accesso alle informazioni ambientali. La conferenza è ospitata dal Dipartimento dell’ambiente e del governo locale della Repubblica d’Irlanda in cooperazione con il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP). Partecipano ad INFOTERRA un totale di 177 paesi. La conferenza riunirà esperti sull’informazione ambientale provenienti da tutti i continenti in rappresentanza di ministri dell’ambiente, agenzie di protezione ambientale, organizzazioni non governative, organizzazioni intergovernative e le Nazioni Unite. L’UNEP varerà inoltre un rinnovato programma INFOTERRA che affronta la riforma della rete INFOTERRA affinché questa possa accogliere le sfide dell’accesso all’informazione ambientale del 21° secolo. Il pubblico accesso a questo genere di informazioni sta divenendo sempre più importante nel nuovo millennio. L’accesso alle informazioni permette ai cittadini di intraprendere azioni positive nelle aree della protezione ambientale e dello sviluppo sostenibile. Il decimo principio della Dichiarazione di Rio sull’ambiente e lo sviluppo racchiude il nesso importante tra l’accesso all’informazione e la pubblica partecipazione nelle decisioni relative all’ambiente.

http://www.unep.org/

 

Si espande in Europa l’agricoltura organica

L’agricoltura organica sta vivendo un vero e proprio boom in Italia ed in altri paesi dell’Europa meridionale. Grazie alla crescita della domanda ed ai generosi sussidi dell’ Unione Europea per la riconversione dei terreni agricoli alla coltivazione organica, negli ultimi tre anni in Italia l’area dedicata all’agricoltura organica è raddoppiata, e questo genere di coltivazione sta rapidamente prendendo piede anche in Spagna. Anche l’Egitto e la Tunisia stanno puntando a soddisfare la domanda europea, con un numero di prodotti che sono in attesa di essere certificati come organici.

http://www.planetark.org/dailynewsstory.cfm?newsid=7524

http://www.gristmagazine.com

 

Sviluppo scientifico

(TOP)

 

Reazioni negli Stati Uniti alle colture geneticamente modificate

Una coalizione di gruppi di consumatori ed ambientalisti statunitensi ha avviato una massiccia campagna di pressione nei confronti delle maggiori compagnie alimentari affinché abbandonino l’uso di cibi geneticamente modificati. I suoi primi obiettivi saranno la Campbell Soup Co. e la Kellog’s. Gli attivisti sperano di incoraggiare decine di migliaia di consumatori a richiedere direttamente alle compagnie di astenersi dall’usare cibi geneticamente modificati per i loro prodotti, o quantomeno a contrassegnare quelli che ne contengono. La coalizione sostiene che alcune compagnie hanno iniziato ad eliminare ingredienti geneticamente modificati nei cibi che esportano in Europa, rifiutandosi di fare altrettanto negli Stati Uniti. La campagna è anche tesa a sollecitare l’interesse pubblico prima che in settembre l’amministrazione Clinton renda pubbliche le nuove regole sull’ingegneria genetica, che secondo gli attivisti sono troppo deboli.  La coalizione potrebbe arrivare a spendere fino ad oltre un milione di dollari, che rappresentano comunque una goccia nel mare rispetto ai 50 milioni di dollari che un gruppo di aziende biotecnologiche ha destinato allo sviluppo della biotecnologia nei prossimi anni a venire.

http://www.nytimes.com/library/national/science/072000sci-gm-food.html

http://www.gristmagazine.com

 

In Inghilterra gruppi etici ecclesiastici rifiutano cibi geneticamente modificati

I consulenti etici della Chiesa d’Inghilterra, preoccupati della “corruzione della natura”, hanno proposto di mettere al bando le colture geneticamente modificate. Il gruppo di etici della Chiesa ha affermato che “fino a quando non saranno stati effettuati ulteriori studi circa i rischi ecologici, i nuovi contratti di affitto di terreni agricoli dovrebbero contenere una clausola che escluda la possibilità di piantare colture geneticamente modificate sui terreni appartenenti alla Chiesa”. Tutto ciò giunge come un fulmine per i piani dell’industria biotecnologica e del Governo, che ritengono che gli esperimenti dimostreranno i benefici provenienti dai controversi prodotti agricoli.

La Chiesa d’Inghilterra è la maggiore proprietaria di terreni agricoli del paese, con 128.000 acri coltivati, e si unisce alla seconda azienda agricola britannica, la Cooperative Wholesale Society, che ha già rifiutato di aderire agli esperimenti sostenuti dal Governo.

Positive News, Summer 2000 -  www.positivenews.org.uk

 

Pile a carburante liquido: Daimler-Chrysler e Ford pronte entro il 2004

Dopo i modesti inizi maturati in un derelitto ex-motel dell’Arizona, la Ballard Power System è divenuta una delle aziende leader nel mondo per la tecnologia delle pile a carburante liquido, che molti ritengono potranno costituire il nucleo per un futuro energetico pulito. La Ballard si è associata con la Daimler-Chrysler e la Ford Motor Co., impegnandosi a mettere in circolazione automobili alimentate da pile a carburante liquido entro il 2004. Ma il pubblico potrebbe imbattersi nelle pile molto prima di tale scadenza trovandole in altri prodotti, tra cui apparati fissi fuori rete in grado di fornire alimentazione ininterrotta ad ospedali e centri telematici, piccoli generatori in grado di alimentare falciatrici e luci da campo, e telefoni cellulari, videocamere e computer alimentati da piccole pile a carburante liquido anziché dalle consuete batterie.

http://www.gristmagazine.com/grist/books/books063000.stm

 

Energia solare per le Olimpiadi in Australia

Si ritiene che e Olimpiadi estive del 2000 in programma a Sydney (Australia), che avranno inizio il 15 settembre, saranno le più ecologiche di tutti i tempi. La maggior parte degli eventi avrà luogo nella Homebush Bay, un tempo sede inquinata di un mattatoio, rigenerata successivamente da una drastica pulizia ambientale. Il Villaggio Olimpico, dove durante i giochi risiederanno 15.000 atleti e funzionari, è definito il più grande sobborgo alimentato da energia solare. I rifiuti organici prodotti durante il periodo dei giochi saranno decomposti per mezzo di vermi, e sono stati predisposti piani completi per il riciclaggio.

http://www.csmonitor.com/durable/2000/07/18/f-p12s1.shtml

http://www.gristmagazine.com

 

Il Bangladesh si avvia verso il solare

Il programma Grameen di potenziamento rurale della Grameen Shakti, un’ affiliata della Grameen Bank, sta progettando di installare 5.000 impianti residenziali ad energia solare nei prossimi tre anni.

USAID ha contribuito con 4 milioni di dollari per aiutare questa azienda senza scopo di lucro ad elettrificare i villaggi. La Grameen Bank ha introdotto il microcredito in Bangladesh, un’idea che successivamente si è diffusa in tutto il mondo.

www.grameeninfo.org/grameen/gshakti

Positive News, Summer 2000, www.positivenews.org.uk

 

Salute

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L’UNICEF sostiene la settimana mondiale dell’allattamento al seno, 1 – 7 agosto 2000

Ogni anno agli inizi di agosto l’UNICEF partecipa con orgoglio alla settimana mondiale dell’allattamento al seno – un momento per celebrare gli innegabili benefici che l’allattamento materno arreca alla salute. Si stima che questo modo naturale di nutrire i neonati salvi ogni anno la vita di circa un milione e mezzo di bambini e migliori la crescita e lo sviluppo di un numero decisamente maggiore.

Attraverso forti programmi di divulgazione l’UNICEF ed i suoi partners stanno aiutando a far sì che questo metodo di evidente protezione per la salute del bambino sia praticato ovunque nel mondo. L’UNICEF è un forte sostenitore del Codice internazionale del marketing per i sostituti del latte materno, un potente strumento atto a proteggere l’allattamento al seno.

http://www.unicefusa.org/

 

Uno studio rileva che l’agopuntura si dimostra promettente per combattere la dipendenza da cocaina

Nella continua ricerca di una efficace terapia contro la dipendenza da cocaina, l’agopuntura, antica tecnica cinese, unita ai moderni trattamenti occidentali, sembra promettere buoni risultati.

Nel numero di agosto 14/28 di Archives of Internal Medicine, i ricercatori riferiscono che i pazienti dipendenti da cocaina sottoposti ad una serie di trattamenti di agopuntura auricolare (aghi inseriti in quattro punti specifici dell’orecchio esterno) hanno avuto maggiori possibilità di rendersi indipendenti dalla cocaina durante tale terapia rispetto a coloro che sono stati curaticon una terapia senza l’agopuntura.

Il dottor Alan I. Leshner, direttore dell’Istituto nazionale contro l’abuso di droga (NIDA), ha affermato che “questo studio evidenzia i vantaggi derivanti dall’uso dell’agopuntura in combinazione con altre terapie nel trattare la dipendenza da cocaina”. Il NIDA fa parte dell’Istituto nazionale per la sanità, la principale agenzia di ricerca biomedica e comportamentale del governo degli Stati Uniti.

http://www.nida.nih.gov/NIDAHome.html

 

Iraq: la Croce Rossa completa la ristrutturazione dell’ospedale materno di Mosul

Dopo sette mesi di lavoro di ammodernamento, l’ospedale materno Al-Batool di Mosul, una città con 1,2 milioni di abitanti, è ora in grado di garantire condizioni sostenibili di igiene e di lavoro per i pazienti ed il personale medico.

Questo è la prima ristrutturazione ospedaliera portata a termine quale parte di un programma della Croce Rossa teso a mitigare i disagi affrontati attualmente dalla popolazione irachena a causa del serio deterioramento delle strutture sanitarie del paese.

http://www.icrc.org/eng

 

Il WFP applaude all’iniziativa globale per la nutrizione nelle scuole

Il Programma mondiale delle Nazioni Unite per l’alimentazione (WFP) ha accolto con grande plauso il contributo di 300 milioni di dollari versato dagli Stati Uniti, che contribuirà ad avviare un programma universale per la nutrizione nelle scuole, programma rivolto agli studenti più poveri e più malnutriti nel mondo.

Il fine ultimo di questo programma è quello di tentare di assicurare ad ogni bambino almeno un pasto nutriente ogni giorno. Si stima che circa 300 milioni di bambini siano cronicamente affamati e che, di questi, circa 130 milioni non vadano a scuola.

http://www.wfp.org/prelease/home00.html

 

Imprenditori e Globalizzazione

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Si è svolto a New York e on-line il Summit mondiale dei giovani imprenditori

Tema principale: aumentare, istruire e sostenere le imprese possedute da donne

Alla fine di agosto centinaia di giovani imprenditori tra i 21 e i 35 anni, provenienti da oltre 100 paesi, che possiedono e gestiscono piccole e medie imprese, si sono ritrovati a New York per il 7° Summit mondiale dei giovani imprenditori. Altre migliaia hanno partecipato all’evento dai loro paesi attraverso accessi pubblici o privati ad internet.

L’obiettivo del Summit era di mostrare ai giovani, uomini e donne, le nuove opportunità che emergono dallo sviluppo e dalla globalizzazione. I partecipanti hanno avuto l’opportunità di entrare a contatto con i loro pari, avviare progetti internazionali di collaborazione e partecipare ad una fiera globale e virtuale sul commercio. Sono stati inoltre premiati giovani uomini e donne per i loro eminenti risultati imprenditoriali e per aver promosso affari socialmente responsabili.

http://www.unifem.undp.org/index.htm

 

 

 

LA MANIPOLAZIONE DELLE FORME DI VITA

(TOP)

 

Quasi tutti avranno sentito parlare del DNA: una molecola che si trova in ogni cellula di qualsiasi organismo; umano, animale o vegetale. Si può dire che il DNA contiene la serie completa di istruzioni per costruire un organismo. E’ logico perciò che il DNA di organismi diversi sia diverso, semplicemente perché la serie di istruzioni per la creazione di una rana deve per forza essere diversa dalla serie per la creazione di una mela. Allo stesso modo, molti lettori avranno l'idea che i geni e il DNA sono connessi tra loro. Infatti, i geni sono piccoli prolungamenti della molecola del DNA, e questa molecola è davvero grande; così grande da contenere migliaia di geni. Ciascun singolo gene è un'istruzione per la produzione di particolari sostanze chimiche in una cellula vivente, un'istruzione che poi viene eseguita dalle altre parti della cellula. Secondo le sostanze chimiche prodotte, la natura della cellula, e di conseguenza l'organismo, possono essere mutati.  

 

Cambio dei geni

Quindi, se si cambiano uno o più geni di un organismo, inserendo un nuovo gene o alterando uno già esistente, si cambia la serie di istruzioni usate per la sua costruzione, e perciò si cambia l'organismo. Questo, in poche parole, è ciò che l'ingegneria genetica comporta. Comunque, il cambiamento prodotto nell'organismo non è sempre del tutto prevedibile. Questo perché le sostanze chimiche prodotte dal singolo gene possono incidere sull'abilità di altri geni di produrre le sostanze chimiche di cui sono responsabili. In altre parole, secondo il risultato di alcuni studi recenti, il totale di tutti i geni di un particolare organismo (chiamato il genoma) può essere considerato come una rete interattiva. È perciò del tutto comprensibile che l'inserimento di un gene, per esempio, da una pianta a un'altra, non produrrà necessariamente il cambiamento che vogliamo in modo semplice e ordinato perché stiamo inserendo il gene in una nuova rete di rapporti che potrebbe reagire in modo inaspettato. Un esempio di questo ci fu quando alcuni scienziati presero un gene del colore rosso nel granturco e lo inserirono in alcune piante di petunia. Sebbene le petunie diventassero rosse, fu anche rilevato un tasso di fertilità più basso e la crescita di un maggior numero di foglie e di germogli. Un altro fattore da tenere presente è che non sempre troviamo un semplice rapporto diretto tra un gene e una caratteristica (come l'altezza, il colore, la resistenza a una malattia specifica, ecc. ecc.) di un organismo: un gene potrebbe influire su  numerose caratteristiche diverse, e al contrario, molti geni singoli potrebbero unirsi per produrre una sola caratteristica. E infine, dobbiamo prendere in considerazione il fattore ambientale di un organismo: in particolare nel caso di complesse caratteristiche psicologiche. Per esempio, nella musicalità i geni non fanno altro che predisporsi alla loro espressione e, a meno che l'organismo non si trovi in un ambiente in grado di stimolarla, questa caratteristica potrebbe rimanere inespressa. Così, se una persona che ha i geni per la musicalità non ha mai avuto l'opportunità di suonare uno strumento, potrebbe non scoprire mai il suo dono. 

 

Quindi è evidente che l'ingegneria genetica non è semplicemente una questione di decidere esattamente quale caratteristica vogliamo veder esprimere, trovare un altro organismo con quella caratteristica, e poi trapiantare la caratteristica. Per considerare un'analogia: se dovessimo spostare un animale da un ecosistema a un altro, dovremmo comprendere non solo l'animale ma entrambi gli ecosistemi, per poter prevedere con certezza gli effetti dell'animale nel nuovo ecosistema. Allo stesso modo, è possibile che per prevedere l'effetto di un gene in un nuovo genoma, il contesto, sia di quel genoma che del genoma dal quale il gene deriva, richieda un'attenta indagine.  

 

Il possibile e il lecito 

Poiché ogni organismo vivente ha dei geni, è teoricamente possibile per il gene di qualsiasi organismo essere trapiantato nel genoma di qualsiasi altro organismo. Così i geni di un essere umano possono essere inseriti in un animale; i geni di un animale possono essere inseriti in una pianta; e, naturalmente, i geni della pianta possono essere inseriti in animali o in esseri umani. Forse sono questi esempi di geni trasferiti tra i diversi regni della natura che rendono incerte queste ricerche, particolarmente quando i geni sono quelli umani. Poiché non esiste un modo naturale in cui questo potrebbe accadere, la nostra reazione istintiva è di disagio; e il nostro intelletto lotta per orientarsi in una situazione che solo ora è divenuta possibile. L'accademico ed ecologo inglese George Monbiot ha detto: "Non tutto ciò che è possibile dovrebbe anche essere lecito." Ma cosa può guidarci a definire ciò che è lecito e ciò che non lo è?  

 

Forse l'unico modo per giudicare un problema così difficile è cercare il vero motivo e scopo della modifica genetica in questione, e poi valutare se è consono con i più alti principi con cui i nostri cuori risuonano intuitivamente. Questo vuole dire che non esiste una regola generale che possiamo applicare a ogni caso, perché i motivi e gli scopi sono molteplici. Possiamo assegnare un motivo e uno scopo generale all'ingegneria genetica nella sua totalità? Certamente, c'è qualche segno che potrebbe guidarci. Per esempio, un elemento che alcuni progetti hanno in comune è l'interesse per la salute umana. Alcune pecore sono state programmate geneticamente per produrre una proteina umana nel loro latte che potrebbe essere usata per trattare la fibrosi cistica; e dei geni umani sono stati introdotti nei maiali nel tentativo di rendere i loro organi più adatti al trapianto in essere umani. Un altro fattore che molti progetti hanno in comune è il “miglioramento” delle varietà delle piante e degli animali che potrebbero ridurre la fame nel mondo.  

 

Siccome lo scopo principale di questi e di altri progetti è di beneficiare gli esseri umani, essi rafforzano la presunzione che solo gli esseri umani contano, e che ogni altra forma di vita può essere subordinata ai fini umani. Questa è un’opinione di cui un numero crescente di persone comincia a dubitare, affermando che ogni creatura nella grande rete della vita è di per sé preziosa. Se accettiamo questa premessa, allora ogni nostro rapporto con le altre creature diviene moralmente importante, e dovrebbe essere caratterizzato dalla buona volontà. Già questo richiederebbe una regolamentazione nazionale ed internazionale per controllare gli esperimenti di ingegneria genetica. Questo dovrebbe coinvolgere tutte gli interessati, il pubblico compreso, e dovrebbe procedere cautamente e secondo severe tutele. L'istruzione dovrebbe essere una parte indispensabile di questo processo, poiché senza una comprensione dei problemi e l'accesso a tutte le informazioni attinenti non c'è da aspettarsi che la gente vi partecipi pienamente.  (…)

 

Sono implicati, purtroppo, altri fattori che tendono ad ostacolare la cautela e la libertà di informa-zione. Nella prospettiva di grossi profitti, le aziende impegnate nella ricerca sono desiderose di proseguire velocemente gli studi. E siccome le informazioni sono molto importanti per ottenere un vantaggio commerciale in questo campo, anche la riservatezza commerciale è invocata. Ma certamente un argomento con delle conseguenze così vaste e imprevedibili non dovrebbe essere risolto dai valori del mercato. Una saggia e amorevole cautela dovrebbe essere alla base del lavoro svolto in questo campo, che potrebbe cambiare la faccia della Natura stessa. Finché non sapremo molto di più sui i geni e i genomi e sugli ambienti dove le creature geneticamente alterate vengono inserite, le conseguenze a lungo termine rimarranno incerte. Perciò è semplicemente una questione di buon senso proporre che l’umanità nel suo insieme consideri attentamente e a lungo ogni aspetto dell'ingegneria genetica prima di procedere.  (…)

   

La clonazione e l'evoluzione 

La clonazione offre la possibilità di produrre in massa degli organismi con la stessa costituzione genetica: così, se una serie di caratteristiche volute è stata architettata attentamente in un particolare organismo, non ci sarebbe più la possibilità della dispersione o della perdita di quelle caratteristiche attraverso i normali processi della riproduzione sessuale. La clonazione, allora, sembra andare contro una delle principali caratteristiche dell'evoluzione: la creazione della diversità genetica. Infatti, la diversità sembra essere la regola non solo nella banca geni di ogni singola specie, ma anche negli ecosistemi, dal più piccolo fino al pianeta stesso, esattamente come ci fa pensare James Lovelock con il suo concetto di Gaia. Data la complessità dei differenti ma stretti rapporti tra gli organismi in ogni parte della Terra, sarebbe saggio cominciare a invertire la tendenza della molteplicità nel regno animale? Se, come molti credono, l'evoluzione stessa è l'espressione di un più profondo proposito divino, abbiamo noi il diritto di interferire in questo modo in qualcosa che non riusciamo ancora a capire? 

 

La stessa considerazione è applicabile alla possibilità di clonare l'uomo, con l’ulteriore aspetto dell'importanza della diversità culturale. Si potrebbe sostenere che clonare se stessi, o chi si ama, dovrebbe essere permesso per motivi di libertà riproduttiva. Ma bisogna ricordare che, a causa dei fattori ambientali, la personalità del clone potrebbe essere molto diversa dalla persona originaria. Inoltre, molte persone che credono che la psiche umana non sia semplicemente il risultato di fattori materiali, suggeriscono che l'anima del clone non sarebbe identica, e ciò comporterebbe delle differenze caratteriali. Dato che la personalità, il fattore indispensabile nei nostri rapporti con gli altri, sarebbe diversa, ma ospitata in un corpo fisico identico all'originale, le prospettive per dei rapporti psicologicamente sani tra il clone e la persona (o le persone) che hanno voluto la sua creazione sembrano poco promettenti. Certamente la necessità di garantire il benessere psicologico del bambino dovrebbe metterci in allerta per opporci a questo metodo di riproduzione. 

 

Domande senza risposte 

Infine, quali sono i probabili cambiamenti che potrebbero esserci nel regno vegetale? Già alcuni raccolti sono stati creati con geni resistenti a certi diserbanti; altre specie producono un'insetticida nelle loro foglie; ed è stata proposta la produzione di un vaccino inserito nelle banane. Potremmo elencare molti altri esempi di modifiche già esistenti o in preparazione, visto che le piante si prestano di più alle manipolazioni degli animali. C’è molta preoccupazione nel campo, in forte espansione, dell'agricoltura modificata geneticamente. Porterà all’uso crescente di potenti fertilizzanti e pesticidi, minacciando così l'ambiente e la salute umana? L'acquisto di questi prodotti chimici e il pagamento dei diritti di sfruttamento sui semi modificati creerebbero dei costi proibitivi  per i coltivatori? Gli effetti sulla salute umana di cibi modificati geneticamente sono sufficientemente capiti? E' inquietante che queste domande rimangano senza risposta, mentre i raccolti modificati diventano sempre più diffusi e mancano ancora delle leggi che obblighino a un’informazione precisa sulle etichette dei prodotti alimentari.  

 

In questo campo, come nel regno umano e animale, dovremmo cercare un rapporto più armonioso con tutte le cose viventi. Ciò richiede da noi il coraggio di trascendere il nostro forte desiderio di plasmare la natura per i nostri limitati fini, e di avere invece la pazienza e la sensibilità di occuparci della delicata e intricata rete dei rapporti ambientali, e di riconoscere il nostro posto in questo sacro Tutto. Possiamo essere certi che se adotteremo questo atteggiamento, impareremo un po’ alla volta a riconoscere i tempi e i modi in cui è lecito intervenire, così che tutti i regni della natura possano trarne beneficio. 

 

Dal Notiziario della Buona Volontà Mondiale n.4, 1997.

www.worldgoodwill.org

 


 

 

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